ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 20/01/2010

15° ANNIVERSARIO DELLE LACRIMAZIONI DI MARIA A CIVITAVECCHIA

Post n°2962 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

PARROCCHIA di S.AGOSTINO - CIVITAVECCHIA

<>< --- LUNEDI' 1 FEBBRAIO 2010 --- ><>
ORE 20.15 - RADUNO presso LARGO MONS. D'ARDIA
(Monumento dell'Immacolata, a Civitavecchia)
ORE 20.30
PARTENZA DEL GRANDE
PELLEGRINAGGIO A PIEDI
aux flambeau
<>< --- MARTEDI' 2 FEBBRAIO 2010 --- ><>
FESTA DELLA PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
SANTE MESSE ORE: 7.30 - 10.30 - 17.30
ORE 16 ADORAZIONE EUCARISTICA E SANTO ROSARIO
Le Eucarestie saranno solennizzate dai canti delle Suore Piccole Figlie della Madre di Dio
“E’ mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta. Bisogna entrare.
Madre di Gesù Cristo, non vengo a pregare.
Non ho niente da offrire e niente da domandare.
Vengo solamente, Madre, per guardare te.
Guardarti, piangere di felicità, sapere questo
Che sono tuo figlio e tu sei qui… “ La Vierge a midì –P.Claudel 1915

DA MEDJUGORJE A CIVITAVECCHIA

La Madonna di Civitavecchia e’ alta 43 centimetri ed ha un basamento di 6 centimetri. Pesa poco piu’ di due chilogrammi ed e’ stata realizzata nel laboratorio dell’artigiano croato Sqepan Vlaho, in un villaggio nei pressi di Medjugorje. Viene acquistata nel 1994 da don Pablo Marin, parroco di Civitavecchia, e donata ai coniugi Anna Maria Accorsi e Fabio Gregori. Il 2 febbraio 1995, Jessica Gregori, (cinque anni), figlia di Annamaria e Fabio, scorge sulle guance della statuetta collocata in giardino delle lacrime di sangue. Le lacrimazioni si ripetono anche davanti a diversi testimoni. Il 5 febbraio inizia il “Diario del Vescovo” che annota impressioni sulla vicenda. Monsignor Girolamo Grillo e’ scettico e sospettoso. Le prime analisi sul sangue confermano che si tratta di liquido biologico. La statuina e’ sottoposta ad esorcismo e portata al Policlinico “Agostino Gemelli” per delle radiografie e una TAC. Il 28 febbraio esplode la notizia che si tratta di sangue umano con caratteristiche maschili. Il vescovo si reca in Vaticano dal cardinale Joseph Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Si mette in moto la magistratura per accertare eventuali trucchi e la statuina viene posta sotto sequestro. Il 15 marzo alle ore 8,15 la lacrimazione di sangue nelle mani dello stesso vescovo Girolamo Grillo. Il fatto straordinario si verra’ a conoscere solo venti giorni dopo. Il 9 giugno e’ lo stesso Giovanni Paolo II a pregare davanti alla statuina. Siamo nel suo appartamento. Col vescovo Grillo il segretario personale del papa, Stanislao Dsziwisz. La Madonnina torna definitivamente nel quartiere di Pantano il 17 giugno dando inizio al pellegrinaggio dei fedeli che continua tutt’ora. E il 17 giugno si chiude anche il “Diario del Vescovo”. L’8 ottobre 2000 monsignor Girolamo Grillo invia una lettera a Giovanni Paolo II con un solenne giuramento su Dio, Gesu’ Cristo, lo Spirito Santo e Maria Madre di Dio. Afferma di aver visto lacrimare sulle sue mani la statuina della Madonna proveniente dalla parrocchia di S. Agostino in Civitavecchia. “Di questo fatto – scrive il vescovo – sono stato testimone oculare e pertanto non posso minimamente dubitare della sua realtà”.

