ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 04/12/2009

LA BEATA ANNA KATHARINA EMMERICK E LE ANIME DEL PURGATORIO

Post n°2740 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Per molti cattolici, la figura di Anna Katharina Emmerick (1774-1824) beatificata dal papa Giovanni Paolo II nel 2004, è essenzialmente legata al famosissimo film dell’attore regista australiano Mel Gibson "La Passione di Cristo", la cui sceneggiatura è in buona parte, per gli aspetti non tratti ovviamente dai vangeli canonici, basata sulle visioni attribuite alla monaca agostiniana tedesca. La beata nacque l’8 settembre 1774 da una famiglia di contadini e non potè frequentare regolarmente la scuola, dovendo lavorare nei campi e aiutare in casa. Sin dalla più tenera età ebbe un profondo desiderio di consacrarsi a Dio nella vita religiosa. Come accadeva a quell’epoca, diverse congregazioni di suore la rifiutarono la rifiutarono perché non aveva a disposizione la necessaria dote economica per entrare in monastero. Solo nel 1802 venne finalmente accolta nel monastero delle Agostiniane di Agnetenberg presso Dulmen e l’anno seguente prese i voti religiosi. Quando nel 1811, il monastero venne soppresso, la Emmerick fu accolta a Dolmen come domestica del sacerdote Lambert che era fuggito dai terrori della Francia rivoluzionaria. Dopo poco tempo, ella cominciò a sperimentare i dolori della Passione di Cristo e ricevette la stimmate. Presto si diffuse la voce dei suoi doni soprannaturali:assenza di alimentazione, conoscenza dei cuori umani, riconoscimento delle reliquie dei santi, conoscenza delle erbe medicinali, dei misteri biblici della fede, partecipazione con lo spirito nell’aldilà, comunione con le povere anime del purgatorio e molte persone cominciarono a farle visita, ricevendone insegnamenti e gesti di benevolenza. Dal 1819 fino al giorno del suo trapasso, nel 1824, le visioni della Emmerick furono dettate da lei stessa al poeta romanticista Clemens Brentano, che poi si convertì sinceramente al Cattolicesimo, il quale sedette quasi interrottamente al capezzale dell’estatica e annotò attentamente in sedicimila grandi fogli i suoi racconti biblici e le contemplazioni mistiche, paragonabili in qualche modo a quelle di Maria De Agreda (1602-1655) o della più recente Teresa Neumann (1898-1962). L’enorme materiale raccolto e poi ordinato dal poeta, fu pubblicato, in parte postumo, tra il 1858 e 1860,in tre opere principali. Complessivamente l’opera completa curata dal poeta, consta di sei volumi, di cui quattro sulla vita e la passione di Cristo, uno sulla vita della Madonna e uno sull’Antico Testamento. Fin dalla sua giovinezza si impegnò con preghiere e penitenze in favore delle anime del Purgatorio. Straordinarie apparizioni e visioni fecero poi crescere immensamente il suo amore e la sua intercessione orante a loro vantaggio. Essa vedeva tali anime in grande tristezza per la loro separazione da Dio, notò tuttavia in esse anche un’espressione di gioia per la beata speranza di arrivare al Paradiso. La beata Emmerich conobbe anche il motivo perché alcuni dovevano restare a lungo in Purgatorio mentre altri lo attraversavano solo. La beata affermò: " Anche il contatto con le povere anime del Purgatorio avviene per mezzo del mio angelo. Egli si occupa di guidare le povere anime nei diversi luoghi del Purgatorio. Mi vidi spesso con lui presso le povere anime, le quali si lamentavano molto perché esse stesse non si potevano aiutare, ed erano aiutate molto poco sulla Terra, specialmente ai nostri tempi. […] Quando il mio angelo mi esortava a pregare ed espiare per le povere anime sentivo la loro felicità, mi ringraziavano e mi erano molto grate. Quando espiavo con i miei dolori esse pregavano per me. La loro nostalgia per la grazia e la misericordia della chiesa era molto profonda. Tutto quello che noi facciamo per loro, causa una gioia infinita. In un altro passo delle sue visioni ella dichiara: " Come è triste vedere le povere anime così poco aiutate, esse hanno veramente bisogno di quest’aiuto, poiché il loro stato è così miserabile che non possono aiutarsi da se stesse. Se qualcuno pregasse per loro e soffrisse un po’, oppure offrisse elemosine alla loro memoria, ne verrebbe profitto alle medesime al punto tale da sentirsi consolate e ristorate come assetati ai quali viene somministrata una fresca bevanda. Purtroppo le povere anime hanno da soffrire così tanto a causa della nostra trascuratezza, comoda devozione, mancanza d’entusiasmo per Dio e per la salvezza del prossimo. Come si può essere a loro meglio d’aiuto se non con un amore sufficiente e con atti di virtù? Cose che invece queste stesse anime trascurarono durante la vita terrena. I santi in cielo non possono compiere per le anime le penitenze che spettano ai discepoli e ai fedeli della Chiesa militante terrena. Ma purtroppo veramente poco viene fatto per loro, nonostante esse lo sperino molto! Basterebbe solo impegnarsi dedicando a queste anime seri pensieri e qualche preghiera. Un Prete che legge il suo breviario con intimo raccoglimento dona tanta consolazione alle poverette, raggiungendole fino alla tristezza del Purgatorio". Al decano Resing ella disse: " La prego vivamente di esortare la gente nel confessionale a pregare solertemente per le povere anime del Purgatorio, poiché queste per gratitudine pregheranno certamente molto anche per noi. La preghiera per le povere anime è molto gradita a Dio perché le avvicina alla sua immagine". - don Marcello Stanzione - Pontifex -

