il senso della vita...

Post n°23 pubblicato il 29 Novembre 2013 da morenaindelicata

oggi volevo parlarvi degli "invisibili" degli emarginati..

raccontarvi una storia.

Io vivo in una gran bella città, ma cm tutte le cose belle ha anche le sue spine... siamo circondati dal degrado e dall'indifferenza della gente, ma ci sono le "perle rare" Biagio Conte ne è un es.

Biagio è un missionario laico che ha dato vita alla "missione di speranza e carità" occupandosi di tutte quelle persone indigenti e bisognose che notiamo tutti i giorni ma dei quali non ci occupiamo mai, presi dal nostro egoismo e dai nostri "bisogni" che talvolta riteniamo più necessari..

ma "necessari" rispetto a cosa? a noi? alla nostra vita? al senso che le diamo? biagio ha dato un senso alla sua di vita..

dona alla gente amore... conforto.. calore.. a tutti quelli che ne hanno bisogno.

 Il "bisogno"...

 è questo il vero "bisogno", un tetto dove stare.. un pasto da mangiare.. un abbraccio da ricevere... sono queste le vere "necessità" della vita.. ma noi tante volte ci "dimentichiamo"...

 ma la storia che volevo raccontarvi adesso non è di Biagio. Anche se lui è l'esempio lampante di che cosa sia l'amore..

io stasera volevo parlarvi di Franco.. Franco o'pazzo.. così lo si chiamava..

 tanti anni fa vivevo in un recidence con tante palazzine cc 180 famiglie. il residence era chiuso ovviamente, all'interno grandi spiazzali, posteggi per auto e tanto spazio per poter giocare da bambini.. dentro questo residence viveva Franco un uomo di cc 70 anni.. lunga barba bianca un pò stempiato occhi azzurri viveva dormendo sui muretti che circondavano il residence, in inverno si spostava sotto le tettoie delle palazzine.. se riusciva a trovare un portone aperto la notte.. dormiva dentro, sulle scale.

Franco era un pò matto, così si diceva.. ma in fondo.. chi non lo è?

aveva fatto la guerra.. era ancora convinto di essere nella seconda guerra mondiale.. a volte mi vedeva passare mi tirava per un braccio e mi diceva a bassavoce:

"shhhh arrivano i tedeschi!"

 e ci chinavamo per terra.. dietro le aiuole.. io reggevo il gioco.. ero una bambina.. in fondo mi divertiva questa cosa.. la fantasia ha sempre camminato cn me.. mi piaceva "entrare" nel suo mondo..

La gente voleva bene a Franco. c'è chi gli portava vestiti puliti, andava nei bar e la gente del posto gli dava sempre qualcs da mangiare, era un senzatetto ma lo voleva essere. quindi lo si cercava di aiutare come si poteva.

una volta sempre da bambini.. io e i miei amici, avevamo cc 9-10 anni.. si giocava nello spiazzale cm tutti i pomeriggi.. e nascondendoci tra le aiuole.. trovammo una cassettina. la aprimmo e dentro c'erano tantissime monete più di 70milalire.. una grande somma a quei tempi.. era il nostro tesoro.

 forse ci sfiorò pure il pensiero che quelle monete.. quel "tesoro" fosse di Franco o'pazzo ma eravamo dei bambini.. non capivamo il vero "valore" quale fosse. e ci dividemmo il "bottino"..

tanti anni dopo da ragazzina.. avevo cc 15 anni ripensammo una volta a questa cosa io, e uno dei miei più cari amici di allora.. e decidemmo di rimettere tante quante erano le monete in un altra cassettina.. con scritto dentro "scusa" e la portammo a lui.. che sorrise.

quel sorriso nascondeva la consapevolezza di aver sempre saputo chi gli aveva portato via il denaro...

ma Franco era anche questo.

il paziente vecchio che attende il figliol prodigo.. tanti anni dopo franco invecchiò sempre di più... i dolori della vecchiaia, l'artrosi, la pressione.. la vista.. si fecero sempre più gravi e venne ricoverato spesso in ospedale.. ma quando si riprendeva tornava.. era quello di sempre.. il soldato che difendeva i più deboli.. che si nascondeva dai cattivi.. che narrava storie.. che insegnava.

Poi un giorno..

arrivò lui, Biagio Conte. Si fermò a parlare.. lo portò cn sè. E di Franco non se ne seppe più nulla..

 alcuni dicevano di averlo visto li alla missione, che stava bene.. ma a noi mancava... già.. era lui a mancare a noi...

era cm il paesaggio che guardavi ogni giorno dalla finestra e poi a un certo punto ti mettevano davanti un muro e tu nn potevi vedere più nulla.. ne sentivi la mancanza si...

passarano alcuni mesi.. poi un giorno era novembre..

Franco tornò..

col suo carrello della spesa piena di cose.. c'è chi lo invitò a lavarsi.. chi gli diede abiti puliti.. chi lo invitò a cena.. ma Franco non accettò nulla. era stanco.. diceva di aver ricevuto troppo.. di aver dato troppo poco..

erano le 22.00 di sera cc.. io stavo scendendo da casa per uscire cn gli amici avevo 19 anni. fuori al portone, sul muretto c'era lui che fumava la sua solita sigaretta.. :

"Ciao Franco! tutto bene? sn contenta di rivederti... "

Franco mi sorrise mi guardò e mi disse:"tieni fuma!"e io.. no grz Franco le ho... fumo le mie, dai... facciamo così.. l'accendo e la fumo qui cn te ok? e mi sedetti sul muretto accanto a lui..

