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Creato da: jacopo147 il 25/02/2006
blog comunista. agli insulti si risponde a tono.

 

 

Post N° 102

Post n°102 pubblicato il 27 Luglio 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

3...

2001

8 gennaio - Più di 100.000 israeliani manifestano contro l'eventualità di una concessione di una parte di Gerusalemme ai palestinesi.
21/27 gennaio - Palestinesi e Israeliani si ritrovano a Taba in Egitto per raggiungere un accordo di pace entro 10 giorni. I colloqui terminano con un nulla di fatto.
6 febbraio - Ariel Sharon è eletto primo ministro di Israele.
7 marzo - Sharon vara un governo di unità nazionale a cui partecipano i laburisti: Shimon Peres diviene ministro degli esteri.
9 marzo - Il nuovo governo israeliano intensifica la politica di chiusura e di isolamento delle zone controllate dall'Autorità Nazionale Palestinese. Numerose strade vengono bloccate dall'esercito israeliano che scava dei fossati per renderle inagibili per i palestinesi. Le manifestazioni di protesta vengono represse con l'uso di armi da fuoco.
27 marzo - Al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, gli USA pongono il veto ad una risoluzione che prevede il dispiegamento di osservatori ONU per la tutela della popolazione palestinese.
11 aprile - Prima azione militare diretta dentro le zone dell'Autonomia Palestinese. Truppe israeliane attaccano nella Striscia di Gaza la città palestinese di Khan Yunis, considerata "Area A" controllata dall'ANP. Con una vasta operazione, distruggono più di 25 case e baracche.
14 aprile - Violenti scontri tra l'esercito israeliano e i guerriglieri Hezbollah nella zona delle "Fattorie Shebaa". Da quando Israele si è ritirata (nel maggio 2000) dal sud del Libano, questa è l'ultima parte rimasta ancora sotto la loro occupazione.
16 aprile - Israele attacca con un raid aereo la stazione radar Dahr al-Baidar, a est di Beirut. Era dal 1982 che Israele non colpiva le forze armate siriane in Libano.
16/17 aprile - L'esercito israeliano invade la Striscia di Gaza, occupa la zona di Beit Hanoun e dividendo con barriere la Striscia in tre settori.
30 aprile - Il rapporto Mitchell (Comitato internazionale, presieduto dal senatore statunitense George Mitchell, incaricato nell'ottobre 2000 di accertare le cause della violenza) chiede il congelamento dell'espansione degli insediamenti e la sospensione della cattura di attivisti palestinesi per mettere fine a otto mesi di violenza.
fine maggio - Sharon viene accusato, a Bruxelles dal Tribunale dell'Aja, di crimini di guerra e di violazione dei diritti umani.
27 agosto - Il segretario del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Abu Ali Mustafa, viene ucciso da due missili israeliani a Ramallah.
17 settembre - Gerusalemme Est, occupata da Israele nel 1967, è ormai di fatto separata dal resto della Cisgiordania. Israele sta creando una "zona cuscinetto" fortemente militarizzata tra Gerusalemme e Ramallah.
26 settembre - Israele crea un'analoga "zona cuscinetto" militarizzata lungo la "linea verde" che si estende fino alle città autonome di Tulkarem e Qalqilya.
7 ottobre - Vengono inaugurati tre nuovi insediamenti: due in Cisgiordania e uno nella Striscia di Gaza.
17 ottobre - Il ministro del turismo del governo Sharon, Rehavam Ze'evi, noto sostenitore della politica di 'trasfer' dei palestinesi verso i paesi arabi, viene ucciso da un commando del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.
1° novembre - Il Procuratore generale statunitense, John Ashcroft, inserisce nell'elenco dei 46 gruppi che il Dipartimento di Stato definisce "organizzazioni terroristiche", anche le "Brigate Martiri di Al-Aqsa", dell'area di Al-Fatah.
5 novembre - Il governo Sharon approva la costruzione di Beer Milka, il primo di una serie di piccoli insediamenti che sorgeranno nell'area di Halutza, a est di Gaza.
19 novembre - Sharon autorizza la costruzione di dodici nuove case nell'insediamento ebraico all'interno della città di Hebron.
21 novembre - Il capo della polizia israeliana di Gerusalemme, Micky Levy, intervenendo alla Knesset chiede l'appoggio dei deputati per la costruzione di un muro di 11 chilometri, con filo spinato e posti di blocco, per dividere i nuovi quartieri ebraici di Gerusalemme dai quartieri palestinesi.
4 dicembre - Diventa una prassi consolidata l'uso da parte di Israele di elicotteri Apache e di caccia F-16 nei Territori Occupati per colpire qualsiasi presunto obiettivo: le infrastrutture dell'ANP, i campi profughi, sedi politiche, ecc. Reso inagibile dai bulldozer israeliani l'aeroporto internazionale di Gaza, già pesantemente bombardato. Arafat è bloccato e assediato nel suo quartier generale a Ramallah.
13 dicembre - Rasa al suolo con missili dagli elicotteri, bulldozer e dinamite, la sede della radio-televisione di Ramallah "Voce della Palestina" che è nata 63 anni fa ed era dal 1993 portavoce dell'ANP.
20 dicembre - Negli ultimi 14 mesi l'esercito israeliano ha ucciso 924 palestinesi e ferito altri 25.000, dei quali 2.000 sono rimasti permanentemente invalidi.
21 dicembre - Sharon vieta ad Arafat di recarsi a Betlemme la notte di Natale per assistere, come ha sempre fatto fin dal 1994, alla messa di mezzanotte nella Chiesa della Natività.
29 dicembre - Nel carcere di Beer Sheba (deserto del Negev) unità speciali anti-sommossa israeliane reprimono nel sangue una sommossa dei duecento detenuti palestinesi.


