Dopo “anche i ricchi piangono” e “anche gli angeli mangiano fagioli”, vi annuncio che sta arrivando un altro capitolo nella storia di persone insospettabili che fanno cose assolutamente normali. Nello specifico, “anche i magri si mettono a dieta”!
Il rapporto che ho con la bilancia è sempre stato estremamente tormentato. Da bambino ero grasso, e venivo preso in giro con quella malvagità che solo i bambini riescono a sfoderare. Quando con l’adolescenza è arrivato il Testosterone, sono diventato una persona nuova: sparita la ciccia, arrivati i muscoli, mi sono allungato in varie direzioni, e d’improvviso da bambino grasso che ero, sono diventato un bel giovanottone alto e magro.
Sottolineerei tra l’altro che i feedback che ho avuto in quell’occasione sono stati ben due, il primo dalla bilancia, e il secondo dalle ragazze. La bilancia mi ha detto che finalmente la vecchia formuletta “altezza – 110 = peso ideale” poteva applicarsi anche al mio caso (ancora non si usava l’Indice di Massa Corporea), e le ragazze finalmente si sono accorte che magari un giretto con me se lo sarebbero fatte volentieri.
Però si sa, il Testosterone dà, il Testosterone prende.
Nel mio caso, adesso che passato il giro di boa dei trent’anni il livello di testosterone giustamente cala, ecco che arrivano i primi effetti collaterali. Ad esempio, le donne che d’improvviso diventano meno attraenti, la stempiatura che avanza e la panzetta che cresce.
Sì, perché parliamoci chiaramente: a vent’anni hai gli ormoni talmente in alto che il più lieve accenno di respiro emesso anche dalla peggiore delle cesse diventa un richiamo erotico irresistibile.
A trent’anni, quando non corri più il rischio di mettere una donna incinta solo con lo sguardo, e non saresti più disposto a dichiararle amore imperituro solo per portartela a letto, le cose diventano un po’ più complicate.
Ecco, tra l’altro, perché mi sentite che sto sempre qui a lamentarmi dell’universo femminile.
Per quanto riguarda la stempiatura, mi sono rassegnato all’inevitabile. Magari non diventerò liscio come mio padre, e fortunatamente non ho ancora piazzette più simili ad aree di parcheggio che a leggeri diradamenti, ma la strada imboccata è quella, inutile cercare di ingannarsi. Quindi a meno di non diventare schiavo della Propecia e di milioni di lozioni&frizioni, l’unica strada percorribile è quella del taglio extracorto alla Commissario Montalbano.
Qualche mese fa mi sono rasato i capelli, e devo dire che passati un po’ di giorni per farci l’occhio, è un’ottima soluzione.
Con la panzetta, invece, è tutto un altro paio di maniche. Un maschio fra i 20 e i 30 anni, in possesso di un metabolismo medio e che fa un’attività fisica anche modesta, si convince rapidamente di poter mangiare e bere quanto gli pare, conservando comunque una forma fisica perfetta. Passati i trenta, invece, il metabolismo rallenta di botto, e la birra o la fetta di dolce in più che qualche anno prima erano solo energia aggiuntiva da spendere per fischiare dietro alle ragazze, diventano improvvisamente rotolini di ciccia che si piazzano nel girovita come cartucce nel cinturone di un pistolero. Per rimanere lì, non per essere sparate.
Quando all’inizio dicevo di aver sempre avuto un rapporto molto tormentato con la bilancia, non stavo scherzando. Anche se sono magro da quasi vent’anni, nella mia testa sono ancora il bambino grasso che veniva preso in giro da tutti, per cui ogni chilo in più mi sembra una tonnellata che deborda da tutti i lati. E nello specifico, da quando sto con l’Attivista ho buttato su chili che neanche il carbone in una vecchia locomotiva a vapore… Già a gennaio mi ero messo un po’ a dieta in vista dei saldi (vogliamo scherzare, arrivare ai saldi con una taglia in più? Giammai!), ma ahimè, ho fatto la fisarmonica, e i chili sono tornati.
Le alternative sono due: o mollo l’Attivista, o mi metto a dieta seriamente.
Di mio opterei per la dieta, via alcol, dolci, pane e pasta il meno possibile, a favore di bistecche e verdura.
Anche perché come motivo per terminare una relazione mi sembra un po’ deboluccio.
Ve lo immaginate?
“La nostra storia non ha futuro. Non riesco più a entrare nel completo gessato..."
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il 02/11/2022 alle 22:13
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il 29/10/2022 alle 20:30
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