L’INDAGINE DELLA COMMISSIONE TEOLOGICA

Dopo i primi accertamenti che facevano ritenere l’evento delle lacrimazioni meritevole di attenta considerazione, venne istituita dal Vescovo, dopo essersi consultato con i vertici della Chiesa, una Commissione teologica per studiare il fenomeno.  La Commissione, dopo aver effettuato indagini sulla famiglia Gregori, si espresse per una valutazione positiva nei loro confronti con l’esclusione di ogni intenzione di inganno. I coniugi Gregori vennero anche ascoltati direttamente da tutta la Commissione riunita, riportandone una impressione positiva. Per altro la stessa Magistratura aveva già condotto puntigliose indagini e perquisizioni, senza trovare nessun reato di frode o inganno a carico della famiglia. Vennero verificati anche i frutti di vita che sono conseguiti all’evento. Tutti i testimoni interrogati dalla Commissione affermarono di aver avuto un cambiamento spirituale, una conversione, o un maggiore impegno di vita cristiana e di preghiera a seguito di quella esperienza. Inoltre verso la statuina nacque e si sviluppò una notevole e costante devozione, e si attestarono conversioni, risveglio di fede e di preghiera, segnalazioni di grazie ricevute. Espletate quindi tutte le ricerche e indagini ritenute opportune per verificare la veridicità del fatto, gli undici membri della Commissione espressero, ognuno per conto proprio, un parere personale. La verità del fatto venne da tutti riscontrata, per cui non vi era stato nessun giudizio negativo nei suoi confronti. Per quanto riguarda l’interpretazione del fatto, il parere personale risultò diversificato. Uno dei membri della Commissione affermò che "non ci sono argomenti per affermare che il fenomeno rivesta le caratteristiche di un intervento soprannaturale". Tre di essi, dopo aver escluso trucco, frode, manomissione di statua, e quindi ammesso la veridicità del fatto, si astennero dal pronunciare un giudizio circa la soprannaturalità di esso in quanto a loro avviso sarebbe stato opportuno un esame più approfondito del contesto e la lettura del senso specifico dell’evento. Pertanto il loro può essere definito parere sospensivo o dubitativo. Mentre sette membri della Commissione espressero parere affermativo o non contrario. Questi, oltre a dichiararsi a favore della veridicità dell’evento, hanno anche ritenuto di pronunciarsi, in coscienza, a favore della soprannaturalità del fatto.

 
 
 

ALFONSO RARTISBONNE: L'EBREO CONVERTITO DA MARIA

Post n°2961 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Due uomini discutono serenamente tra loro, in una villa di Roma.
L'uno è il barone De Bussières. L'altro è il giovane Alfonso Ratisbonne, ebreo. Siamo nel 1842.
Ascoltiamo che cosa stanno dicendo.
- Vorrei chiedervi un favore - dice il barone De Bussières al giovane Ratisbonne.
- Vediamo di che si tratta? - risponde il giovane.
- Semplicemente di questo; accettare di portare indosso questa medaglia, la medaglia miracolosa. Secondo il vostro modo di vedere, la cosa dovrebbe essere del tutto indifferente, mentre a me recherebbe un grande piacere.
- Se è così, per dimostrarvi che gli ebrei non sono poi tanto ostinati e testardi come si crede, accetto di portare la vostra medaglia.
A questo punto, il giovane Ratisbonne racconta lui stesso ciò che avvenne e ciò che egli disse: - Detto, fatto. Il barone mi mette al collo la medaglia, mentre io, scoppiando a ridere, esclamo: "Eccomi ormai cattolico, apostolico, romano."

Chi è Alfonso Ratisbonne?

È un giovane ebreo, già al colmo della sua fortuna. Dalla vita ha avuto tutto. Da poco tempo si è anche fidanzato con una ragazza di nome Flora. Quanto alla sua fede: "Non credevo più neanche in Dio", confesserà dopo.
Ma la Madonna, Madre universale, vegliava su di lui, e lo attendeva a Roma. Qui lo fece capitare per caso nella Chiesa di S. Andrea delle Fratte, e gli operò il miracolo che avrebbe rivoluzionato tutta la sua vita brillante quanto effimera e fatua.
Tutto era iniziato appunto da quella medaglietta miracolosa che gli era stata offerta dall'amico barone De Bussières, e che egli aveva accettato solo per fargli piacere.
Si era lasciato mettere al collo la Medaglia; ci aveva scherzato sopra, ma già non ci pensava più.
L'amico barone, però, sapeva quel che faceva era uomo di fede, confidava nella potenza miracolosa della medaglietta, e pregava intensamente perché l'Immacolata operasse nell'animo di Alfonso, disfatto dall'incredulità.
La notte di quello stesso giorno, svegliatosi di soprassalto, Alfonso vide alta dinanzi a sé l'immagine di una grande Croce, di forma particolare, senza Gesù Crocifisso, che egli inutilmente tentò di scacciare.
Era la Croce della Medaglia miracolosa. Ma egli non lo sapeva, perché non aveva neppure guardato la Medaglia che portava indosso, né lo interessava affatto guardare una Medaglia! Proprio lui !

