Creato da NewDealNow il 08/09/2006
Anche il più lungo dei viaggi inizia con un passo
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Post n°91 pubblicato il 30 Novembre 2006 da NewDealNow
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Post n°90 pubblicato il 29 Novembre 2006 da NewDealNow
MI AUGURO TANTI TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO! AUGURI NEW!!!!!!! Alle ore 21:00 di martedì 29 novembre 1977 vedevo per la prima volta la luce. Sono nato settimino e quindi battezzato immediatamente, infilato in un'incubatrice e messo nelle mani del Signore. A mia madre, le solite megere che trovano spazio in ogni famiglia “all'italiana” un po' bigotta, dissero che fortunatamente era giovane e, se anche fossi morto, c'era tutto il tempo per farne un altro, quasi che un figlio fosse come un polpettone o uno zabaione. Percepito lo scetticismo che mi circondava e le poche speranze che i medici mi davano, mi feci forza dell'Amore col quale mia madre e mio padre già mi abbracciavano, posizionai scaramanticamente la mano a cuneo tra le gambe (^_^) e mi feci coraggio. Vinsi la mia prima battaglia. Volevo vivere e ce la feci. I miei genitori mi portarono a casa ma le cose non andavano affatto bene... non riuscivo a mangiare. Qualsiasi cosa inghiottissi la rimettevo. Mia madre era disperata e se ne incolpava. Naturalmente non era affatto colpa sua. Ero nato, ahi me, con il piloro chiuso e questo, trent'anni fa, non era un intervento che si faceva a occhi chiusi. Così all'età di due mesi venni operato. Porto ancora i segni di quel intervento sul mio addome che è rimasto profondamente e irreparabilmente segnato. Quella grande cicatrice che ho sulla parte destra della mia “pancia” è ora nascosta del grasso in eccesso, dai peli, dall'abitudine a vederla ma resta sempre e comunque lì, a ricordarmi che io di questo mondo ho volto far parte a ogni costo. L'ho voluto fortemente, evidentemente il mio istinto mi diceva che ne sarebbe valsa la pena. Oggi alle 21:00 saranno passati esattamente 29 anni dal mio primo pianto. Oggi come allora e come sempre sarò con mia madre, mio padre e, visto che la vita si evolve, oggi con me ci sarà anche la mia compagna che tanto bene le voglio. Mi sento di voler (e dover) dire GRAZIE. Grazie a mia madre, a mio padre, alla mia Lei, a mio zio quello che si lamenta sempre, a mia zia che ora vive lontana. Grazie di cuore per avermi voluto e volermi bene, per essermi stati sempre vicini, per avermi sempre aiutato, per avermi sostenuto, per aver sempre trovato tempo per me, per avermi messo sempre davanti a tutti le altre persone. Grazie, davvero Grazie! Avete reso la mia vita calda e bella, anche quando era brutta. Vi voglio Bene! Ciao, new |
Post n°89 pubblicato il 27 Novembre 2006 da NewDealNow
1° PROVA... LO SLALOM! 4° E ULTIMA PROVA... L'OTTO!!! LA PIU' DIFFICILE!!! Mentre la eseguivo, per non perdere il ritmo mi ripetevo... "Birillo... Piegare.... Guarda dove devi andare.... e vacci! Birillo... Piegare.... Guarda dove devi andare.... e vacci!" In fine, ecco a voi la moto con la quale ho sostenuto l'esame!!! Una pretigiosa Suzuki Van Van |
Post n°88 pubblicato il 27 Novembre 2006 da NewDealNow
ESAME PER LA PATENTE A... SUPERATO!!! L'ESAME E' ANDATO BENE!!!! NON AVETE IDEA DI QUANTO SIA FELICE!!!! LO SO LO SO, NON HO FATTO NULLA DI ECCEZIONALE (TUTTI RIESCONO A PRENDERE LA PATENTE X LA MOTO) MA IO SONO FELICISSIMO! Sapete perchè sono felicissimo? Ve lo spiego: quando ero un bambino sognavo le moto, mi piacevano moltissimo e sognavo un Malaguti Fifty 50 cc... quanto mi piaceva!?! Sognavo che mi venisse regalato al compimento dei fatidici quattordici anni ma, ahi me, mia madre aveva troppa paura che cadessi e mi facessi male sul serio (a quanti capitava e tutt'ora capita...). Fatto sta che non ebbi in regalo il tanto sognato motorino. Questo non fermò i miei sogni e i miei desideri, continuavo a sognarlo sino a quando non avvenne un fatto... era l'estate del 1993, il mese di agosto. Ero arrivato da poco nel mio paesino “che sulle alpi è abbarbicato” quando mio cugino mi disse che aveva una moto... bello!!.... “andiamo a provarla!” - “ok” risposi io entusiasta. Andammo a fare un bel giro nel bosco, lui alla guida e io dietro. Al ritorno mi propose di prendere le “redini”della moto e così feci. La moto era un'Honda XL 