Creato da: Led_61 il 23/01/2011
Internet: mie riflessioni

Netiquette

Nei limiti del possibile cerco una sana convivenza con chi intrattengo rapporti in questa area virtuale, non sempre è possibile ...

Non sono in cerca dell'anima gemella o di avventure ma mi fa piacere scambiare opinioni sui più svariati argomenti con persone aperte di qualsiasi razza, sesso, religione o credo politico che non nutrano pregiudizi di sorta.
La perodicità dei post e la risposta ai commenti è influenzata dai miei impegni.
Non cancello mai i miei post al limite effettuo qualche restyling riguardo a parole ed immagini senza stravolgerlo troppo e sono disposto a farlo solo se violo il copyright di qualche utente.
I commenti sono liberi senza alcun filtro.
Bannare è un termine che non fa parte di questo codice, perchè la vedo come una misura di ritorsione che non ha senso in un mondo così etereo e impalpabile ed in cui è facile occultarsi dietro improbabili profili.
Sono diretto rispondo con post, che talvolta hanno un linguaggio ermetico ma fanno comprendere il mio disagio di fronte a situazioni e persone che non hanno desiderio di un sano confonto, ma preferiscono celarsi e giocare sugli equivoci giocando troppo con le parole mentre lo scrivente pur amando l'ironia rimane una persona con saldi principi maturati nel suo mezzo secolo di vita.
Come non sono stato protagonista attivo nell'attività di bannaggio, allo stesso modo non ne sono stato oggetto (fino ad oggi), indice che i miei post o racconti sono moderati e non urtano troppo la sensibilità dei lettori, anche perchè questo è un luogo di riflessioni personali anche abbastanza intime aperto ai commenti di chiunque.

 

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Gran parte delle immagini qui visualizzate sono realizzate con il mio cellulare (non é di ultima generazione).
Vi sono anche immagini reperite in rete, di dominio pubblico e comunque se ne conosco l'autore lo cito.
Se qualcuno ritenesse che abbia leso un suo diritto d'autore me lo faccia sapere e l'immagine o testo verranno rimossi.

L'argomento e il tenore di certi post sono adatti ad un pubblico adulto e la lettura ai minorenni è sconsigliata.

 

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« A cosa serve la cultura?Roy Lichtenstein »

Con la cultura si mangia?

Post n°169 pubblicato il 09 Novembre 2013 da Led_61
 

 

 

Domanda che nasce spontanea dopo tutti questi anni di berlusconismo, che hanno tentato di smontare la scuola pubblica aiutando fuor di misura ististuti privati o scuole religiose in quanto tutto quanto era legato all'istruzione era "di sinistra", mentre la cultura come io la concepisco deve essere neutra ed imparziale senza alcuna colorazione politica (facile questa mia dichiarazione, è il metterlo in pratica che diventa una impresa).

Quando ad esempio si racconta o si studia la storia inevitabilmente si applicano giudizi di merito, e si finisce necessariamente per aderire ad una interpretazione dei fatti rispetto ad un'altra, ed è indubbiamente un'area di disputa e di duro confronto tra le parti politiche.

In questi momenti di crisi e di tagli della spesa pubblica si dovrebbero lasciare intatte le risorse già magre destinate alla scuola, si rischia di intaccare ulteriormente l'istruzione delle generazioni che verranno, e comunque è un discorso che lascio a chi nella scuola ci vive ogni giorno e ve ne sono parecchi che qui tengono un blog.

I locali dove ho lavorato erano spesso arricchiti da quadri di artisti che cercavano persone che tra un discorso e l'altro, sorseggiando un caffè fermassero il loro sguardo su qualche loro opera e che in un momento di pieno relax notassero una sintonia tra il loro stato d'animo e l'espressione artistica frutto della manualità ispirata dal proprio ingegno.
Lo dice uno che ha passato parecchie domeniche dal proprio nonno materno, ingegnere ai cementi armati, che tentava spesso vanamente di insegnarmi come si disegnasse una natura morta e l'abilità di miscelare e combinare colori, oltre ai giochi di luce ed ombre e a capire come dare un senso di prospettiva ad un edificio.
Ho maturato un certo gusto verso la pittura, che potete vedere nella scelta dell'opera che accompagna i miei post: sicuramente sono un grande amante dei colori, ma comunque talvolta anche il bianco e nero spesso attira la mia attenzione, per il contesto o l'espressione e il portamento del personaggio ritratto.

