Creato da nadine6I il 25/01/2008

LIBERA USCITA

dove comincia è dove finisce

CHIEDITI

 

Trova il tempo di fermarti,di chiederti cosa sta succedendo

Fatevi cento e mille domande e poi cento e poi ancora mille

Fino ad esserne ubriachi Stufi Invasi

Chiediti cos'è il Potere,Chiediti cosa vuole da te Dai tuoi figli

A chi va il tuo lavoro,Per chi fatichi

Se non hai, lavori per chi ha,Se hai, qualcuno lavora per te

Chiediti cos'è il Profitto,cos'è il Consumo

Una candela si consuma,Una lampadina,Una persona

Una vita di persona,una vita di consumi

Chiediti cos'è la Crescita,Lo Sviluppo

Più Crescita più Produzione,Più Consumo

Più consumi più ti consumi,chiediti chi è che cresce

Quando senti parlare di Sviluppo chiediti se ti stai sviluppando

Chiediti per chi consumi e ti consumi


Per farti produrre ti invogliano a consumare

Per farti consumare

In un paese lontano nel mondo o a pochi metri da casa tua

ci sarà sempre qualcuno più consumato di te

che si consuma ma non consuma

 

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Tasse? Deciderà Tremonti

Post n°4 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da nadine6I

di Giuliano Giuliani - Megachip

Per cercare di migliorare la condizione esistenziale delle fasce deboli della popolazione (percentuali enormi di famiglie che non arrivano alla fine del mese, dice l'Istat), in questa fase, e forse sempre, abbiamo prevalentemente una sola leva: quella fiscale (i lavoratori dipendenti hanno anche il contratto, quando i sindacati riescono a firmarlo). La lotta all'evasione ha consentito di raggranellare una quota rilevantissima, oltre una decina di miliardi di euro (ciò significa che a una decina di milioni di capifamiglia incapienti si potrebbero distribuire mediamente 1000 euro, non pochissimo quindi, soprattutto perché il dato è medio e significa che se a 5 milioni si danno 500 euro agli altri 5 milioni se ne possono dare 1500, e così via con la necessità di saper sempre far di conto).

Fa rabbrividire l'idea che a decidere il come e a chi possa essere il commercialista degli evasori, Tremonti! E ricordiamoci sempre che il risultato è dovuto soprattutto alla convinzione che non ci sarebbero stati ulteriori condoni, cioè ulteriori regali ai ladri.

A mio parere la lotta all'evasione non basta. Occorre anche, per i risultati concreti in termini di entrate fiscali e ancor più per una questione democratica di autentica progressività dell'imposta, rivedere il meccanismo delle aliquote e degli scaglioni. Trovo ripugnante, e non solo ridicolo, che lo scaglione più alto di reddito, quello che determina la considerazione della ricchezza degli italiani, sia fissato in 100.000 (centomila) euro. E che per la parte di reddito superiore a tale cifra il povero possessore paghi soltanto il 43%. Ciò significa che un reddito imponibile (detratto tutto il detraibile, che in quel caso è quasi sempre ragguardevole e spesso nasconde altre evasioni più o meno palesi) di 150.000 euro paga di tasse poco meno di 56.000 euro: gliene restano quindi poco meno di 100.000 (ottomila e rotti al mese). Ma sono davvero questi i ricchi di questo povero paese?! Ricordo sempre che quei bolscevichi di Rumor, Donat Cattin e Vanoni avevano fissato aliquote fino al 72% e scaglioni che davano davvero il senso della smisurata ricchezza di un po' di sporcaccioni!

Allora, per non farla troppo lunga, quando si parla di tasse, e quando la destra ne straparla, bisogna: 1) rispondere con le cifre;

2) ricordare che le aliquote regionali e comunali non sono ispirate a nessun criterio di progressività;

3) quando si parla di riduzione dell'Ici non si deve dire “prima” casa ma “unica” casa; occorre rivedere gli estimi catastali, soprattutto dei centri storici; l'Ici dobbiamo farla pagare anche al Vaticano (anche sulle proprietà commerciali del tutto prive di finalità religiosa), che è una delle ragioni fondamentali per cui Bagnasco e camerati hanno lavorato per far cadere Prodi;

4) se si vuole agevolare il reddito dei lavoratori e dei pensionati non si deve ridurre la prima aliquota dal 23% al 20% (così il vantaggio lo ha anche Berlusconi, che non è né un lavoratore né un pensionato), ma si devono aumentare le detrazioni per lavoro dipendente o pensione;

5) per dare qualcosa ai più poveri la riduzione dell'aliquota non serve perché quelli non pagano le tasse (sotto i 7500 euro c'è l'esenzione);

6) occorre adeguare l'imposta sulle rendite finanziare (la cosa migliore sarebbe inserirle nel reddito imponibile e tassarle come ogni altra fonte di reddito).

Un'ultima notazione riguarda gli adeguamenti sulla base dell'inflazione (una volta la rapina si chiamava fiscal drag e si cercava di ovviare proprio con l'automatica rivalutazione degli scaglioni fiscali). Faccio un esempio forzato: se nel paniere ci fossero solo il pane, il telefonino e la Mercedes super, il povero (consumatore di pane) avrebbe un'inflazione del 15%, le vittime del telefonino avrebbero un'inflazione pari a zero, il ricco che si compra la Mercedes avrebbe un'inflazione positiva, cioè un arricchimento del 10%, pari allo sconto sulla vettura di lusso. E' necessario rivedere i criteri di calcolo? Sì.

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