Creato da nadine6I il 25/01/2008

LIBERA USCITA

dove comincia è dove finisce

CHIEDITI

 

Trova il tempo di fermarti,di chiederti cosa sta succedendo

Fatevi cento e mille domande e poi cento e poi ancora mille

Fino ad esserne ubriachi Stufi Invasi

Chiediti cos'è il Potere,Chiediti cosa vuole da te Dai tuoi figli

A chi va il tuo lavoro,Per chi fatichi

Se non hai, lavori per chi ha,Se hai, qualcuno lavora per te

Chiediti cos'è il Profitto,cos'è il Consumo

Una candela si consuma,Una lampadina,Una persona

Una vita di persona,una vita di consumi

Chiediti cos'è la Crescita,Lo Sviluppo

Più Crescita più Produzione,Più Consumo

Più consumi più ti consumi,chiediti chi è che cresce

Quando senti parlare di Sviluppo chiediti se ti stai sviluppando

Chiediti per chi consumi e ti consumi


Per farti produrre ti invogliano a consumare

Per farti consumare

In un paese lontano nel mondo o a pochi metri da casa tua

ci sarà sempre qualcuno più consumato di te

che si consuma ma non consuma

 

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« USO E ABUSOLa qualità »

USO E ABUSO 2

Post n°31 pubblicato il 03 Aprile 2008 da nadine6I

Poichè Roman ha fatto una bellissima analisi sul mio post di ieri,che voleva solo sollevare l'attenzione sui rischi dell'abuso di psicofarmaci e sugli interessi economici retrostanti,lo riprendo anche oggi aggiungendo qualcosa. Per zio Vale,che parlava di depressione concordo pienamente che bisogna distinguere i casi,la depressione,il male oscuro come lo chiama Cassano, è una malattia a tutti gli effetti caratterizzata dalla carenza di mediatori chimici quantificabile mediante anlisi chimico cliniche specifiche e come tale và trattata sia psicologicamente che farmacologicamente,possibilmente senza dimenticare che l'integrità del medico curante è fondamentale e che esistono antidepressivi naturali (fitoterapici,tipo l'iperico,un pò blando ma efficace in molti casi e praticamente privo di effetti negativi e assuefazione). Dall'altra parte invece ci sono i momenti di depressione temporanea causati da dispiaceri o altro fatti negativi (depressione da lavoro alienante o da mancanza di lavoro,carenza di spazi di aggregazione sociale che scavano solitudini abissali,coartazione verso modelli di vita irraggiungibili e diseducativi che deprimono l'autostima,ecc ecc),in cui tutti possiamo incappare,che non necessitano di medesimo trattamento,ma semmai di un sostegno affettivo e incoraggiamento da parte di tutti (nn facile vista la digregazione sociale attuale)e soprattutto di cambiare stile di vita. Altro campo inquietante è quello dei bambini cosiddetti iperattivi,come dice Roman,c'è un vero business criminale fatto sulla loro pelle per livellarne l'emotività,l'individualità,la creatività,la futura capacità di diventare individui pensanti autonomi  e la normalissima irrequietezza che caretterizza quell'età,magari accentuata dalla mancanza di spazi naturali in cui sfogare le energie,dall'assenza dei genitori e dall'uso eccessivo di videogame e tv. Il RITALIN è uno dei farmaci (a base di anfetaminici),maggiormente diffuso in pediatria ed è da tempo sotto accusa per gli effetti negativi gravissimi che produce e per l'evidente conflitto d'interessi che c'è dietro.   http://www.disinformazione.it/adhd5.htm
Insomma tocca stare molto all'erta,soprattutto documentarsi così da poter capire cosa ci stà rifilando il medico e quest'ultimo sceglierlo molto molto accuratamente,perchè il dubbio che ci sia un ritorno economico delle prescrizioni che fà è più che legittimo viste le inchieste in merito di Report e alcune osservazioni mie personali riguardo l'ostinazione di alcuni di prescrive il farmaco griffato a pagamento piuttosto che l'analogo generico meno costoso.Questo non vuole assolutamente dire che per risparmiare le asl ci debbano negare i farmaci di ultima generazione(qualcuna per far quadrare i bilanci ci prova),più efficaci sicuramente e che anzi dobbiamo pretendere,ma necessari solo quando la ricerca ne abbia appurato l'effettiva maggior efficacia rispetto ad altri (ad es.l'acido acetilsalicilico, nn è più sotto brevetto ed esistono tantissime preparazioni che costano infinitamente meno della griffata "aspirina",steso dicasi per il paracetamolo(tachipirina) e moltissimi antibiotici di uso comune). quando andate in farmacia pretendete una lista dei farmaci da banco e del ripsttivo costo,il farmacista è tenuto a fornirla.
In sintesi per star tranquilli dovremmo poter contare sulla reale preparazione,professionalità e onestà di chi opera nella sanità, ma questa è merce rara in Italia,dove impera il clientelismo,la concussione,l'approssimazione e anche l'impreparazione,l'unica arma possibile è informarsi più possibile,creare una rete solidale di supporto informativo e pretendere che la salute sia un diritto e non una concessione o peggio un privilegio subordinato al denaro. (che poi ricorrere ad una prestazione privata non è assolutamente garanzia di maggior affidabilità,anzi..)

