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DOVE VUOLE ARRIVARE?

Post n°21 pubblicato il 06 Maggio 2007 da ralfa

Che il paludato e ponderatissimo quotidiano della Santa Sede, l' Osservatore Romano, che esce al pomeriggio, abbia lasciato passare quasi 24 ore prima di scegliere parole stridenti come accusare di terrorismo il giullare Andrea Rivera, che dal palco del Primo maggio aveva osato dire in parole fin troppo semplici che il Vaticano ratzingeriano non sarebbe in sintonia con la modernità e i diritti umani, ha lasciato in molti sorpresi. Meno male!

l'Osservatore Romano non può essere così ingenuo da non sapere che le pallottole non sono lo stesso che l'avanspettacolo e che se tutto è terrorismo nulla è terrorismo.

La Chiesa cattolica sa che l'intera relazione tra Stato e Chiesa si regge su di un equilibrio basato sul rispetto reciproco e su regole condivise. Sa anche che gode in Italia di condizioni incomparabilmente favorevoli rispetto a quelle di paesi cattolici come la Francia, per non parlare di paesi come il Messico dove la laicità dello Stato è difesa in maniera uguale e contraria alla grande fede popolare. Di fronte alla reazione dell'Osservatore, sorge un dubbio: quando il mondo cattolico invocava il diritto alla libertà d'espressione del Papa o del Cardinal Camillo Ruini, lo invocava in quanto cittadini come gli altri o in quanto pastori, quindi al di sopra degli altri? 

Oggi con quel "chi osa criticare il papa è un terrorista" la Chiesa sembra non considerare che nell'attacco ad un principio democratico sacro e inviolabile come quello della libertà di espressione, sta mettendo a rischio l'intera impalcatura delle relazioni tra Stato e Chiesa, dall'Articolo 7 al Concordato fino all'8 per mille. Non se ne sente più vincolata? Pensa che nell'attuale quadro politico possa ottenere condizioni ancora migliori? La Chiesa pensa che ci sia lo spazio per un neo-temporalismo del XXI secolo?

La prima spiegazione possibile è che i vertici vaticani sono oramai così autoreferenti da non considerare più alcuna conseguenza secolare delle loro azioni.  Nel giro di tre giorni prima scomunicano mezzo parlamento messicano come se fossimo al tempo della Riforma di Benito Juárez, e poi mettono nello stesso sacco pallottole e battute. Importa ancora alla chiesa di Ratzinger dialogare?

Almeno una parte della società civile e progressista italiana è preoccupata perché si considera sotto attacco da parte di un neoclericalismo pervasivo che riesce a vincolare tutta la classe politica (anche quella radicalsocialista che punta una fiche sull’anticlericalismo in un gioco delle parti ignobile), e del quale il novello Partito Democratico sembra presentarsi come la punta di lancia del neoguelfismo dilagante. Ma questa non può prendere atto, è la seconda possibile spiegazione, che, il mondo cattolico che più direttamente si richiama al ratzingerismo, non si sente all'attacco, ma piuttosto accerchiato. Dal luogo della laicità, è difficile comprendere tale sensazione di accerchiamento del mondo cattolico o della parte più potente di questo. Ma, se si vuol capire cosa vuole oggi la Chiesa, è necessario capire le ragioni di questa sensazione di accerchiamento.

Senz’altro per il gruppo di potere ratzingeriano è davvero intollerabile che qualcuno possa non considerare abominevole la scelta di Piergiorgio Welby o che la Chiesa possa essere criticata per aver accompagnato alla tomba e in paradiso il buon crociato Augusto Pinochet. Ma c’è molto d’altro e, se la società civile considera la chiesa all'attacco, e questa invece si considera in difesa, si crea uno iato interpretativo tra i due soggetti che rischia di essere incolmabile.