"Allora.. cm mai sei tornato? non stavi bene li?"

lui mi guardò... mi sorrise.. ma questa volta i suoi occhi erano diversi.. non erano "matti" erano dolci.. tristi.. "normali".. cm se in quello sprazzo di momento avesse raccolto tutta la sua lucidità.. e mi disse..

"vedi.. io lo so che nn c'è più la guerra.. ma qui.. dentro questo posto.. mi sento cm quando ero nel lager..

non confonderti.. (mi diceva) sono felice .. c'è tanta brava gente e io mi sforzo di aiutarli come posso, stare qui mi aiuta a non dimenticare cosa è accaduto li.

in un muro perimetrale riesco a scorgere la recinzione...

in voi un tempo bambini, rivedevo i piccoli angeli che camminavano in fila..

nella gente che scambia doni.. la divisione di quel poco che si riusciva ad avere e che si spartiva con tutti..

dicono che ho perso il senno. io dico che la ragione l'han persa altre persone! "

Franco è morto cc un mese dopo. Venne ricoverato nuovamente in ospedale. non so o forse non ricordo più di cosa è morto. aveva 94 anni. e una mente altro che insana.. gli "invisibili" vengono chiamati così in una nota trasmissione. ma Franco non era invisibile, Franco aveva lasciato profondi solchi. aveva lasciato il "segno" su questa terra. aveva trovato forse un senso: Legarsi al ricordo di chi ha sofferto, se stesso compreso e, vivere la vita portandoselo dietro sempre: nello sguardo della gente, nei luoghi dove vivi, in tutto ciò che fai. per fare in modo che non accada più.

Mora.

 
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l'odore di donna....

Post n°22 pubblicato il 26 Novembre 2013 da morenaindelicata
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Stasera sono venute a trovarmi alcune amiche...

si chiaccherava del più e del meno, quando l'argomento si spostò sulla pubblicità. In particolare su alcuni spot assurdi e sui condizionamenti che talvolta comportano. tra alcune pubblicità mi soffermai a parlare di una delle pubblicità più sexy che io abbia mai visto.. sicuramente la ricorderete.. non tanto per l'oggetto in questione che intendevano pubblicizzare.. ma per le immagini che esso mostrava.

lo spot pubblicizzava un profumo "vulva" che in seguito ho scoperto essere una specie di profumo afrodisiaco che ricorda appunto l'odore della vagina da utilizzare in alcuni casi per "eccitare" l'ambiente.. ora a parte l'assurdità del prodotto che su questo non lo nego è davvero assurdo.. pagare un profumo su un odore che una donna produce a costo "zero"... ma ciò che mi aveva colpito, erano proprio le immagini, di una sensualità disarmante..

allora.. la pubblicità in questione vede una ragazza e un ragazzo soli in palestra. La ragazza è impegnata a fare cyclette mentre il ragazzo l'ammira faticare sull'attrezzo... una musica di sfondo che dice:"I want.."poi le inquadrature si concentrano sulle forme della ragazza.. sul suo fisico snello e sudato e che si stringono insistentemente sulla parte pelvica e sulle gambe della ragazza che sfregano insistentemente sul sellino evocando una chiara allusione all'atto sessuale.. alla fine dello spot, quando la ragazza va via.. il ragazzo si china, odorando il sellino e rimanendo estasiato.. dall'odore da lei sprigionato.. e decide di portarsi con sè la cyclette...

le mie amiche erano scioccate nel sentirmi dire che trovavo quella pubblicità sexy.. loro trovavano la cosa volgare e ridicola proprio perchè un tale "odore" non può essere paragonato all'odore manifestato durante un atto sessuale.. e tra l'altro, trovavano patetico il ragazzo che si chinava per odorare il sellino..

A un certo punto mi sono resa conto che certe persone.. non dico che siano bigotte... ma forse davvero non riescono a viaggiare con la "fantasia".. a me quella pubblicità faceva realmente "eccitare".. la trovavo geniale.. (ripeto ovviamente al di là del fine.. ossia vendere un "profumo erotico" ..) ma di sicuro è una di quelle pubblicità che ti colpiscono e che ricordi anche con piacere.... quindi ho lasciato correre le loro convinzioni.. e mentre continuavano a parlare di altre cose.. mi spuntò un sorriso sulle labbra.. non sentivo più le loro parole.. ma soltanto quella musica lounge che diceva:"I want..." e i sospiri della ragazza che "faticava" sull'attrezzo.....

ma quanto è bella la fantasia! :)

Mora.

ps: per chi non lo avesse visto o nn lo ricorda.. lo spot è questo. :)

http://www.youtube.com/watch?v=lFv5zNyZEX8 

 
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IL SENSO DEGLI AFFARI

Post n°21 pubblicato il 26 Novembre 2013 da morenaindelicata
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QUANDO SI DICE AVERE CAPACITA' IMPRENDITORIALI.....

