gemini - il cielo brucia dentro la terra
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Arcolaio XII

Raggiunta nuovamente la stanza di  Annetta, Ferdi raccolse il bisturi che ancora giaceva per terra, lo strinse energicamente, poi, dopo avere spalancato la finestra, lo scagliò con tutte le forze verso un appezzamento di terreno incolto e paludoso che giaceva obliquamente al Palazzo. Finito che ebbe, richiuse le imposte e,preso uno spazzolone, bruschino e liscivia da…
 

Arcolaio XI

Quando ebbe finito raccolse anche il fazzoletto di Ferdinando e lo gettònella fornace. Suo cugino sorrise e gli diede una lievissima pacca sulla spalla destra. Nicola non poté fare a meno di essere attirato ancora una volta da quel viso: adesso gli era a pochi centimetri e scoprì, con suasorpresa, che ansimava. "Fatto fatica?" "No.…
 

Arcolaio X

"Innanzitutto, sbarazzarsi del cadavere." Il Dottore si girò a fissare Ferdi, stupefatto."Esiste una caldaia, ovviamente, qui sotto, cugino?" "Certo" Balbettò Aldovrandi. "ènei sotterranei." Allora aiutami ad avvolgere Susanna in un tappeto e poi scendiamoda basso, insieme." "Insieme" Ripeté sconclusionato. Ferdi lo lasciò andare e si chinòsul corpo pugnalato, quasi esaminandolo. Poi lo girò bocconi rimirando…
 

Arcolaio IX

 Aldovrandi mise la mano sulla maniglia ed iniziò a tirarla verso il basso.Ferdi era muto come una statua ed immobile come una persona fulminatadi fresco. Il Dottore poteva quasi annusare l'odore di bruciato che emanavadalla persona di suo cugino e chiedersi se un lampo non fosse entrato da una finestra, lasciata spalancata, e l'avesse sorpreso in…
 

Arcolaio VIII

 Le prime gocce di pioggia cominciavano a sporcare i vetri quando Nicola e suo cugino terminarono il the con mani malsicure e un tale freddo che pareva far loro sbattere i denti. L'avevano tirato in lungo per tanto tempoquel bolso rituale e avevano riempito di macchie tutto il piccolino tavolino.Nessuno aveva spiccicato parola solo, talvolta,…
 

Arcolaio VII

Salirono affiancati le scale e transitarono davanti alle porte chiuse dove era avvenuta la tragedia. Aldovrandi zoppicava leggermente a causa di una tensione nervosa che lo stava lentamente divorando, Ferdinandosbatteva continuamente le palpebre e si guardava in giro, come fossecapitato per la prima volta dentro uno strano palazzo e stesse cercandodi orientarsi. Così, strani gemelli…
 

Arcolaio VI

 Restò sulla soglia ancora trasfigurato mentre alle spalle di Ferdinandola piccola folla andava diradandosi. Poi un pensiero rapido quanto una serpe gli balenò nel cervello facendolo tremare dalle spalle fino alle ginocchia. Era ancora piantato con gli occhi fissi in quelli, affranti, di suo cugino quando, d'improvviso, si scostò, dalla porta e disse, con una voce…
 

Arcolaio V

Si alzò bruscamente gettando via lo stuzzicadenti. Poi iniziò a girareper la stanza come una tigre in gabbia, mentre i rintocchi sul portonesi facevano più insistenti e, anzi, amplificati dal suo stesso cervello.Decise istintivamente di non aprire e si tappò le orecchie chiudendo gli occhi. Ora gli sembrava di essere tornato bambino, quando si chiudeva dentro…
 

Arcolaio IV

Poi, nell'affare di pochi istanti, la disperazione e la solitudine sparirono dai suoi occhi e furono rimpiazzati da uno sguardovitreo e ossessivo, prossimo alla atroce determinazione e alla spietata Volontà. Pensò :"Intendono restare uniti per sempre, ebbene farò in modo che il loro desiderio si realizzi."Quindi passò sopra il cadavere della fantesca e si diresse nel…
 

Arcolaio III

La sua mente vagolava come un palloncino strappato alla mano di un bimbo; era sereno quanto mai lo era stato negli ultimi tempi,e gli sembrava che il gesto appena concluso avesse portato la serenità dell'azione dopo le chimere del dubbio e la frustrazionedell'impotenza. Si perse, letteralmente, nel colore rubino del cognac, e lo sorbì lentamente, come…
 

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