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Commenti al Post:
roman_dransky
roman_dransky il 04/04/08 alle 02:45 via WEB
hai sottolineato una cosa importante che spesso tende ad essere trascurata e cioè che una parte molto importante dei disagi a carattere psicologico hanno ragioni di carattere più sociale che prettamente patologico; per quanto poi si continui a ricorrere in maniera piuttosto indiscriminata alla somministrazione farmacologica.penso che, soprattutto per quel che riguarda i bambini, la scuola potrebbe rivestire un ruolo importante educando i ragazzi ad aver cura di se, della propria "pulizia interiore", dandogli quell' infarinatura di base che sarebbe, in molti casi, sufficiente per un' analisi più accurata di se stessi e dei propri problemi e che potrebbe in breve tempo "sgonfiare" le statistiche allarmanti che delineano il quadro generale di queste patologie.ciao nadine, alla prox.
 
 
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 04/04/08 alle 08:13 via WEB
"una parte molto importante dei disagi a carattere psicologico hanno ragioni di carattere più sociale che prettamente patologico" se per patologia vuoi intendere qualcosa di non sociale, allora direi... ma va...? utilizziamo la scuola dici..? sveglia.. la scuola e' una delle prime fonti di disagio. forse non te ne sei accort* ma la prima funzione della scuola e' paragonabile alla funzione per la quale e' stata promossa la diffusione del ritalin. controllo e condizionamento. con gli stessi mezzi terroristici si convincono le persone di qualcosa che sia normale e che invece i loro figli non hanno, di qualcosa che fornisca delle possibilita' nella societa' che verra' e che i loro figli non possono perdere. in questa pressione, in questa atrofia nessuno cerca di valutare quanto questa corsa, questa societa' e questa normalita' possano essere.A- rispondenti al desiderio che abbiamo di presente e di futuro e B- evitavbili, convertibili in qualcosa di piu' confacente a cio' che siamo.
 
   
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 04/04/08 alle 08:14 via WEB
ps un agente patologico di disagio sociale..? ma la scuola, no...?
 
   
roman_dransky
roman_dransky il 04/04/08 alle 17:05 via WEB
mi hai frainteso, o forse mi sono espresso male io, sono perfettamente d' accordo con te; quello che intendevo dire era proprio che con un sistema scolastico diverso e incentrato più sulla formazione, dell' individuo e del suo spirito critico, anzicchè improntato sulla mera alfabetizzazione e sul controllo delle masse le cose sarebbero diverse.
 
