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Insegnami a essere figlia: La strana sensazione.
Post n°9 pubblicato il 26 Aprile 2013 da I_mie_racconti
Insegnami a essere figlia: La strana sensazione. Post n°559 pubblicato il 12 Marzo 2013 da lascrivana
Rimasi di stucco davanti alla reazione di Davide, presa da un profondo senso di disgusto per quel bacio inaspettato:iniziai a sputare come se avessi ingoiato un rospo. Non era così che avevo sognato di ricevere il mio primo bacio! Immaginavo che avrei udito le campane e che avrei sentito le classiche farfalle nello stomaco: quella specie di rimescolio delle viscere che ti prende prima di un attacco di enterite; o almeno è così che ci sente, facendo riferimento a quanto mi aveva confidato Marisa prima che litigassimo per via dei pettegolezzi sui giornaletti -certo che lei la sapeva lunga su certe cose, e si è permessa pure il lusso di mettere in giro quelle voci su me e Simona... la odio per questo. -Ma Danila cosa aspetti a salire!- La voce squillante di Simona che m'invitava a rientrare in casa, mi distolse dai miei pensieri. -Lo odio Davide! Non lo parlerò mai più per quello che mi ha fatto!- -Hai ragione Danila! Sarei voluta scendere di sotto e dargli un calcio dove dico io a quel porco... ma come ha osato prenderti così alla sprovvista? - -Ti prego Simona, non parliamone più. Preferisco dimenticare al più presto questa brutta faccenda-. Lasciai casa di Simona dimenticando persino di struccarmi, il che mi fece sorbire la ramanzina di mia madre che mi urlò dietro che solo le donnacce si truccano in quel modo appariscente, e che non avrei dovuto più frequentare casa di Simona altrimenti chissà quale brutta strada avrei preso. Mi chiusi in camera disperata senza nemmeno controbattere. Le forti emozioni contrastanti provate durante il giorno, mi avevano lasciato in uno strano stato d'ansia; e se inizialmente la sensazione provata era quella di disgusto; ora, da sola nella mia cameretta, la percepivo in maniera totalmente diversa. Il ricordo di quel bacio mi bruciava ancora sulle labbra, e finalmente sentivo quello strano rimescolio nello stomaco che mi toglieva persino l'appetito. -Noo... non posso essermi innamorata di lui! Lo odio per quello che ha fatto a me e a Simona... e poi è ancora un moccioso, e a me piacciono i ragazzi più grandicelli-. Mi riportò alla realtà la voce di mio padre che mi chiamava per la cena. Mi lavai per bene il viso donde evitare un'altra discussione anche con lui -tanto sapevo che mia madre avrebbe mantenuto il segreto; in fondo anche in altre situazioni si era rivelata mia complice. Chiaramente non dimenticando mai di fare il suo dovere di genitore. A cena non mangiai quasi nulla, attirando l'attenzione di papà che si domandava preoccupato se stessi poco bene. Intervenne la mamma al posto mio, dicendogli che sicuramente non stavo bene per via di quelle cose comuni a noi donne e che ci vengono una volta al mese. Imbarazzato della delicatezza dell'argomento, papà non disse più una parola in merito e io potei ritirarmi nella mia cameretta senza dovermi sorbire nuovamente il terzo grado. Una volta in camera, iniziai a riempire le pagine del mio diario con i disegni delle classiche vignette che tanto andavano in quel periodo -L'amore e...- L@ur@
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Inviato da: gryllo73
il 22/08/2016 alle 13:33
Inviato da: walter.mare
il 14/03/2016 alle 12:50
Inviato da: walter.mare
il 14/03/2016 alle 11:57
Inviato da: walter.mare
il 14/03/2016 alle 11:50
Inviato da: giramondo595
il 01/02/2016 alle 23:53