Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Luglio 2019

Di scienziati e nomadi pastori

Post n°936 pubblicato il 26 Luglio 2019 da fedechiara
 

 

 

Di scienziati e nomadi pastori  - 26 luglio 2014

Chissà quale è stato l'elemento scatenante l'odio della Fallaci – che così a lungo e approfonditamente frequentò i luoghi dell'islam e le sue genti. Odio nei confronti dell'ideologia totalizzante e imprigionante di quei dessi: tutti 'allah akbar' e guai a sgarrare in costumi libertari e libertini perché, subito, 'boko aram' - che rapisce e reclude le vergini nere già avviate verso i luminosi orizzonti del terzo millennio e le re-imprigiona nel nero velo luttuoso del monachesimo medievale islamico.

Gli è che, per la Fallaci, in principio fu amore e ammirazione - come capita al viaggiatore che transita per quelle contrade armato di bella comprensione e voglia di conoscenza, e riporta e narra nei suoi volonterosi diari di gentilezze e accoglienze squisite, - ma, si sa, viaggiare è transito breve e, se non supera la soglia fatale di giorni tre, l'ospite viene salutato con il fazzoletto sventolante e non puzza - come, invece, recita un acre e icastico adagio delle mie parti.

E, se si leggono le statistiche della presenza mussulmana nel Regno Unito riportate dall'articolo qui sotto, non si può non dirsi preoccupati del fatto che nel 2001 quei dessi viaggiavano intorno al 14 per cento della popolazione residente e nel 2014 già sono al 21 e fischia. Che, di questo passo, il sogno del Califfato dell'Isis - con tutti noi, indigeni storici ormai minoritari e proni sul tappetino rivolti alla Mecca, e mandare le sure a memoria e scritte cento volte sulle pareti di casa - si realizzerà per via di accoglienza indiscriminata e progressiva ed esponenziale.

E se il governo britannico si premura di dirci che saranno puniti i 'cattivi maestri' che hanno consentito alla lobby islamico-radicale di mettere mano ai sacri principi dell'insegnamento occidentale e di cassare la musica e il canto e iconoclasti sopratutto per la figura femminile, pure non ci sentiamo rassicurati e temiamo fortemente il medioevo prossimo venturo che si accompagna all'idea di allah e del suo profeta barbuto che unificò i nomadi pastori di allora e ancora ce li propone vittoriosi e in espansione al nord con pochi neuroni modificati e adeguati alla post modernità.

Chi vivrà vedrà e i cocci sono i suoi; però c'è una comunità multietnica che mi va di additare ad esempio di nobili e preclare visioni di un futuro migliore e buona e civile convivenza ed è la comunità scientifica dei campus universitari e dei centri di ricerca avanzata. Peccato sia abbondantemente minoritaria e di scarsa presa esemplare su quei nomadi ex pastori che ci ostiniamo ad accogliere e a non integrare.

 

L'immagine può contenere: una o più persone

https://www.corriere.it/esteri/14_luglio_25/iraq-distrutta-moschea-giona-isis-era-meta-apostasia-e8bc459c-13ed-11e4-9950-e546b7448c47.shtml?fbclid=IwAR3nhyh7K2PYUUyQKa2-iB-T96ynb3lKKUZAtbXpnP-p-1wTqHfUBsvANmw

 

 
 
 

Di navi, nocchieri e tempeste

Post n°935 pubblicato il 25 Luglio 2019 da fedechiara
 

Ahi, serva Italia, di dolore ostello /nave sanza nocchiero in gran tempesta / non donna di provincie, ma bordello...

Attualità dell'invettiva politica. Secondo voi, l'Italia di oggi è priva di nocchiero o ne ha ben tre, sia pure fittamente 'dialoganti' tra di loro? Finirà che la nave Italia scoprirà nuove terre o troverà la via delle Indie circumnavigando il globo terracqueo, stiamo a vedere.

