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Messaggi del 18/06/2022

Euromaidan, chi era costui.

Post n°2122 pubblicato il 18 Giugno 2022 da fedechiara
 

Ignoro chi sono i redattori della pagina di Wikipedia dedicata ai 'fatti di piazza Maidan', ma apprezzo il loro sforzo di rappresentare al meglio la complessità degli avvenimenti che dissero vincente la parte politica dei filo Europa e filo Nato – compresi (e fortemente attivi nell'istigare la sommossa e le occupazioni degli edifici pubblici e di governo e i cecchini che sparavano sulla folla) i 'nazistoni' del 'Settore destro' e gli 'Azov' del più noto battaglione finito in mani russe dopo la recente capitolazione dell'Acciaieria Azovstahl.
Numerosissime le testimonianze e le inchieste internazionali in proposito.
Leggetevi le pagine di Wikipedia con attenzione e, se possibile, accantonando i pregiudizi: causa di cecità colpevoli e di faziosità intollerabili.
Come che sia e giunti al punto, quel che risulta chiaro nella lettura degli avvenimenti è il ruolo destabilizzante degli Stati Uniti d'America – tramite la loro organizzazione militare Nato – e dell'Unione europea, i cui leaders non si mantennero accortamente estranei, bensì incendiarono la piazza con le loro prese di posizione politiche contro la Russia giunte intatte e tetragone fino alla presente guerra di rivalsa di Putin (continuazione, con altri mezzi, della guerra civile ucraina del Donbass e Lugansk) a favore e a tutela delle popolazioni russofone: maggioranza della popolazione nelle regioni di confine.
A conclusione dell'attenta lettura, mi auguro che alcuni di voi lettori si siano fatti convinti che non vi è davvero nulla di 'luminoso' e 'puro' nella sedicente democrazia ucraina, bensì la sua affermazione si impasta del sangue e dell'orrore dei morti dell'una e dell'altra parte in conflitto e, per citare un luogo comune, 'niente è come sembra' e come vorrebbero farci credere i maggiorenti Nato e i presenti leaders dei paesi europei.
Leaders improbabili che portano intera la colpa di essersi schierati come un sol uomo con una organizzazione militare nata dopo la seconda guerra mondiale (data per moribonda prima della fiammata ucraina) contro il volere di una maggioranza pacifista delle popolazioni che s-governano – a giudicare dai sondaggi relativi alla loro decisione di fornire armi all'Ucraina, che ci ha fatto diventare parte attiva e confliggente nella guerra in corso.
Una prudente neutralità era possibile e conveniente. Non abbiate paura di coniugare questa parola. Convenienza non ha nulla a che fare con la vigliaccheria - e la guerra di Ucraina poteva svolgersi, come si è svolta per ben otto anni di lassismo occidentale e la stampa mainstream silente, nell'ambito localistico e confinario che le era proprio di fazioni politiche l'una contro l'altra armate.
'Conveniente' è aggettivo pertinente a pieno titolo a ciò che denominiamo 'democrazia'.
Ma i nostrani 'leaders', e la soavissisima Von der Leyen portavoce europea, ci hanno fatto entrare, invece, obtorto collo e a pieno titolo, in una economia di guerra, grazie alle sanzioni, agli aiuti e agli armamenti concessi all'Ucraina.
Energia razionata e bollette energetiche alle stelle (paga, oh popolo sovrano) in virtù di pretese 'sanzioni' che puniscono i popoli europei più di quanto puniscano il popolo russo e i suoi governanti.
E propaganda anti russa ed elegie imbarazzanti degli eroismi zelenskiani a tamburo battente sui giornali filo governativi (quasi tutti, a specchio dello s-governo di tutti i presenti partiti incollati alle cadreghe) e liste di proscrizione per ogni 'diverso parere' relativo alla guerra e agli schieramenti in battaglia che surrogano le detenzioni/fucilazioni (oggi metaforiche, speriamo) dei 'disertori' di cui ci narrano le guerre prima e seconda.
Correva l'anno di disgrazia massima...

 
 
 
 
 

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