Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 14/09/2022

Il caro vita, i pantaloni, la gonna e gli Stranamore del Pentagono.

Post n°2230 pubblicato il 14 Settembre 2022 da fedechiara
 

Il caro vita, i pantaloni, la gonna e gli Stranamore del Pentagono.
Pare, si dice, che l'autunno caldo sia già in essere. Se essere o non essere è il problema, i lavoratori, all over the world, pare abbiano optato per l'essere e l'abbiano risolto pro domo loro. In piazza e contro. Contro il caro-vita e la maledetta guerra Nato in Ucraina che lo causa e conduce.
La differenza con altri anni di decenni trascorsi di imponenti manifestazioni sindacali e 'popoli contro' i maledetti (s-)governi in carica è che oggi dei maledetti giornalisti dalla schiena poco dritta vanno dicendo sui loro fogli che quelle manifestazioni 'fa(ra)nno piacere a Putin'.
Che è come dire che la cioccolata a colazione ci rallegra la vita, ma non è chiara la relazione tra la vita di ognuno di noi e la cioccolata, a parte la pubblicità in merito che ce la raccomanda ben calda e densa e con la panna in coppa e il ventaglio del biscotto sospeso dazu.
Che le manifestazioni sindacali presenti e le future siano dette 'populiste' e un favore fatto a Putin è chiosa ridicola degli utili idioti filo Nato perché, da tempo immemorabile, il caro vita è stato una causa scatenante delle rivendicazioni sindacali, sia esso causato dall'aumento delle materie prime e/o dai costi di produzione, sia da cause esogene come, oggi, la guerra per procura Nato voluta dall'arzillo Biden e dai suoi dementi Stranamore seduti intorno al tavolo ovale del Pentagono - che foraggiano i prodi combattenti ucraini e li illudono di una impossibile vittoria.
Con sullo sfondo l'orrore del pulsante rosso della guerra termonucleare che 'a chi la tocca, la tocca' e 'si salvi chi può'.
Una guerra pagata per intero da noi, cittadini probi che mai avremmo immaginato, qualche mese fa, che potesse esistere una stra maledetta relazione tra una guerra dimenticata nel Donbass da ben otto anni e il nostro portafoglio già al lumicino di suo – e d'un tratto svuotato dello stretto necessario al vivere quotidiano dalle decisioni idiote di s-governanti che si sono detti, come un sol uomo, uno dopo l'altro con piglio di autocrati rimbec....ti , atlantisti e filo Nato e filo armamenti all'Ucraina dei nazistoni Azov in guerra contro l'odiato nemico russo.
Tutto ciò considerato, cittadini, manifestate, manifestate, manifestate. E riempite le piazze e mandateli a quel paese con cori intonati e le giuste enfasi e qualche altra invettiva creativa che vi verrà in mente.
E se qualche imbec.... di recente nomina vi avverserà e ci contesterà, stringetelo d'assedio davanti ai parlamenti nazionali e 'mandatelo a casa'. I cimiteri sono pieni di lapidi di gente indispensabile che passava per illuminato statista in vita.
Lapide più lapide meno, aggiungiamo qualche nome dei presenti e vivi e redigiamo gli opportuni 'coccodrilli' a futura memoria.
Che indossino i pantaloni o la gonna, poco importa.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante attività all'aperto

 
 
 

Pensatori di ieri e di oggi

Post n°2229 pubblicato il 14 Settembre 2022 da fedechiara
 

14 settembre 2014
Sono più che convinto che, se Rodin fosse vissuto ai tempi nostri, il suo 'Pensatore', - così accigliato e rannuvolato dentro la sua scatola cranica -, avrebbe tratti del viso più distesi e perfino ilari perché terrebbe in mano e contemplerebbe il suo i-pad e/o 'tablet' e col ditone bronzeo striscerebbe ripetutamente il video, trasvolando di pensiero in pensiero più serenamente grazie a quei prodigiosi tamagochi della post modernità.
Ho sotto gli occhi, ogni santa mattina che Dio manda in terra, mentre annaffio il mio bel giardino pensile, la visione di una giovane moldava o rumena, una 'badante', che, invece di rilassarsi alla vista del sole del primo mattino, delle persone che passano di sotto, dei tetti magnifici di questa magnifica città, resta cogitabonda a fissare quel suo asfittico video-prigione, quel suo tamagochi affamato di aggiornamenti e di nuove 'app', in attesa di chissà che notizia, in lettura di chissà che sms amoroso.
E, per quel genere di persone che assistono i nostri anziani e sono costrette h24 nella cella di una casa al loro servizio, forse quel video-prigione è, all'opposto, la finestra della loro prigione, il loro 'sole a scacchi': un contatto permanente col mondo che hanno lasciato e verso il quale provano lancinanti nostalgie e desiderio di ritorni.
Ma ho visto, di contro, un'intera famiglia di sei persone seduta sugli scalini di un ponte, - le donne velate e il padre-padrone che vegliava il suo gregge familiare sulla sommità - che digitava ognuno il suo pensiero sul video del tamagochi personale, e poco importava loro la visione della grande e bella chiesa di fronte e la musica di una violoncellista che si era piazzata davanti e ci ammanniva le prodigiose tristezze che solo un violoncello è capace di ammannire.
E' il trionfo dell'altrove, della traslazione, dell'ubiquità - e il 'qui e ora' e l'essere presenti e coscienti è cosa senza più senso alcuno. E si vedono innamorati silenziosi e svagati e tristi accodati all'amata che tiene il cell. incollato all'orecchio, o si è munita di auricolari, e privilegia il dialogo con gli amici e i parenti uno via l'altro e neglige il rapporto con l'amato.
E sono certo che, perfino di fronte al grandioso e spettacolare e abbacinante 'salar', il lago salato boliviano, o di fronte al frastuono straordinario e impressionante delle cascate di Iguazù si noterà più di una persona che, incuranti delle gocce che li bagnano, fissano ostinatamente il loro tamagochi e strisciano il ditino sugli aggiornamenti di facebook, perché egli viva e si nutra bulimicamente del nuovo solipsismo dei novelli, postmoderni 'pensatori'.

 
 
 
 
 

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