     
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 04/04/08 alle 17:51 via WEB
ebbe' carissimo, certo. la sai quella del nonno? (se mio nonno avesse avuto tre palle sarebbe stato un flipper...). sono francamente molto scettico allo stato attuale su un cambiamento di utilizzo dello strumento scuola. il fatto e' che per quanto tu possa essere impegnato nell'ideazione dello strumento, poi un altro lo usera' sempre e solo come arma. uno strumento utile sarebbe quello che si ribellasse ad essere convertito in arma... e' la cultura che ha questa capacita'. ma per propagarla non possiamo fare conto sui canali istituzionali. ce lo vedi il potere che nelle scuole invece di attuare controllo e condizionamento favorisce lo smantellamento del pensiero unico? cioe' sarebbe come se un allevatore insegnasse alle vacche ai maiali a saltare il recinto e darsi alla macchia.
 
     
roman_dransky
roman_dransky il 05/04/08 alle 04:14 via WEB
mi fa abbastanza specie sentirmi fare la lezioncina sul potere, non da te ma da chiunque; ciò non significa che tu abbia torto, ben inteso.mi sono scervellato un bel pò per capire cos' altro avrei voluto aggiungere in proposito ma poi ho realizzato che il discorso è così lungo, articolato ed io l' ho fatto troppe volte per non esserne stufo, quindi meglio che mi fermo qui va, buonanotte.
 
     
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 05/04/08 alle 06:52 via WEB
"lezioncina" vallo a dire ad un altro. e non c'e' mica bisogno che mi scrivi un trattato sul potere... ho accennato a un paio di aspetti. basterebbe fare un paio di accenni agli stessi. se hai altro da aggiungere vermante, oltre al fatto che sei stanco, stufo e che ti fa strano sentirti fare la lezioncina.. a me cascano le braccia e rinuncio al discorso quando ho davanti uno che non sai da che parte cominciare. ma se dici che "non ho torto" e videntemente non devi cominciare da adamo ed eva per esprimere quello che dici dia avere da esprimere. faccio notare che: chi ti conosce? e tu poi, mi conosci? se espongo con chiarezza e cercando di fugare ogni ambiguita' quello che penso, in ambito pubblico, tu mi conosci, e conoscere persone che condividono visioni in questo mondo e' essenziale (mi vuoi concedere la stessa possibilita'?), ed eventualemtne qualcuno che dovesse per malaugurata sorte trovarsi a leggere uno scambio su argomenti simili, magari senza averci mai pensato prima in questo modo, potrebbe trovare giovamento per se' e portare giovamento per noi cominciando a pensarci. il discorso e' lungo e complesso, ma non vedo cosa possa entrarci. quella di su non era una lezione, ripeto. ma questo e' un moto di disappunto e disapprovazione.
 
 
nadine6I
nadine6I il 04/04/08 alle 15:22 via WEB
più che la scuola,che come dice il pessimo può sempre essere un mezzo di controllo esterno,direi che in casa si debba fare in modo di crescere i ragazzi stimolando la curiosità come base per la conoscenza,unico strumento di autodeterminazione insieme allo sviluppo dell'autonomia del pensiero mediante invito alla riflessione praticata attraverso il continuo capovolgimento dei fattori e la disamina di tutte le sfaccettature
 
   
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 04/04/08 alle 17:58 via WEB
ogni strumento in mano al potere e' arma. dobbiamo allevare una volonta' che sia di emancipazione da questo. e per farlo dobbiamo cercare spazio al di fuori delle istituzioni. non limitandosi all'ambito famigliare. ma di certo non cadendo nella trappola istituzionale. tocca ricavarsi spazi di condivisione e incontro.
 