Il giorno seguente...

Il giorno seguente, stranamente, Alfonso si sentì spinto ad accompagnare lo stesso amico De Bussières alla Chiesa di S. Andrea delle Fratte, dove il barone aveva da sbrigare una commissione di lavoro.
La carrozza si fermò sulla piazzetta della Chiesa. Scesero tutti e due. Il barone entrò in Chiesa e si recò subito in sacrestia per incontrarsi con le persone interessate alla commissione. Alfonso, invece, dapprima esitante, entrò poi anche lui nella Chiesa. E si trovò solo, distratto e vuoto.

"La Chiesa di S. Andrea delle Fratte - così egli stesso racconta in seguito - è piccola, povera e quasi sempre deserta. Quel giorno ero solo o quasi solo. Nessun oggetto d'arte attirava la mia attenzione. Passeggiavo macchinalmente girando gli sguardi attorno a me. Ricordo soltanto che un cane nero scodinzolava dinanzi a me... Ben presto anche quel cane disparve. La Chiesa intera disparve; io non vidi più nulla... O meglio, mio Dio, io vidi una sola cosa! ...
Come potrei parlarne? La parola umana non può facilmente esprimere ciò che è inesprimibile. Quando arrivò il barone De Bussières mi trovò col volto rigato di pianto. Non potei rispondere alle sue domande... tenevo in mano la medaglia che avevo appesa al collo e coprivo di baci l'immagine della Vergine... Era Lei, sicuramente Lei!
Non sapevo dove ero, non sapevo se ero Alfonso o un altro; provavo in me un tale cambiamento che mi pareva essere un altro; cercavo di ritrovare me stesso e non mi ritrovavo... Non riuscivo a parlare; non volevo dire niente; sentivo in me qualche cosa di solenne e di sacro che mi costringeva a cercare un sacerdote".

Più tardi, calmatasi la vivissima emozione provata, così spiegò all'amico "Ero da pochi istanti nella chiesa di S. Andrea, quando, improvvisamente, mi sentii afferrato da un turbamento inesprimibile. Alzai gli occhi; l'edificio intero era come scomparso ai miei sguardi; una sola cappella aveva concentrato tutta la luce. In un grande fascio di luce, mi è apparsa, dritta, sull'altare, alta, brillante, piena di maestà e di dolcezza, la Vergine Maria, quale si vede sulla Medaglia Miracolosa; una forza irresistibile mi ha spinto verso di Lei. La Vergine mi ha fatto segno con la mano di inginocchiarmi. Mi è parso che dicesse: 'Bene!' Non mi ha parlato, ma io ho compreso tutto".

Proprio la Vergine della Medaglia Miracolosa era dunque apparsa ad Alfonso Ratisbonne quel giovedì 20 gennaio 1842.

75 anni più tardi.

75 anni più tardi, il 20 gennaio 1917, a Roma, nella Cappella del Collegio Internazionale dei Frati Minori Conventuali, il Padre Rettore sta raccontando ai giovani frati l'episodio della prodigiosa conversione dell'ebreo Alfonso Ratisbonne, divenuto poi gran Servo di Dio e morto in concetto di santità.
Tra questi c'è un giovane straordinario, fra' Massimiliano Maria Kolbe, l'ardente innamorato dell'Immacolata, colui che darà vita al Movimento mariano più vasto dell'epoca moderna, la Milizia dell'Immacolata, un esercito di cavalieri schierati in campo sotto la guida dell'Immacolata, la Celeste Condottiera e Invincibile guerriera che "schiaccerà il capo" al nemico (Gn 3,15).
Con estremo interesse fra' Massimiliano ascolta il racconto della conversione di Alfonso Ratisbonne. Ne rimane visibilmente commosso. Si rende conto del valore della Medaglia miracolosa, di cui l'Immacolata si serve per operare fatti di grazia anche portentosi.
Gli balena allora nell'animo l'ispirazione di servirsi della Medaglia miracolosa come scudo e insegna dei "cavalieri dell'Immacolata", come scorta di "proiettili" e "mine" spirituali che i cavalieri dovranno adoperare per fare breccia negli animi chiusi e duri alle operazioni della grazia divina.
È un'ispirazione. Fra' Massimiliano non la lascia passare a vuoto. L'accoglie e la custodisce nel cuore. Un giorno non lontano la Milizia dell'Immacolata - il 16 ottobre dello stesso anno - partirà con la Medaglia miracolosa quale insegna e arma dei novelli cavalieri.
Da quel 20 gennaio, inoltre, fra' Massimiliano amò di un amore speciale la Chiesa di S. Andrea delle Fratte; la visitava frequentemente e vi sostava in devota orazione. Quando divenne Sacerdote, infine, volle celebrare la sua prima S. Messa all'altare dove la Madonna era apparsa all'ebreo Alfonso Ratisbonne.