LOSBUFFO.COM
“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!“ Sembra incredibile,...
Premier sconfitto e governo assente
ILGIORNALE.IT
Premier sconfitto e governo assente

 
 
 

Libertà nuove e orticarie

Post n°934 pubblicato il 24 Luglio 2019 da fedechiara
 

24 luglio 2018

 

Il troppo che stroppia in tutte le direzioni

Osservavo perplesso Vittorino Andreoli, ieri sera in tivù, che, più agitato che mai e con toni e zazzera da Savonarola laico, sparava ad alzo zero contro i social degli 'odiatori' – che altri non sono se non i nostri compagni di classe o di lavoro o quelli che giocano a carte nei bar e 'dicono la loro' in rete nei modi fioriti e a volte eccessivi di sempre. Varia umanità, che volete farci. E prima dei 'social' c'era la televisione a meritarsi le reprimende di essere cattiva maestra di vita, ma ci abbiamo convissuto e 'fatti gli anticorpi' e basta fare zapping e scegliere il programma che più ci piace perchè scomodare la censura e la voglia di zittire gli oppositori?

E se Vittorino Andreoli ce l'ha con i 'social' – e con lui molti commentatori sui giornaloni a larga tiratura e molti politici di vecchia scuola e che si stimavano erroneamente 'maestri di pensiero' e dotti 'opinionisti' – è perchè i 'social' hanno assunto, nell'ultimo decennio, una forte valenza politica – che perfino i mitici 'hacker russi' di cui alle denunce delle commissioni di inchiesta sulle elezioni che hanno premiato Trump alla presidenza (un nome un'orticaria immediatamente visibile in molti buonisti e sedicenti democratici), perfino loro si sono scatenati e hanno lanciato in rete strani 'avvisi ai naviganti' e presunte fake news che hanno convinto gli 'odiatori' a farsi soggetti politici visibili e clamanti e indignati e rabbiosi.

E l'alternativa alla libertà degli 'odiatori' (che è sinonimo di 'populisti' secondo il rabbioso verbo buonista e sedicente democratico) sarebbe quella di chiudere la rete o inserire in essa dei vincoli e molto filo spinato per impedire a questi nuovi rifugiati del libero pensiero e parola di rendersi visibili e operativi sulla scena politica ed elettorale.
Ma non bastano le querele per diffamazione, nel caso ricorressero i termini, o si ha paura di intasare i tribunali della repubblica perché il troppo del mondo rotto stroppia – sempre e in ogni vicenda e vicissitudine?

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Piglia, pesa, incarta e porta a casa
Post n°408 pubblicato il 21 Settembre 2017 da fedechiara
 