 
 
 

PADRE CANTALAMESSA: I SACERDOTI, SERVI E AMICI DI GESU', NON FUNZIONARI

Post n°2739 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

I sacerdoti devono coltivare un'amicizia così intima e confidenziale con Cristo da riuscire quasi a far toccare con mano alle persone il mistero di Dio, e allo stesso tempo rifuggire dall'eresia moderna dell' "attivismo frenetico". E' quanto ha detto in sintesi, questo venerdì, il Predicatore della Casa Pontificia, padre Raniero Cantalamessa, OFM Cap., nella prima delle sue meditazioni d'Avvento tenuta alla presenza di Benedetto XVI e dei membri della Curia romana nella splendida cornice della cappella Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico. Traendo spunto dall'Anno sacerdotale indetto dal Papa, il frate cappuccino ha scelto per questo periodo di preparazione al Natale di riflettere sulla natura e i compiti del sacerdozio, partendo dai due testi del Nuovo Testamento più direttamente attinenti al tema: "Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio" (1 Corinzi 4, 1) e "Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati" (Ebrei 5,1). Nella sua predica, padre Cantalamessa ha indicato che il sacerdote deve essere innanzitutto continuatore dell'opera di Cristo nel mondo e quindi "rendere testimonianza alla verità, far brillare la luce del vero", dove per verità si intede sia "la conoscenza della realtà divina" - ovvero la "verità dogmatica" - sia "la realtà divina", e quindi "l’esperienza di lui". Il compito della Chiesa e del singolo consiste quindi nel permettere alle persone di "entrare in un contatto intimo e personale con la realtà di Dio, mediante lo Spirito Santo"; e nel "renderlo presente", nel "dare forma visibile alla sua presenza invisibile". In questo senso, ha spiegato, "ogni sacerdote deve essere un mistico, o almeno un 'mistagogo', uno che introduce le persone al mistero di Dio e di Cristo, come tenendole per mano". Allo stesso tempo, però, il sacerdote è chiamato a coltivare la "simpatia, il senso di solidarietà, la compassione nei confronti del popolo": "non giudicare, ma salvare". Inoltre, ha continuato padre Cantalamessa, il sacerdote non deve essere solo "servo" di Gesù, ma anche "stare 'con' con Gesù", condividendone tutto: "la sua vita itinerante, certo, ma anche i suoi pensieri, gli scopi, lo spirito". E' quanto testiomonia lo stesso Gesù, quando nel prendere commiato dai suoi discepoli, si spinge fino a chiamarli "amici": "Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio". "Noi siamo portati a diffidare della commozione e perfino a vergognarcene", ha osservato poi, eppure "un sacerdote capace di commuoversi quando parla dell’amore di Dio e della sofferenza di Cristo o raccoglie la confidenza di un grande dolore, convince meglio che con infiniti ragionamenti". Padre Cantalmessa ha quindi messo in guardia contro una sorta di "eresia" dei tempi moderni che, "anche a causa del diminuito numero dei sacerdoti, insidia il clero di tutta la Chiesa" e che "si chiama attivismo frenetico". "Noi sacerdoti, più che chiunque altro, siamo esposti al pericolo di sacrificare l’importante all’urgente", ha detto. Ma così facendo, "si finisce per rimandare sistematicamente le cose importanti a un "dopo" che non arriva mai". Al contrario, ha precisato padre Cantalamessa, "l’anima di ogni sacerdozio" è "un rapporto personale, pieno di confidenza e di amicizia con la persona di Gesù", perché "l’amore per Gesù è quello che fa la differenza tra il sacerdote funzionario e manager e il sacerdote servo di Cristo e dispensatore dei misteri di Dio". Da qui l'invito a "passare dal Gesù personaggio al Gesù persona", a sviluppare un dialogo a tu per tu con lui. Perché se si trascura questo aspetto, si verifica come un cortocircuito che lascia "vuoti di preghiera e di Spirito Santo". Per questo, ha concluso, ogni sacerdote dovrebbe "iniziare la giornata con un tempo di preghiera e di dialogo con Dio, in modo che le attività e gli impegni vari non finiscano per occupare tutto lo spazio". - Zenit -