2002

1° gennaio - Nei Territori Occupati da Israele nel '67, ci sono ormai 126 insediamenti, per un totale di 240.000 coloni.
96 posti di blocco militare stanno rendendo la Cisgiordania una grande prigione a cielo aperto come del resto lo è già la Striscia di Gaza.
La Striscia di Gaza: 140 miglia quadrate, il 42 % del territorio abitato da meno di 6.000 coloni israeliani, il resto da più di un milione di palestinesi, per lo più profughi.
10 gennaio - Viene completamente distrutto l'aeroporto internazionale di Gaza, presso Rafah. Era stato inaugurato, nel 1998, dall'allora presidente statunitense Bill Clinton.
12 gennaio - Dopo l'aeroporto anche il porto di Gaza viene colpito da 6 missili. Vengono confiscate tutte le imbarcazioni palestinesi e l'equipaggiamento per la pesca viene distrutto.
16 gennaio - Il nuovo leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina viene arrestato dalla polizia dell'Autorità Nazionale Palestinese, per l'uccisione del ministro del turismo israeliano, Ze'evi.
25 gennaio - 52 soldati riservisti israeliani annunciano di rifiutarsi di operare aldilà della Linea Verde e condannano la chiusura delle città e dei villaggi palestinesi.
29 gennaio - Approvazione del piano "Avvolgere Gerusalemme", che prevede la costruzione di 11 km di barriera di cemento suddivisa fra quattro muri esterni (tre a nord - tra Gerusalemme e Ramallah - e uno a sud - tra Gerusalemme e Betlemme) e l'allestimento di posti di blocco fissi tra la parte est e quella ovest della città (con l'installazione di numerose telecamere per la sorveglianza elettronica), con lo scopo di controllare l'accesso alla città.
31 gennaio - Dichiarazione di Sharon: "Mi rincresce di non aver eliminato Arafat quando avevo la possibilità di farlo, durante l'invasione del Libano del 1982".
febbraio - La demolizione delle case è diventata una punizione collettiva pressoché quotidiana: avviene di solito di notte senza nessun preavviso, costringendo le famiglie a fuggire con i bulldozer già alle porta. In 16 mesi di Intifada almeno più di 5.000 palestinesi sono rimasti senza tetto.
5 febbraio - L'ultimo progetto dell'esercito israeliano: la costruzione nel deserto del Neghev di un prototipo di una "città palestinese" per addestrare meglio le proprie unità ai "confronti armati urbani", in vista di una rioccupazione delle città autonome palestinesi. I "lavori di costruzione" inizierebbero verso la fine 2002 e il costo andrebbe dai 7,5 ai 10 milioni di euro. Grazie a questo modello in grandezza naturale le unità israeliane sono certe di poter simulare infiltrazioni e sperimentare nuove tecniche di combattimento.
11 febbraio - Nel corso dell'ennesimo attacco con elicotteri Apache e caccia F-16 nella Striscia di Gaza, rimangono danneggiati anche gli uffici ONU e due membri dello staff vengono feriti.
13 marzo - Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU adotta la risoluzione 1397 che ribadisce la soluzione di "due Stati: Israele e Palestina, che vivono all'interno di frontiere sicure e riconosciute".
