ASCOLTA TUA MADRE

LE LACRIME DI UNA MADRE NON ASCOLTATA

 

FERMIAMO LA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA

 

TELEFONO VERDE "SOS VITA" 800813000

CHE COSA E' IL TELEFONO "SOS VITA"?
 
È un telefono “salva-vite”, che aspetta soltanto la tua chiamata. E' un telefono verde, come la speranza la telefonata non ti costa nulla,
Vuole salvare le mamme in difficoltà e, con loro, salvare la vita dei figli che ancora esse portano in grembo.
E quasi sempre ci riesce, perché con lui lavorano 250 Centri di aiuto alla vita.
 
Il Movimento per la vita lo ha pensato per te
 
Puoi parlare con questo telefono da qualsiasi luogo d’Italia: componi sempre lo stesso numero: 800813000.
 
Risponde un piccolo gruppo di persone di provata maturità e capacità, fortemente motivate e dotate di una consolidata esperienza di lavoro nei Centri di aiuto alla vita (Cav) e di una approfondita conoscenza delle strutture di sostegno a livello nazionale. La risposta, infatti, non è soltanto telefonica.
 
Questo telefono non ti dà soltanto ascolto, incoraggiamento, amicizia, ma attiva immediatamente un concreto sostegno di pronto intervento attraverso una rete di 250 Centri di aiuto alla vita e di oltre 260 Movimenti per la vita sparsi in tutta Italia.

 
DUE MINUTI PER LA VITA

Due minuti al giorno è il tempo che invitiamo ad offrire per aderire alla grande iniziativa di
preghiera per la vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in
occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.
Nella preghiera vengono ricordati ed affidati a Dio:
 i milioni di bambini uccisi nel mondo con l’aborto,
 le donne che hanno abortito e quelle che sono ancora in tempo per cambiare idea,
 i padri che hanno favorito o subito un aborto volontario o che attualmente si trovano accanto ad
una donna che sta pensando di abortire,
 i medici che praticano aborti ed il personale sanitario coinvolto, i farmacisti che vendono i
prodotti abortivi e tutti coloro che provocano la diffusione nella società della mentalità abortista,
 tutte le persone che, a qualsiasi livello, si spendono per la difesa della vita fin dal concepimento.
Le preghiere da recitarsi, secondo queste intenzioni, sono:
 Salve Regina,
 Preghiera finale della Lettera Enciclica Evangelium Vitae di Giovanni Paolo II
 Angelo di Dio,
 Eterno riposo.
Il progetto è quello di trovare 150.000 persone, che ogni giorno recitino le preghiere. Il numero corrisponde a quello - leggermente approssimato per eccesso – degli aborti accertati che vengono compiuti ogni giorno nel mondo, senza poter conteggiare quelli clandestini e quelli avvenuti tramite pillola del giorno dopo. Per raggiungere tale obiettivo occorre l’aiuto generoso di tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita.

“Con iniziative straordinarie e nella preghiera abituale,
da ogni comunità cristiana, da ogni gruppo o associazione,
da ogni famiglia e dal cuore di ogni credente,
si elevi una supplica appassionata a Dio,
Creatore e amante della vita.”
(Giovanni Paolo II, Evangelium Vitae, n. 100)

Ulteriori informazioni su: www.dueminutiperlavita.info
 

PREGHIERA A MARIA PER LA VITA GIOVANNI PAOLO II

O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi,
affidiamo a Te la causa della vita:
guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere,
di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà.
Fà che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita.
Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo,
la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza
e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire,
insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore
a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.
Giovanni Paolo II


 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 29/01/2010

......IN CAMMINO CON MARIA.........

Post n°3011 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

La rubrica, "In cammino con Maria", é affidata a don Maurizio Gagliardini, sacerdote della Diocesi di Novara, fondatore e presidente dell'Associazione "Difendere la vita con Maria". Lo ringraziamo per aver accettato il nostro invito, arricchendo così la nostra rivista. L'intenzione della rubrica è di offrire, di volta in volta, degli spunti di meditazione che siano come dei piccoli passi alla scuola della Regina della Pace. Passi che vorrebbero aiutare a progredire un poco nella via del Vangelo che Maria viene a ricordarci; passi non solitari, ma di comunione con la Chiesa; passi che, senza anticipare i suoi giudizi, si mettano docilmente nella sua scia. Segnali e indicazioni dunque, che invitano a ripercorrere il sentiero indicato da Maria in tutti questi anni, nell'auspicio di sostenere il cammino spirituale di chi legge,per seguire, sotto la guida della Chiesa, in modo docile e concreto, Colui che è la Via.

