Avanscoperta

Corpo - Terra - Madre - Mia

La mia terra inquieta,

sente l'avviso importante,

ridotto alla stremo della forza.

Nuvole accartocciate qua e là,

attorno a sogni spogliati...

innocenti luci di un'estate

che scorre fuori e dentro.

La Casa in attesa

di un chiaro segnale,

un filo, un fuoco,

un'ombra sul cemento.

Alberi con occhi grandi,

guardano questa terra,

soldati silenziosi,

che tutti ospitano:

insetti, uccellini,

cagnolini, padroni...

un fare operoso

solo per il fatto di esserci...

Un cuore diviso

non può esistere,

ché diventa anfora

traboccante,

e perde,

strada facendo

il suo contenuto.

Fragili ali colorate,

sospinte su e giù

dal soffio

della brezza

nuvolante,

come canti,

come sorrisi,

come dorati fili

di luce,

cascate luminose

che coprono di gioia

questa mia terra.

Passi leggeri

su questa terra,

leggeri e danzanti...

passi del cuore,

passi di Angeli,

che aprono il vedere,

il sentire,

il volere,

che tutto giaccia

e riposi

su questa mia terra!

Perle abbandonate

sul sentiero,

occhi di stelle

luccicanti come diamanti,

fratelli preziosi

nati da un sorgente della luna,

bellezza infinita,

colma di energia potente,

fresca,

luce della Grande Madre,

dono alla Madre Terra.

Semi preziosi,

nutrono l'essenza,

un divino scendere

dal cuore alla vita,

dall'essere all'esistere.

Palcoscenico,

Palco-oscenico,

ecco

la vita è fatta di questo,

dove l'io manifesta una parte,

e furbescamene l'altra nasconde,

per un altro palco,

il palco-verso...

pal-cantante,

palc-danzante,

palc-selvaggio,

refrattario ad ogni retaggio.

Parole semplici,

avvolte in carte sottili,

colorate,

distinte

in ogni  parte

significante,

parole appese

ai sogni di vita,

all'albero più alto

sul picco dell'Everest...

ricordi slegati,

lasciati andare,

nel prato,

dove fili d'erba umidi

accarezzano il loro passare,

via, liberi, lontano,

tra ombra e sole,

tra calma e fretta,

tra acqua e terra,

la terra,

la mia

terra.