 

 
 
 

SPAGNA: I SOCIALISTI DI ZAPATERO DICHIARANO GUERRA AL CROCEFISSO

Post n°2738 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il deputato dell’Esquerra Republicana de Catalunya (il partito della sinistra repubblicana di Catalogna) Joan Tarda non riesce a crederci. Mercoledì sera si stava dando i pizzicotti. E raccontava con gioia a un collega del Congresso che imprevedibilmente il gruppo socialista aveva deciso di appoggiare la sua proposta di legge per chiedere al Governo di applicare in Spagna la sentenza del Tribunale di Strasburgo contro i crocefissi. Non era previsto che i socialisti votassero con l’Esquerra. Hanno negoziato, hanno "limato" qualcosa nel testo e lo hanno portato avanti. La proposta dice chiaramente che i crocefissi vanno tolti da tutti i "centri scolastici". Tarda era soddisfatto di questa stesura finale perché includerebbe anche le scuole paritarie nella guerra contro i simboli cristiani. La proposta è stata votata in Commissione educazione con 20 voti a favore e 16 contrari. Il Governo è stato molto cauto a proposito della sentenza di Strasburgo e, di fatto, il ministro dell’Educazione, Ángel Gabilondo, si era pronunciato in sfavore di un nuovo conflitto e a favore della libertà di scelta in merito delle scuole. Che senso ha che il Governo apra un nuovo fronte? Alcuni deputati che mercoledì hanno votato contro la proposta, sottolineano che essa è più di un gesto simbolico. Può implicare un appoggio alla riforma della legge sulla libertà religiosa perché darebbe una sponda alla richiesta di togliere i simboli religiosi dai luoghi pubblici. La posizione di José Bono, presidente della Camera, dopo che la Conferenza episcopale aveva ricordato che i politici cattolici che hanno votato a favore dell’aborto non possono comunicarsi, è un chiaro indizio del fatto che i socialisti vogliono iniziare una nuova guerra di religione. Zapatero, che ha perso consenso nei sondaggi, è convinto del fatto che questo conflitto gli gioverebbe. Per i cristiani può essere una nuova occasione per testimoniare che il Crocifisso non è solamente il simbolo di una cultura, delle radici di una tradizione o il ricordo della laicità dello Stato. Infatti non è l’immagine di un morto, ma di una Presenza viva che, attraversando 2.000 anni di storia, è capace di rispondere al desiderio dell’uomo. La guerra che sta incominciando è un’occasione per testimoniare che Colui che pende da quel legno non è un pensiero o un’ispirazione ma Qualcuno di reale. - ilsussidiario -

 
 
 

