Non canto i cavalier, l’armi, gli onori,
come un dì fece il grande Ludovico.
Le guerre infami, i sanguinanti allori;
di tutto questo non mi importa un fico.
Ma i lavoranti, l’ape, i campi, i fiori;
le cose grandi solamente, dico.
(Morbello Vergari)
Probabile portatrice di geni etruschi.......vediamo se la passione è contagiosa
e sono graditi pure interventi, puntualizzazioni e domande e mi raccomando di non essere troppo duri con me per eventuali strafalcioni...sono solo una dilettante!
molte immagini sono state prese da internet, se i proprietari non fossero d'accordo lo facciano presente e saranno tempestivamente rimosse
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IL BLOG DI RIEVOCAZIONE ETRUSCA
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« Messaggio #38 | PIOVE: E CHE SI DEVE FARE? » |
Si avvicina la Pasqua cattolica e tutti sappiamo che il simbolo principale della religiosità cristiana, in questo periodo è l’uovo come segno di rinascita, portatore di una nuova vita. Il simbolismo dell’uovo si perde nella notte dei tempi, possiamo ritrovare lo stesso significato nella religiosità etrusca.
Gli Etruschi vedevano il Cosmo come un unico essere vivente fatto di tante creature di cui l’uomo aveva parte preponderante, questo universo vivente è anche immortale perchè si rigenera continuamente. Dopo la morte quindi, per gli Etruschi c’è la resurrezione ad una nuova vita. L’immagine dell’uovo che ritroviamo in numerosi affreschi delle tombe della necropoli di Monterozzi a Tarquinia e a cui tutti i personaggi rivolgono un saluto, era un augurio di rinascita e forse anche una certezza per i nostri avi Questa ricorrente immagine dell’uovo augurale che finora molti etruscologi hanno sottovalutato o addirittura non identificato è la parte più importante di questi affreschi e dà un significato profondo a tutte le scene di questi banchetti funebri. Questa loro certezza di rinascita dava gioia anche al banchetto finale per andare incontro alla luce, alla rinascita a nuova vita. Durante gli scavi di migliaia di tombe sono state trovate quasi ovunque resti di uova reali o di terracotta che sono state distrutte, anche recentemente, perchè considerate dagli "studiosi" resti di pranzi funebri o loro copie senza nessun valore simbolico. Le diverse uova di struzzo decorate finemente ritrovate in varie necropoli come a
Vulci , ora alcune al British Museum, sono considerate da molti solo dei ricchi ornamenti esotici senza alcun significato religioso o simbolico. Sapendo tutto ciò questi studiosi non hanno neppure collegato le pietre ovali sulle tombe della necropoli di Montovolo (presso Marzabotto) all’uovo simbolo di resurrezione, ma tutti questi storici in tutto il mondo, le hanno definite semplici cippi senza nessun valore simbolico. Invece, la civiltà Etrusca è piena di simbolismi, ed i nostri, nonostante il trascorrere dei millenni, dei secoli, delle religioni, si rifanno ad essi, segno che ogni uomo che esiste ed è esistito sulla terra, è collegato da un sottile filo conduttore e cioè dalla speranza e dalla fede che ci sia una prosecuzione di vita oltre quella terrena.
liberamente tratto dagli scritti del Prof.Graziano Baccolini
fig.1: tomba delle leonesse (Tarquinia), offerente un uovo
fig.2: uovo di struzzo decorato
fig.3: pietra ovale su una tomba della necropoli di Montovolo
GIOCO LETTERARIO
Ho partecipato al gioco letterario promosso da Writer
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ho scritto anche:
e per la serie RACCONTI BREVI:
DEUXIPPO (prima parte)
DEUXIPPO (seconda parte)
DEUXIPPO (terza parte)
DEUXIPPO (ultima parte)
L'INFAME (prima parte)
L'INFAME (ultima parte)
E SFOTTIAMIOLI UN PO' STI RUMACH!
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LA LETTURA NOBILITA LA MENTE
"CHIMAIRA" di Valerio Massimo Manfredi (giallo-storico)
"MITI, SEGNI E SIMBOLI ETRUSCHI" di Giovanni Feo (Etruschi, da dove venivano e a quali leggende sono collegati)
"GEOGRAFIA SACRA" di Giovanni Feo (la "magia" e l'"astronomia" dalla preistoria agli Etruschi)
"UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" di Alberto Angela (immaginiamo di fare un viaggio nel tempo e di ritrovarsi nella Roma del I secolo dopo Cristo)
"IL SEGRETO DEI GEROGLIFICI" di Christian Jacq (guida semplice e simpatica sull'interpretazione dei geroglifici egizi)
" IL FARAONE DELLE SABBIE" di Valerio Massimo Manfredi, azione e suspence ambientate nel clima dei conflitti attuali che affliggono il Medio Oriente.
"L'ULTIMA LEGIONE":di Valerio Massimo Manfredi, una vicenda avvincente ambientata nel periodo del declino dell'Impero Romano, tra leggenda e realtà, si legge tutto d'un fiato
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POETA ESTEMPORANEO
In ricordo di Morbello Vergari, ultimo poeta Etrusco
Il reperto archeologico
Riuniti insieme, un gruppo di signori
stavano discutendo di un oggetto
un giorno appartenuto ai padri etruschi.
Il dottor Tizio disse ai suoi colleghi:
-La mia giovane eta', non mi consente
di pronunciarmi il primo e francamente
ammetto che non ci capisco molto.
Il dottor Caio esprime il suo parere
dicendo-Per me, questo è un utensile
che usavano gli etruschi,
per servire vivande sulla mensa
D'altro parere il professor Sempronio
e in questo modo dice il suo giudizio:
Questo per me, è un vaso da ornamento
che serviva su un mobile di lusso
a contenere fiori profumati.
Infine il professor Tal dei Tali:
Con questo afferma usavano gli antichi
nelle grandi e solenni cerimonie
offrire a gli dei superi d'Olimpo
e il loro sacerdote in pompa magna,
libava e alzava questo vaso al cielo;
quindi spruzzava santamente l'ara,
del vin pregiato in esso contenuto.
-Giusto-dicono tutti gli altri in coro-
la Sua tesi convince, professore.
Due etruschi ch'iabitaroni in quei luoghi
in permesso quassu' dai Campi Elisi.
Si fermarono ad osservar la scena.
-Tarcone-Aule chiese-cosa fanno
quelle persone riunite insieme?
-Non so',non saprei dirti veramente;
non riesco a comprendere il dialetto,ma
quel che sembra un tantinello strano
è, che stan discutendo con passione,
tenendo un nostro orinalaccio in mano.