E' uno iato interpretativo dovuto ad un fattore chiave: il tramonto della Chiesa Conciliare. Per la società civile progressista, abituata da 40 anni alla dialogante e perfino remissiva Chiesa Conciliare, disposta a perdonare tutto e tutti, è difficile prendere atto che al governo del cattolicesimo vi sia oggi un partito, quello ratzingeriano, quello che rivuole la messa in latino, che vuole rimuovere il Concilio stesso per tornare indietro. Ma il paradosso, sempre visto dal luogo della laicità, è che la chiesa ratzingeriana, non ritiene che smantellando pezzo a pezzo il Concilio stia attaccando, ma si sta piuttosto difendendo. E non si sta difendendo dai laici, ma da un nemico interno che è quella chiesa dialogante con il mondo laico che va da Medellin alla Rete Lilliput. La Chiesa ratzingeriana, tradizionalista anche senza essere lefebvriana, sente di essere uscita dalle catacombe di un Concilio che l’aveva messa in un angolo. Sente che molto c’è da restaurare, troppo per un mondo che ha preso tutt’altra direzione.

E' il "segno dei tempi", al quale era così sensibile Giovanni XXIII, a risultare incomprensibile al pur raffinato intellettuale Benedetto XVI. Questo ha diritto di non evolversi, e di non credere nell'evoluzionismo –per citare il povero Rivera- ma nel suo tentativo di reconquista dell’Europa, si crea lo scontro con un mondo laico abituato a trattare con una Chiesa conciliante ed aperta e incapace di accettare una chiesa irriducibile e revanchista. E’ che quella di Ratzinger è un’altra chiesa e come tale andrebbe trattata. Ma se domani l'Osservatore Romano passasse da un generico "chi critica il papa è un terrorista" a un più prosaico "chi crede nella teoria di Darwin non può insegnare nella scuola pubblica", quali resistenze opporrebbero la classe politica e la società civile?

La società civile progressista vuole ancora far finta che non possa andare così e che ci siano ancora margini di dialogo o di critica con la chiesa ratzingeriana ogni giorno più intollerante nella sua dogmatica cittadella accerchiata. Abbiamo visto con quanta dignità i parlamentari messicani, spesso cattolici praticanti, hanno accettato la scomunica pur di far passare la legge che regola l'aborto. Ma in Italia? L'Italia, che dopo le monetine contro Craxi ha sacralizzato l'intera (impunita) classe politica, è un paese dove è stato considerato terrorismo fischiare Piero Fassino piuttosto che Letizia Moratti. Fischiare! Il Vaticano dunque non ha inventato nulla. Si è solo adeguato al clima del paese. Che margini ci sono in Italia per civilizzare un dibattito aspro con la Chiesa cattolica che si sta palesando?

Come può l'Italia sorprendersi se su questo piano inclinato la chiesa neodogmatica di Ratzinger non consideri funzionale demonizzare l’avversario? Le si aprono oggettivamente nuovi spazi di manovra e di convenienza politica. Il rifugio nella dottrina, la linea della fermezza, il considerarsi e presentarsi come vittime, con la complicità della classe politica, paga dei dividendi straordinari che neanche secoli di dialogo potrebbero produrre per il Vaticano. In poco tempo, la Chiesa ha ottenuto due trionfi straordinari. Il primo ha ridotto l'Italia ad essere l'unico paese sviluppato dove è di fatto impossibile l'inseminazione artificiale ed ha limitato in maniera preoccupante la libertà di ricerca. Il secondo ha di fatto archiviato la legge sulle coppie di fatto. Se gridando al lupo e dichiarandosi vittime si ottengono così tanti risultati, c'è da giurare che la chiesa ratzingeriana cercherà un simulacro di catacombe, pur di perseguire i propri scopi.

Fatta questa considerazione è necessario -ed è il terzo punto da considerare- analizzare anche una chiara controtendenza. La chiesa ratzingeriana, che abolisce il Limbo per restituire la visione di dio alle cellule staminali, è una Chiesa cattolica che fa propria ed utilizza proprio quella modernità che rifiuta.

Senza modernità, senza scienza, le cellule staminali non avrebbero anima ed il Limbo esisterebbe ancora. Ed allora anche l'Osservatore Romano, con quella sua autorevolezza un po' snob del potersi permettere di parlare di bambini soldato in Congo quando l'Italia intera parla di veline, e di etica quando parliamo di pallone, sta torcendo il braccio alla propria stessa natura e scende in campo in quel Secolo che aborrisce.