Amare la vita

Cari amici di Medjugorje mi immagino che questo giornalino arriverà nelle vostre case all'inizio del mese di febbraio, proprio quando tutta la Chiesa italiana celebra la giornata della vita, domenica 7 febbraio. Quest'anno per la trentaduesima edizione i Vescovi invitano tutti a riflettere sui necessari sostegni alla famiglia, non ultimo quello economico, con un messaggio dal tema: "La forza della vita una sfida nella povertà". "Chi guarda al benessere economico alla luce del Vangelo sa che esso non è tutto", - ci ricordano i Vescovi - "infatti, può servire la vita, rendendola più bella e apprezzabile e perciò più umana". Il messaggio per la giornata della vita ribadisce che "la Chiesa si impegna per lo sviluppo umano integrale, che richiede anche il superamento dell'indigenza e del bisogno"[ ... ] "Proprio perché conosciamo Cristo, la Vita vera, sappiamo riconoscere il valore della vita umana e quale minaccia sia insita in una crescente povertà di mezzi e risorse. Proprio perché ci sentiamo a servizio della vita donata da Cristo, abbiamo il dovere di denunciare quei meccanismi economici che, producendo povertà e creando forti disuguaglianze sociali, feriscono e offendono la vita, colpendo soprattutto i più deboli e indifesi." "Anche la crisi economica che stiamo attraversando può costituire un'occasione di crescita: la bellezza della condivisione ci spinge a prenderci cura gli uni degli altri. Ci fa capire che non è la ricchezza economica a costituire la dignità della vita, perché la vita stessa è la prima radicale ricchezza, e perciò va strenuamente difesa in ogni suo stadio, denunciando ancora una volta, senza cedimenti sul piano del giudizio etico, il delitto dell'aborto". "Sarebbe assai povera ed egoista" sottolineano i Vescovi una società che, sedotta dal benessere, dimenticasse che la vita è il bene più grande. Del resto, come insegna il Papa Benedetto XVI nella recente Enciclica Caritas in veritate, "rispondere alle esigenze morali più profonde della persona ha anche importanti e benefiche ricadute sul piano economico" (n. 45), in quanto "l'apertura moralmente responsabile alla vita è una ricchezza sociale ed economica" (n. 44).

Credere in famiglia

Sono veramente lieto di avere questa serena e pacata occasione di riflettere con tutti voi su questo tema. E non è improbabile che esso possa magari anche rivelarsi un'occasione di dialogo e di scambio di opinioni in casa sui valori fondanti e non negoziabili, come ci ha spesso indicato anche il Papa Benedetto XVI, quali la vita, famiglia e l'educazione. Queste riflessioni emergono alla luce e alla presenza materna di Maria, che non si stanca mai di sospingerci verso il bene della preghiera, che non è mai un'allontanarsi dalla realtà né tanto meno dai problemi, ma è una forza in grado di illuminarci ed a sostenerci. Qualche anno fa il Vescovo di Novara, Mons. Renato Corti, nella lettera pastorale e in diverse omelie ha espresso un auspicio "come una profezia", cioè che il popolo amante della vita sia sensibile alla tematica della pace e viceversa.