125 (identica a quella della piccola foto sotto), decisamente troppo alta per me... partimmo, tutto andò bene sino a quando non decisi di commettere una sciocchezza... arrivati sul finire della discesa feci uno di quegli errori che si pagano cari... (mia madre non aveva tutti i torti a esprimere riserve sull'acquisto del motorino).... arrivai sul finire della discesa... c'era ghiaia a terra... decisi di fare come facevo con la bicicletta... “strozzai” con la ruota dietro... persi il controllo della moto... questa iniziò a sbandare... ero quasi riuscito a riprenderla quando la ruota anteriore urtò, piantandosi, contro un piccolo muretto che fiancheggiava la strada. Cedemmo entrambi.... io rimasi con la gamba sinistra sotto la moto che continuò per un breve tratto la sua corsa. Risultato: mi scarnificati la tibia sinistra (dopo capii che quel bianco che vedevo era il mio osso) e mi feci un'ustione che arrivò sino al terzo grado sul polpaccio destro. Mio cugino, fortunatamente, non si fece nulla. Non fu tanto per il danno subito, infondo al pronto soccorso mi medicarono e nell'arco di un mesetto tutto si risolse, ma quel episodio mi fece sentire un perfetto incapace, a rincarare la dose la continua presa in giro da parte di mio cugino che durò anni... in ogni occasione lo raccontava ridendo divertito facendomi sentire proprio un cretino davanti a tutti.... Da allora non pensai più alle moto dicendo che non mi piacevano. |
Post n°87 pubblicato il 23 Novembre 2006 da NewDealNow
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Post n°86 pubblicato il 22 Novembre 2006 da NewDealNow
Da un po' di tempo ho preso coscienza del fatto che il tempo è passato (forse troppo in fretta); per anni (i primi 20 della mia vita) tutto è rimasto quasi uguale, pochi cambiamenti o per lo meno io non me ne rendevo conto. I primi tredici anni di vita poi... un'eternità! A volte, ripensandoci, mi par quasi di tornare con la mente a un'altra esistenza, un'esistenza delimitata A volte guardo i miei genitori con grande tenerezza e con un pizzico di malinconia nel cuore, li vedo invecchiati (specialmente mio padre), avverto che non hanno più la verve di un tempo. Infondo pensavo fossero immortali. Mi rendo conto oggi, capendone il significato, che non è così. Mio padre, una volta forte, oggi chiede a me di dargli una mano quando qualcosa richiede uno sforzo fisco impegnativo; qualche mese fa è accaduto che, a seguito del trasporto a mano di una tanica di olio molto molto pesante, si è sentito male, mia madre mi ha chiamato dicendomi che mio padre non riusciva più a respirare! Sono accorso e l'ho trovato seduto sugli scalini del portone in carenza d'ossigeno, ansimante. Ho avuto, per la prima volta, concreta paura di perderlo. Ho avuto paura che morisse. Fortunatamente tutto si è risolto per il meglio, me lo sono caricato sulle spalle (non riusciva e reggersi sulle gambe) e l'ho portato dentro casa. Con mia madre lo abbiamo liberato dal giaccone, il cappello e la sciarpa (forse concausa del malessere) e lo abbiamo fatto sedere sul divano. Si è ripreso in una decina di minuti ma, mamma mia, che paura! Avverto, in maniera a volte schiacciante, il ticchettio di un ideale orologio della vita che impietosamente continua ad andare avanti... TIC TAC TIC TAC TIC TAC TIC TAC Il giorno che sono andato via da casa per iniziare la convivenza con la mia compagna ho capito, profondamente, quanto bene mi abbiano voluto i miei genitori, quanto io fossi importante per loro e quanto loro lo fossero per me. Quando ho avvertito questo distacco (che c'entri il famoso e tanto bistrattato cordone ombelicale?!?) ho provato dispiacere, nulla a che vedere, credetemi, con l'esser mammone, non era il distacco dalle abitudini e dalle comodità principesche che mia madre, indubbiamente, mi ha sempre garantito, la mia profonda tristezza affondava le sue radici in un altro terreno. Ho capito, come mai prima di allora, che presto (sempre relativamente e spero il più lontano nel tempo possibile) li avrei persi, sarebbero invecchiati, sarei rimasto solo al mondo, non avrei più potuto contare sull'immenso Amore di mia madre e mio padre, sul loro supporto, sui loro consigli, sulla loro presenza. E' incredibile... solo scrivendo queste poche parole mi sono venute le lacrime agli occhi... Sono figlio unico, nessun