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Messaggi del 27/04/2019

Oh, when the Saints...

Post n°845 pubblicato il 27 Aprile 2019 da fedechiara
 

 

Chissà che se ne fa la chiesa di tutti quei suoi santi e beati – una quantità di gente di cui sappiamo poco o nulla perché 'Le Vite dei Santi' è libro pochissimo letto fuori dai conventi e dai convitti per aspiranti seminaristi e boy scout e focolarini. 
E che tristezza tutte quelle ossa e falangi e rotule e teschi imprigionati nelle loro teche d'argento nelle chiese che chiamano 'le reliquie' dei santi e dei beati - e dovrebbero essere veicoli di miracoli, ma la cosa è dubbia e mai veramente accertata se non nel chiuso delle 'commissioni' di vescovi e prelati deputate ad avviare le cause di beatificazione. E nessun ateo e scienziato vi ha accesso privilegiato e diritto di parola e contestazione, - che perfino sul sangue di san Gennaro stiamo ancora disputando se e quando si scioglie e quali sfracelli annuncia o anni buoni e meno buoni come negli auguri che ci facciamo a Capodanno.

Però la chiesa trionfante ci sa fare nel darsi visibilità e attirare centinaia di migliaia di persone in piazza per la festa del suo centomillesimo santo a coppie di due o di intere comunità di martiri, come è accaduto in Spagna - e un codazzo di diplomatici e capi di stato sono ben felici di farsi un viaggio e un week end a Roma, col lustro che sempre si cava in patria dal dirsi e mostrarsi cattolici o, quantomeno, compresi dell'importanza della Fede e della Dottrina di Santa Romana Ecclesia.

Mancano notizie su quanto avviene nelle comunità induiste o buddiste e maomettane - fatto salvo il 'ramadan' dei nostri immigrati e la notizia di qualche decina di morti in Arabia Saudita, di quando in quando, per la ressa dei pellegrini intorno alla 'Ka'ba', la pietra santa dell'Islam caduta dal Cielo per troppo peso, come si dice degli angeli.

E ancora non mi è chiaro dove si stipano e si stiperanno tutte quelle centinaia di migliaia di santi e beati e i milioni di credenti accreditati di futuro paradiso se si eccettua la mitica valle di Giosafatte, luogo deputato del Giudizio Universale - che suppongo sarà sbrigativo e sommario e poco gradito agli avvocati della difesa di berlusconi silvio, ai quali sarà sbrigativamente negato ogni patrocinio legale ultimo e, di certo, tutte le prescrizioni e gli appelli alla Corte Europea.

E ancora mi risuona nella mente quella frase arguta di G. G. Marquez che così rispondeva a un giornalista: 'Non mi sono mai troppo occupato di Dio, ma spero che, se esiste, voglia Lui occuparsi di me, in un qualche suo modo amoroso.' (libera citazione).

E mi è chiaro il perché mi piace di più rileggere per la terza volta 'Cent'anni di solitudine' piuttosto che 'Le vite dei santi' o un sunto del 'Breviario'.

 
 
 

Ideali in ombra

Post n°844 pubblicato il 27 Aprile 2019 da fedechiara
 

E non è solo la fotografia e l'ora del tramonto a dirla in ombra, la partigiana. Immaginiamola in vita e combattente e il dolore della morte e della pallottola che ne ha straziato le carni e distesa morta sulla riva - e immaginiamo le sue parole, le sue esaltazioni e la gioia nel momento dell'annuncio della disfatta militare dell'otto settembre della resa dell'Italia e l'inizio di una epopea di rabbia e dolore e furore e ruoli confusi tra chi si credeva di combattere una guerra nuova e di riscatto nazionale e quegli Alleati che 'a nemico che fugge ponti d'oro'; e non gli pareva vero di aver spianata la via verso il nord dopo lo sbarco di Anzio, ma a Parigi, nella firma del Trattato post bellico, punirono l'Italia per essere stata alleata in guerra con la Germania e la mitica Resistenza la considerarono piccola cosa e dovuta all'onta di essere stati noi 'nazifascisti' in guerra con il mondo delle democrazie.

E non sarebbe male se i toni dei 25 aprile di ogni anno che è venuto dopo quell'onta fossero più pacati e consapevoli del complesso e della complessità dei fatti e degli eventi - tutti, inclusi i fatti ignobili di Porzus e le foibe degli assassini titini sottaciute per cieca ideologia e convenienza politica - e si studiasse la Storia e si facessero più convegni universitari in proposito piuttosto che le rabbiose e/o trionfali manifestazioni nelle piazze contro gli immaginari 'nuovi fascisti' (sic) che perpetuano la logica perversa del nemico da combattere e che si vorrebbe 'a testa in giù'.
Anche questa è commemorazione e memoria, presidente.

Gli ideali in ombra de 'La Partigiana'

 

 
 
 
 
 

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