Il confessionale luogo della vita e della pace

Mi pare bello qui rilevare che questo bene - della vita e della pace - ha trovato una sua profonda unione proprio a Medjugorje, dove la Regina della Pace ha ripetutamente richiamato tutti alla sacralità della vita e al valore della famiglia. Spesso con parole accorate è ritornata su questo tema pensando alle nostre situazioni concrete. Questo mondo di affetti, che è la famiglia e la vita, sono in taluni casi al centro di grandi sofferenze: come quando si interrompe il dialogo comunicativo tra genitori e figli e tra figli e genitori; come quando si verifica il caso di una famiglia che "si rompe" e ha bisogno di un supplementare soccorso d'amore per capire, accettare, andare incontro e perdonare; oppure addirittura come quando una vita viene per diversi motivi violata attraverso il ricorso all'aborto o con pratiche contraccettive. Questa armoniosa intesa che si stabilisce fra la pace e la vita non è certo uno slogan di facciata, ma alla scuola di Maria diventa un progetto di vita, un cantiere aperto dove nulla si improvvisa senza fatica, ma tutto si conquista con la fede, la fiducia, la generosità e l'amore, e soprattutto attraverso la gratuità. Questo intende Maria, la Regina della Pace, quando invita alla conversione. Ciò che avviene però in questa terra veramente benedetta di Medjugorje è un straordinario soccorso della Provvidenza che con voce materna e con sollecitudine pedagogica conduce ciascuno a fare un'esperienza diretta dell'amore di Dio. Mi piace qui rievocare una frase di Ignacio Larrafiaga, francescano minore e autorevole maestro di spiritualità, che a metà degli anni '70 ripeteva spesso nelle sue conferenze e pubblicazioni questa convinzione, cioè che "nel futuro non ci sarebbe stata più una fede di tradizione ma ogni credente sarebbe stato uno che avrebbe esperimentato la presenza di Dio nella sua vita: un mistico". A Medjugorje c'è un luogo a cui tutti ricorrono come ad una oasi d'approdo sicura e come una fonte che disseta e risana: il confessionale. Luogo da cui ciascuno riparte, risanato dal perdonato e rinnovato nella fiducia. Così il sacerdote, così ogni fedele. Il confessionale, luogo della vita e della pace. Vi ricordo tutti sempre con grande affetto nella Santa Messa, un abbraccio fraterno, - Don Maurizio Gagliardini - "Medjugorje Torino" n. 151

 
 
 

DOVE DIO PIANGE: SITO INTERNET SUI CRISTIANI PERSEGUITATI

Post n°3010 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

"Dove Dio piange" mostra la testimonianza di agenti pastorali in zone di pericolo

Un sito Internet dedicato alle nuove persecuzioni subite dai cristiani è stato lanciato il 25 gennaio su iniziativa della Catholic Radio and Television Network (Crtn) dell'associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS). Si tratta della pagina web in inglese "Where God Weeps - the suffering Church in focus", http://www.wheregodweeps.org("Dove Dio piange, una messa a fuoco sulla sofferenza della Chiesa"). Il nuovo sito vuole offrire agli utenti informazioni complete sulla situazione dei Paesi in cui molti cristiani sono esiliati o uccisi, e raccoglie testimonianze di Vescovi, Cardinali e missionari sul tema. Secondo quando ha riferito all'agenzia Sir Mark Riedemann, direttore di Crntv, "il sito offre una importante opportunità per le persone che vogliono conoscere maggiormente le sofferenze patite dai cristiani nel mondo. Le persecuzioni sono in aumento e quelle contro i cristiani in particolare. Al punto che in alcuni Paesi è a rischio la stessa sopravvivenza della Chiesa". Chi visiterà questa pagina potrà quindi scoprire come nel XXI secolo la gente continui a dare la vita per far fruttare il seme del Vangelo, annunciando il Signore in luoghi in cui tanti cristiani sono discriminati e perseguitati. L'elemento centrale di "Dove Dio piange" è un reportage che si realizza una volta al mese da un Paese diverso. Si tratta di un documentario di circa 12 minuti in cui si offrono statistiche, un panorama generale della realtà e testimonianze o interviste a qualche leader della Chiesa locale. "Dove Dio piange" ha dedicato questo mese il suo approfondimento alla situazione dei cristiani in Libano. Oltre alla panoramica generale, si offre la testimonianza di Paul Karn, direttore nazionale della Pontifical Mission Society nel Paese. Il reportage mostra come il Libano, pur essendo un Paese democratico in cui coesistono 18 credo diversi, sia in continuo pericolo per via dei Paesi vicini, il cui regime è teocratico o dittatoriale. Molti cristiani di altri Paesi asiatici arrivano a rifugiarsi in Libano in modo clandestino per le continue minacce o persecuzioni. "Dove Dio piange" non si ferma al piano informativo, concentrandosi anche su quello propositivo. Offre agli utenti modi per aiutare a sostenere economicamente le azioni evangelizzatrici e il seminario e illustra il sostegno offerto dalle Diocesi libanesi ai cristiani che vi si rifugiano. Le serie trasmesse da "Dove Dio piange" si possono vedere anche sui canali televisivi EWTN Global, Salt & Light TV (Canada) e Boston Catholic TV, e seguire sulle stazioni radio EWTN Radio, Sacred Heart Radio, Guadalupe Radio, Ave Maria Radio. - Zenit -