COMMERCIO EQUO E SOLIDALE CONTRO LE MULTINAZIONALI

Post n°2737 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Inaugurata alla fiera di Ancona la sesta edizione di Eco&Equo, vetrina del commercio equo e solidale e dello sviluppo sostenibile. Quasi 200 stand, 33 convegni, 11 laboratori per i ragazzi e tre spettacoli. Tanti i prodotti in esposizione: dagli eco-pannolini lavabili e riutilizzabili per bambini, ai materassi antiallergici in cocco e cotone. Per finire ai sacchetti di argilla contro i reumatismi. Quella del commercio equo e solidale, una forma di attività commerciale, nella quale l’obiettivo primario non è soltanto la massimizzazione del profitto, ma anche la lotta allo sfruttamento e alla povertà legata a cause economiche, politiche o sociali. Un tentativo di far lievitare il commercio internazionale, favorendo i lavoratori dei Paesi in via di sviluppo, con un trattamento economico e sociale equo e rispettoso. In antitesi alla politica delle multinazionali, che agiscono esclusivamente in ottica della massimizzazione del profitto. La Carta Italiana dei Criteri, alla base del Commercio Equo e Solidale. Best seller ritmante l’attività, combattendo prezzi, ritardo di pagamenti, grazie a canali commerciali alternativi, al fine di offrire degli sbocchi commerciali a condizioni ritenute più sostenibili per coloro che producono. I prodotti, i più disparati. Da tè e tisane, a caffè, zucchero di canna, cacao, artigianato. Gran parte dei prodotti serrata dai ritmi della produzione biologica, garantendo genuinità al consumatore. Durante il 2005, nella sola Unione Europea il Commercio equo e solidale ha raggiunto un fatturato record di 660 milioni€, due volte e mezzo maggiore rispetto allo stesso nel 2001. Sempre nell’UE, più di 79.000 i punti vendita che trattano merci solidali (57.000 di questi, supermercati comuni che vendono anche prodotti equi) mentre circa 2800, le botteghe del mondo presso cui offrono il loro servizio circa 100.000 volontari. Data l’attualità del problema, Ancona apre le porte specialmente alle scuole, affinchè transiti la cultura solidale, nel commercio, specialmente per i più giovani. Rita Occidente Lupo http://www.dentrosalerno.it/ - Pontifex -

 
 
 

UN ALTRO NO AI MATRIMONI GAY

Post n°2736 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Il senato della Grande Mela ha bocciato la legalizzazione dei matrimoni omosessuali. Hanno votato contro trenta deputati conservatori e otto democratici. Bloomberg: "Sono molto deluso"…

La grande mela boccia i matrimoni omosex. I senatori di New York hanno votato contro la legalizzazione dei matrimoni gay, frustrando così le aspettative degli attivisti che speravano che New York potesse diventare il sesto stato a legalizzare le unioni tra omosessuali. Il senato dello stato di New York si è espresso contro i matrimoni gay con 38 voti contrari e 24 a favore. Il governatore David Paterson, democratico favorevole a queste unioni, aveva già annunciato che avrebbe votato la legge se fosse passata. "Si tratta di una vittoria enorme", ha detto Maggie Gallagher, leader della Organizzazione Nazionale per i Matrimoni, ferma oppositrice della legge. "Questa è la volontà della gente. La nostra cultura non ha virato verso i matrimoni gay".

Unioni vietate in 40 stati

Negli Usa sono 40 gli stati che hanno specifiche leggi che vietano i matrimoni tra omosessuali, mentre gli stati dove questi sono legali sono Iowa, Connecticut, Massachusetts, New Hampshire e Vermont. Lo scorso mese, invece, anche il Maine si era espresso contro la legalizzazione. "E’ una questione di diritti civili. L’uguaglianza tra i matrimoni è importante tanto quanto l’emancipazione di qualsiasi gruppo sociale dall’oppressione e la garanzia di eguali diritti per tutta la comunità", ha commentato Paterson. "Per quanto possiamo essere delusi oggi, questo significa che dovremo raddoppiare i nostri sforzi domani". New York è uno degli stati più liberali di tutto il paese. Alcuni recenti sondaggi hanno mostrato che la maggioranza dei newyorchesi sarebbe favorevole ai matrimoni gay, anche se un recente sondaggio ha mostrato una sostanziale parità tra favorevoli e contrari.

Bloomberg deluso

Il sindaco di New York City Michael Bloomberg si è detto "molto deluso" per il voto del Senato. "I cambiamenti storici non si ottengono in modo semplice, ma questo voto era un passo cruciale che avrebbe esteso i diritti legali a tutte le coppie sposate", ha detto il sindaco. La legge non è mai passata al Senato, dove pure i democratici hanno una maggioranza seppur esigua (32 senatori democratici contro 30 repubblicani), proprio perché ci sono esponenti democratici che sono contrari alle unioni tra gay. "Facciamo un referendum e lasciamo che ad esprimersi sia la gente", ha detto Ruben Diaz, uno dei senatori democratici contrari alla legge. "Se dessimo alla gente l’opportunità di votare, la gente si opporrebbe", ha detto Diaz. - fattisentire -

 
 
 

ANTONIO SOCCI: MENDICO ANCORA AIUTO PER CATERINA...

