Giuseppe Ligresti - Poesia

da "Ritagli antelucani"

* * *Quale primavera mi attendein questa aiuola desertica, in questa desolata terra, su questo trespolo ove piamente affondo la mia fetta di culo.Vivo, in questo podere, per metà fantastico,tra queste stradine per metà pisciate dai cani,tra le quisquiglie fraterneche ammazzano se non il tempoquantomeno l’asfissiante retorica quotidiana.Vorrei di certo ancora empirmi il gozzoe infradiciarlo…
 

da "Attestati di Morte"

Sdraiati su una stellafornicavamo,sfidavamo il dileggiofarcendo le bocche d’una densa saliva,e nulla era così chiarocome il bagliore di quella luna. Ah notte,divoravi l’aria,e tu, mia cara,lo senti ancora l’ansante respirodimorare ai tuoi seni? Nessun sangue poteva annerire il colore di un sogno,l’etere ci sembrava d’improvviso così vicino,ed estasiata affondavi i colpi,ed ioti incoronavo,divenivi d’un trattograno per il…
 

da "Attestati di Morte"

L’attimo carnale seguì le intenzioni,quando accasciati tra l’erbetta ancora verginevagheggiammo la ricerca di un ideale.E non bastò la Fantasia,il corpo era già Mito,un’atmosfera non più terrena mi mise davanti agli occhi il Proibito,ed io con le mani che pulsavano sanguenon mi trattenninell’afferrare la tua golae bere da un calice il tuo nettare ancora giovane,nel proporti…
 

... da "Attestati di Morte"

Credevi a un malato tisico?Invece no, vivo ancora!Con la mia toga,con la stessa vogliadi difendere il mio Delirio,con le mie museche a volte arrivano,violentano le mie sillabee inaspriscono le mie vocalifino a stuprare l’Istante.E vanno vialeggerecome l'Incanto,-distrattamente distratte-distruggendosi in un Tempo per giocarne il Tormento,pregando a Dio un giorno ancoraper provare a squartarmi,per giungere al…
 

da: "Dall'invettiva all'io"

Io diversoSono carne da macello, io!Non sono mai angelico,ma pedante di cadaverici ideali,bivacco nell’esistenziale mia voglia di saperee vita e morte mi distinguono da Dio.Il ricordo trapassa la carne,raggelato dagli odori sempre ugualiche fanno i mortimi rendo estraneo al mio tempo,e occhi attenti non possono che prestarsi a versi bellici e testi di preghiera.Ad infingarda…
 

Corpus Domini

 Oh, quant’è borioso il fanciullettoquando il sole d’estate strappa alla pellefantasia e gemme di malinconianelle ore fugate all’aurora.Nessuno pensa, nessuno ridedi questi capelli cerchiati d’avorio,nessuno elude lo sguardo dagli occhiche brillano d’incustodita scaltrezza,tutti si soffermano, danzano ai saluti, e io denudo il mio intento d’esserecosì estraniato dall’apparire.Non ho mai ignorato il corpo né la morte,e…
 

Fratelli

 Fratelli Tu fratello, che t’annerisci al picchio del sole africano,e tu che ti strascini fra i monti d’Alsazia,di nostalgia muore nei campi e tra le mani dell’aratrola vostra sfiancata stanchezzaproletaria, sottoproletaria, schiava.Alle narici la polvere, la terra dei padricome l’asfalto indurito delle vie enormidella Capitale, di Milano, di Genova,così l’immagine stridente dell’uomo medioche macina il proprio…
 

da "Un cielo rivestito d'altre stelle"

***Avvolto in veli rugosiscavo ogni giorno il domani,peccato che la mia vangasia troppo corta per scorger lontano.Poco aggraziato strascino i miei passi,la ricerca di Diomi getta tra rive nascoste,fra plumbei scogli che ho sempre vissuto;troppe navi ho vistoattraccare a quei molitroppo sangue è passato tra queste mie mani.Sono ioil vecchio che vedi alla serabighellonare tra…
 

da:" Un cielo rivestito d'altre stelle "

***Non ho invocato il paradiso per sfociare nell’ultimo assillo, ho ricercato vesti danzanti nel cuore di Gerusalemme, ma il tempo che stride alla suola fa il rumore del sogno disperso e nello sguardo ombrato dal vuoto ho generato ali di poeta. *** Nel “dialettale” posseggo la forza del divino, ma fuori le mura riscopro la mia…