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 04/04/08 alle 08:04 via WEB
scusa... nomini prima cassano e poi l'integrita' del medico curante..? io guardo alla crociata pro ritalin (e' chiaro e ovvio che abbia uno scopo di controllo, prima che farmacologico sui bambini, ce l'ha psicologico sui genitori.. ma ti rendi conto che questi corrono in panico dal medico perche' i loro figli hanno un comportamento "non normale"?), guardo alla somministrazione di psicofarmaci altri di cui sanno poco e niente, guardo agli ospedali con la pratica della lobotomia, guardo alla pratica degli elettroshock sui bambini, ancora sui vivaci (non gli piacciono proprio i bambini vivaci)... guardo tutto questo e vedo solo preti. preti che danno definizione di cosa sia e cosa no normale. devo guardare anche a chi ha una depressione? anche chi ha un tumore ha in effetti un tumore, probabilmente. la risposta dell'oncologia e' la chemioterapia. mi sono fatto una passeggiata sui numeri delle statistiche che sbandierano gli oncologi... fattela anche tu, e poi ne parliamo, se ci sara' ancora qualcosa da dire. ps "In sintesi per star tranquilli dovremmo poter contare sulla reale preparazione,professionalità e onestà di chi opera nella sanità"... in bocca al lupo allora...
 
nadine6I
nadine6I il 04/04/08 alle 15:40 via WEB
sottrarsi al controllo dottrial/farmacologico repressivo non è cosa facile,specialmente quando si parla di malattia e del bisogno di curarsi,se leggi bene ciò che ho scrittto vedrai che il mio nn era un'invito a fidarsi ciecamente anzi tutt'altro,era un suggerimento a cercare una via comune affidabile,attraverso uno scambio capillare d'informazioni, per poter scegliere cosa è meglio per noi. le patologie organiche sono una cosa ben distinta da quelle psicosomatiche e per la cura non vedo che altro si possa fare per se non scegliere di curarsi seguendo un protocollo comprovato di efficacia,altrimenti si rischia di cadere nelle mani di cialtroni e maghi.questo non vuol dire che ci sia solo UN TIPO di CURA,ad es.l'agopuntura è ufficilamente riconosciuta come medicina,ma poco praticata nonostante le sue potenzialità enormi in moltissime patologie e gli effetti collaterali praticamente nulli rispetto all'uso di farmaci tradizionali,io stessa ne ho visto l'efficacia persino sugli animali che sono pazienti tutt'altro che facili da gestire. Che poi dietro la chemioterapia ci siano interssi economici enormi è assodato così come per le cure antiretrovirali (basta vedere quanto costano e le infami battaglie fatte contro quei paesi che per necessità hanno inziato a produrli da soli)e penso siano d'ostacolo alla ricerca di mezzi quali ad es vaccini che sarebbero meno invasivi e di più facile diffusione ma meno remunerativi per le aziende farmaceutiche.Tu cosa proponi?
 
 
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 04/04/08 alle 18:12 via WEB
un protocollo comprovato... da chi? i dati forniti dagli oncologi a riguardo della chemioterapia sono oltremodo gonfiati, per esempio. loro parlano di percentuali di successo ricavate con metodi truffaldini. in ogni caso ti ho letto attentamente. ho solo il difetto di leggere tutto, anche i commenti, e rispondere in replica anche a quello che non hai scritto tu. sorry. (ho una discreta esperienza in questioni mediche, ospedaliere, farmacologiche e farmaceutiche.. la sensazione e' che se ti ammali e finisci in mano loro, non ne esci piu'. anche ma non solo per l'incompetenza....) (per quanto riguarda lo scambio capillare di informazioni... non vedo come altro potremmo fare...)(la sai quella della sindrome da carbonchio e della bayer..?)
 