Se il governo italiano ha sentito la necessità e l’urgenza di mandare in onda una ‘pubblicità progresso’ contro il dilagare su internet delle supposte ‘fake news’, (le notizie false per chi aborrisce l’uso e l’abuso della lingua di Albione e dice ‘location’ invece che ‘luogo’) vuol dire che queste dilagano irresistibilmente e hanno un loro vasto pubblico – e non basta a contrastarle la puzza al naso dei colti trinariciuti che si lamentano dei troppi cretini che dicono la loro sui ‘social’ e dei ‘leoni della tastiera’ che impazzano e magari raccolgono decine o centinaia di ‘mi piace’.
E, forse, questa pubblicità progresso è campagna europea che denuncia la perdita di peso politico e il deficit di autorevolezza dei presenti s-governanti da tre palle un soldo che hanno sulla coscienza le nostre vite blindate e la responsabilità di aver lasciato crescere smisuratamente dentro le nostre città le maledette enclaves delle periferie da cui partono e trovano tana i troppi ‘radicalizzati sul web’ assassini di importazione.
Ma ciò che non capiscono i trinariciuti con la puzza al naso (non vogliono capire – il loro è un mondo a parte, una località di residenza esclusiva, l’asettico regno delle menti elette) è che ‘il medium è il messaggio’ – come ben affermava il Mc Luhan buonanima, e internet, per la sua struttura ed essenza di veicolo di ogni cosa conoscibile è, si, un medium ‘sporco’ – dove trovi di tutto e di più: le stelle e le stalle, – ma, a differenza di quell’altro medium oltremodo sporco e corrotto dal dominio dei partiti di s-governo che è la televisione, è un luogo di libertà; anche della libertà di veicolare le bufale del malessere ‘populista’ e i suoi diarroici e logorroici ‘maldipancia’ sociali e politici- e se ne ferisci il midollo con i vani e trucidi desideri di censura governativa lo uccidi.
E chi di censura uccide sarà pesantemente castigato nelle urne, finché durerà il sistema democratico – anch’esso parecchio ‘sporco’ e sovente veicolo di falsità e di vane e menzognere promesse elettorali e misfatti e cattive politiche immigratorie e corruzioni stellari.
E risulta perfino patetica l’implorazione finale dello speaker della ‘pubblicità progresso’ contro le ‘fake news’ di riappropriarsi della ‘verità’.
La verità, già. Che è quell’araba fenice (che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa) che invano noi cittadini – gente ‘sporca’ e di basso ceto – cerchiamo nei tribunali insieme alla fantasmatica giustizia e nelle assise della politica e in televisione e sui quei giornaloni un tempo autorevoli e oggi veicolo e strame di ogni ‘Passator scortese’ – re dei partiti di s-governo e principe degli imbonitori della peggior risma a cui avanza di rimproverarci le supposte ‘fake news’.
Tu vedi da che pulpito vengono certe prediche. Fanc…

Cosa vuol dire “Il medium è il messaggio”?
A cento anni dalla nascita, il sociologo canadese McLuhan è ancora oggi uno dei massimi riferimenti nel campo degli studi sulla comunicazione.
PARLAREALMICROFONO.IT

 
 
 
 
 

Le leggi e le sentenze

Post n°933 pubblicato il 22 Luglio 2019 da fedechiara
 

 

Ero fermamente dalla sua parte quando Borrelli, indossando l'ermellino di rito, pronunciò la famosa frase: 'Resistere, resistere, resistere.' 
Era il tempo delle leggi 'ad personam' e, in un paese dove impera lo slogan: 'Oggi e sempre Resistenza', applicato in modo garibaldino ad ogni aspetto dell'umana convivenza, quel suo proclama e manifesto politico riscosse un enorme successo mediatico. 
E il suo 'pool di Mani Pulite' sbaragliava come un autotreno ogni nemico giudiziario e mediatico – e pazienza per qualche suicidio qua e là che addensò qualche ombra sul suo operare e svilire e castigare a man bassa. 
Giustizialismo, dicevano i nemici, opposto a una idea di giustizia che tuttora fatichiamo a definire e condividere.
E, oggi, la vedova del famoso procuratore, intervistata, ci ricorda il suo fermo convincimento (del marito defunto) che il magistrato deve essere,ognora e al di là di ogni tempesta mediatica, calmo ed olimpico e 'fedele soltanto alla Legge'.

E vien da chiedersi, alla luce delle molte sentenze passate in giudicato e le più recenti, che ci hanno stupito e indignato, (come quella del magistrato Vella Alessandra, che ha aggirato la legge sulla chiusura dei porti e l'attracco violento e lo speronamento di una nave della guardia di finanza da parte della santa Capitana pur di portare a termine la sua 'missione' salvifica) viene da chiedersi se davvero tutti i magistrati sono 'fedeli alla Legge' e quale legge e di quale governo che la approva e la vorrebbe rispettata e applicata; ma la Vella Alessandra le ha sovrapposto un fumoso 'diritto internazionale' e arbitrario 'diritto al salvataggio in mare' che l'ha vanificata e ha mandato assolta santa Carola col plauso delle schiere dei suoi fedeli e l'obolo milionario, raccolto in Rete, perché la sua organizzazione non governativa continui le provocazioni nei confronti di questo governo e contro le sue politiche immigratorie.