 
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caramelle...

Post n°20 pubblicato il 25 Novembre 2013 da morenaindelicata
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Sono una caramella...

                       da scartare lentamente

                                                      succhiare...

      .... assaporare....

                    e consumare totalmente.

Mora.

 
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A volte l'apparenza inganna...

Post n°18 pubblicato il 24 Novembre 2013 da morenaindelicata

L'aspettavo sempre qui, appoggiata sul nostro albero della felicità..

il nostro punto d'incontro, il nostro rifugio, ma anche il nostro dolore. soffiavo sulle mani gelide per dare loro un pò di ristoro e stringevo sempre più stretta, la lunga sciarpa di lana attorno al collo.. era tardi, molto tardi non era mai accaduto.

continuavo a guardare lontano in fondo alla strada sperando di vederlo finalmente spuntare, ma niente. Eppure continuavo a star ferma li, avevo il terrore di andarmene e di lasciarmi sfuggire questa breve ma intensa occasione che eravamo riusciti finalmente a cogliere, non volevo pensare ad altro che a questo, all'immagine di lui che arrivava trafelato e si scusava per il ritardo..

un anno prima....

erano i primi di dicembre. Camminavo veloce, arrabbiata le lacrime che a stento cercavo di trattenere e mi annebbiavano la vista... non volevo farle scendere, non volevo dargliela vinta. volevo soffocare questo dolore dentro di me e annientarlo fino a quando sarei stata in grado di farlo uscire diversamente da cm lo vedevo adesso, con la chiarezza nel cuore.

e invece niente, non riuscivo.. inghiottivo la saliva e stringevo i denti ma il dolore che provavo era troppo forte.

arrivai, non mi accorsi neanche come, su un altura dove stava un grande albero, lo guardai mi sentivo quasi rassicurata per un istante, e questo calore mi fece crollare e scoppiai a piangere, cadendo con le ginocchia sulla terra smossa e umida le mani sul viso e la testa li sotto quell'albero che mi riparava dalle gocce che piano piano stavano cominciando a venir giù...

e mentre piangevo arrivò lui...

fu quello il nostro primo incontro.

ma lui non era ancora lui, era presente ma doveva ancora diventare altro..

Col tempo imparammo a ritagliarci i nostri spazi, percorrevamo insieme i ricordi... spuntava sempre all'improvviso quando meno te lo aspettavi e a volte era piacevole..

altre volte terribile..

ma era lui.

 E non avrei mai potuto rinnegarlo. era parte di me, lo amavo nonostante tutto, anche per quanto mi ha fatto soffrire. Alle volte pensavo che ci fossimo già incontrati prima di allora... ma forse le esperienze vissute mi avevano fatto dimenticare di lui e di come potesse essere importante per me. certe volte mi lasciavo cullare tra le sue braccia, mi stringeva forte e mi diceva che ero importante, che lo ero anche grazie a lui... a volte però... ne avevo un immensa paura... mi percuoteva, mi sbatteva in faccia la realtà e io non potevo ribellarmi...

 

presente

.. ancora niente.

 Adesso si è fatto vermente tardi... la mia speranza si è dissolta un altra volta con la cruda realtà che stasera non verrà... Sento freddo..

volevo solo stringerlo un attimo, sentire tutto il suo calore, anche le sue unghia graffiarmi la schiena... sarebbe stato comunque lui... qui con me, insieme ai miei pensieri e invece ha deciso di non presentarsi... perchè lui è così...

è qualcosa che puoi solo ricordare...

solo a volte ritorna..

 per ricordarti chi sei e poi se ne va via...

 di nuovo lontano per ricomparire solo quando dice lui

ma ti resta cmq sempre nel cuore perchè è parte di te.

ha un nome uguale per tutti ma è differente per ognuno...

questa sera ho voluto parlare di lui...

...del passato.

 

Mora.

 
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10 secondi in ascensore...

Post n°17 pubblicato il 23 Novembre 2013 da morenaindelicata
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Ore 11.00 .

prendo una pausa, lascio Mariella allo studio, con la promessa di tornare e di portarle i cornetti caldi che a quest'ora risfornano dal bar sotto l'angolo..

 Prendo la giacca, il tempo è un pò incerto, ma il vento freddo continua a dibattersi contro i piccoli pallidi raggi di sole di questa giornata, quindi, anche se la strada è breve preferisco tenerla indosso.

Entro al bar.

 Il banconista mi saluta e scende dal banco per darmi un bacio," tutto bene?" si grazie D. vorrei un caffè e un cornetto da portare via e, un crodino con aperol da prendere adesso...

 Incarta il cornetto ancora caldo e prepara il caffè che mi poggia a un lato del bancone, poi mi prepara l'aperitivo, che cn gentilezza decora cn una scorza di arancia, e poi mi porge dei salatini che lascerò cmq li.

Sorseggio il cocktail, mi guardo intorno..

c'è poca gente a quest'ora.

 Guardo D. indaffarato a svuotare la lavastoviglie cn dentro tutte le tazzine..

