PAPERE E PANNOCCHIE

Post N° 56

E' una pena intollerabile quella che si infligge a una persona umana chiedendole di adeguarsi al nostro sogno, di mettercela tutta per poter dire "sono come tu mi vuoi".

La si costringe a mettere in scena la fantasia di un altro, a recitare un copione di cui non è l'autore, a giocare secondo regole aliene. E di questa espropriazione dell'identità noi siamo i complici, non solo le vittime, perchè incarnare la proiezione, la fantasia dell'altro, di fatto si rivela molto rassicurante. Come la madre con il figlio e il figlio con la madre. E poi nella coppia, nell'amicizia, nel lavoro.

La vita come tradimento costituisce una chiave di lettura di tutti i fenomeni della nostra esistenza. Essa ci apre a un diverso, fecondo orizzonte, e alla sua luce possiamo provare a leggere l'amicizia, il matrimonio e la famiglia.

La più grande opera d'arte che ci sia dato di realizzare è la nostra individualità e per conseguirla dobbiamo raggiungere la nostra dimensione più profonda.

Quest'arte del divenire sé stessi non è incoraggiata dalla società, perchè la logica collettiva, volta al mantenimento della uniformità, vede nella diversità e nella differenziazione l'incombere d'una minaccia. E qui, in seno alla collettività, che nasce la condanna e nascono i sensi di colpa, come catene che ci legano indissolubilmente al nostro carnefice...

Finchè salvifico giunge il momento del tradimento.

testi adattati dall'autore del Blog tratti in prevalenza da Amare e Tradire di A. Carotenuto Tascabili Bompiani e A.A.V.V.

Copiato da: amaretradire 

Voi vi chiederete perchè posto queste cose? me lo son chiesto anchio e mi son dato una risposta iniziale....per imparare; un mio professore di storia dell'architettura, quano entrava in classe iniziava subito, accendeva la pipa, e iniziava...dopo 5 minuti " sparava" 6 o 7 citazioni da libri...e non le spiegava; era compito nostro....ho seguito il corso fino alla fine..non ho dato l'esame...ma lo ricordo ancora...e quando posso vado a rileggermelo per capire...