parente prossimo a parte uno zio single più vecchio di mio padre, e una zia, alla quale sono molto legato, ma che però vive lontano. Questo significa, per me, nessun fratello, nessun cugino, nessuna famiglia allargata. I miei genitori, la mia famiglia, dalla quale fa parte ora anche la mia compagna, sono effettivamente l'unico tesoro che realmente possiedo, l'unica certezza, l'unico porto sicuro al quale so di poter sempre approdare. Mi commuove immensamente la bontà della mia famiglia. Quando, per motivi di lavoro, cerco ricovero presso la casa dei miei genitori questi sono... buffi! mi verrebbe da dire... ma non che facciano ridere, fanno sorridere per la tenerezza che ispirano in me. Entro in casa e sono tutti entusiasti, tutta un'allegria per il mio, seppur momentaneo, ritorno a casa. Sulla tavola c'è sicuramente il mio piatto preferito, mio padre apre una bottiglia di vino... piccole cosine di una famiglia semplice semplice. Ho avuto una bella infanzia, sono stato molto amato e coccolato, non ritengo di essere stato viziato, ritengo di essere stato cresciuto al meglio (i risultati ottenuti sono altra cosa), mia madre mi ha cresciuto con la giusta dolcezza e l'altrettanto giusta fermezza e severità. Mi manca, a volte, la mia infanzia. Mi riempie di malinconia il fatto che questa mai più si ripeterà, mai più tornerà. Mi piacerebbe poter tornare, anche solo per qualche minuto, bambino; mi riservo questa eventuale (Ahi me, improbabile...) possibilità per la vecchiaia, chissà come saranno lontani i giorni della fanciullezza, dell'adolescenza, della giovinezza... ecco, forse perché, spesso i vecchi sono malinconici... è tutto talmente distante e irripetibile. Vivo per colui che lo ha vissuto ma esclusivamente una “favoletta” per chi dovesse sorbirsene il racconto. Quasi non fosse realmente accaduto se non nella fantasia del canuto narratore. Da bambino giocavo con mia madre e mia zia (allora vicina) a Re Artù. Io ero, ovviamente, Re Artù, mia madre Ginevra e mia zia era Lancillotto. Non so quanti anni avessi, ricordo solo che utilizzavo un tessuto, che originariamente aveva avvolto un paio di scarpe di pregio appartenenti a mio padre, a mo' di mantello. Quel panno di color rosso lo tenevo legato sulle spalle e mi copriva sino all'altezza del polpaccio. Ero, evidentemente, molto piccolo.
Come ho detto, però, il mio preferito era in assoluto Jeeg! Una volta ho sentito mi madre che raccontava alla mia compagna di me bambino dicendo “A volte mi sembra di vederlo ancora saltare sulla poltrona e tirare pugni nell'aria proprio come faceva quando guardava jeeg”. Tutti i cartoni animati dei "miei tempi".... Che bello che era anche il Natale! Tanti regali!! Avevamo un bel albero sotto al quale trovavo, ogni Natale, un sacco di regali. Che atmosfera magica che c'era allora, le luminarie per le strade, mia madre con il suo cappotto rosso, i negozi di giocattoli addobbati a festa e pieni di ogni ben di Dio. Alla Tv tutto decantava il Natale, il 5 di mediaset era sempre ben infiocchettato e augurava buon Natale tramite il pupazzo Five Non provo più quella sensazione di festa che provavo da bambino durante il periodo natalizio... la cerco dentro e fuori di me ma qualcosa, sia lì che là, è indubbiamente cambiato. Mi pare ci siano meno luci per le strade, meno doni nei negozi, meno colori, ma forse sono io a non riuscire più a vederli. Arrivo a ridosso del Natale e, da oramai molti anni, vedo poche luci a festa... |
Post n°85 pubblicato il 21 Novembre 2006 da NewDealNow
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Post n°84 pubblicato il 20 Novembre 2006 da NewDealNow
Ho iniziato a fumare nell'aprile del 1993, sono passati quasi 14 anni... è giunta l'ora di smettere. Con questo mio personalissimo “New Deal” ho deciso di cambiare, ho deciso di volere migliorarmi; voglio tornare informa e... VOGLIO SMETTERE DI FUMARE! Dopo qualche mese passato a rifletterci su alla fine ieri ho deciso la data, il 1° dicembre prossimo venturo. Inizialmente avevo pensato al mese di aprile... forse per chiudere facendo 14 tondo ma adesso voglio anticipare. Chissà come sarà? In tanti anni di fedeltà al pacchetto non ho mai provato a smettere, a volte sono stato costretto all'astinenza da influenze con febbroni da cavallo o da un errato conteggio delle scorte ma mai volutamente ho