 
 
 

LONDRA: EMBRIONI, NELLA LISTA DEGLI SCARTI ANCHE PER MALATTIE "LIEVI"

Post n°3009 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Alle cliniche del Regno Unito non servirà più un permesso speciale per distruggere gli embrioni che riportano difetti genetici anche minori. La Human Fertilisation and Embryology Authority, l’ente che regola il settore della fecondazione artificiale ed embriologia, ha pubblicato qualche giorno fa una lista di 116 malattie genetiche ereditarie che se diagnosticate durante la fecondazione artificiale possono dare il via alla distruzione dell’embrione. La notizia ha sollevato critiche e preoccupazione perché tra queste condizioni ereditarie ce ne sono molte che garantiscono a un essere umano una qualità di vita decorosa e in alcuni casi, come dimostrato in passato, anche eccezionale. Domenica scorsa il Sunday Times sottolineava come alcuni grandi personaggi della nostra storia, per esempio Abramo Lincoln o Charles De Gaulle, siano riusciti a condurre una vita esemplare nonostante avessero una malattia oggi inclusa nella lista della HFEA, la sindrome Marfan, o come altri, per esempio Pete Sampras, sia riuscito ad eccellere nel tennis anche se malato di talassemia, sempre nell’elenco. «La notizia è terrificante – ci spiega Josephine Quintavalle di Core, Comment on Reproductive Ethics – e ancora di più se si considera che molti embrioni vengono scartati anche prima di essere diagnosticati difettosi. Se per esempio nella famiglia di una coppia che cerca di concepire attraverso la fecondazione artificiale c’è un nonno che ha avuto una malattia grave, gli embrioni che riportano i geni del nonno vengono eliminati automaticamente ancora prima di essere sicuri che questi contengano la stessa malattia. In poche parole è molto probabile che saranno distrutti embrioni assolutamente sani». Per David King, direttore del gruppo Human Genetic Alert, l’iniziativa della HFEA «è un’ulteriore conferma dell’ossessione esistente in questo Paese di cercare la perfezione a tutti i costi quando sappiamo bene che la perfezione non esiste e che è sbagliato sbarazzarci di una vita perché questa non è perfetta. E contribuisce alla creazione di un clima sociale in cui anche le più piccole deviazioni da quella che è considerata la normalità vengono considerate inaccettabili». La procedura per identificare anormalità genetiche ereditarie conosciuta con il nome di Pdg (Preimplantation genetic diagnosis) consiste nel rimuovere alcune cellule da un embrione tre giorni dopo la fecondazione. Gli embrioni che presentano cellule con geni a rischio vengono scartati mentre quelli considerati sani vengono impiantati nell’utero della madre. «Purtroppo siamo solo all’inizio di questa folle corsa verso ciò che non si può altro che chiamare eugenetica», conclude la Quintavalle. L’autorità sta infatti valutando in questi giorni la possibilità di aggiungere alla lista altre 24 malattie ereditarie. Tra queste c’è anche la porfiria, una malattia genetica del sangue che provoca squilibri mentali e che negli ultimi anni del suo regno fu responsabile della 'pazzia' di Giorgio III. Il sovrano morì nel 1820, a 82 anni d’età. - Avvenire -

 
 
 

