PAPERE E PANNOCCHIE

Ti riporto il commento che ho scritto da Marie in risposta al tuo commento "Caro Mauro, scusa se intervengo...la certezza della pena e la condanna di chi commette un reato, se permetti, NON cozzano con il recupero di chi ha commesso un reato...semmai è vero il contrario..perchè tu spiegami uno che ruba, che violenta o che ammazza e non viene punito come merita per il reato che ha commesso cosa impara? che lo può fare di nuovo! mi vengono in mente alcuni episodi di questi ultimi tempi: gente che guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe e stermina famiglie intere..dopo pochi giorni hanno di nuovo la patente e vanno in giro ad uccidere di nuovo. E spiegami se è giusto che per "recuperare chi ha commesso un reato" si debba pregiudicare la vita di non c'entra niente e passa di lì per caso? Il problema è un altro: manca la volontà di risolvere il problema, mancano le strutture adeguate, manca LA CERTEZZA DELLA PENA. Che non vuol dire non provare a recuperare chi sbaglia..No mi dispiace, ma non sono d'accordo. La certezza della pena vuol dire che se ti condanno a dieci anni non esci dopo un anno, o non vai neanche in galera. Ma tu non credi che questo dilagare di violenza, di crimini non dipenda anche da questo? E bada, non ne faccio una questione di razza, di nazionalità..come ho scritto da me i nostri mostri ce li abbiamo anche in casa. Nessuno qui da Marie ha scritto che rimandare questi immigrati a casa e passare le ruspe sia la panacea di tutti i mali...ma chi sbaglia deve pagare e dargli una possibilità di recupero è giusto, ma è giusto anche tutelare chi i crimini li subisce" e aggiungo, rileggendo il tuo commento, che pretendere la certezza della pena non significa metterti un mitra in tasca per farti sparare per primo, ma anzi cercare di evitare che tu lo faccia perchè una giusta condanna non ti fa venire la voglia di farti giustizia da te. Come ti ho già detto, la solidarietà e il senso sociale sono tutta un'altra cosa e hanno ben poco a vedere con la mancanza di una giusta giustizia. Stefi

Libero stasera da i numeri...ti riporto anchio il commento lasciato da stella...Ciao Stefy, chi sbaglia deve pagare...sono perfettamente daccordo; decidiamo però una cosa chi ha sbagliato per primo e se ha pagato? Perchè io ho un'impressione, quelli ad aver sbagliato per primi siamo noi e non abbiamo pagato; non voglio "autocastrarmi",ma se vogglio la macchina e voglio pagare la benzina, e se questa costerà 100 dollari barile, anche se di benzina non ne ho, non me ne fregherà niente, pagherò i cento dollari. Questo è il messaggio che io trasmetto; che noi trasmettiamo ed il messaggio che viene recepito; l'esempio è semplificato ma serve a dare un'indicazione. Se "io" tolgo il reato fiscale e lo porto a due anni, vuol dire che non sconto la pena; se lo riporto a cinque forse dovrei pattegiare ma non c'è garanzia che venga eseguita. Allora entra in ballo un problema politico anche partitico ed anche religioso, è su questi problemi che ci dobbiamo confrontare, anche scornare, ma affrontare e riportarle sulle nostre realtà. C'è, esite un problema Paesi poveri e Paesi ricchi, noi dovremmo essere i ricchi, be cosa ne facciamo dei poveri? continuiamo a sfruttarli? emarginiamo ciò che che non ci piace e lo rimandiamo al suo paese...e poi? Potrebbe essere una soluzione ammazzarli tutti prima, non occorrerebbe neanche la certezza della pena, l'avrebbero gia scontata. Lo Stupro è un'offesa gravissima ad una persona; ma è la punta di un "aisberg", ci fanno vedere questo ma non ciò che ci stà dietro; ed io dietro vedo anche la nostra riluttanza a cambiar vita...Mauro

io credo che qui si vada un pò fuori dal seminato..ricominciamo da capo. una donna è stata uccisa, violentata si aspetta l'autopsia anche se l'hanno trovata quasi nuda. se noi non mettiamo dei paletti a crimini come questi e non diamo delle condanne giuste ma esemplari che facciano capire che esiste LA LEGGE, la violenza continuerà a dilagare. il fatto che si trattasse di un rumeno ha scatenato l'altro problemi, gli immigrati. ma che per me non ha niente a che vedere con il reato che è stato commesso... poteva essere un genovese :-), un grossetano, un palermitano, o un soldato americano. è il reato in sè che mi preoccupa, è questa violenza dilagante, inarrestabile che mi spaventa. nessuno va più in galera e se c'era ne è uscito con l'indulto...mi dici che recupero si può tentare? e non venirmi a dire che questo ragazzo ha ucciso Giovanna Reggiani per una sorta di "vendetta trasversale" nei confronti del paese ricco, per uno sorta di rivalsa perchè viveva in una baraccopoli. questo è un reato infame,chiunque lo commetta. ed è qui la differenza di pensiero tra me e te. che il problema degli immigrati deve essere gestito in modo diverso lo so pure io, che ognuno di noi deve mettersi una mano sulla coscienza. ma permettimi una considerazione..si condanna chi fa di tutta un'erba un fascio perchè ci sono tanti immigrati che sono PERSONE PER BENE, ma la cosa vale anche al contrario...ci sono tanti stranieri che erano delinquenti a casa propria e ora sono delinquenti a casa nostra (come il ragazzo che ha ucciso Giovanna Reggiani)..e non credo che queste persone meritino il mio rispetto, a prescindere. Stefi

..."ci sono tanti stranieri che erano delinquenti a casa propria e ora sono delinquenti a casa nostra (come il ragazzo che ha ucciso Giovanna Reggiani)"...SONO PERFETTAMENTE DACCORDO CON TE. MA QUANTE Giovanna Reggiani DOVREMO ASPETTARE non tanto perchè si riempiano le galere ma per rivedere le "nostre posizioni". Non è la violenza dilagante che mi fa paura è la nostra violenza che mi fa paura. Violenza è anche non punire, e questo è un progetto politico e va contrastato globalmente; io non ho la conoscienza per affrontarlo ne recepisco alcuni contorni; li pongo come riflessione; Mauro...un abbraccio