Difendendosi attacca ma soprattutto fa comunicazione in maniera abile. Lo scandalo creato ad arte con il caso del “terrorista Rivera”, è funzionale a lanciare, pubblicitariamente e mediaticamente l’incombente Family day. Da mesi il partito ratzingeriano sta investendo molto su questo orribile anglismo. Anche questa è una nemesi storica: per selezionare la famiglia tradizionale e discriminare le altre, va usato un modernismo (sarà passibile di scomunica?), perché chiamarlo “giornata della famiglia” sarebbe stato stantio. Al di là del dettaglio, da settimane la Chiesa chiama alla conta. La stampa è piena di insolite notizie su consigli comunali, provinciali, regionali di tutta Italia chiamati a votare se partecipare istituzionalmente a tale manifestazione.

Sembra di essere tornati al mondo tra l'11 settembre e l'aggressione all'Afghanistan, quando nessun politico che avesse a cuore la propria carriera poteva permettersi di esprimere dubbi sull'operato del governo degli Stati Uniti.

(rubato, come al solito!)


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Commenti al Post:
silvia.to
silvia.to il 06/05/07 alle 07:17 via WEB
Mi fai sfigurare io ho scritto quattro parole, ma il succo è lo stesso, ho già scritto ad un'altro questa cosa, sono felice di aver fatto il blog, perchè ho scoperto che ci sono molti altri che la pensano come me. Ciao alla prossima, fammi una visita Silvia
 
 
ralfa
ralfa il 06/05/07 alle 14:49 via WEB
Ma no... poi l'ho copiato da un altro blog. Solo qualche taglio e qualche aggiunta. Grazie per la visita. Farò altrettanto. Ciao Silvia
 
bicenzi21
bicenzi21 il 06/05/07 alle 10:31 via WEB
sarà anche rubato,ma è condiviso,no?baci.simo
 
 
ralfa
ralfa il 06/05/07 alle 14:52 via WEB
Più che condiviso! D'altra parte si rubano le cose per farle nostre, no? ... Buona Domenica. Un bacio
 
kickingforkicks
kickingforkicks il 06/05/07 alle 14:21 via WEB
Non l'ho letto tutto (figuriamoci) ma l'argomento è molto interessante. Cmq non pensare forse Razt si dimostrerà molto più tollerante di Woy appena si accorgerà che la Chiesa si sta distrugendo da sè proprio perchè non si è mai evoluta... Ciao
 
 
ralfa
ralfa il 06/05/07 alle 14:54 via WEB
Tollerante il pastore tedesco???? Quello è per "Muoia Sansone con tutti i Filistei"... figuriamoci... ciao
 
stellacometa_80
stellacometa_80 il 06/05/07 alle 17:46 via WEB
ciao...buona domenica pomeriggio...ho altre immagini che potrebberò piacerti :) ahahah...lo sai che scherzo spero non ti arrabbi...a presto!
 
 
stellacometa_80
stellacometa_80 il 06/05/07 alle 22:11 via WEB
quella che ho messo adesso credo ti piaccia molto :))) non è un esca...ahahah!!!ciaoooo
 
 
ralfa
ralfa il 06/05/07 alle 22:16 via WEB
Arrabbiarmi con chi delizia le mie pupille? E perchè mai? Non sono misogino e non lo diventerò mai (nonostante quelle folli delle mie ex). (ma forse il vero pazzo sono io!)... un bacio
 
bluewillow
bluewillow il 07/05/07 alle 14:55 via WEB
Penso che con l'eccesso di ingerenza nelle decisoni che dovrebbero essere solo di uno stato laico la chiesa stia danneggiando anche sé stessa oltre che il progresso in tutti i campi, dallo scientifico al sociale. E' un gran peccato.
 
 
ralfa
ralfa il 07/05/07 alle 15:17 via WEB
ma sono troppo concentrati a conservare il loro millenario potere per rendersene conto!
 
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Data di creazione: 15/03/2007
 

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