I BAMBINI FANTASMA: VIOLENZE E RITI DI PURIFICAZIONE PER ENTRARE NELLE SETTE

Post n°3008 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Al centro una «figura carismatica». Attorno una casta di «eletti». Più in basso, gli «adepti»: uomini, donne. E i loro figli, anche piccoli: «bambini fantasma» dei quali si sa pochissimo, vittime indifese di violenze psicologiche e fisiche in nome di una pseudo-religione o di «credo» mascherati. «In Italia succede sempre più spesso», è la drammatica denuncia di Telefono Azzurro. Ma quanti sono i bambini coinvolti? Non esistono cifre ufficiali, ma è ragionevole ipotizzare una stima di diverse centinaia, visto che il numero complessivo di «adepti» italiani, secondo le associazioni che riuniscono i parenti delle vittime, supera abbondantemente il milione. Una sola setta, la «Arkeon», controllava diecimila persone cui ha sottratto negli anni milioni di euro: contro i suoi undici leader è in corso un processo a Bari in cui per la prima volta è stata riconosciuta l’accusa di «associazione a delinquere». E tra i numerosi capi di imputazione, compare anche il «maltrattamento di minori». Dice Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro: «Non ci sono soltanto i bambini trascinati nella setta dai genitori o da qualche pedofilo travestito da guru. Ci sono anche quelli che nascono dentro la comunità. Sono più fortunati degli altri: avendo avuto pochi contatti con il mondo esterno non devono sottoporsi a continui "riti di purificazione". Ma di loro si hanno poche, debolissime tracce. Spesso non sono neppure registrati all’anagrafe». Il quadro che emerge dai racconti dei seguaci in fuga e dalle denunce raccolte da polizia e carabinieri è terribile. Figli piccolissimi «regalati» dai genitori al capo-setta o a tutta la comunità. Confessioni «aperte» sulle pratiche sessuali, alle quali i bambini sono costretti ad assistere. Violenze quando vengono sorpresi a disubbidire - dove disubbidire significa anche solo parlare con la mamma - scariche elettriche, ustioni, droghe e psicofarmaci. Per «purificare lo spirito» è proibito piangere: i piccoli che lo fanno sono chiusi in stanze buie, minacciati o costretti al digiuno, umiliati «pubblicamente, davanti ai coetanei, per imprigionarli nell’insicurezza e tenerli legati. «Riceviamo decine di segnalazioni ogni giorno - spiega Lorita Tinelli, presidente del Cesap, il Centro studi sugli abusi psicologici - e non è un azzardo ritenere che le sette "abusanti" in Italia siano circa un migliaio. Censirle non è facile: agiscono nell’ombra, e una volta scoperte si ricostituiscono in breve tempo sotto un altro nome».
L’ultimo elenco «ufficiale» delle congregazioni in Italia è vecchissimo, addirittura del ‘98. A produrlo il Dipartimento di Pubblica Sicurezza in un rapporto dal titolo «Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia» che calcolava 137 gruppi settari: 76 religiosi e 61 magici. Già allora le più diffuse erano le psicosette. «Gruppi "motivaziona- li" che agganciano i più giovani e promettono risultati sorprendenti a scuola, nello sport, con gli amici - spiega Maurizio Alessandrini, presidente della Favis, l’associazione dei familiari delle vittime -. Negli ultimi anni le psicosette si sono moltiplicate a dismisura entrando anche nelle scuole. Del resto, l’Italia è tra i pochi Paesi in Europa dove non c’è una legge ad hoc e nemmeno è punito il reato di "manipolazione mentale per fini illeciti"». Di un fenomeno che dilaga si occupano associazioni laiche e religiose: «Riceviamo spesso chiamate da coniugi che si stanno separando - dice Don Aldo Buonaiuto, della comunità Papa Giovanni XXIII -. Non riescono più a vedere i figli e sospettano che siano finiti in una qualche comunità strana insieme all’altro genitore». Le forze di polizia, che hanno formato squadre antisette con psichiatri e psicologi, confermano l’allarme. «Ho incontrato molti ragazzini irretiti da figure carismatiche, trascinati nelle sette all’insaputa della famiglia - dice Giorgio Manzi, comandante del reparto analisi criminologiche dei Carabinieri -. I genitori devono vigilare, cogliere ogni sfumatura di cambiamento nei figli. Il rischio, se non lo si fa, è perderli per sempre». -

Elena Lisa - seitreseiuno.net/ - Isegnideitempi -

 

 
 
 

I GAY? SONO DISTURBATI PATOLOGICI, MI DENUNCINO PURE. IL MONDO RETTO LA LOBBIE COME QUELLA OMOSESSUALE

Post n°3007 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da diglilaverita
Foto di diglilaverita