 è carino D. Ragazzo cn la testa sulle spalle, poche pretese, dolce nei modi, intrigante solo cn chi vuol esserlo. Parliamo un pò..

del tempo.. del fine settimana, di come lo avremmo trascorso..

continuo a sorseggiare l'aperitivo che è giunto quasi alla fine, ma nn ho fretta di tornare..

gioco un pò roteando il bicchiere facendo così danzare i cubetti ancora rimasti..

"buongiorno a tutti!" sento alle mie spalle..

(accidenti.. eccolo qui, sembra quasi conoscere tutti i miei spostamenti..)

mi volto, lo saluto porgendogli un sorriso.

 "ciao bellezza.. che fai qui a bere tutta sola sola?" non sono sola, aggiungo io e sto per andare in realtà.. "ok.. saliamo insieme allora?" ...

saluto D. prendo il cornetto e il caffè ed esco fuori dal bar, M. mi porge in bocca una sigaretta già accesa

 "dammeli a me questi.." lo ringrazio, ci dirigiamo verso lo studio, cammino piano per poter terminare la siga.

 M. mi chiede cm sto..

se ho pensato a quella proposta..

No M. non ho pensato proprio a nulla in questo periodo, ma rimane  il fatto che preferisco rimanere dove sono, anche perchè non credo che mio marito accetterebbe il fatto che io andassi a lavorare da te.

finisco la sigaretta, riprendo in mano le cose che M. gentilmente mi aveva tenuto e ci dirigiamo nell'ascensore..

 mentre saliamo M. ammacca il pulsante stop .

l'ascensore si ferma.

Gli domando che cavolo vuol fare..

 poggia entrambe le mani sulla parete dell'ascensore accanto al mio viso

 e mi guarda dritto negli occhi.

 Non dice nulla, mi guarda soltanto e la cosa mi innervosisce ed eccita allo stesso tempo..

sarà durato 10 sec. al max. sembrava un eternità,

 poi ha allentato le mani , mi ha scostato i capelli che tenevo nascosti dentro la giacca e mi ha detto: scusa.

ha ripigiato il bottone che ci portava al piano..

 sono uscita, fermando col corpo la porta per far passare lui, ma lui rimase li e mi disse: "scusami ho dimenticato di fare alcune cose.. vai pure tu.. buon fine settimana"

 e mi stampa un bacio sulle labbra....

poi rientrò dentro e richiuse velocemente la bussola andandosene via.. Io restai ferma li, davanti all'ascensore che tornava giù..

e mi domandai cosa gli era potuto passato in mente durante quei lunghissimi..

 interminabili....

 eccitantissimi

 10 secondi...

Mora.

 
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CITAZIONE N.2

Post n°16 pubblicato il 22 Novembre 2013 da morenaindelicata

"SOLTANTO L'ARDENTE PAZIENZA PORTERA' AL RAGGIUNGIMENTO DI UNA SPLENDIDA FELICITA'"

Pablo Neruda.

 
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chi si cela dietro a un blog?

Post n°15 pubblicato il 21 Novembre 2013 da morenaindelicata
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Rieccomi qui.

Una persona stasera mi ha fatto riflettere su un argomento. Ossia su chi e perchè qualcuno scrive un blog. Assolutamente lungi da me argomentare o giudicare il perchè o, il come uno scriva. Il mio interesse si sposta invece sulla curiosità di chi c'è dietro. Sicuramente ognuno ha un suo modo di percepire la realtà di un blog o di quello che ci vuol scrivere dentro, però nn possiamo nn notare che ciò che uno scrive, il modo in cui lo fa, ti porta a chiederti chi c'è dietro a quelle parole che ben descrivono il pensiero che uno vuol dar di sè o di altro. E, rispettando tutta la privacy che giustamente uno chiede, non ci resta altro che sondare tra le parole per ricavarne qualcosa che più ci può portare ad immaginare quella persona. ma il tutto rimane sempre, giustamente, vincolato a una figura che è quella che noi abbiamo di lui e nn dunque la realtà.

Però nn nego che anche questa cosa ha un suo fascino. La ricerca incessante di migliaia di parole che possano portare all' effigie di una persona. cm un puzzle astratto che tessera dopo tessera rivela qualcosa che ognuno è libero di interpretare come vuole...

In realtà la curiosità rimarrà. Magari ci si stancherà di chiedersi chi c'è dietro, e si leggerà solo il pensiero comune di una comune persona. Oppure si proverà a dilaniare questa barriera di pensieri e parole scritte su un blog e si cercherà di capire meglio chi ci sia dietro, anche solo per poter poi leggere nei blog il pensiero di qualcuno che hai imparato a conoscere davvero.

More.

 
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?

Post n°14 pubblicato il 21 Novembre 2013 da morenaindelicata

Uhmm...

Volevo scrivere.. scrivere di me, o di un mio pensiero.. ma la verità è che nn ne ho molta voglia... Però, anche questa forse è un esternazione di qualcosa.. forse noia? può darsi, ciò di cui son certa è che occorre cmq farlo. perchè talvolta, le cose che si provano dentro.. e che nn si riescono o nn si vogliono tirar fuori.. ci logorano pian piano e, ci fanno provare dolore.

Ed io nn sto benissimo. Dovrei dunque parlare di più? Alcuni direbbero che sarebbe meglio meditare in alcuni casi..