Riposi in pace, il grande magistrato olimpico e integerrimo, ma non ce ne voglia se, noi che restiamo, nutriamo il disincanto nei confronti dei suoi colleghi e dei futuri per quel che è l'interpretare le leggi pro domo di fazione misericordiosa e buonista e se la nota sentenza: 'La Legge è uguale per tutti.' ci appare come un atroce dileggio fuori e dentro i tribunali della Repubblica, a ben leggere i fatti e le sentenze.

L'immagine può contenere: scarpe e testo

 
 
 

La Via dei Barconi. Samaritani e Leviti.

Post n°932 pubblicato il 21 Luglio 2019 da fedechiara
 

La Via dei Barconi

Se perfino nelle sedi più periferiche e parrocchie isolate si predica l'apologo del 'Buon Samaritano' che, pietoso, soccorre il viandante pestato a morte – e prima di lui un Levita e un altro passante, religioso del pari, lo avevano guardato agonizzare e avevano tirato dritto – un coordinamento ci deve essere, che so, una velina, una mail che invita tutti i predicatori domenicali a indicare la 'Via dei Barconi' aperta dal bravo Francesco a Lampedusa.

E il prete che interrogo dopo la messa, da quel bravo 'avvocato del diavolo' qual sono, e gli racconto di quel suo confratello di Mestre che, invece, ha istituito i vigilantes alla messa, traccheggia e boccheggia e non sa 'a che santi votarsi' - per dire di una scarsa coerenza e di indicazioni univoche che dovrebbero vigere e applicarsi 'erga omnes', ma non si fa, perché la realtà delle cose è diabolicamente complessa e contraddittoria ed è sempre necessario distinguere ed eccepire e 'toccare con mano' l'evidenza degli eventi infausti e di difficile governo.

Il dettato religioso è così da sempre: aereo e 'buonista' per forza di appartenenze e riferimenti evangelici consolidati. Funge da indicazione generale, da 'slogan' e, nella realtà, invece, si consumano le contraddizioni e le indifferenze dei post moderni Leviti - e molto pochi sono i Samaritani che sarebbero disposti a 'camminare sulle acque' e andare incontro ai 'fratelli africani che soffrono' e affrontano i flutti, ingrassando gli 'scafisti' assassini e violando le leggi sull'immigrazione vigenti nel paese che li soccorre per obblighi di convenzioni marittime internazionali e umana pietas - quale non dimostrano uguale i maltesi e i greci, ad esempio.

E chissà se si cambierà la legge bossi-Fini e la si adeguerà alle indicazioni nuove del bravo Pontifex riformatore o se il governo delle larghe discordie non si avventurerà mai tra questi flutti politici per tema di andare a sbattere sugli scogli già aguzzi delle controversie giurisprudenziali della Cassazione troppo lesta a decidere e fissare le udienze finali - e sull'imu che non si sa come riformare, figurarsi restituirla!

Consigliamo al Letta di ricordare a berlusconi la promessa di 'pagarla di tasca sua'. Questo è il momento giusto. Così, emulo di san Francesco, il cavaliere in affanno mediatico si 'spoglierebbe di tutto quello che ha' e lo donerebbe agli italiani indigenti - e questo magno gesto gli eviterebbe di pagare il dovuto a De Benedetti per la truffa de 'il lodo Mondadori' e gli assegni familiari alla moglie-nemica. 
Lo vogliamo povero e nudo e accorreremmo volentieri, noi novelli Samaritani, a rivestirlo di un saio (anche perché non è un bello spettacolo la di lui nudità – ce lo raccontò la minetti, in suo mai dimenticato sfogo telefonico).

 

IT.WIKIPEDIA.ORG
Le rotte di migranti nel Mediterraneo collegano dall'inizio degli anni novanta, l'Africa e il Medio Oriente all'Europa. Il fenomeno dell'immigrazione per mare è aumentata di pari passo con la chiusura delle frontiere degli Stati europei a seguito dell'adozione di un regime di visti di ingresso part...
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