Creato da Mr.Nice.Guy il 07/07/2008

Mr Nice Guy

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Si vince e si perde. Più spesso si perde

Post n°153 pubblicato il 18 Aprile 2013 da Mr.Nice.Guy
 

Da bambino mi dicevano che “l’importante è partecipare”, ma questa cosa non mi ha mai convinto. L’importante è vincere, perdere fa schifo in modo assurdo. Tuttavia non si può vincere sempre, anzi, sono più le volte che si perde, e anche di brutto. Se a questo aggiungete che ho la spiacevole tendenza al “mi spezzo, ma non mi piego”, è facile immaginare che ho perso tantissime volte. Eppure, considero la sconfitta molto più importante della vittoria.

Di mio, sarei una persona molto competitiva, al punto che preferisco direttamente non mettermi in competizione con qualcuno, perché la sfida tira fuori il peggio di me. Generalmente quando si gioca con gli amici, rispetto le regole nel modo più assoluto e cerco sempre di farmi coinvolgere il meno possibile, perchè se vedo qualcuno che fa il furbetto o che vuole vincere a tutti i costi, mi girano le eliche come due turbine.

Purtroppo però non ci sono solo i giochi nella vita, per cui vittoria e sconfitta nel quotidiano sono all’ordine del giorno. Piccole e grandi vittorie, piccole e grandi sconfitte. Una cosa che ho capito, comunque, è che le vittorie tendono ad essere transitorie, mentre le sconfitte hanno la brutta abitudine di voler essere permanenti. Soprattutto quando ci si accanisce a non voler accettare la sconfitta, insistendo in tutti i modi per sopportare, resistere, combattere e ritentare. Quasi sempre invano.

A tutti quanti sarà capitato almeno una volta di insistere per un tempo lunghissimo su qualcosa, che ad un occhio esterno sarebbe sembrato tranquillamente senza speranza di successo. Tutti ci siamo intestarditi nell’ottenere un risultato, credendo che la sola forza di volontà potesse sovvertire l’ordine delle cose. Magari abbiamo addirittura sopportato l’insopportabile, nella convinzione che “l’ultimo sforzo” avrebbe portato alla vittoria. E senza ottenere dei risultati.

Nessuna delle cose che mi sono sforzato di sopportare, alla fine è arrivata a piacermi, o almeno ad essermi indifferente, e nessuna delle palesi sconfitte che ho subito, è mai diventata una vittoria solo perché ho dato l’anima, stretto i denti e resistito fino al limite estremo delle mie capacità. E alla fine mi sono convinto che “resistere fino alla morte”, non porta alla vittoria. Altrimenti dicevano “resistere fino alla vittoria”.

Qualche giorno fa parlavo con la Mirty proprio di questo argomento. Le dicevo che ho capito che se una cosa ti fa stare male, va bene sopportare, ma alla fine anche no. Che nonostante tutte le energie che hai speso per ottenere un risultato, quando il risultato non ti piace, ad un certo punto è ora di cambiare. C'è un capitolo di un libro di marketing che parla proprio delle ditte che continuano ad investire in un prodotto che non tira, solo perchè ci hanno investito un capitale consistente. Continuare ad investire è sbagliato, lo dimostrano i fatti, quello è il momento della "exit strategy", ossia la strategia che ti fa uscire dal mercato minimizzando le perdite.

E allora ho realizzato che la sconfitta è la parte più importante della vita, intanto perché si hanno più sconfitte che vittorie, e poi perché è dalla sconfitta che si apprendono le lezioni più importanti. I propri errori, le proprie debolezze, la durezza della realtà, la capacità di tenere duro, e anche quella di mollare. La capacità di cadere e di rialzarsi, magari facendo una capriola, evitando possibilmente di piantare la faccia sul pavimento.

Una delle frasi motivazionali che mi fanno venire la pelle d’oca con più violenza è “winners never quit, quitters never win”, chi vince non molla, chi molla non vince. La trovo una cazzata allucinante. Intanto perché non è vera, e soprattutto perché è una cazzata. Per rispondere con un altro dei miei onnipresenti modi di dire, vincere una battaglia non vuol dire vincere la guerra, e si può vincere una guerra, anche se si sono perse parecchie battaglie. Senza contare che la “ritirata strategica” è stata usata dai generali di tutti i tempi, proprio nelle occasioni in cui a continuare, si rischiava di perdere tutto.

Intendiamoci, non voglio sostenere che tutte le sconfitte, devono essere vissute come ritirate strategiche, né che una persona debba rifuggire la sconfitta ritirandosi di continuo. Solo che quando hai perso, hai perso, punto e basta. Bisogna saper riconoscere quando si ha perso, e bisogna farlo in tempo per non essere annientati definitivamente. Il punto è che diventa incredibilmente difficile farlo, quando si sono investiti tempo, denaro ed energie in un progetto, perché sembra di aver buttato via tutto quanto.

