Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2021 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30      
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

Kate99_SantoChevalier54_Zossimoraside_10fedechiaraava844iDUCTtecna50like_strinumonicadatoDiaIectaMaIaTemporatechfinna24liliana.famsurfinia60
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 18/09/2021

Bombe e intenzioni.

Post n°1762 pubblicato il 18 Settembre 2021 da fedechiara
 


I tempi grami e il giornalismo che 'ciurla nel manico' 18 settembre 2016
Un certo giornalismo, posto di fronte ad avvenimenti eclatanti e dolorissimi, sembra 'ciurlare nel manico' e ripete all'infinito frasi senza senso prestategli dai politici, - grandissimi 'ciurlatori'/imbonitori per definizione e vocazione.
L'attentato di Manhattan del cassonetto esploso stanotte (ora italiana) e che ha causato 29 feriti sarebbe, a sentire il sindaco della città, 'intenzionale' - e non par dubbio a nessuno, nemmeno al più cretino tra noi, che il mettere una bomba in un cassonetto riveli una 'intenzionalità' dell'attentatore/terrorista.
Ma che c.... vuol dire (o nascondere) quel sindaco e l'intendenza dei giornalisti embedded dietro parole così ovvie e ridicole pronunciate con visi compresi della gravità del momento?
E la parola che non si vuol pronunciare - neanche se l'attentatore apparisse d'improvviso davanti a una telecamera, con barbetta e tratti del viso marcatamente arabi e con un cartello levato con su scritto: 'Sono stato io; sono un 'radicalizzato sul web': Allahu akbar!' - è l'orrenda parola 'terrorismo'.
Una bestemmia giornalistica che, dopo gli attentati di Parigi e Bruxelles e Nizza (e la chiesa di Notre Dame di Parigi che stava per essere lesionata da una macchina-bomba parcheggiata nei pressi) si pronuncia solo dopo molte ore o giorni e solo quando l'evidenza dello stato di 'allarme rosso' ha lasciato sul terreno la colatura tragica di morti e feriti e dispersi.
Perché l'ammettere pubblicamente che 'il terrorismo è tra noi', - è il nostro cruccio quotidiano delle nostre vite blindate - comporterebbe il dare ragione a Trump e favorire la sua campagna elettorale - altra grandissima bestemmia di un giornalismo 'embedded' che fa 'carte false' pur di non ammettere che i sondaggi volgono decisamente a favore del 'nazista dell'Illinois', come lo ha definito Crozza.
Ma giova ricordare che i pretesi nazisti non sorgono come funghi nei boschi per caso, bensì sono la nemesi e il portato di fatti ed eventi a cui abbiamo tutti in qualche modo contribuito con scelte sbagliate quali le società multietniche che abbiamo fatto crescere in modo esponenziale nelle nostre città - e si trascinano dietro gli inevitabili conflitti e le guerre intestine dei 'radicalizzati sul web' - e con le tolleranze colpevoli e le vili acquiescenze di chi non vuole 'prendere posizione' radicale , neanche quando sul terreno ha lasciato amici o parenti. Mala tempora currunt.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963