E' un qualcosa che è nato col tempo, forse perchè quando si hanno problemi o si è più sofferenti si è anche più ricettivi verso l'arte in generale, ed io mi sento atratto soprattutto verso il moderno anche se il primo vero museo di arte moderna è stato il Ludwig Museum di Colonia (vedi tag arte moderna) in cui sono rimasto parecchie ore, senza che il tutto mi annoiasse anche se ero solo, e da giovane ciò non mi avrebbe detto niente.
L'immagine forse più della parola è immediata, mi dà la sensazione che meglio di ogni altra ti consente di rendere una situazione, di intuire attraverso il modo di pitturare o di comporre la scena il sentimento dell'autore e ciò che voleva evidenziare.

Sicuramente la vita dell'artista e in questo caso del pittore non è sicuramente semplice e risente del pregiudizio che molta gente nutre verso certi arti o mestieri e il raggiungere la notorietà, che spesso avviene post mortem, passa attraverso calvari non indifferenti.
In questi uomini apprezzo la scelta coraggiosa e la volontà nel seguire le proprie inclinazioni, indipendentemente dal giudizio altrui.




 
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Commenti al Post:
several1
several1 il 10/11/13 alle 11:32 via WEB
AMO questa canzone ... When people run in circles It’s a very very Mad world
(Rispondi)
 
 
Led_61
Led_61 il 10/11/13 alle 13:53 via WEB
Un mondo pazzo da VIVERE, più che da capire.
(Rispondi)
 
 
 
several1
several1 il 10/11/13 alle 15:24 via WEB
l'arte ... si sente, si vive dall'interno, le spiegazioni sono solo il contorno
(Rispondi)
 
 
 
 
Led_61
Led_61 il 11/11/13 alle 07:39 via WEB
Le spiegazioni sono soggettive, perchè penso che soprattutto nell'ascoltare una canzone ogni individuo provi reazioni diverse a seconda del proprio gusto musicale e dal fatto che quella melodia richiama in te qualcosa di estremamente personale, spesso legata al tuo vissuto.
(Rispondi)
 
lorifu
lorifu il 10/11/13 alle 21:09 via WEB
Attraverso il tuo racconto mi hai permesso di conoscerti meglio e adesso riesco ad inquadrare il tuo amore per la pittura nella giusta posizione. Come dici tu, l’arte, soprattutto pittorica, permette di esprimere meglio di ogni altra cosa i tuoi sentimenti, il tuo mondo interiore perchè è immediata e non ha bisogno di filtri di alcun genere. Anche mio padre era pittore e concordo sul fatto che l’ispirazione più profonda è quella che nasce dalla sofferenza e dalle problematiche della vita. Tornando all’inizio, alla tua domanda: Con la cultura si mangia? risponderei di no, come è ovvio che sia ma aggiungerei che è indispensabile come veicolo per affrancarsi dal bisogno, dal servilismo, dalla paura perché la cultura è libertà da tutti i gioghi che vorrebbero rendere l’uomo schiavo. Ciao Tomaso, buon inizio settimana.
(Rispondi)
 
 
Led_61
Led_61 il 11/11/13 alle 07:22 via WEB
La mia era una domanda provocatoria, la tua risposta è convincente: vi sono pochi privilegiati che possono vivere della propria cultura o dote artistica e per arrivare a questo risultato hanno spesso fatto una lunga gavetta per ottenere notorietà. Comunque credo che per un artista agli inizi abbiano molta importanza questa presenza in locali ad alta frequentazione e queste collaborazioni (io ti dò il mio spazio dove tu puoi esporre la tua opera) sono un esempio di come il coesistere di attività diverse possa portare beneficio ad entrambi (se il quadro esposto viene venduto è chiaro che qualcosa torna anche al proprietario dei locali). Cia Loretta
(Rispondi)
 
jessissima
jessissima il 13/11/13 alle 01:15 via WEB
devo rileggerlo meglio... sono troppo assonnata. ciao carissimo Tom :-)
(Rispondi)
 
 
Led_61
Led_61 il 13/11/13 alle 08:57 via WEB
Non preoccuparti è un post leggermente dispersivo in cui ho messo al pettine diversi argomenti senza svilupparli molto, ascoltati la canzone anche se tu sei rockettara e forse non gradisci molto. Ciao Manu
(Rispondi)
 
 
 
jessissima
jessissima il 18/11/13 alle 19:11 via WEB
non solo sono rockettara e questo era un brano dei Tears for fear o come cavolo si scrive... gruppo degli anni 80 che adoro ancora tutt'oggi. ciao Tom :-))
(Rispondi)
 
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