Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

ossimorafedechiaraalice.100dgl0Wawkinssurfinia60QuartoProvvisorioKevinYaoing.canalegasparesportautomotoaracnoid.999labrunetteflorence0AliNasir.386bubriskacassetta2
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 30/09/2020

La gabbia dei matti e il pericolo della troppa felicità.

Post n°1366 pubblicato il 30 Settembre 2020 da fedechiara
 

La gabbia dei matti e il pericolo della troppa felicità.

Non siate troppo felici. O, quantomeno, non datelo a vedere, fingete qualche acciacco, dite in giro che siete oberati dai debiti, che vostra moglie non è tutta quella bellezza e, a letto, si è visto di meglio. Fate attenzione, insomma, perché di questi tempi, l'essere felici e darlo a vedere vi può attirare il malanimo di qualche criminale, come quell'aspirante infermiere che, per invidia di tanta felicità, ha accoppato a coltellate multiple e incessanti e programmate una coppia di amanti con la quale aveva convissuto.
E ci si accappona la pelle nel leggere che facciamo della ferocia belluina di questo orco insospettato e della professione che aveva scelto di 'scienze infermieristiche'. Come dire che, una volta curati i suoi pazienti e vistili felici e raggianti nei giorni della guarigione avrebbe affilato i coltelli e macellati uno via l'altro nei letti d'ospedale il giorno prima della dimissione.
E non ci sorprendiamo della incredulità del movente da parte degli inquirenti perché uccidere per invidia di 'troppa felicità' sembra motivazione lunare o marziana e, forse, nei giorni seguenti, si inseguirà la più classica pista del 'cherchez la femme' e del delitto passionale e si scoprirà che Antonio de Marco aveva avuto un principio di relazione con la vittima subito troncata dalla stessa.
E questo genere di notizie di 'nera' ci lasciano basiti dell'umana follia e insensatezza non meno di quelle, ormai passate in giudicato, dei 150.000 euro di Tridico come compenso di un incarico che, probabilmente potrei fare dignitosamente anch'io, con l'aiuto dell'intendenza interna dell'Inps e della segretaria particolare con anzianità stellare attribuitami d'ufficio.
Ed è vero che il mio riferimento di servitore dello stato ideale è quel 'Pepe' Mujica, ex presidente dell'Uruguay che riceveva le delegazioni internazionali in canottiera nel cortile della sua casa contadina con il corredo di polli e conigli in libertà – e la sua paga era meno di un decimo di quella di un nostro alto funzionario e probabilmente ne devolveva una parte in beneficenza -, ma che tutti noi ci si sia abituati a considerare normali le cifre degli stipendi galattici dei nostri parlamentari e del presidente del consiglio dei ministri e del presidente della repubblica, nonché dei Boeri e dei Tridico di turno la dice lunga sulla gabbia di matti in cui viviamo e non proviamo ad uscirne, maledizione! neanche dopo il via libera di Basaglia fuori dagli storici manicomi.
  • Il problema è che viviamo in un mondo nel quale si crede che colui che trionfa debba possedere tanto denaro, avere privilegi, una casa grande, maggiordomi, tanti servitori, vacanze extralusso. Mentre io penso che questo modello vincente sia solo un modo idiota di complicarsi la vita. Penso che chi passa la sua vita a accumulare ricchezza sia malato come un tossicodipende, andrebbe curato". Pepe Mujicahttps://www.repubblica.it/esteri/2016/11/06/news/pepe_mujica_uruguay-
  • Mujica e
    REPUBBLICA.IT
    Mujica e "l'apologia della sobrietà": "Chi accumula denaro è un malato. La ricchezza complica la vita"
  • 151459188/

 
 
 

Animali intelligenti e dintorni

Post n°1365 pubblicato il 30 Settembre 2020 da fedechiara
 

30 settembre 2014  · Animali intelligenti
In una pubblicità della Rai, 'da novant'anni in onda', Cochi e Renato ci informano che 'La gallina non è un animale intelligente. / Lo si capisce da come guarda la gente'. E, per la verità, mi capita di incocciare per strada persone (molti 'giovani') che nulla hanno da invidiare a questo straordinario animale - al quale dobbiamo riconoscenza massima non foss'altro che per il dono divino che ci ha fatto nei millenni delle sue uova.
Immaginate cosa sarebbe la nostra vita senza lo zabaglione, le frittate di ogni genere e tipo, le impanature e tutto quanto della nostra fantasiosissima gastronomia comporti l'uso delle uova.
E trovatemi, di contro, uguale utilità sociale e relazionale per certi nostri 'giovani' della movida notturna, il cui sguardo ci riporta indubitabilmente alla gallina. Per tacere di quelli che si affiliano all'Isis per provare l'emozione intensissima del tagliare gole e teste di gente indifesa attribuendone il merito all'ineffabile allah e al suo mitico profeta.
E, con una piccola digressione, sull'articolo 18, viene fatto di chiedersi se 'è nato prima l'uovo o la gallina'. Ovvero se questo diritto elementare di non venire licenziati perché 'stiamo sulle palle' a un padrone caratteriale e un filo stronxo sia cosa buona e giusta in sé e da estendere a tutti o, invece, è solo una palla al piede delle nostre mitiche 'imprese' che, senza, assumerebbero lavoratori a mucchi e dozzine - tanto, poi, li mando a casa quando mi pare e piace, che bel divertimento.
Chiedere lumi a Renzi, una volta spenti i riflettori sul teatrino insulso della sua Direzione.
E chiediamogli conto, poi, di tutte le altre promesse che dispensa a piene mani sui disoccupati e i mitici 'corsi di formazione' che dovrebbero restituire il lavoro perduto ai cinquantenni con l'ansia atroce di una pensione che non arriverà.
Ma chiedeteglielo davvero, cari i miei concittadini, - coi toni duri e ultimativi di elettori incazzati e indignati - e rendeteglielo bollente quest'autunno che incede col passo del gambero: uno avanti e due indietro.
E ho nelle orecchie i resoconti di amici e conoscenti che mi parlano di condizioni di lavoro talmente degradanti da venire voglia di cambiare pianeta per mai incontrare quei tali che offrono un tale tipo di 'lavoro' - e si dicono 'imprenditori' e colonne portanti di una società di infami e ignorano e non si curano delle più elementari regole di rispetto della dignità delle persone.
L'immagine può contenere: spazio all'aperto

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963