Beh, in ogni caso dovrei fare qualunque cosa che nn sia il niente.

 perchè è proprio questo "niente" che mi spiazza e mi attanaglia e mi porta a cercare qualcosa di nuovo. Qualcosa o qualcuno che nn riuscirei mai a guardare nella giusta prospettiva.. mi lascerei semplicemente trasportare cm mi capita spesso.. mettendo a rischio tutte le mie fragilità che tirerei fuori insieme al mio stato d'animo che mi accompagna in questi giorni... E allora penso che esternare questa cosa mi porti a chiarire meglio me stessa e, allo stesso tempo, riesco forse a ragionare cn più lucidità. perchè so di sbagliare...

Ok, ho scritto qualcosa.. però adesso basta.

More.

http://www.youtube.com/watch?v=I1_dpr4uP2A

"..ti viene da prendere un treno, andare lontano  lasciare tutto com'è..." (Dolcenera)

 
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X Mese....

Post n°13 pubblicato il 21 Novembre 2013 da morenaindelicata
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Ogni forma... ha un suo perché!

uhmm...

 
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Aforismi di Goethe.. (pienamente condivisi!)

Post n°12 pubblicato il 18 Novembre 2013 da morenaindelicata
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Un cuore che cerca,

sente bene che qualcosa gli manca...

Ma un cuore che ha perduto,

sa di che cosa è stato privato.

                                    

                                  Goethe

 

Ci sono cose che il destino si propone ostinatamente.

Invano gli attraversano la strada la ragione e la virtù,

il dovere è tutto quello che c'è di pù sacro:

Qualcosa deve accadere...

che per lui è giusto,

che a noi non sembra giusto.. e possiamo comportarci

come vogliamo.. ma alla fine..

è lui che vince.

 

                                   ( Goethe le affinità elettive)

"L'Italia senza la sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna.

E in Sicilia che si trova la chiave di tutto."

(Goethe viaggio in Italia, Palermo,1817)

 
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Il gioco dei sensi...

Post n°11 pubblicato il 14 Novembre 2013 da morenaindelicata

Buonasera a tutti...

vi avevo lasciato cn una presunta continuazione di un racconto che alla fine ho deciso di nn continuare... perchè in effetti ho riflettuto sull'idea che, in fin dei conti, c'è un sottile velo che separa la realtà dalla fantasia, e talvolta è più facile credere che sia frutto di finzione qualcosa di vissuto..

Alla fine ho riletto ciò che avevo scritto.. ed è anche bello farlo finire così.. dare alla gente la possibilità di una propria interpretazione, d'immaginare ciò che si vuole.. e poi è finito un pò cm è cominciato: cn la "bambolina" al centro della piazza (il gruppo di persone) che si guardava intorno... Penso che sia giusto terminare qui il racconto, dare al reale un tocco di irrealtà frutto dei vostri pensieri, perchè forse talvolta, occorre dare ai ricordi, una visione diversa proprio per "alleggerirne" il senso.

e allora va bene così.

Volevo parlarvi invece di un altra cosa stasera..

Al di là del rispetto, dell'amore verso il vostro partner, dei valori che attribuite a certi legami... vi è mai capitato di nn riuscire a frenare il vostro istinto?

C'è una caratteristica che mi appartiene, che fa parte di me e del mio modo di essere. e proprio perchè "mia" la tengo "libera" di esprimersi a discapito forse di tutto ciò che vi avevo scritto all'inizio... parlo della sensualità.

come possiamo dare un freno ai nostri sensi? quando essi ci restituiscono solo piacere... Ciò che mi eccita davvero molto è quel gioco di sguardi, di sfioramenti, di odori percepiti nello stare "vicini"che può nascere a volte forse per gioco, forse per caso, forse perchè voluto. ma in ogni caso è qualcosa alla quale io nn riesco a rinunciare.. perché mi appaga da morire.. un piacere di quelli molto vicini al godimento.. Non penso forse di riuscire a spiegare questo mio concetto proprio perchè è più "astratto" che "concreto" è una cosa che nasce da sè.. e che diventa un "piacere innocente" da condividere cn l'altro, senza arrecare male a nessuno...

provo a raccontarvi un esempio..

serata da amici, tutte coppie, bambini che corrono, si ordina pizza.. si comincia ad apparecchiare.. si scambiano battute e si chiacchera del più e del meno... all'appello mancano altre 2 coppie di amici "degli amici" quindi sconosciuti per voi.. eccoli arrivare finalmente.. si aspettava loro.. dunque il loro ingresso è molto notato. ed ecco qui, vedi entrare una persona, molto fascinosa, inevitabilmente lo guardi, stringi la mano, sorridi e dici piacere... ecco..

immaginate per un attimo quel contatto. Quella stretta di mano, (stretta per davvero) quello sguardo di occhi che si dicono "qualcosa di più.." quel sorriso che nasconde tante cose da un semplice piacere esternato.. la cosa finisce li. ci si siede.. forse è un caso? forse è voluto? lo ritrovi di fronte a te. tutti parlano intorno, anche noi interveniamo.. ma lo sguardo continua a cadere insistentemente sull'altro.. quasi riuscendo a percepire che entrambi stiamo pensando la stessa cosa.. ed è piacevole.. perchè è solo uno sguardo.. un desiderio irrealizzabile forse, ma proprio perchè vicino.. riusciamo quasi a "viverlo"..

