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Messaggi del 07/05/2022

Eserciti in guerra.

Post n°2080 pubblicato il 07 Maggio 2022 da fedechiara
 

06 maggio 2016Sono come gli eserciti in guerra. Una immensa distesa ai piedi delle colline di Gaugamela e l'abituale, abissale divario tra le formiche in armi dei Persiani e le 'truppe d'assalto' dei militi di Alessandro - che maneggiavano le sarisse meglio di come i saltatori olimpionici usano le loro aste flessibili.
E, certe mattine, anch'io mi sento un milite accerchiato dalle mille formiche dei nemici che più ne abbatti e li calpesti più ne insorgono da tutti i lati, non si sa da dove - e quale nascosto inferno-formicaio le vomiti a migliaia di fuori. E provo a immaginarmi la rappresentazione che si fanno di me quegli imenotteri che hanno lontane parentele cretacee con le vespe: come vedono coi loro occhi sporgenti quel gigante assassino che le sovrasta e che, come il gigantesco Golia delle truppe persiane che fronteggiavano gli eroi delle Termopili, dieci ne smembra ma altre cento gli si affollano ai piedi pronte al martirio, secondo la logica dei kamikaze e forti dei loro numeri immensi e del genetico 'tutte per una, una per tutte' di filiazione antropica, sospetto.
E la battaglia volge quasi sempre a loro favore e, da ultimo, è giocoforza ricorrere al gas sarin dei comuni insetticidi in vendita nei negozi di ferramenta e solo dopo mezz'ora di sterminio chimico il campo di battaglia si presenta come un'arida distesa di morti e feriti agonizzanti, come ben si descrive in 'Guerra e pace'.
Si lo so che qualche 'animalista' leggerà con vivo orrore queste mie righe e mi riterrà la reincarnazione di Nabucodonosor o, peggio, di Colui-che sempre-ritorna: il genio del Male quale lo rappresentano gli sceneggiatori del bel film 'Lui è tornato' - e sospetto che, in gioventù, quegli autori abbiano preso parte attiva e distruttiva a qualche 'Centro sociale', i cui membri si dicono sinceri democratici e antifascisti, ma quando gli annunciano che un Salvini qualsiasi o un militante di Casa Pound prenderà la parola in un qualche auditorium italico inscenano gazzarre e piazzate e scontri con la polizia degni di miglior causa e vorrebbero zittirli, i loro antagonisti, e cancellarli dalla faccia della terra (i più esagitati) e assaltano le librerie e bruciano i libri autobiografici che, se letti, farebbero perdere il sei per cento dell'elettorato di riferimento ai loro autori.
Questo è quel mondo e tocca sopportare che degli esimi imbecilli che si riferiscono all'area dei centri sociali e sono detti 'gli antagonisti' scrivano, impuniti, sui muri della più bella città del mondo: 'Devastazione e saccheggio.' e 'Fuoco alle carceri' e 'Acab' – l'acronimo che afferma che tutti i poliziotti sono 'bastards'.
Della serie: Le madri degli imbecilli sono sempre incinte.', mannaggia.

 
 
 

Lo 'spirito della community' e le altre facezie del virtuale.

Post n°2079 pubblicato il 07 Maggio 2022 da fedechiara
 


Lo 'spirito della community' e le altre facezie del virtuale.

Sono appena uscito da uno di quegli 'eventi collaterali' della lattea e sognante Biennale di quest'anno sommamente disgraziato e, nel vagare che facevo di sala in sala disturbato da una enorme quantità di messaggi artistici, mi veniva fatto di pensare alla molteplicità degli umani universi e alla Babele di linguaggi confusi che caratterizza la nostra stanca umanità. Stanca di guerre e pandemie, ma non sufficientemente al punto da scatenare una rivoluzione contro gli s-governanti di ogni genere e dramma nazionale ed europeo di marrani filo Nato alla loro prima (e forse l'ultima) crociata.
E quel modo che avevamo noi visitatori di tutto distrattamente osservare di quell'arte offerta a chili e quintali, senza troppo capirci dell'intenzione concettuale e della relativa realizzazione (interrogata, l'opera non rispose), mi faceva andare ai mille linguaggi dei popoli diversi - e alle sfumature e alle frasi idiomatiche di ognuno - e mi chiedevo come facessero, Zuckenberg e compagnia profilante, ad affermare l'esistenza ( con le relative leggi e le sanzioni per chi sgarra) di un universale Spirito della Community. Comunità di milioni e milioni di esseri diversamente pensanti e politicamente opposti, ma uniti nella mordacchia censoria e dalla irregimentazione sotto l'autorità (da nessuno riconosciuta e compiutamente autoritaria) dei tribunali speciali virtuali di questo novello Candide volteriano. Che ritiene di vivere nel migliore dei mondi possibili (lui di certo, ben fornito di pecunia), ma intorno a noi, popoli sofferenti, è solo pianto e stridore di denti. E noi, dannati di questo inferno in Terra, pretendiamo di poter alzare alti i lai e gridare le invettive di rito e maledire l' umana sorte e il chi è il quale, ma i diavolacci virtuali di Zuckenberg ci ficcano ognora l'infernale fango in bocca e ci zittiscono ed è, tutto intorno a noi, nel girone infernale di facebook censorio, uno spaventoso urlare silenzioso e battere di denti e l'immensa pena.
p.s. La didascalia nel riquadro nero dell'ultima foto consiglia di non prestare fede a sedicenti leaders o altri personaggi a noi prossimi. E' un buon consiglio. Teniamone artistico conto.

 
 
 
 
 

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