Sacerdote di Gesù e Cavaliere dell'Immacolata, San Massimiliano è l'apostolo mariano dei tempi nuovi, folle di amore, ardente di zelo, forte del celeste pegno della Medaglia miracolosa.

A San Massimiliano, per la famiglia

San Massimiliano, dopo aver speso le tue energie
per l'annuncio del Vangelo a tutti gli uomini sotto la guida di Maria,
ad Auschwitz hai offerto la tua vita
affinché una famiglia non fosse privata dello sposo e del padre.

Per il tuo eroico martirio di carità,
insegnaci che la famiglia è un dono
per il quale vale la pena sacrificare noi stessi.

Tu hai trovato in Maria la fonte alla quale attingere le grazie
per essere un coraggioso e fedele discepolo di Gesù.

Aiutaci ad accoglierla come nostra Madre
per sperimentare la forza della sua intercessione nel cammino della vita.

Sii con noi, san Massimiliano,
e prega per le necessità della nostra famiglia.
Amen

 
 
 

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI

Post n°2960 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

TERZO GIORNO (20.1.)

“Testimoniare consapevolmente”
“Sei tu l’unico a Gerusalemme a non sapere quello che è successo in questi ultimi giorni?” (Lc 24, 18)
1 Samuele 3, 1-10 - Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta
Salmo 23(22), 1-6 - Il Signore è il mio pastore
Atti 8, 26-40 - Allora Filippo [...] gli annunziò chi era Gesù
Luca 24, 13-19 - Essi però non lo riconobbero, perché i loro occhi erano come accecati
Commento:
Crescere nella fede è un cammino complesso. Molte persone oggi, nel mondo, vivono di mille impegni, pressioni e responsabilità. Più ci circondiamo di pressanti attività, maggiore è poi la possibilità di travisare ciò che in effetti è davanti ai nostri occhi. Come i due discepoli nel vangelo, anche noi talvolta pensiamo di conoscere che cosa è reale, e cerchiamo di spiegare la nostra vita agli altri, ma invece non siamo coscienti dell’intera verità. Nel mondo di oggi siamo invitati a scorgere Dio anche negli eventi della vita più sorprendenti e improbabili. Nell’odierna lettura dall’Antico Testamento ascoltiamo come Dio chiama Samuele e lo invita a rendere testimonianza. Samuele deve, anzitutto, ascoltare la sua parola. Ascoltare richiede un’aperta disposizione e una volontà di prestare attenzione a Dio. Questo desiderio di ascoltare la parola di Dio è anche presente nella lettura degli Atti, nell’episodio di Filippo e l’Etiope. Essi testimoniano la loro fede rispondendo a quanto viene loro chiesto in quel preciso momento storico. Essi ascoltano con attenzione e rispondono appropriatamente. Il salmo del buon pastore riflette la quieta fiducia di colui che è consapevole della tenera cura di Dio, che raduna il gregge e lo conduce a verdi pascoli.
Durante questa Settimana di preghiera cerchiamo di riconoscere Dio nelle nostre esperienze e nei nostri incontri di ogni giorno. Incontriamo continuamente persone familiari e altre che sono sconosciute, e possiamo imparare dalle esperienze spirituali gli uni degli altri tanto da acquisire una nuova visione della realtà di Dio. Questa consapevolezza della presenza di Dio ci sprona a lavorare per l’unità dei cristiani.
Preghiera:
O Signore Gesù, buon pastore,
Tu ci vieni incontro e rimani in noi nella vita di tutti i giorni.
Ti preghiamo: donaci la grazia di essere consapevoli di tutto ciò che Tu fai per noi.
Ti chiediamo di prepararci ad essere aperti a tutto quanto Tu ci offri
e di ricondurci tutti insieme. Amen.
Domande per la riflessione personale
1. Quando ti sei accorto della presenza di Dio nella tua vita?