Eppure, non è vero. Accettare la sconfitta non vuol dire buttare via tutto. Vuol dire riconoscere quando qualsiasi altro sforzo, sarebbe soltanto uno spreco. A quel punto, l’unica cosa da fare è cercare di minimizzare le perdite. Cercare di uscire dalla situazione in cui siamo finiti, non scappando, ma limitando i danni. Uscire non vuol dire mollare, uscire richiede tempo e determinazione, vuol dire accettare le perdite, ma fare di tutto per ridurle. Tutto quello che si riesce a ridurre, è un guadagno. Anche quando si perde, insomma, c’è sempre la possibilità di una piccola vittoria.

Una volta un famoso giocatore di poker ha detto che non bisognerebbe mai giocare tutto quanto su una mano sola, perché prima o poi si perde tutto, e a quel punto è finita. Come nel poker, anche nella vita bisogna accettare che ci sono delle mani che saranno perse, ma l’importante è non perdere tutto, perché a quel punto ci si deve alzare dal tavolo. Tutte le speranze di salvezza svaniscono, perché l’unico modo per rifarsi, è rimanere al tavolo e fare un’altra mano. Una mano diversa, migliore e che giocherai meglio. Per vincere, devi continuare a giocare, non devi mai perdere tutto. Per vincere, devi imparare a perdere.

Salvando tutto quello che puoi.

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Commenti al Post:
kokka85
kokka85 il 18/04/13 alle 08:44 via WEB
Sono perfettamente daccordo con te!!!! è giusto lottare ma fino a quando si sa che ci si può godere il premio, se dopo una serie di battaglie riesci pure per caso ad arrivare alla vittoria ma sei cosi distrutto moralmente e fisicamente che non te la gusti nemmeno... bisogna sempre trovare il giusto equilibrio e considerare le sconfitte non come sbagli ma come lezioni!
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 14:38 via WEB
Santa donna, esattamente quello che volevo dire :)
 
ciaolaura
ciaolaura il 18/04/13 alle 08:59 via WEB
Completamente d'accordo e non ho altro da aggiungere :-) Come sei saggio oggi!!
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 14:40 via WEB
Hahaha! Oggi "saggezza a palate" :)
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 18/04/13 alle 09:00 via WEB
Il post è molto bello e riflessivo e come dico sempre, quando mi imbatto in questo genere di post, rifletto all'inverosimile e la frase finale "Per vincere, devi imparare a perdere" la farò mia nella mia vita, se permetti :-)
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 18:50 via WEB
Ma scherzi Ale? Ti ringrazio tanto :)
Sbaciuzz (dal treno ancona-venezia)
 
Ananke300
Ananke300 il 18/04/13 alle 09:30 via WEB
Questo post va proprio a braccetto col mio di oggi.. da te "ispirato", tre l'altro ;-) .. buona giornata!
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 18:54 via WEB
Grazie cara :) Appena smonto dal treno passo sul tuo blog, che sono proprio curioso :D
 
tiffany2021
tiffany2021 il 18/04/13 alle 09:53 via WEB
Ma dov'è finito il mio commento??? Più che altro dove l'avrò mai postato? Booooh! Dicevo...accettare di perdere è giusto...ma solo dopo averle provate tutte per vincere!
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 18:57 via WEB
Sai Tiffy, secondo me il discorso di "provarle tutte" è pericoloso. Tutte sono veramente tante, e ce n'è sempre un'altra da provare. Fino a quando non ti autodistruggi, senza nemmeno accorgerti.
 
moon4ever
moon4ever il 18/04/13 alle 10:15 via WEB
Tanto per cambiare mi ritrovo in molte cose: nel "mi spezzo ma non mi piego", nella competitività, nel "giramento di turbine" verso chi non rispetta le regole giocando XD La differenza tra me è te è che il mio livello di sopportazione è mal regolato sul "troppo alto" e faccio esattamente come quelle aziende di cui parli tu, che continuano ad investire..solo perchè in passato hanno investito un capitale consistente. So che non è un atteggiamento vincente ma tendo all'"accanimento terapeutico" nel lavoro come nella vita privata, nella speranza (che è sempre l'ultima a morire) che le situazioni con il tempo possano modificarsi a mio favore...forse perchè i cambiamenti radicali, in fondo in fondo, un po' mi spaventano...
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 19:00 via WEB
Se non fosse un'abitudine comune, quella di insistere invano, non ne parlerei nemmeno. Poi, ognuno fa quello che lo fa stare meglio: se tu stai meglio ad accanirti, meglio per te :)
 
   
moon4ever
moon4ever il 19/04/13 alle 09:13 via WEB
no, non sto meglio ad accanirmi, anzi, mi piacerebbe riuscire a cambiare questo mio modo di essere...ma non è semplice come a dirsi...
 
