Ieri vi accennavo al fatto che sto cercando casa, e che buona parte del mio tempo libero (quasi tutto, purtroppo) è diviso fra consultare annunci, parlare con agenti immobiliari e vedere appartamenti.
Il che, di per sé, sarebbe quasi una cosa divertente. Voglio dire, se pensiamo allo shopping, io continuo a trovarla una cosa divertente, quella di girare per negozi e provare vestiti. Anche se magari non li compro, andare in giro a provare capi d’abbigliamento è una di quelle cose che mi fanno sempre piacere. E che mi fanno pensare, in fondo in fondo, che se fossi nato gay sarei stato una persona più felice.
Volete mettere, entrare in un negozio e cominciare a fare urletti scemi tipo “oohh, che bello che bello, voglio provare questo, e poi anche quello”?. In qualità di etero, invece, posso permettermi solo un moderato entusiasmo, e sempre con aria pensosa.
Comunque, per tornare a bomba sull’argomento case, stavo dicendo che quella di andare in giro a vedere appartamenti sarebbe quasi una cosa divertente. Se non fosse per un piccolissimo dettaglio: gli agenti immobiliari.
Ora, capisco che vuoi fare il tuo lavoro, caro agente immobiliare, ma ci sono alcune regole da seguire.
Primo, se ti chiedo una casa all’ultimo piano, tu mi fai vedere case all’ultimo piano. Ogni volta che mi porti a vedere una casa al piano terra, prima bestemmio perché mi fai perdere tempo prezioso che potrei utilizzare per andare a vedere altri appartamenti (con altre agenzie), e poi bestemmio un altro po’ perché mi sento anche preso per il culo.
Secondo, se andiamo a vedere un appartamento, e l’appartamento fa cagare, non cercare di convincermi che è una figata assoluta. Ho visto una vagonata di case orrende, e a detta degli agenti erano tutti appartamenti eccezionali, in posizioni eccellenti e in perfetto stato di manutenzione. Anche quando cadevano i calcinacci dal muro, la vista era sul retro di uno sfasciacarrozze e sotto casa c’erano tossici e mignotte.
Terzo, quando ti dico che voglio spendere una cifra, sei pregato di farmi vedere appartamenti per quella cifra. Non ti viene chiesto di dirmi “eh, certo che quei soldi sono proprio pochi”, perché per 150 mila euro io mi accollo sul groppone un mutuo di 25 anni, e soprattutto non ti viene chiesto di farmi vedere solo appartamenti che costano per lo meno 20 mila euro in più di quello che posso spendere.
Quarto, quando dico che il prezzo è troppo alto e che preferirei vedere qualcos’altro, mi fai perdere dei minuti preziosi della mia vita che non mi ridarà nessuno, se ti metti a cercare di convincermi che dovrei prendere proprio quell’appartamento. Soprattutto se il discorso comincia con “al massimo possiamo scendere di due o tremila euro”. Fammi vedere qualcos’altro o non rompere i maroni.
Insomma, se non fosse per questi maledetti agenti immobiliari del piffero, girare per case sarebbe pure divertente. Il problema quindi è che tutti gli agenti che ho incontrato erano persone false, viscide, pronte a vendere la loro madre per una gomma da masticare usata e privi della benché minima moralità.
In breve, odio gli agenti immobiliari
Li odio a tal punto che sto seriamente pensando di aprire un’agenzia immobiliare solo per adescarli con offerte di lavoro, rapirli e ucciderli. Certe volte sogno di fare questa cosa e di diventare uno dei più celebri serial killer, specializzato in agenti immobiliari. Magari mi chiamerebbero, che ne so,“Il killer del mattone”, oppure “Il massacratore a tasso variabile (zero anticipo e zero spese)”…
E sono sicuro che se un giorno dovesse essere scoperta questa mia attività di eliminazione degli agenti immobiliari, giustificata ma ahimè illecita, la squadra di polizia incaricata di scovarmi farebbe di tutto per ostacolare le indagini e permettermi di agire indisturbato.
Ma se proprio dovessero essere costretti ad arrestarmi, sono ancor più sicuro che, mentre mi portano in manette al furgone blindato, io con lo sguardo alto e fiero, circondato dalla stampa, da uomini che applaudono e donne che mi lanciano fiori gridandomi amore eterno e il loro desiderio irresistibile di sfornarmi almeno 7 o 8 figli, beh, quegli agenti col capo chino, mi direbbero “ci dispiace, eri il nostro eroe, non saremmo mai voluti arrivare a tanto. Ci hanno costretto”
Di fronte a quell'ammissione, con sguardo magnanimo, risponderei “lo so, figliolo, ma non lasciare che il mio gesto sia stato vano…”.
E a quel punto proverei ad impartire una benedizione, ma il mio gesto sarebbe tristemente impacciato dalle manette ai polsi, e questo getterebbe nello sconforto più nero tutte le persone presenti, suscitando scoppi di pianto, grida di disperazione e la conversione a Berlusconi di almeno una ventina di comunisti…
Insomma, magari ho un po’ divagato, ma il senso l’avete capito, ecco.
Inviato da: dio
il 02/11/2022 alle 22:13
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il 29/10/2022 alle 20:30
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il 21/10/2020 alle 10:34
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il 11/10/2019 alle 11:30
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il 27/09/2017 alle 13:00