poi ti alzi.. vai a prendere qualcosa nella borsa.. si alza "casualmente" anche lui.. forse per andare a fumare.. e li c'è un :scusami dovrei andare di là... e gli poggi le mani una nel petto l'altra nella spalla per passare... un gesto veloce, casuale per molti ma per noi due "sentito"... e poi eccolo ancora..

quel piacere e godimento di umori che salgono e scengono... quel guardarsi da lontano.. quei sorrisi che nascondono mille cose.... e ci si ritrova fuori a chiaccherare cn un gruppetto.. ed è li.. vicino a te.. si ride.. ci si poggia per caso la spalla l'uno contro l'altro.. senti il contatto.. senti l'odore... e poi...

e poi arriva la fine.. ci si saluta.. ci si da quel bacio abbracciandosi.. che sembra durare un eternità.. ed è finita la serata, cn un piacere assorbito tale da poterne godere durante la notte.. immaginando tante altre cose..

un gioco innocente ma estremamente sensuale...

More.

 
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CITAZIONE N.1

Post n°10 pubblicato il 14 Novembre 2013 da morenaindelicata

"Il sesso senza amore è un'esperienza vuota....ma tra le esperienze vuote è una delle migliori!"

Woody Allen.

QUANTA VERITA' IN COSI' POCHE PAROLE......

 
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La Bambolina...

Post n°9 pubblicato il 12 Novembre 2013 da morenaindelicata
Foto di morenaindelicata

Indossavo uno di quegli abitini striminziti che solo ad una certa età sono ancora ritenuti accettabili... delle ballerine ai piedi e una lecca lecca in bocca che tenevo cn una mano... i capelli perennemente sciolti e scombinati cadermi sulle spalle.. e lo sguardo un pò smarrito rivolto verso la piazza.

La piccola lolita. la bambolina, la pupa ecco chi ero. Non avevo un nome per quelle persone.. nn importava loro cm mi chiamassi. Ero solo il loro giocattolo, il loro strumento di piacere.

"Bambolinaaa sono qui!" eccolo. Il mio caro compagno di fumate e sbronze, ci vado incontro, lo abbraccio cn una mano, mentre cn l'altra tiro via la lecca lecca quasi finita e gli mollo un bacio in guancia.

ci dirigiamo lungo il parcheggio, mentre lui comincia già ad armeggiare cn le mani... ci sediamo sul marciapiede, il vestitino è corto, ma i collant felpati che porto sotto mi fanno sentire protetta.

"Tieni, accendila tu."

La prendo e l'accendo, una due tre boccate, lente.. pensierose..

"ma bravi! eccovi qui soli soletti... la piccola è mia stasera."

M. mi tirò via per un braccio.. mentre a mala pena riuscii a salutare il mio amico..  ero troppo stanca di chiedere anche solo dove stessimo andando.. mi lasciai trascinare da lui, e pensai che un altra boccata l'avrei potuta fare prima di andare...

mi sentivo salutare a destra e a sinistra da persone che nn ricordavo nemmeno di aver mai conosciuto.

io sorridevo e facevo un cenno col viso mentre continuavamo a passo veloce a percorrere l'intera piazza e a dirigerci verso i vicoli... girammo a destra, la strada era isolata, solo qualche ubriacone troppo sbronzo per accorgersi di noi.

M. si fermò mi spinse sul muro, poggiò una mano alla parete e mi disse

 "bambola stai tranquilla, che stasera ti faccio divertire te lo avevo promesso.."

promesso...

 nn ricordavo nemmeno di averglielo mai chiesto, ma nn importava, in effetti avevo voglia di qualcs di diverso, qualcs che squotesse la monotonia di quelle serate e di quel periodo della mia vita senza senso..

 ripresimo a camminare.. questa volta l'uno accanto all'altro, i suoi passi erano più lunghi dei miei e per stargli al fianco dovevo accelerare un pò.

Arrivammo in una piccola taverna, di quelle cn le luci fioche e la gente ammassata seduta sulle cassette della frutta e i barili come tavolini..

entrammo, ci dirigemmo verso un gruppetto di persone di 30/40 anni seduti anche loro su delle cassette di frutta.. potevano essere 12-13 persone cc.. tutti maschi, anche se la taverna era piena di donne e ragazze trash e dark... in effetti nn era un bel vedere...

davvero pessima gente qui dentro..

 Uno di loro si alzò in piedi e si avvicinò a me..

"Finalmente un raggio di sole qui dentro.." e mi strinse la mano, io sorrisi e mi avvicinai a lui salutandolo cn un bacio in guancia, cm facevo di solito, quasi a volermi presentare e dare a lui il compiacimento di essere già un mio amico.

Probabilmente questa cosa lo colpì perchè sentii i suoi occhi fissarmi a lungo in silenzio dopo, cm se avessi fatto una cosa per lui inaspettata.. e la cosa gli piacque. Gli altri mi salutarono affettuosamente cn commenti carini e pacche sulle spalle, mi passarono una cassetta che misi sdraiata e nn in piedi cm le loro.. e mi misi a cavalcioni su di essa prendendo in mano, finalmente, il mio primo dei tanti bicchieri che avrei bevuto lungo quella serata.