rinunciato alla nicotina. Oggi ho deciso di dirle addio. Ce la farò? Tutti dicono sia difficile, che sia dura smettere di fumare... sono ragionevolmente sicuro che sia effettivamente così; mi domando se sia vero che si ingrassa...?... spero di no!?! L'ultimo dicembre senza fumo risale al lontano 1992... cavoli! Quanto tempo!!!! Ero un ragazzino che frequentava la seconda superiore... ora sono un uomo (mi concedo questo appellativo) di quasi trent'anni che lavora, ma il pacchetto è sempre qui con me, non mi ha mai abbandonato. E' l'unica cosa che in quattordici anni non è cambiata (se non nella marca). Sono cambiato io, mi è cresciuta la barba, ho perso i capelli, sono ingrassato e poi dimagrito, per ingrassare e dimagrire ancora, ho finito la scuola e mi sono diplomato, ho iniziato l'università per abbandonarla e riprenderla a più riprese, ho vissuto i miei amori e le mie delusioni, la mia prima sbronza e anche l'ultima, ho fatto il ribelle e il bravo ragazzo, ho fatto il militare, ho cambiato due macchine, uno scooter e tante volte idea, ho pianto, riso ma sempre sempre, alla fine ho acceso una sigaretta. La prima sigaretta fu una marlboro, la fumai davanti allo specchio del bagno nel quale mi rinchiusi in un pomeriggio solitario di, come detto, quasi quattordici anni fa. Il giorno esatto non lo ricordo ma era aprile. A volte mi capita di sentire in bocca ancora il sapore che ho sentito in quell'occasione. Quella fu la prima sigaretta “respirata”, non la prima accesa però! Ho sempre avuto una passione per la sigaretta, ho sempre desiderato fumare, mi piace fumare. Da bambino realizzavo dei cilindretti con la carta da disegno e li adoperavo a mo' di sigaretta durante i miei giochi di fantasia; le sigarette di cioccolato mi entusiasmavano, un giorno ricordo che rubai a un amico di mio padre un pacchetto di sigarette (avrò avuto tra gli otto e i dieci anni) e corsi, Qualche anno, avevo circa dodici o tredici anni, dopo tornai alla carica, era estate e anche mio cugino iniziò a manifestare un discreto interesse per il tabacco... in due è sempre più divertente! Tutto si basava sul furto, mio zio, accanito fumatore, aveva una stecca di MS nella macchina, dovevamo solo riuscire a impossessarci di un pacchetto. Un viaggio in macchina con destinazione panificio ci diede l'occasione giusta, ne intascammo uno! ora mancava soltanto l'accendino, la scelta del quale mi lascia ancora perplesso... non mi riesco a spiegare perchè, invece di utilizzare un Bic o un pacchetto di fiammiferi utilizzammo un fornelletto da campeggio... faceva una fiamma azzurra di dieci centimetri e i nostri, allora folti, ciuffi rischiavano grosso! Sta di fatto che la scelta ricadde su questo benedetto fornelletto, il luogo invece fu scelto per la sua tranquillità, la sua lontananza dal centro abitato e dalla strada. Scegliemmo lo spazio sottostante l'accesso a una piccola stalla in mezzo a un prato. Sembrava l'ideale! Come due briganti, un pomeriggio, ci dirigemmo al luogo convenuto... apri il pacchetto... una sigaretta a testa... e già a ridere.... prendi il fornelletto.... accendilo.... ancora più ridere.... e poi... tirata... siiiiich!....e butta fuori..... sbufffff! Nessuno dei due respirava, ovviamente. Però era eccitante!! Stavamo compiendo il delitto perfetto!!!! Finita la “pippata” andammo a lavarci mani e bocca nella fontana per mandar via l'odore del fumo dopo di che rientrammo a casa sicuri che tutto fosse andato per i meglio. Superato l'uscio notai che mi madre aveva un viso torvo... strano... inizia a insospettirmi. “Dove sei stato?” - chiese - “A fare un giro” - risposi - “Ti hanno visto che fumavi assieme a tuo cugino!” ..... Beccato anche sta volta!!! cazziata numero due!!! Continua.... |
Post n°83 pubblicato il 20 Novembre 2006 da NewDealNow
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Post n°82 pubblicato il 16 Novembre 2006 da NewDealNow
Questo è lo scenario; le sensazione predominante è la preoccupazione mista a disappunto per il fatto di dover rifare qualcosa che ho già fatto (ho già dato!), per dover ricominciare, in un certo senso, da capo e da zero (recluta nonostante l'anzianità e il grado che durante la naja sono tutto!). Questo sogno lo faccio spesso e da molti anni ed è più o meno sempre uguale.
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