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Sulla carta d’identità, alla voce “stato civile”, ci possono essere soltanto due cose: celibe (nubile) o sposato.
Nella realtà dei fatti, esistono vari gradi sia dell’uno che dell’altro. Per gli sposati è facile, si parte dalla coppietta scopaiola al primo anno di matrimonio e si arriva alla coppia in crisi con più corna di un branco di cervi, passando per vari gradi di tormenti, separazioni, disinteressi e cali del desiderio. Senza addentrarmi nelle specifiche tecniche della questione, si può dire che se sei sposato, puoi stare bene o stare male, ma sei sempre sposato. Quando non lo sei più, torni celibe.
Per i celibi, la questione è diversa. Intanto partiamo dal fatto che per essere politicamente corretti, adesso abbiamo abbandonato i vecchi nomi di scapolo e zitella, per un molto più neutro “single” (fon: sìngol). Questa variazione, che può sembrare di poco conto, è in realtà indice di un profondo cambiamento in come intendiamo lo stare da soli.
Tanto per fare un esempio, sull’onda lunga della legge Biagi, anche i single si sono adeguati alla nuova contrattualistica nel mondo delle relazioni sessual-personali.
Io ad esempio sono un single a progetto. Esistono i single a tempo intederminato, quelli a tempo determinato, i single part-time e persino i single con partita IVA. Insomma, un vero e proprio universo fiscale di gente che sta da sola.
Nel dettaglio, ecco le condizioni contrattuali dei vari casi.
Single a tempo indeterminato: uomo dai 15 ai 35 anni, o donna dai 35 ai 50 anni. Corrispondono ai vecchi “sfigato cessone” e “zitella acida”. Caratteristiche del primo essere troppo brutto o troppo sfigato, o con qualche tara psico-socio-sessual-comportamentale tale da impedirgli di essere avvicinato dall’altro sesso. Della seconda,essere troppo insopportabile per riuscire a rimanerci insieme nei primi tempi della sua vita. Caratteristica che nel tempo si acuisce fino a funzionare come il Vape per le zanzare: inavvicinabile.
Single a tempo determinato: la figura classica. Uomo o donna, teorici della vita di coppia o semplici amanti della convivenza, sono persone che rimangono single fra una storia lunga e la successiva altrettanto lunga. Il loro stato di essere single è una condizione temporanea, che può variare nella durata, ma mai nell’esito. Prima o poi si trovano qualcuno, e tornano in coppia. E via altri anni assieme. Motto del single a tempo determinato: ci siamo lasciati. Che vuol dire: mi ha lasciato.
Single part-time: persone con una spiccata fobia per la solitudine. Il loro intervallo di singletudine si misura in settimane o addirittura in giorni. Praticamente, come le scimmie, non mollano un ramo se non ne hanno afferrato un altro. Caratteristica tipicamente femminile, si manifesta in vari gradi di intensità e durata dai 15 ai 25 anni, con qualche rara ricaduta sopra i 30. Appare nell’uomo talvolta intorno ai 20 e sopra i 35 anni. Le condizioni contrattuali dei single part time tendono ad evolvere in contratti a progetto.
Single a progetto: contratto molto diffuso, più in questi tempi che in passato, comune a uomini e donne. Il single a progetto viene generalmente da contratti a tempo determinato finiti male o da contratti part-time, e alterna momenti di singletudine a momenti di vita di coppia, con intervalli generalmente pari alla durata della precedente relazione. Un mese morosa, un mese senza, tre mesi morosa, tre mesi senza, e così via. Questa condizione si verifica nel maschio sotto i 25 e fra i 30 e i 40, nella donna sopra i 25 e fino ai 35, e ha come caratteristica peculiare l’incapacità di sopportare una persona, per una serie infinita di motivi, per un periodo più lungo di tre mesi. Che sono già un traguardo ragguardevole. Quando si protrae troppo a lungo, nella donna si creano contratti a tempo indeterminato, nell’uomo situazioni con partita IVA.
Single con partita IVA: come nelle normali situazioni quotidiane, avere la partita IVA è una condizione che si manifesta tipicamente nel maschio sopra i 40 anni, con qualche esponente di sesso femminile dopo i 35. Caratteristica fondamentale, quella di essere single dentro. Può essere da solo o in coppia, non importa, la sua condizione naturale è quella di single, e tale si sentirà sempre e comunque, anche quando ha qualcosa di vagamente simile ad un impegno. Il maschio si definisce “scapolo impenitente”, la donna “mangiauomini”, e come nel mondo lavorativo, la loro condizione resta invariata fino all’età della pensione.
CHI È IL MISTER
Mr Nice Guy: espressione inglese per indicare il "classico bravo ragazzo".
Il mio punto di vista è quello di una persona assolutamente normale. Sono il classico bravo ragazzo. Se ci fosse una definizione di bravo ragazzo medio, nel dizionario, beh, ci sarebbe la mia foto di fianco. Ma nella mia esperienza, essere un bravo ragazzo non ha vantaggi di sorta. Solo sfighe.
E questo è il mio punto di partenza.
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