Inizialmente ero accanto a M. e al ragazzo che avevo salutato, ma pian piano chiaccherando e ridendo..

 mi resi conto che le loro cassette erano indietreggiate leggermente..

lasciandomi da sola al centro,

come la protagonista di uno spettacolo che solo loro potevano permettersi di vedere.

 

                                                             Continua...

 
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Rievocazione....

Post n°8 pubblicato il 11 Novembre 2013 da morenaindelicata
Foto di morenaindelicata

Ero distesa sul letto

lo sguardo perso al soffitto, le persiane socchiuse che ombreggiavano il barlume di luce rimasta fuori, le gambe aperte e una veste di raso nera leggermente sollevata...

le mie mani scrutavano, quasi a voler scoprire altro che già non conoscessi..

ma i miei pensieri...

quelli si che hanno sempre qualcosa di nuovo da svelare.

Sentivo un leggero formicolio infiammarsi sotto, avevo solo bisogno di assecondarlo per dargli vita.

 Chiusi gli occhi... lo sentii arrivare.

Sentivo la sua presenza accanto a me. mi eccitava il pensiero che mi stesse osservando...

sollevai le braccia sopra la testa incrociando le mani e un dolce respiro fece rilassare ancora di più il mio corpo fremente.

eccole...

le sue mani, mi sfiorarono appena la sottoveste che piano piano riscivolò sulle mie gambe..

le chinai.

le sue dita planarono piano lungo le mie cosce morbide fino a sentire l'intero palmo accarezzarmi con più soavità.

 Salivano e scendevano cm l'impaziente attesa che si prova ad attendere qualcuno..

attendevano un mio segnale, ma non il mio benestare, quello era già stato deciso quando disposi di farlo entrare nei miei pensieri..

Ormai ero sua.

preda delle sue mani calde che nn decidevano a salire..

quest'impaziente attesa mi snervava e infervorava allo stesso tempo, i battiti accellerarono e la sinuosità del mio corpo s'irrigidì facendomi stringere le gambe e curvare la schiena all'indietro...

ecco il segnale.

sentii un dolce respiro soffiarmi tra le gambe e l'organo del gusto scivolarmi sopra... con movimenti decisi e pressanti blandire il mio sesso.

Il mio respiro sempre più affannoso a cui prendono parte dei leggeri suoni di piacere e godimento riecheggiano sul soffitto (principio del mio pensiero), facendo accelerare le sue manovre di piacere.

Ecco le sue dita adesso, partecipare al banchetto, e assaporare la parte più gustosa che si trova all'interno....

il mio godimento è allo stremo.

vorrei di più, di più, di più e lo chiedo, lo urlo con forza, quasi a voler scandire un mio diritto...

ed ecco il mio errore.

Lo sento allontanarsi, e salire piano verso il mio viso, sfiorarmi le labbra avvicinarsi al mio udito e sussurrare...

...NON ANCORA...

 

Mora

 
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L'IMPORTANZA DI GUARDARE LE DUE FACCE DELLA MEDAGLIA

Post n°7 pubblicato il 11 Novembre 2013 da morenaindelicata

MA QUANTO E' DIFFICILE STARE IN CHAT?

NO...NON HO NESSUN PROBLEMA DI CONNESSIONE.....CI IMBATTIAMO CONTINUAMENTE IN PERSONE CHE CONOSCIAMO DA TEMPO O CHE CONOSCIAMO DA SOLO DIECI MINUTI EPPURE CI VIEN SPESSO LA VOGLIA DI CONSIDERARE QUELLA CONOSCENZA COME UNA CONQUISTA, PERDENDO DI VISTA IL FATTO CHE IN QUESTO MONDO LA VIRTUALITA' LA FA DA PARDONA.

ALLORA GUARDIAMO IL PRIMO LATO DELLA MEDAGLIA, FATTO DI SORRISI....DI BATTUTE...DI SCAMBI DI OPINIONI ECC...SE QUELLA PERSONA E' PARTICOLARMENTE SPIGLIATA E INTERESSANTE CI LASCIAMO ANDARE, CREDENDO FIN DA SUBITO CHE ENTRAMBE LE FACCE DELLA MEDAGLIA SIANO IDENTICHE.

POI INIZIAMO AD APPROFONDIRE LA CONOSCENZA, CI RENDIAMO CONTO CHE LE AFFINITA', CHE IN UN PRIMO MOMENTO ERANO EVIDENTISSIME, VANNO VIA VIA SCEMANDO....GLI INTERESSI INIZIANO A NON COINCIDERE......CI SI PUO' TROVARE IN DISACCORDO SU ARGOMENTI PIU' O MENO IMPEGNATI ED E' A QUEL PUNTO CHE GIRIAMO LA MEDAGLIA ANDANDO A VEDERE L'ALTRA FACCIA.

COME IN UNA PARTITA DI POKER CI SI ACCORGE CHE IL PUNTO CHE AVEVAMO  NON BASTA PER VINCERE LA MANO E NON CI RESTA ALTRO DA FARE CHE DECIDERE.....O PASSIAMO O BLUFFIAMO!

