REBIRTHING

si.. ed è la quotidianità che spesso uccide la convivenza.. lo stare insieme senza prendersi cura l'uno dell'altro nè di se stessi.. smettere di parlare e di dirsi le cose, alla fine fa montare dentro rabbia e rancore che si autoalimentano, continuando a generare malefiche colpe.. spesso infondate. sarebbe bastato continuare a parlarsi.. un sorriso.

Parlarsi in uno scambio reciproco sarebbe la panacea di tutti i mali....ma spesso come dici tu, si preferisce isolarsi, alimentandosi di vani rancori...spesso piccoli ed inutili...
Ciao cara****

Ci sono uomini che fanno anche peggio, Chiara...ma cosa muova una donna, moglie, a restare con un esempio simile di maschio, è incomprensibile anche se di fondo, c'è quella sottile, impercettibile, fastidiosa patina di polvere chiamata paura. La togli ogni giorno...ma torna, ritorna sempre. Non è così?
Le piccole cose...
benedette quando esistono. Stringerle a se' e lasciare che siano loro a riempirti i tasselli di una vita..***

Paura di perdere la quotidianità....a volte anche un certo status sociale...paura perchè interiormente si è poveri, assoggettati all'altro...vittime alla fine solo di se stessi....
Si, benedette le piccole cose...impariamoa tenercele strette e a condividerle
Buona serata Nu...un abbraccio****

Un perchè senza risposta??No,non conoscendo la storia di lei,non giudico e nn mi permetto.Certo non condivido questo suo accettare "passivamente",il suo non ribellarsi.

Il mio era un perchè dettato dal non "comprendere", chè in cuor mio credo nn sopporterei una situazione simile...credo ho detto....^-^...nn si sa mai cosa ci riservi la vita...

Mi domando se è possibile vivere accanto ad un essere simili..cosa ci guadagna ..solo umiliazioni....non mi piace questa vita fatta di bugie....un saluto mia cara:)Angela

Già, quello che mi sono chiesta pure io...ma in ognuno di noi forse esiste quella piccola dose di autolesionismo, che spesso scambiamo per amore, devozione, e che ci rende schiave e che ci umilia solamente...
Buona serata cara***

Questo post mi ha fatto ricordare la favolosa poesia di Stefano benni "le piccole cose che amo di te".... se non la conosci ti consiglio di leggerla, è bellissima, oltre che vera, purtroppo..
Un abbraccio! :))))

Ho letto tutto di Stefano benni, e sono andata spesso ad ascoltarlo nelle sue serate di lettura...
Ciao alma...buona seratra***

io distinguerei i piacevoli momenti di una domenica qualunque in cui ogni singolo meomento è dettato dal piacere di stare insieme.....e i momenti in cui per qualsiasi motivo che non stiamo qui ad indagare, perchè non possiamo si è costretti a convivere con un' altra persona di cui non ci interessa niente ormai....la paura, forse la paura di perdere che cosa? ormai niente....eppure a volte è così difficile dire basta......ciao! mp

Proprio così' Mp....e penso, nn sarà in ricordi di "quei momenti" che poi ci costringiamo a convivere con chi ormai nn sa donarci più nulla....nè in termini di affetto, nè in termini di condivisione...
Ciao cara*****

La ritualità quotidiana, nel suo perpetuarsi è un riferimento che ci dà sicurezza (e non costa nulla).
Sul resto, non commento per mancanza di competenza...

Non costerà nulla...ci darà pure sicurezza...ma a volte la noia è implacabile...
Ciao pesciolino***

Battiato non si discute, ma questa canzone di Vecchioni, passata attraverso la presentazione del suo esecutore, tale Angelo Branduardi a me molto caro, racconta meglio i miei sentimenti in proposito. L’amore coniugale, che come promette l’etimo della parola, unisce, è legarsi per la vita, finché ce ne viene regalata. Per questo io comprendo perfettamente il signore che trova la moglie ripugnante: lui non è marito e lei ha compiuto una scelta affrettata legandosi a lui, ma ce ne hanno messo però per capirlo. Perché, con la responsabilità che mi prendo per questa affermazione, sono le donne a crearsi il problema estetico in ragione del tempo che passa, e se lo creano in ragione di altre persone che non sono il proprio compagno, noi vediamo le nostre mogli sempre bellissime, innamorati in modo naturale per le prime rughe o il primo capello bianco; è quando capita di vedere così solo le mogli altrui che c’è qualcosa di poco sincero nell’unione. Un uomo che vive con amore la vicinanza con la propria donna, lo vive come racconta questa canzone, io pure lo vivo così e trovo perfetta questa elegia del tempo che lascia traccia solo sulla buccia della donna amata, che il frutto rimane sempre dolce e dissetante. Delle volte in cui mia moglie si affanna a pettinare bene i capelli, quando invece spettinati sono deliziosi, non parlerò, che lei non ha piacere, ma tanto… s’è già detto tutto. Un saluto cordialissimo.

Vorrei davvero che tutti i mariti la pensassero come te Max...e guardo con pena quelle signore gonfie di silicone, tutte uguali...cloni l'una dell'altra...e mi chiedo "che sapore possa avere quell'affannarsi a vivere nell'illusione di essere sempre giovani".....e mi rispondo che interiormente vivano una profonda insicurezza...una competizione continua con quelle ragazzine che i loro mariti (quelli che non la pensano come te) guardano con concupiscenza.....:-((
un salute anche a te Max...e grazie della bellissima canzone che nn conoscevo...

Le piccole cose si creano nell'arco di una vita, con pazienza e amore. Non credo che nella storia che tu hai raccontato siano mai entrati a far parte "i piccoli riti". Un bacione cara!

Decisamente no cara Luce...decisamente no ^_^
ti abbraccio****

ci sono risposte che potrebbero anche stare nella frase..nella buona e nella cattiva sorte..frase per la quale avrei dovuto girare le spalle all'altare, tanto mi ha fatto rabbrividire..ma neanche questa dovrebbe esser la risposta giusta..

prima o poi le trovo le parole, magari via mail..

Cara Laura, ironica e profonda allo stesso tempo, sai quante di noi sarebbero fuggite di fronte alla "enormità" di quella frase .....no, sono convinta anch'io che nemmeno qui sta la risposta.....
Un piacere sarà leggerti....
Tvb****

Ti lascio la buona notte amica mia^_^Angela

Dolce notte:),sn tornata da poco.kiss a domani.