2. Sei consapevole delle celebrazioni e delle tragedie globali? In quale modo le nostre chiese potrebbero, insieme, rispondere ad esse?

3. Esserne consapevoli è sufficiente, oppure si potrebbe far qualcosa di più per testimoniare la nostra fede?

4. In quale modo ti accorgi della presenza di Dio, anche quando non corrisponde alle tue aspettative?

 
 
 

NOTIZIE DI SUOR EMMANUEL DA MEDJUGORJE DEL 15 GENNAIO 2010

Post n°2959 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Cari figli di Medjugorje, lode a Gesù e Maria!

1 – Il 2 gennaio Mirjana ha ricevuto la sua apparizione mensile a casa sua. Dopo l’apparizione, ha condiviso il seguente messaggio: "Cari figli! Oggi vi chiamo, con completa fiducia e gioia, a seguirmi perché desidero che conosciate mio Figlio. Non temete, figli miei, sono qui con voi, sono accanto a voi. Vi mostrerò la strada per perdonare voi stessi, per perdonare gli altri, e con sincero pentimento del cuore, a inginocchiarvi davanti al Padre. Fate morire in voi tutto ciò che vi impedisce di amare e di salvare – perché siate con Lui ed in Lui. Decidetevi per un nuovo inizio, un inizio di amore sincero di Dio stesso. Grazie." La sera del 31 dicembre 2009, Marija ha detto a Maria Santissima che per il giorno dopo, festa della Madre di Dio e primo giorno dell’anno, molti pellegrini le avevano chiesto di poter assistere alla apparizione a casa sua alle 17.40. Poiché però la cappella in casa sua è molto piccola, con molto dispiacere non sarebbe stata in grado di accontentare tutti. Così suggerì alla Madonna un cambiamento di programma: se poteva apparire sulla collina delle apparizioni, all’aperto, permettendo a tutti di partecipare e rinunciando ad apparire alle 17,40 nella sua cappella. La Gospa rispose che quel giorno sarebbe apparsa due volte, sia in cappella che sulla collina! Così, la sera del 1 gennaio, eravamo tutti sulla collina del Podbrdo, recetendo il Rosario sotto una pioggia scrosciante, con i piedi nel fango ed i cuori in festa. L’apparizione durò un abbastanza a lungo e Marija ci disse: " La Gospa è venuta con legioni di Angeli! Ci ha guardato tutti sorridendo e dicendo: ‘Siete la mia gioia, siete la mia speranza.’ Poi ci ha chiesto con urgenza di vivere i messaggi che Lei continua a darci"

Così abbiamo iniziato l’anno 2010 con Maria e le sue legioni di Angeli, e vi abbiamo tutti affidato alla Sua cura materna !

2 – Il Cardinale desidera tornare a Medjugorje. Il Cardinal Schonborn (di Vienna) è venuto privatamente in pellegrinaggio a Medjugorje per Capodanno. E’ stato un evento capitale nella storia di Medjugorje. Che gioia ci ha dato la venuta del Cardinale ! Una delle numerose cose positive che sono scaturite da questo pellegrinaggio, è che ha sradicato dalla mente delle persone l’idea che Medjugorje era "proibita". Molte volte, quando c’era una occasione di andare a Medjugorje, molta gente diceva "No, non è riconosciuta dalla Chiesa". Questo è vero, ma queste persone confondevano la dizione "non è riconosciuta" con "è proibita". In effetti Medjugorje non è mai stata "proibita", ma la Chiesa non si è ancora pronunciata. Mentre attendiamo questo "pronunciamento" TUTTI abbiamo questa meravigliosa opportunità di andare sul posto in pellegrinaggio privato, perché solo i pellegrinaggi ufficiali (quelli organizzato da una diocesi o da una parrocchia) non sono autorizzati. Anche questa situazione è una grande grazia, perché in qualsiasi momento nei 28 anni passati, la Chiesa avrebbe potuto proibire anche i pellegrinaggi privati. Dalle riflessioni del Cardinale, come recentemente pubblicato da vari giornali, ecco un stralcio di alcune parti delle Sue conversazioni che ci hanno toccato di più. Il Cardinale ha dichiarato che è venuto come pellegrino, per pregare e convertirsi. Questa è la migliore disposizione interiore da avere quando si viene a Medjugorje. Per più di venti anni, aveva avuto nel cuore il desiderio di recarsi a Medjugorje, avendone visto i buoni frutti nella sua diocesi e dovunque. Per esempio:

Vocazioni sacerdotali – nel seminario di Vienna, la maggioranza delle vocazioni sono nate in Medjugorje o attraverso Medjugorje.