FATE IL VOSTRO GIOCO......

 

 

 

 
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bionda paglierina...

Post n°6 pubblicato il 10 Novembre 2013 da morenaindelicata
Foto di morenaindelicata

Non c'è nulla di più sensuale di un campo di grano...

del suo odore silenzioso

dei suoi colori stanchi

della sua raffinatezza

del suo sapore tra le labbra..

.. mentre i nostri corpi scivolano voluttuosamente tra le spighe..

                           Morena.

 
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pensieri....

Post n°5 pubblicato il 10 Novembre 2013 da morenaindelicata

Il nostro passato..

le nostre vicende..

l'esperienza, gli errori, fanno tutti parte di un perverso gioco diabolico che

coinvolge il nostro presente.

Quello che siamo oggi ,lo siamo per ciò che siamo stati in passato. e inevitabilmente si insinua nella nostra vita, manovrando cm una scacchiera le nostre mosse.

Talvolta vittime di accadimenti condizionati che hanno modificato probabilmente le nostre scelte, talvolta generati dalle nostre debolezze.. in ogni caso nn si può tornare indietro.. ciò che è stato è stato e nn si può nemmeno pensare al futuro perchè nn abbiamo la possibilità di fare progetti a lungo termine avendo probabilmente un disegno già scritto.. ma possiamo vivere il presente.

Cogliere l'attimo prima che fugga.

concretizzare gli istanti dando ad essi un valore. e forse cambiare il senso delle cose.

guardarle da un altra prospettiva, percepirle con gli occhi di un altro, "viverle" e nn farle soltanto passare davanti a noi senza averle almeno toccate, sentite, percepite.

Io vivo di attimi, lascio la riflessione , la ragione, il senso a dopo.

vivo d'istinto, di emozioni, d' impressioni. perchè sono queste cose che avvalorano la mia tesi ossia che siamo delle pedine gestite da una società che ci annienta, le nostre scelte sono quasi sempre condizionate da un sistema che fa ruotare tutto intorno a un percorso prestabilito nella quale pensiamo di scegliere una strada, ma è solo una strada di una mappa più grande di noi che porta cmq sempre e solo ad una destinazione a noi ignota, ma in realtà già scelta per noi.

e allora... se davvero così fosse. vale o no seguire quella strada.. percorrendola diversamente da cm in effetti la percorreremmo? voglio dire... se cmq la nostra destinazione è una, prima di arrivarci godiamoci almeno il percorso.. e proviamo a viverlo seguendo i nostri istinti , le nostre emozioni che sono solo nostre e di nessun altro. ciò che siamo dentro è l'unica cosa che nn possono intaccare. perchè la nostra mente, i nostri sogni, i nostri desideri sono nostri soltanto e nessuno può leggerli dentro, ci possono scalfire, ci possono deludere... ci possono far del male e demoralizzarci ma in ogni caso sta a noi continuare a credere in noi stessi.

la depressione, l'abbandono, l'incomprensione, le ingiustizie sono le loro armi per raschiare la nostra mente e cercare di leggerci dentro per questo dico di nn arrendersi mai e di credere in se stessi .

per dare un senso a ciò che siamo.

per essere noi stessi, sempre.

 

 

UN PENSIERO RIVOLTO A...

(io nn ho mai chiesto di essere apprezzata per ciò che sono, io son io, cm lo siamo tutti. Con i nostri difetti e i nostri pregi.) Io e Mese una volta parlammo di empatia e di intesa. ci chiedevamo cm fosse stato possibile incontrarsi qui dentro fra migliaia di nick che ruotavano intorno a noi.. e gli spiegai che in fondo io e lui, (cm è capitato anche cn altri..) è cm se fossimo stati due calamite al rovescio dentro un enorme sfera piena di altra gente e che queste due calamite in un certo senso sentivano un' attrazione l'uno per l'altra e si avvicinavano pian piano superando tutte le difficoltà che incontravano perchè il richiamo era troppo forte.. e alla fine si sono trovate talmente vicine da rimanere attaccati l'un l'altra formando un' unica grande calamita. questo è accaduto perchè alcune persone sono talmente simili da essere delle "anime affini" la conoscenza cn la gente ad es. qui in chat molte volte scoppia cm una bolla di sapone perchè ci si rende conto di vedere le cose troppo diversamente..non è un male.. voglio dire capita è anche abbastanza normale.. ma ammetto che un pò mi spiace. Faccio però tesoro di tutta la gente che ho avuto la fortuna di conoscere anche se per breve tempo.. perchè mi hanno dato cmq qualcs. e spero di averlo dato anch'io a loro... anche se magari siamo condizionati dalle emozioni che proviamo per il malo modo in cui è finita... in ogni caso il mio pensiero va a loro stasera cm tutte le volte che penserò alla "bella gente" perchè è questo ciò che sono: BELLE PERSONE anche se troppo diverse da noi per poterci restare accanto. )

Mora.

 
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incomprensioni...

Post n°4 pubblicato il 09 Novembre 2013 da morenaindelicata
Foto di morenaindelicata

 

"L'egoismo non pecca tanto nelle azioni quanto nell' incomprensione."

Hugo von Hofmannsthal,il libro degli amici,1922

 
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