La Grande Invocazione
da recitare ogni giorno
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
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Nella vita mentale e spirituale dell'umanità vi sono tre grandi Stadi, e come il bambino passa, nel periodo prenatale, da tutti gli stadi fisici e da tutte le forme che ha attraversato l'Umanità nei lunghi periodi della sua evoluzione, così ogni uomo attraversa i vari stadi dell'evoluzione mentale e spirituale della razza umana. Egli però passa soltanto attraverso quei gradi che conducono al punto di sviluppo che, seguendo l'evoluzione, ha pienamente conseguito. Se appartiene al primo Stadio, potrà raggiungere soltanto questo; se appartiene al secondo, vi giungerà passando attraverso il primo. Se è un'Anima giunta al terzo Stadio vi perverrà di nuovo, passando, sia pur rapidamente, attraverso il primo ed il secondo.
Il primo Stadio corrisponde a quel livello di vita in cui predomina la mente istintiva poiché l'Intelletto non è ancora giunto ad un sufficiente sviluppo per affermarsi pienamente, e l'esistenza di una Mente Spirituale è appena riconosciuta. E' lo stadio in cui si trovano le razze primitive ed i bambini e nel quale tutto l'interesse è rivolto alla vita fisica. La mente non si occupa che del cibo, della casa e delle soddisfazioni dei sensi. Regna fra questi popoli primitivi una certa libertà e democrazia e nell'individuo manca completamente quel senso di superiorità esclusiva che lo induce a ritenersi migliore di un altro. Ciò rende la loro vita più facile e più felice di quella degli uomini che hanno conseguito il 'secondo Stadio.
Ignorando, o quasi, il peccato, seguono generalmente senza esitare i propri desideri. Hanno una specie di istintiva credenza in un Potere Superiore, ma non se ne preoccupano molto, né immaginano che certe cerimonie ed osservanze riescano gradite alla Divinità e che il tralasciarle ne provochi la collera. Non si danno pensiero delle possibilità della propria « salvazione» e sono istintivamente inclini a credere che la Potenza che si prende cura di loro in 'questa vita, farà altrettanto nell'altra.
Sette e Credi sorgono numerosi, e in base al concetto che coloro i quali dissentono da una particolare concezione di Dio sono contro Dio e Suoi nemici, e debbono quindi da Lui essere puniti, castighi severissimi vengono minacciati contro quelli che appartengono ad una sètta piuttosto che ad un'altra. Spesso anzi gli uomini preferiscono alleggerire Dio di tale compito, incaricandosene essi stessi. Chi si trova a questo Stadio è, generalmente, un fanatico. Certi giorni vengono dichiarati « sacri » certi luoghi più sacri di altri. Alcune razze, alcuni individui vengono affermati « eletti » e favoriti da Dio, mentre è avverso a tutti gli altri. Solo un esiguo numero di uomini si salverà, mentre tutti gli altri Figli di Dio sono destinati alla punizione e alla dannazione eterna. Il timore, la gelosia, l'antagonismo e la separatività regnano sovrani, tanto da annientare, quasi, il concetto dell'Amore Divino. La Fratellanza fra gli uomini non è che una parola vuota di senso, a questo stadio, e se qualche sentimento fraterno sussiste, si limita verso coloro che appartengono al medesimo credo.
Gli uomini appartenenti al terzo Stadio riconoscono che in tutte le forme di Religione vi è del buono e trovano quindi difficile seguire le dottrine necessariamente limitate di una sola Religione. Essi scorgono l'Assoluto adorato e riconosciuto in tutte le concezioni della Divinità espresse dalla mente umana: dall'Idolo di pietra, alla più alta nozione di Dio, dalle varie Chiese, in cui la differenza deriva solo dal diverso grado di sviluppo spirituale dei vari individui, poiché via via che l'uomo evolve anche il suo concetto di Dio si fa più vasto, giacché altro non è che l'idea di se stesso magnificata. Infatti la concezione di Dio dell'uomo progredito è priva di qualsiasi significato ed interesse per il selvaggio, allo stesso modo che il Dio del selvaggio non ha alcuna attrattiva per l'uomo già avanti sul Sentiero evolutivo. Ognuno fa del suo meglio, secondo il proprio grado di sviluppo. (da Mabel Collins - La luce sul sentiero)
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