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Spesso cediamo, con il rischio di crescere bambini viziati: qualche consiglio pratico per evitare il pericolo
Il rischio di concedere ai figli più di quanto sia giusto è sempre dietro l’angolo. Capita di cedere subito ai loro capricci andando oltre i loro stessi bisogni, le loro stesse esigenze. Capita per mille motivi: la difficoltà a stabilire regole chiare di disciplina, i timori nel suscitare reazioni di negatività come il pianto, un eccessivo permissivismo, la tendenza a proteggere il bambino da ogni possibile fonte di frustrazione e, soprattutto, gli inevitabili sensi di colpa. Affaticati dai ritmi di vita che conduciamo, troppo poco presenti, troppo poco attenti, spesso rischiamo di instaurare un rapporto sulla base di regali riparatori. Il rischio è quello di crescere un bambino viziato, indisciplinato, capriccioso: non segue le regole, non collabora, non si applica, protesta su tutto, ha la pretesa di volere tutto e subito, non tollera di avere dei rifiuti, fa capricci per qualsiasi cosa. Il rischio è dietro l’angolo, ma a volte basta tenere presenti poche semplici regole di educazione per evitare il pericolo.
Stabilite delle regole adeguate alla sua età
E’ importante trovare delle regole comunicative adeguate all’età dei vostri figli. Se il bambino è in età prescolare il dialogo deve diventare la regola davanti ai comportamenti capricciosi di vostro figlio: se non intende ragioni dovete applicare una punizione che abbia una conseguenza immediata. Se il ragazzo ha tra i 10-12 anni la comunicazione rimane sempre la strada principe, ma stavolta deve essere supportata da buone motivazioni ai “no”.
Siate chiari e fermi sulle regole importanti
Fate in modo che vi siano delle regole inamovibili come stare nel seggiolino in auto, non picchiare gli altri bambini, andare a dormire ad un orario stabilito eccetera. Su queste regole siate intransigenti, cercate di far capire che ci sono situazioni in cui le regole non vanno discusse.
Affrontate con serenità il pianto di vostro figlio
Cercate di capire se il bambino piange per un motivo giustificato (fame, paura, dolore eccetera). Quando avete accertato che non è così e che sta solamente facendo dei capricci ignoratelo. Coccolatelo di più se vi rendete conto che i vostri “no” sono molti, ma non dategliela vinta nel momento dei capricci o dei pianti. Spesso infatti i bambini fanno capricci per ottenere la vostra attenzione, per farvi cedere e cambiare idea. Non cedete su questi ricatti.
Insegnategli a sapere aspettare
Aspettare serve al bambino ad accettare meglio la frustrazione, ad imparare ad essere paziente. Il bambino imparerà che non si può avere un’immediata gratificazione sempre. L’attesa non danneggia la crescita psicologica del bambino, anzi serve a rafforzarla. Per aiutare il bambino a tollerare la frustrazione abituatelo a cercare delle alternative rispetto alle cose desiderate.
Insegnategli a rispettare anche le vostre esigenze
E vero che i figli vengono prima di tutto, ma è importante non perdersi nella propria genitorialità. Il bambino deve comunque imparare che non potete essere sempre lì, deve comprendere che può avere fiducia in voi anche senza avervi sempre vicini. Fondamentalmente i bambini devono capire che siete delle persone e che come tali avete bisogno di avere del tempo da dedicare a voi e al vostro rapporto di coppia.
Insomma di nuovo è il buon senso che la fa da padrone. È importante analizzare i bisogni, soprattutto i vostri bisogni, che si nascondono dietro un atteggiamento del non negare niente. Avere ben chiaro quale è per voi il significato del dare indiscriminatamente vi aiuterà a “non fare del male” ai vostri figli. Una sana maturità del resto va conquistata e si caratterizza come il sapere attendere il momento più adatto per la soddisfazione dei desideri. Insegnate a vostro figlio a saper aspettare. Sarà questo il vostro maggior atto d’amore.
Ho voluto pubblicare questo articolo perchè mi capita troppo spesso di avere alunni ingestibili proprio perchè i genitori li hanno sempre accontentati in tutto e non hanno mai insegnato loro il rispetto delle regole. Questi bambini spesso, davanti ai richiami dell'insegnante, rispondono con indifferenza e a volte addirittura con strafottenza.
E i loro genitori cosa ne pensano? Sono sempre pronti a giustificarli o anche a colpevolizzare la scuola perchè li fa stancare e li induce a comportarsi male.
Al contrario, i genitori dei "bravi bambini" (dal punto di vista del comportamento), sono quasi sempre persone consapevoli dell'importanza del proprio ruolo educativo e di quello della scuola, del valore dei "no" e del fatto che ci devono essere delle regole e che devono essere rispettate. E i risultati si vedono!
Spero che questo articolo sia letto da molti genitori perchè possano analizzare il modo di educare i propri figli e capire se quello che stanno facendo è corretto o meno.
Inviato da: RINGHIOSO72
il 01/05/2017 alle 14:44
Inviato da: RINGHIOSO72
il 01/05/2017 alle 14:42
Inviato da: atapo
il 24/09/2010 alle 21:30
Inviato da: Kim74x
il 24/09/2010 alle 18:46
Inviato da: atapo
il 15/09/2010 alle 22:35