Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiaraamorino11Crowuglybadbanderuola0Anthony101990Jonesossimoraalice.100dgl0Wawkinssurfinia60QuartoProvvisorioKevinYaoing.canalegasparesportautomotoaracnoid.999
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 02/10/2018

L'Europa in guerra

Post n°628 pubblicato il 02 Ottobre 2018 da fedechiara
 

Perché un ceto politico in disarmo e sicuramente destinato ad 'andare a casa', con effetti clamorosi per gli assetti dell'Europa futura, abbia deciso di andare allo scontro frontale all'arma bianca con i 'populisti' in crescita vertiginosa in quasi tutti i paesi membri è il mistero di questi giorni e dei mesi futuri, da qui al maggio prossimo venturo della auspicata Liberazione e dell'inizio di una nuova politica europea. 
Sembra davvero che quei dessi, quei Moskovici e Juncker e tutta l'intendenza di funzionari e tecnici e ragionieri oggi stupidamente puntigliosi sugli zero virgola della nostra manovra finanziaria, siano affetti dalla sindrome rabbiosa di Sansone de 'Muoia l'Europa con tutti gli europei' e, come tanti Luigi XV dimezzati e misconosciuti e in odore di sconfitta si ripetono nei loro affannosi conciliaboli 'tecnici': 'Dopo di noi il diluvio.'

E il diluvio annunciato dalle irresponsabili dichiarazioni di Moskovici e Juncker appaiati è quello dei 'mercati' che faranno schizzare sempre più in alto lo spread – ed è il bastone che dovrebbe farci chinare la testa e dirci succubi di pretese e 'inviolabili' regole europee da nessuno, in verità, rispettate al modo che le loro maestà pretendono 'ferree' ed emanazioni dei trattati sottoscritti, a partire dalla Francia che è andata al 2.8 del suo rapporto deficit/pil e non un fiato è venuto da quei prodi surfisti di Bruxelles che cavalcheranno lo tsunami dello spread da qui a maggio, ma, è facile predizione, ne saranno travolti.

Perché non c'è sei senza sette e, dopo la brexit e Trump e le sconfitte elettorali in Germania, Austria, Italia e Svezia saranno le elezioni europee di maggio a ridisegnare radicalmente gli scenari politici e quelli economici che ne seguiranno. E resta l'amaro in bocca per l'insensatezza che quei politici navigati e di lungo corso dimostrano con dichiarazioni che infiammano inutilmente lo scontro politico - e la nessuna capacità manovriera e diplomatica di saper gestire la crisi senza le distruzioni annunciate dello tsunami che essi stessi hanno provocato con le improvvide dichiarazioni urbi et orbi che liberano i cani furiosi dei 'mercati'. Pagheranno caro, pagheranno tutto.

ILFATTOQUOTIDIANO.IT
Era scontato avvenisse, ma le modalità con cui ieri Bruxelles ha deciso di aprire il duello con il governo gialloverde prefigurano uno scontro senza precedenti. Ieri la Commissione e il Quirinale hanno stretto in una tenaglia l’esecutivo nel tentativo di fargli cambiare idea sul portare il defici...
L'immagine può contenere: 1 persona, testo
Facciamolo sapere anche a Moskovici e a Juncker

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963