nadine6I
nadine6I il 04/04/08 alle 18:53 via WEB
i dati potranno anche esser gonfiati,stà di fatto che l'unica alternativa è rivolgersi ad altre terapie augurandosi che almeno non siano deleterie oppure scegliere di non curarsi (ipotesi che in certi casi personalmente prenderei in considerazione). i medici non sono proprio tutti uguali grazie a dio,ne conosco qualcuno per cui metterei la mano sul fuoco in fatto di onestà intellettuale e preparazione e che si pone i miei stessi dubbi. penso che l'unica via per avere una medicina non asservita e affidabile sia la ricerca pubblica svincolata dal privato e che faccia dei controlli crociati liberi sui farmaci. Per uscire dal letamaio clientelare attuale,le assunzioni dovrebbero esser svincolate dalla politica e dall'industria (adesso chi controlla è anche dipendente delle aziende controllate (esempi ce n'è nella fda americana)e basarsi solo sulla verifica del merito del ricercatore, poichè in medicina esiste un rapporto diretto causa/effetto che,mediante parametri misurabili,consente di stabilire se una terapia è obiettivamente efficace oppure no ed i risultati dovrebbero esser resi accessibili e intendibili a tutti,forse così si potrebbe.... la sindrome del carbonchio mi sfugge,cioè conosco la malattia ma nn ho notizie particolari in merito,mentre dellabayer ricordo che ha dovuto ritirare il lipobay. ma anche la merck col vioxx per nn parlare dei vaccini al mercurio ecc ecc
 
 
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 04/04/08 alle 19:10 via WEB
se la ritrovo ti mando quell'analisi dei dati statistici, cosi' ti rendi conto che "gonfiata" e' un eufemismo. in quanto all'esistenza di quei medici di cui parli, probabilmente e' vero. ma io non sono stato cosi' fortunato d aconoscerli. ne ho sentito parlare. di alcuni si. ma non so quanto poi siano miti o realta'. il fatto e' che in quel letamaio basta avere un pollice pulito e risulti splendente. in compenso conosco gente che piglia soldi agli angoli di strada. e gente altra che li procura con fatturazione falsa in combutta con i peggiori truffatori del regno. conosco persone che spingono farmaci che sanno pericolosi o inefficaci. e medici che li prescrivono. certo, e' cme dici tu. la ricerca slegata dal privato e dal profitto. quindi di cosa stiamo parlando? se il sistema e' il capitale, la medicina sara' sempre e solo bussines. e uno dei piu' redditizi, visto che tutti hanno paura di ammalarsi. lo sai il motto della sanita' italiana, no? "vivi e malaticci". e certo, io ho gia' preso le mie precauzioni in caso di malattia. in quanto a cio' che dici a proposito del rifiuto della cura, in alcuni casi, potrei raccontarti due storie mie personali che attualemte mi condizionano pesantemente nel giudizio. cmq per due volte due sono stato ad un passo dalla fossa, e per due volte due ho rifiutato la cura. e sono vivo e sto benissimo. quando sara', se sara', comperero' a credito da un buon fornitore dell'eroina e amen.
 
nadine6I
nadine6I il 04/04/08 alle 22:00 via WEB
ho trovato un pò di cifre qui,in effetti sono angoscianti http://www.disinformazione.it/costi_oncologia.htm
 
 
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 05/04/08 alle 06:57 via WEB
Francesco Bottaccioli (membro dell’Accademia delle Scienze di New York, docente di Psico-oncologia alla facoltà “ La Sapienza ” di Roma): “Il 50% di cui parlano gli oncologi non è effettivamente la metà del numeri di malati di tumore, come si è indotti a credere, ma la media delle varie percentuali di guarigione dei diversi tipi di cancro. Per capirci, si somma, per esempio, l’87% di guarigione del cancro al testicolo con il 10-12% di quella del polmone e si fa la media delle percentuali di guarigione, non calcolando che i malati di carcinoma al testicolo sono solo 2000 l’anno, mentre le persone che si ammalano di tumore al polmone sono attorno alle 40.000”
 
   
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 05/04/08 alle 06:59 via WEB
ps manca solo uno col cappello di carta e il naso da pagliaccio che ci faccia le boccacce quando ci giriamo
 
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