Cogito ergo sum

un giorno nel trullo ovvero "consecutio :questa sconosciuta"

Quest'estate abbiamo raggiunto dei nostri amici in vacanza a Martina Franca . Ci siamo andati per un fine settimana. La sistemazione era in un trullo. Poiche' nostra figlia aveva deciso di venire con noi avevo prenotato tramite Internet un appartamento (trullo) con due camere da letto e avevo stampato la mia prenotazione.

Al nostro arrivo il proprietario mi comunica che la prenotazione e' sbagliata, che a lui risulta un trullo con una sola camera da letto e via discorrendo. Si offre di aggiungere un lettino nell'ingresso dell'appartamento per mia figlia. Pagando il supplemento. Io gli dico che cosi' puo' andare ma che mi sarei lamentata con la societa' che aveva gestito l'operazione .Non trovavo corretto aver prenotato e pagato per un servizio e poi trovarmi con una situazione differente. Lui ci pensa un po' e poi torna a  dirmi che avrebbe dato a mia figlia un trullo tutto per lei.  Senza ulteriori supplementi da pagare. Insomma la discussione civilissima si era conclusa a mio favore. Io con fermezza avevo espresso le mie opinioni e avevo fatto presente che non mi sarei tirata indietro se ci fosse  stato da chiarire.

Alla fine della discussione il titolare dei trulli ha tirato fuori una di quelle frasi da Grammatica Italiana Perfetta , frase che poi e' diventata un tormentone nel gruppo di amici per l'intero fine settimana. Una di quelle frasi che non puoi scordare  : " E meno male che c'era lei signora, se ci sarebbe stata una testa calda , si immagina cosa fosse successo? ".

E gia' , ho pensato io : "Cosa fosse successo?"

Ci dicono che l'inglese sara' la lingua del futuro , che se non impari l'inglese sei tagliato fuori dal mondo . Ma l'italiano? E' giusto che sia massacrato cosi' ? E che nessuno si lamenti per questo? Poveri noi.

Accade

Accadono delle cose. Fatti o situazioni che riescono a sconvolgere il tuo equilibrio. Non sempre sono fatti spiacevoli. Qualche volta al contrario sono davvero terribili.

Pero' non  ci si deve far travolgere completamente. No. Un minimo di normalita' conviene conservarla. E con essa un pizzico di lucidita'. Io, qualche volta , la perdo. E mi faccio travolgere. Come in quest'ultimo caso che mi ha toccato da vicino. Ha cambiato la mia vita. Mi ha fatto capire quanto poco potere decisionale possediamo su questa Terra. Mi ha fatto capire che non serve far programmi se poi non sei tu a decidere la loro "messa in onda". Mi ha fatto capire che conviene godere di ogni giorno, di ogni gesto, di ogni piccola cosa, perche' tutto puo' finire da un momento all'altro. Anche senza preavviso.

E allora? Che si fa? Si finisce di vivere in anticipo per timore che tutto possa comunque finire da un momeno all'altro? No. Assolutamente. Si cerca , e io sto provando a farlo, di riconquistare la vita, le care abitudini, la routine che tanto ho odiato in passato. E di sentirsi ricchi ogni volta che si riesce a sorridere per qualcosa.

Mi sono allontanata da questo posto perche' "non avevo la testa " per restarci. Io questa testa voglio rimettercela in questo posto e mi auguro di riuscirci.

Intanto dalle mie parti e' tempo di uva. E tra un po' sara' tempo di vino.

Io brindero' alla Vita.