Dopo la denuncia all' Ordine dei medici da parte di alcune organizzazioni gay,il noto criminologo e psichiatra Francesco Bruno risponde a tutto campo. " Se oggi parlare chiaro é una colpa, sono colpevole". Professore, i gay la hanno segnalata all'Ordine dei medici: " sono degli intolleranti. Ma facciano pure, tanto non li temo, ho il coraggio delle mie idee e continuo ad essere della mia opinione. Gli omosessuali sono dei distrurbati e come tali patologicamente rilevanti. Quando mi dimostreranno il contrario, ci crederò. Insomma, mi condannino anche al rogo, non mi muovo dalle mie posizioni". Fa un esempio: " io ho il diabete. Non mi offendo se qualcuno mi dice che sono malato, é la realtà. Bene, per quale motivo gli omosessuali si offendono se qualcuno, correttamente, parla di patologia. Peggio ancora di scelte deviate". Precisa centellinando le parole: " i gay sono soggetti patologicamente diversi e basta. Dei disturbati". Il professor Bruno aggiunge: " il mondo moderno va avanti per lobbies ed oggi quelle più potenti ed influenti sono quelle massoniche, ebraiche, omosessuali. Insomma, come qualle dei tassinari a Roma. Se ti opponi, ti menano". Preoccupato per la denuncia?: " io, ma lei scherza. All' Ordine dirò quello che penso da scienziato. A queste organizzazioni neppure ci penso". Intanto al professor Bruno, fior di scienziato e galantuomo, va tutta la nostra solidarietà. Professor Bruno, che cosa pensa della ostilità che talvolta circonda il mondo ebraico?: " l'antisemitismo é una cosa antipatica e va censurato. E va detto chiaramente che la shoa fu una cosa vergognosa, un progetto criminale e spietato. Ma con la stessa fermezza bisogna riconoscere che gli ebrei anche oggi non sono molto benvoluti". Per quale motivo?: " quando esiste un rifiuto, bisogna cercare la causa e non fare solo del vittimismo. Loro, spesso, si sentono superiori agli altri. Questo complesso di superiorità,li rende poco graditi in alcune circostanze. Sottolineo che questo non serve mai ad avallare manifestazioni razziste. Mi sembra innegabile che alcune volte, in ambienti estremisti ebraici vi sia la tentazione di forzare la shoah rendendola solo ed esclusivamente come fatto ebraico, mentre perirono anche cittadini di altri credo e nazioni". Il vescovo polacco Pieronek, ultimamente ha lasciato una controversa intervista, e dopo la pubblicazione a seguito del clamore, ha detto che era stato frainteso o che vi erano state manipolazioni: " certamente non é un cuor di leone e gli manca carattere. Un uomo debole ed instabile. O taceva prima o dopo. Ma non ha senso ed é poco onorevole fare certe uscite, specie per il ruolo che occupa". - Bruno Volpe - Pontifex -

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: diglilaverita
Data di creazione: 16/02/2008
 

 

LE LACRIME DI MARIA

 

MESSAGGIO PER L’ITALIA

 

Civitavecchia la Madonna piange lì dove il cristianesimo è fiorito: la nostra nazione, l'Italia!  Dov'è nato uno fra i più grandi mistici santi dell'era moderna? In Italia! Padre Pio!
E per chi si è immolato Padre Pio come vittima di espiazione? Per i peccatori, certamente. Ma c'è di più. In alcune sue epistole si legge che egli ha espressamente richiesto al proprio direttore spirituale l'autorizzazione ad espiare i peccati per la nostra povera nazione. Un caso anche questo? O tutto un disegno divino di provvidenza e amore? Un disegno che da Padre Pio agli eventi di Siracusa e Civitavecchia fino a Marja Pavlovic racchiude un messaggio preciso per noi italiani? Quale? L'Italia è a rischio? Quale rischio? Il rischio di aver smarrito, come nazione, la fede cristiana non è forse immensamente più grave di qualsiasi cosa? Aggrappiamoci alla preghiera, è l'unica arma che abbiamo per salvarci dal naufragio morale in cui è caduto il nostro Paese... da La Verità vi Farà Liberi

 

 

 
 

SAN GIUSEPPE PROTETTORE

  A TE, O BEATO GIUSEPPE

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen
San Giuseppe proteggi questo blog da ogni male errore e inganno.

 
 
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