Conversioni – ne sono avvenute tantissime di ogni estrazione sociale. Il Cardinale ne ha potute verificare di bellissime anche fra le persone vicine a lui

Guarigioni fisiche e morali – di tantissime persone arrivate a Medjugorje distrutte, dalla droga, dalla disperazione, dal dolore della perdita di una persona cara..

Qualità della preghiera – nei gruppi della sua diocesi legati a Medjugorje, come vivono gioiosamente la loro fede e perseverano nella adorazione e nei sacramenti! Ha accennato alla chiesa dei domenicani a Vienna rigurgitante di fedeli ogni giovedi per diverse ore! A Medjugorje il Cardinale ha guidato personalmente l’adorazione notturna del mercoledì, di fronte a migliaia di pellegrini. E’ salito sul Kricevac pregando la Via Crucis, e sulla collina delle apparizioni pregando il Rosario. Irradiava una gioia incontenibile.

Maria – "Sono venuto a Medjugorje per essere vicino alla Madre di Dio" ha dichiarato il Cardinale durante l’adorazione in Chiesa.

Confessioni – Come la maggioranza dei sacerdoti che ascoltano le confessioni a Medjugorje, il Cardinale è stato toccato dalla sincerità e dalla profondità delle confessioni che ha ascoltato.

I Francescani – Il Cardinale ha avuto contatti diretti e fraterni con i nostri sacerdoti

I Veggenti – Il Cardinale era già stato toccato dalla modestia e semplicità di Ivan e di Marija incontrati in precedenza a Vienna in occasione di una serata di preghiera nella Cattedrale. A Medjugorje ha avuto occasione di incontrare alcuni altri veggenti rimanendone impressionato.

Azioni – Alloggiato presso la Comunità del Cenacolo (fondata da Suor Elvira per il recupero di giovani) il Cardinale ha toccato con mano i frutti di misericordia che derivano da Medjugorje, dove migliaia di giovani sono stati salvati dalla distruzione ed anche dalla morte. Il Cardinale ha anche visitato il "Villaggio della Madre" fondato da Padre Slavko, e "I pasti di Maria",(Mary’s meals) una realtà caritativa nata attraverso Medjugorje fondata dallo scozzese Magnus MacFalrane, che provvede all’ alimentazione di bambini denutriti in tutto il mondo ("I Pasti di Maria" stanno svolgendo un grandissimo lavoro in Haiti, dove sfamano tanti bambini poveri di due anni.) Tutto ciò fece dire al Cardinale che se si giudica l’albero dai frutti, frutti buoni non possono che venire da alberi buoni. Una gioia profonda si poteva leggere sul volto del Cardinale e tutti siamo stati toccati da questo atteggiamento.Infine, chiedendogli direttamente sulla posizione della Chiesa circa Medjugorje, il Cardinale ha dichiarato chiaramente "Non sono in grado, né ho l’intenzione, di organizzare un pellegrinaggio diocesano a Medjugorje, come abbiamo fatto a Roma ed in Terra Santa. Non è peraltro stato mai proibito né dalla Conferenza Episcopale né da Roma, di venire a Medjugorje come pellegrini, ma, e per me questo è molto importante, i pellegrini devono essere accompagnati spiritualmente, lo vedo specialmente per me come Arcivescovo di Vienna. Quando vedo che centinaia o migliaia di persone della mia diocesi vengono in pellegrinaggio a Medjugorje, che si creano nuovi gruppi di preghiera, che nascono vocazioni sacerdotali, che avvengono conversioni, allora come vescovo devo assicurarmi che questi pellegrini abbiano un buon accompagnamento spirituale". Il Cardinal Schonborn ha avuto il 15 gennaio un’udienza privata con il Papa. Dopo di ciò ha scritto da Roma al Vescovo di Mostar dicendo: "Ho ricevuto la vostra recente lettera del 2 gennaio. Mi dispiace se avete avuto l’impressione che il mio pellegrinaggio a Medjugorje non abbia servito alla pace. Non era assolutamente la mia intenzione... La Madre di Dio ed il suo Figlio divino guideranno certamente tutte le cose verso il bene. Con questa certezza, la saluto fraternamente nel Signore e rimango suo… Cristoph Card.Schonborn O.P.. Il Cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Santa Sede, visiterà Mostar il 23 gennaio per ordinare Arcivescovo Monsignor Petar Rajic. Monsignor Rajic è stato desiganto dal Papa quale Nunzio Apostolico in Kuwait, Bahrain e Qatar e come Delegato Apostolico nella penisola arabica. I suoi genitori sono di Doljai, diocesi di Trebinje-Mrkan. Preghiamo intensamente che questa speciale visita porti comprensione profonda fra Mostar, Medjugorje e Roma!

