I video e le foto di questo blog sono presi dal Web quindi tutti i diritti rimangono ai rispettivi autori.Se riportandoli qui avessi violato diritti e/o regole di copyright chiedo cortesemente ai proprietari di comunicarmelo e provvederò immediatamente alla loro rimozione.Grazie
"Conoscersi e' la regola ,
riconoscersi e' raro,
non perdersi e' la splendida eccezione"
« Happiness | @ » |
Post n°287 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da nella65vit
Ultimamente mi e' capitato di vedere in tv una fiction ambientata a Torino negli anni 70. Narra la storia di una coppia non sposata, con tre figlie. Intorno ai personaggi principali ruotano storie secondarie. La figlia piu' grande a 19 anni ha avuto una storia d'amore complessivamente durata due giorni , con un ragazzo; e' rimasta incinta e ha avuto un bambino che cresce da sola, senza il padre ( non l'ha piu' visto) e i nonni sono contenti di occuparsi di lei e del piccolo, definendo il piccolo, il figlio maschio che non e' arrivato, avendo loro avuto tre figlie femmine. Tutti sono felici e contenti. Ora. Non mi scandalizzo. Sono cose che possono accadere. Mi sembra strano pensare che possano essere accadute negli anni 70. La ragazza libera di muoversi. Di partire e tornare, perche' l'incontro casuale era avvenuto a Milano e non a Torino dove lei viveva. Libera di intraprendere una storia di una notte . Genitori , quelli degli anni 70, dalla mentalita' aperta che pensano al nipotino arrivato , come al figlio maschio che avrebbero voluto. Nella mia famglia , una famiglia del sud , negli anni 80 (fine degli anni 80) ho dovuto subire divieti e privazioni quando ero fidanzata con quello che poi e' diventato mio marito. Improponibile un viaggio da soli . Orario di rientro definito e indiscutibile. Impossibilita' di far entrare in casa il ragazzo quando i miei non erano presenti. Un carcere insomma e tutta una serie di commenti che vi risparmio. Era tutto un "non si deve" , "le ragazze perbene non lo fanno" , "ma non e' che hai gia' fatto tutto...". Una serie di tabu' sul sesso da riempire un manuale. A dire il vero io, pur restandoci male per quei divieti , ho sempre fatto di testa mia, ho fatto sempre quello che ritenevo opportuno fare . Pero' mi chiedo , adesso, se sia possibile un divario cosi' evidente tra il pensiero di una famiglia del nord negli anni 70 e quello di una del sud alla fine anni 80 /inizio anni 90 , quasi venti anni dopo. Ovvero: erano i miei indietro anni luce o quelli della fiction hanno errato nella scelta delle situazioni descritte? Ai posteri, in questo caso a Voi , l'ardua sentenza.
|
MENU
AREA PERSONALE
I MIEI BLOG AMICI
- Attesa-Nadia
- Enough!-Queen
- Incanto e poesia- raf
- MASSIMO COPPA ZENARI
- Ombre di Luce-Archety
- Choke-Art
- Il cuore muove tutto-Pa.oletta
- Notte che consola
- @Ascoltando il Mare@-Virgola
- Il peso dellanima-Viparious
- Origami-NoriKo
- Pensieri di Diogene
- CIVETTERIE...
- chiacchierando
- Donna, lavoro e casa-marion
- Grondaie e Corvi
- DOLCI MOMENTI- molto personale
- La mia Anima2-Khenan
- VerdeOro al Tramonto
- Simply Writer Blog. Irene
- TUTTOQUI-M.
- COME UNAQUILA
- Vaga_Mente...
- CALICI DI STELLE_ Dolce
- Oscar Turati
- delirio-W
- Sciarconazzi
TAG
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 18/12/2022 alle 02:10
Inviato da: molto.personale
il 01/10/2018 alle 15:16
Inviato da: molto.personale
il 02/07/2018 alle 15:49
Inviato da: molto.personale
il 04/06/2018 alle 15:57
Inviato da: molto.personale
il 02/05/2018 alle 15:32
Ciao Raf:) fotografa provetta:))
Ciao Bella :))
È questione di audience, soprattutto in questi tempi grigi.
Bacio a te! :-)
fosse successo dalle mie parti la ragazza sarebbe stata considerata una poco di buono , in quegli anni...per non parlare della famiglia...
Poi con il '69, a seguito delle lotte operaie, anche nelle fabbriche e durante le lotte operaie la libertà di fare l'ammore durante le occupazioni di fabbrica, divenne una pratica non secondaria. Il film "Mimì il Mettalurgico ferito nell'onore" (1972) ne dà un'immagine reale di quanto poteva avvenire tra un "uomo del sud" e una "donna del nord"... Non meno di quanto avveniva a provenienze capovolte...
Da aggiungere che siamo a Torino, una città "francofana" per mentalità e cultura più aperta alle relazioni "umane". Con gente per lo più chiusa e meno affabile di quella del centro-sud...ma più pragmatica che va al sodo. Condizione che contagiò le persone di entrambi i sessi che immigrarono dal sud a Torino. Poi la vita in quegli anni, tra turni di lavoro che dividevano il tempo dei componenti delle famiglie, il "cotrollo sociale" dei genitori divenne minore...
Indipendentemente che fossero settentrionali e meridionali. Tenuto conto che l'immigrazione dal sud verso Torino negli anni precedenti, aveva portato uomini e donne a cercare di integrarsi e beneficiare della modalità di vita settentrionale per omologarsi.
Non ho visto la fixion. Nei primi anni settanta ho vissuto a Torino un paio d'anni. Però per quanto hai narrato e descritto per me è una vicenda plausibile.
Questo movimento "culturale" al sud si fece sentire molto più tardi. E sono solo due decenni che non si sente parlare di "delitti d'onore" di sicula memoria dovuti a relazioni "intempestive extra-controllo". Anche se in questo periodo assistiamo a "delitti di disonore" che avvengono a causa di relazioni "extra-leggem".... :))
Buona giornata, un bacio a te :)
preservavano il figlio maschio in questo caso.
Ciao bello:) ti aspetto in forma:))ahahaah, niente pane e nutella
Allora una fetta di pane e nutella ce la mangiamo:) Pero' senza dir niente ad Allure che e' presa dai fioretti:)
Buongiorno cara :)
Oggi comandano i figli e domani, se sarò nonno, comanderanno i nipoti.
Eh si, è stata proprio una gran bella figata quella di nascere negli anni '50...
Buona serata:)