Mr Nice Guy

Per tutte le giovani anime fra queste pagine, sappiate che la maggior parte dei blogger che girano qui intorno, sono blogger di vecchia data, generalmente del periodo “mainstream”. Gente che probabilmente si ricorda del periodo d’oro dei blog, quando avere un blog era socialmente accettabile, ce l’aveva un sacco di gente, e la blogosfera era un posto particolarmente vivace. Quando esistevano le comunità di blogger e si conosceva un sacco di gente, e per fare un raduno bastava un giro di telefonate.

Giusto per dare due cenni di storia dei blog in Italia, si può dire a grandi linee che i primi blog compaiono in sordina, e sono perlopiù ignorati da tutti. Nascono come fenomeno assolutamente minoritario, e rimangono un appannaggio dei nerd più incalliti fino a quando non cominciano ad usarli i giornalisti, verso l’inizio del duemila. Tanti giornalisti in cerca di pubblicazione cominciano ad aprirsi un blog, ed in poco tempo, queste piccole testate giornalistiche portano il fenomeno dei blog davanti all’attenzione pubblica.

Cominciati come un diario per nerd, passati a periodici e giornali personali, i blog cominciano ad essere conosciuti, e la gente comincia ad aprirsene uno per scriverci dentro un po’ della propria vita. Per un po’ rimane un fenomeno praticamente di elite, e  i primi blogger effettivamente sono persone un po’ strane, ma già verso il 2005  diventa un hobby simpatico, al quale si dedicano molte persone. Diventa una specie di moda, quasi, e cominciano a farlo in parecchi.

Io faccio parte di quel gruppo di persone, che si sono aperte un blog durante il periodo in cui lo faceva un sacco di gente. Sono approdato su queste pagine nel 2008, ma ne avevo aperto un altro tempo prima, e l’avevo chiuso nel momento in cui la mia ex fidanzata era riuscita a scovarlo. Qui ho trovato tanta gente che come me scriveva da un annetto o due, e fino quasi ai primi del 2010, su questa piattaforma sono arrivate un sacco di persone. Ma proprio tante. In quegli anni ho conosciuto tanta gente e mi sono divertito un sacco.

È stato un bel periodo, se dicevi che eri un blogger la gente non ti guardava come fossi un marziano, per fare un raduno ci si trovava già in 20 a chiamare quelli di una sola regione, e tante amicizie nascevano qui, per poi continuare naturalmente dal vivo. Ci sono state un sacco di storie d’amore, e anzi, quello era il pettegolezzo preferito. Che tra l’altro, gente che sta davanti al computer, scrive in fretta e ha i messaggi gratis, figurarsi la quantità di pettegolezzi che ci si scambiava. Credo che la messaggeria di Libero sia limitata a 250 messaggi proprio per evitare che gli esplodano i server per colpa dei blogger.

Il colpo durissimo ai blog, gliel’ha dato facebook. Da metà del 2009 in avanti, è cominciato l’esodo dei blogger, che passavano dal blog a facebook e poco dopo smettevano di scrivere. Poi verso la metà del 2010, molto semplicemente gli anni d’oro dei blog sono terminati. Praticamente nessuno ne apriva uno nuovo, la maggior parte dei blogger di vecchia data non si vedeva più, e chi ha continuato lo ha fatto certo con uno spirito diverso. I blog sono ritornati in sordina, fino a diventare nuovamente una specie di fenomeno di nicchia.

Per qualche strana ragione, tuttavia, da un po’ di tempo a questa parte si sta verificando una specie di inversione di tendenza. Ogni tanto arriva qualche blogger nuovo di zecca, e qualcuno dei veterani o degli habitué sta ritornando a scrivere, magari addirittura sulle vecchie pagine. Io, ad esempio, che sono ritornato qui dopo più di due anni di assenza, o la Mirty, che si è presa un annetto sabbatico anche lei. Siamo un po’ come i “single di ritorno”, che ritornano sulla piazza dopo la fine di un matrimonio. Che fra me e facebook, non c’è stato nessun matrimonio, intendiamoci, anzi. È per questo che sono di nuovo qui.

Certo, per come stanno le cose adesso, mi rendo conto che noi anonimi blogger siamo ritornati ad essere quella specie di marziani che eravamo un tempo, un po’ di gente strana, che fa cose strane per qualche strano motivo. Siamo in pochi, e quindi probabilmente sembriamo inoffensivi, così la gente ci ignora o al massimo ci compatisce. Però in ogni caso l’anonimato ce lo teniamo stretto adesso come allora. Una volta non dicevi chi eri per non farti scoprire dagli amici, adesso non lo dici perché sennò la gente si fai cazzi tuoi su facebook. E ci sta pure, alla fine, tanto fra di noi ci conosciamo lo stesso.

Per carità, un po’ mi mancano gli anni d’oro, quando eravamo in tanti e la gente non ci guardava strano. E magari mi dispiace che per andare a trovare la Fitz, la Ele o la Brì dovevo farmi al massimo 40 minuti di macchina, mentre adesso se voglio andare a trovare la Mirty, la Lisa o la Ale mi devo fare le ore in autostrada, ma pazienza. Tanto, con tutte le trasferte che faccio già per lavoro, qualche ora di viaggio in più e qualche altra notte d’albergo, non mi fanno nessuna differenza. Alla fine, sono comunque contento di aver vissuto un po’ di quel periodo, e il resto non importa.

Io c’ero, e tanto mi basta.