3 – Il Santo che ha scelto Enfants de Medjugorje per l’anno 2010 è … La Santa famiglia! Niente di meno che Gesù stesso, con Maria e Giuseppe! Ciò è provvidenziale per le famiglie che hanno tanto bisogno di soccorso oggi! Il nostro compito è quello di pregare perché le famiglie siano benedette, sante e felici! Una forte protezione da parte della Santa Famiglia sarà quello che ci vuole all’inizio di questo nuovo anno! D’altra parte, senza sapere che avremmo ricevuto la Santa Famiglia come protettrice per il 2010, nel novembre scorso abbiamo costruito nel nostro giardino un presepe in grandezza naturale con delle belle statue in resina anch’esse in grandezza naturale (vedi PS1). Maria è seduta, con le mani aperte, ed il Bambino riposa ai suoi piedi in una vera mangiatoia. Il luogo è diventato un luogo di preghiera accessibile a tutti! Ai ragazzi del quartiere piace venire a guardare il piccolo Gesù, come una volta facevano i pastori. L’idea è di permettere alle madri che hanno abortito anche spontaneamente, o che hanno visto morire un loro figlio in qualsiasi modo, di mettere veramente il loro figlio nelle mani della Vergine che in Cielo possa vegliare particolamente su di lui. Così queste madri saranno profondamente confortate, avranno la pace e saranno anche guarite da mali quali una invincibile tristezza, un’angoscia mortale, una ossessionante colpevolezza ecc. Questo Presepe è quindi un luogo di preghiera dove molti cuori saranno guariti dalla Misericordia di Dio e dalla tenerezza del Bambino Gesù! Il piccolo Bambino Gesù è bellissimo. Per la guarigione interiore di coloro che vengono a raccogliersi davanti al Bambino, é importante guardarLo ed essere guardati da Lui. E' la potente terapia dell' innocenza di Dio che agisce. Venite a vedere il Presepio nel vostro prossimo pellegrinaggio!

4 – L’anno dei sacerdoti. Ecco la preghiera per i sacerdoti di questo mese (è l’originale):

"Ti ringraziamo Dio Padre nostro, per coloro che hanno risposto alla Tua chiamata al ministero sacerdotale. Accetta questa preghiera che Ti offriamo per loro. Riempi i Tuoi sacerdoti con la certezza del Tuo amore. Apri il loro cuore alla potenza ed alla consolazione del Tuo Santo Spirito. Guidali a nuove profondità di unione con Tuo Figlio. Aumenta in loro la fede nei Sacramenti che celebrano e che ci nutrono, rafforzano e guariscono. Signore Gesù Cristo, fa’ che questi Tuoi sacerdoti, ci ispirino a cercare la santità con la potenza del loro esempio, come uomini di preghiera che meditano la Tua Parola e seguono la Tua Volontà. O Maria, Madre di Cristo e Madre nostra, abbi materna cura di questi prediletti, così cari al Cuore di Tuo Figlio. Intercedi per i nostri sacerdoti che offrendo il Sacrificio della Messa, siano sempre più conformi all’ immagine di Tuo Figlio, nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.

San Giovanni Maria Vianney, patrono universale dei sacerdoti, prega per noi e per i nostri sacerdoti"

O Madre di Dio, carissima Gospa, Tu pure sei la nostra gioia e la nostra speranza ! Non abbandonare noi peccatori ! Fa che possiamo avvicinarci maggiormente a Te in questo 2010!

Suor Emmanuel -

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oppure pray@childrenofmedjugorje.com

 
 
 
 
 

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Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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