lalistadeidesideri79
lalistadeidesideri79 il 18/04/13 alle 10:49 via WEB
c'è un consiglio di lettura...passa da me;) anche io ho sempre perso piu' che vinto!ma le sconfitte rendono forti!
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 19:04 via WEB
Secondo me le sconfitte indeboliscono, ma possono insegnarti a resistere, se riesci a prenderle nel modo giusto. Passo da te più tardi!
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 18/04/13 alle 11:16 via WEB
ma guarda io ho sempre puntato alla vittoria e ho sempre perso. Mi sono scoraggiato sempre tantissimo, però mi sono ripreso anche velocemente. Credo sia una regola di vita: conoscere il brutto per apprezzare il bello. Però ogni tanto piacerebbe vincere anche a me...magari con gli uomini uffa!
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 19:06 via WEB
Ma infatti perdere fa schifo, fa male e distrugge l'autostima, e il fatto che capiti così spesso è veramente una tragedia. Bravo che riesci sempre a rialzarti!
 
kremuzio
kremuzio il 18/04/13 alle 11:57 via WEB
Sarò fatto male, ma ricordo solo le vittorie!
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 19:10 via WEB
Secondo me attui qualche processo inconscio di rimozione del trauma :D
 
LupoSolitairo
LupoSolitairo il 18/04/13 alle 13:42 via WEB
La vita è una metafora del gioco, guarda Vittorio de Sica, grande giocatore e grande perdente. Quante volte nei suoi film c'è questo riferimento
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 19:14 via WEB
Sarà che io sono un giocatore di poker da prima del "texas hold'em", che è diventato la banalizzazione del poker, ma sono perfettamente d'accordo :)
 
gook_luck
gook_luck il 18/04/13 alle 13:58 via WEB
dipende.. dipende che partita stai giocando.. a volte mollare non è la scelta giusta.. se ci credi veramente ce la farai... per esempio quando si tratta della salute.. mai mollare, mai lasciarci andare!!!
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 19:17 via WEB
Per quanto riguarda la salute, l'alternativa è la morte. Per tutto il resto, sono scelte personali: ogni 100 che falliscono, 1 ce la fa. Se sei convinta di essere quell'1 su 100, buona fortuna :)
 
lisa_m
lisa_m il 18/04/13 alle 14:09 via WEB
Non direi proprio che la sconfitta è la parte più importante della vita, dico che certamente fa parte della vita, tocca scendere a patti con questa realtà perché, per quanto ci impegniamo, potrà capitare di perdere, ma questo non vuol dire che si debba accettarlo pedissequamente! La sconfitta fa parte della vita, ok, bisogna imparare a capire quando tirare i remi in barca e ritirarsi, perché non ce n'è più, ma non è detto che poi non si apra uno spiraglio per continuare la battaglia, casomai a distanza di tempo.. Ecco, non so se si è capito, ma io sono una che non molla mai! :-)
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 19:35 via WEB
La Lisa, non voglio essere duro con te, ma ho appena fatto un intero post sul fatto che bisogna imparare a perdere. Qui non si tratta di dimagrire 10 kg o andare a zumba, qui si tratta di cose serie. Se tu pensi di essere una che non molla mai, le cose sono 2: o hai ottenuto dei risultati veramente straordinari, o non ti sei mai giocata qualcosa di importante.
 
AliceInsomnia
AliceInsomnia il 18/04/13 alle 18:22 via WEB
Io ricordo, sconfitte e vittorie. Ma naturale che il gusto principale e' pur sempre la vittoria, mentre dalle sconfitte s'impara che vincere non è cosi' semplice come a volte puo' sembrare. Giust'appunto oggi ho aggiunto una vittoria alla mia vita ;D
 
 
Mr.Nice.Guy
Mr.Nice.Guy il 18/04/13 alle 19:39 via WEB
Vincere non mi é mai sembrato facile :) Congratulazioni!
 
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CHI è IL MISTER

Mr Nice Guy: espressione inglese per indicare il "classico bravo ragazzo".

Il mio punto di vista è quello di una persona assolutamente normale. Sono il classico bravo ragazzo. Se ci fosse una definizione di bravo ragazzo medio, nel dizionario, beh, ci sarebbe la mia foto di fianco. Ma nella mia esperienza, essere un bravo ragazzo non ha vantaggi di sorta. Solo sfighe.
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... e, aggiungo, da perfetto cattolico quale sei, dovresti sapere che uno dei 7 peccati capitali è la SUPERBIA.

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