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ASTRATTA_GOLD

ASTRATTA-ETERNA-IGNOTA- QUANDO SENTIAMO L'ODORE DI UN ALTRO CORPO, È QUEL CORPO CHE STIAMO RESPIRANDO ATTRAVERSO LA BOCCA E IL NASO, CHE POSSEDIAMO IMMEDIATAMENTE, COME SE FOSSE NELLA SUA SOSTANZA PIÙ SEGRETA, LA SUA PROPRIA NATURA. UNA VOLTA INALATO, L'ODORE È LA FUSIONE DEGLI ALTRI DI CORPO E LA MIA. - JEAN-PAUL SARTRE -

Messaggi del 08/09/2021

Una Storia...

Post n°375 pubblicato il 08 Settembre 2021 da astratta5
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

C'era una volta una terra piena di popoli e creature meravigliose.

I poteri della natura erano così vicini alla superficie

che la magia sembrava un luogo comune.

E così grandi e favolosi erano i suoi abitanti,

che le guerre divennero routine.

In un'occasione emerse un uomo dalle qualità quasi soprannaturali.

Era abile nel maneggiare la spada quanto lo era nella lingua.

La sua retorica sedusse tutti i personaggi importanti,

la sua strategia sottomise gli eserciti più potenti e il suo carisma

si innamorò anche dei popoli più scontrosi.

Divenne signore supremo e assoluto di tutta quella meravigliosa terra.

Per anni regnò con giustizia e fermezza, e il paese acquisì vette di splendore

che non si erano mai ripetute e mai si sarebbero ripetute.

Fu un'età dell'oro così gloriosa e brillante che persino gli dei arrabbiati impazzirono

per l'invidia. E anche gli uomini, usurai e canaglie,

bramavano la ricchezza e la grandezza del potente condottiero.

Le guerre scoppieranno per prime.

Eppure vinse sempre: tanto era astuto nel disegno della battaglia,

onorevole e valoroso al comando dell'esercito;

in seguito iniziarono gli attacchi, ma fu ugualmente senza successo.

Uno dopo l'altro, i potenziali assassini caddero sotto la fiamma della sua spada.

Era invincibile nell'arte dell'acciaio.

Dopo aver spazzato via cento eserciti infidi e mille imbroglioni assassini,

il capo fu comunque sconfitto, in un modo che dominava la sua stessa semplicità.

I suoi amici più cari furono invitati a un grande banchetto con prelibatezze,

vino e donne nella sala più sfarzosa del suo palazzo,

per celebrare le ripetute vittorie.

L'hanno fatto ubriacare. E una volta ubriaco, i più deboli lo sfidarono a duello.

Si lanciò...

...e con un solo colpo lo decapitò.

 

FINE.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Fuoco condiviso...

Post n°374 pubblicato il 08 Settembre 2021 da astratta5
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Non puoi permetterti di perderti, dimmelo tu. E stai zitto.

E mi lasci nell'aria un dubbio che non mi graffia più.

Perché mi sei mancato mentre dormivi dall'altra parte del muro.

Quando il bisogno ha messo da parte il desiderio,

la passione, il fuoco condiviso.

Perché mi sei mancato quando le lacrime

hanno inondato la mia anima rendendola piccola,

mentre i tuoi silenzi mi annegavano e morivo

perché le tue labbra mi toccavano.

E mentre ti leggo penso alla tua torre di Dio assente

che mi guarda con indifferenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

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