Post n°2735 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

 

Molti di voi continuano, comprensibilmente, a chiedermi notizie di Caterina. Non posso scendere in particolari, ma naturalmente si tratta di una lotta drammatica. Per questo vorrei sommessamente domandarvi un piccolo aiuto, che tuttavia è grande per Caterina e per me (già vi ringrazio dal profondo del cuore)….Ma prima voglio ricordare che siamo nei giorni della Novena dell’Immacolata. Io ho riletto alcune pagine del libro di S. Alfonso M. de Liguori, "Le glorie di Maria". Vi consiglio caldamente di tuffarvi in questa fondamentale opera del grande Dottore della Chiesa, perché fa capire in modo travolgente chi è nostra Madre e com’è il Suo Cuore e quanto è accorata con noi poveracci….Commentando il versetto del Salve Regina che dice "Ad Te clamamus, exsules filii Hevae" (a Te ricorriamo, esuli figli di Eva), S. Alfonso fa capire perché bisogna pregare senza stancarsi mai e perché non si deve pensare assolutamente che Lei sia sorda al nostro grido di aiuto. Trascrivo qualche riga: "Poveri noi che andiamo errando in questa valle di lacrime… piangendo, afflitti da tanti dolori… Ma beato chi in mezzo a queste miserie si volge spesso verso la consolatrice del mondo, rifugio degli infelici, e invoca e prega devotamente la celeste Madre di Dio! ..‘Felice l’uomo che mi ascolta, vegliando alla mia porta ogni giorno’ (Prov 8, 34). Beato, dice Maria, chi ascolta i miei consigli e resta accanto alle porte della mia misericordia invocando la mia intercessione e il mio soccorso! (…) Questo desidera Maria da noi, di essere sempre invocata e implorata, non per mendicare da noi omaggi e onori, troppo al di sotto dei suoi meriti, ma affinché così, crescendo la nostra fiducia e devozione, essa possa maggiormente soccorrerci e consolarci: ‘Ella cerca quei devoti, dice san Bonaventura, che ricorrono a lei con fervore e reverenza. Questi predilige, nutre, accoglie come figli’ ". Per spiegare che la Madonna non solo corre, ma vola a soccorrere ogni suo figlio che piange, come Dio stesso, S. Alfonso cita le parole del Novarino: "Il Signore vola subito in aiuto di quelli che glielo chiedono, mantenendo fedelmente la promessa che ci ha fatto ‘chiedete e otterrete’, così Maria vola in nostro aiuto" quando la invochiamo. E perfino quando non la invochiamo, dunque "se Maria anche non richiesta è così pronta a soccorrere nei bisogni, che cosa non farà quando la si implora?". Bernardino da Busto afferma addirittura che "la nostra Regina vuole concedere a noi le sue grazie più di quanto noi desideriamo riceverle". Con la certezza di questa speranza chiedo umilmente a chi vuole e può di recitare ogni giorno, fino all’Immacolata, il "Memorare" per aiutare Caterina a superare le difficoltà attuali e a svegliarsi guarita. Trascrivo per tutti questa meravigliosa preghiera di S. Bernardo di Chiaravalle: Memorare piissima Virgo Maria, a saecula non esse auditum quemquam ad tua corrente praesidia, tua implorantem auxilia, tua petentem suffragia esse derelictum. Ego, tali animatus confidentia, ad te, Virgo virginum Mater, curro; ad te venio, coram te gemens peccator assisto. Noi, Mater Verbi, verba mea despicere, sed audi propitia ed exaudi. Amen. Traduzione: Ricordati, piissima Vergine Maria, che non si è mai udito che alcuno sia ricordo alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, abbia cercato il tuo soccorso e sia stato abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, Madre Vergine delle vergini, da te vengo, dinanzi a te mi prostro, gemendo peccatore. Non volere, Madre di Dio, disprezzare le mie parole, ma ascolta benevola ed esaudisci. Amen. Io voglio essere fra quanti invocano l’aiuto e il soccorso della Madre di Gesù e Madre nostra, in ginocchio "alle porte della Sua misericordia", notte e giorno…. Per Caterina la invoco e la invocherò instancabilmente notte e giorno… - 

lo Straniero - Antonio Socci

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 26
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Febbraio 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
 
 
 

ARTICOLI DI FEDE MOLTO BELLI

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963