14 marzo - Raffaele Ciriello, 42 anni, fotoreporter italiano, viene ucciso a Ramallah da una raffica sparata da un tank israeliano.
19 marzo - Rapporto di Peace Now rivela che da quando Sharon è stato eletto (febbraio 2001) sono stati creati in Cisgiordania 34 siti per nuovi insediamenti.
27/28 marzo - Il vertice arabo di Beirut adotta il "Piano di pace saudita", che prevede in particolare "la fine del conflitto arabo-israeliano" e un "accordo di pace" con Israele in cambio del suo ritiro da tutti i territori arabi occupati nel 1967.
29 marzo - L'esercito israeliano lancia l'operazione "Muraglia di difesa", invadendo Ramallah e circondando il quartier generale di Arafat, Al-Muqata'a. I militari penetrano negli edifici e confinano il presidente palestinese in poche stanze.
30 marzo - L'esercito israeliano rioccupa Betlemme e Beit Jala.
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la risoluzione 1402, per il ritiro delle truppe israeliane dalle città palestinesi, inclusa Ramallah.
1° aprile - La morsa dell'esercito israeliano si stringe: occupate anche Qalqilya e Tulkarem.
2 aprile - Un gruppo di circa duecento miliziani e civili palestinesi trova rifugio nella Basilica della Natività di Betlemme, assieme a loro ci sono quattro giornalisti italiani ed una quarantina di frati e suore. Comincia un lungo assedio da parte dell'esercito israeliano.
3 aprile - L'assedio alla Basilica continua: gli israeliani vogliono la resa di alcuni dei 200 palestinesi, in quanto ricercati. I giornalisti italiani vengono liberati. I frati decidono di restare e chiedono l'incolumità loro e di tutti i 200 palestinesi.
4 aprile - Ormai quasi tutte le città ed i villaggi palestinesi della Cisgiordania sono rioccupati dall'esercito israeliano.
5 aprile -Nuova risoluzione dell'ONU: è la 1403 che impone a Israele di "ritirare subito l'esercito dalle città occupate".
6 aprile - Si combatte ovunque: l'esercito israeliano incontra la resistenza più dura a Jenin e Nablus. I palestinesi resistono casa per casa.
Dal 29 marzo al 6 aprile sono 124 le vittime palestinesi accertate e più di 1.000 sono gli arrestati.
8 aprile - Cade la città di Nablus mentre continua la resistenza a Jenin.
L'esercito comincia a ritirarsi da Tulkarem e Qualqilya, dicendo che "ha finito il suo lavoro".
10 aprile - A Madrid, i rappresentanti di USA, UE, Russia e ONU approvano un documento congiunto: "esigiamo il ritiro immediato di Israele".
11 aprile - Si arrendono gli ultimi difensori del campo profughi di Jenin. Si parla di centinaia di morti, ma i giornalisti sono tenuti a distanza e nessuno può dare cifre precise. L'esercito israeliano si ritira da 24 villaggi ma continua l'assedio o l'occupazione di Jenin, Nablus, Ramallah, Hebron e Tulkarem.
Secondo l'UNRWA, dall'inizio dell'operazione "Muraglia di difesa" almeno 3.000 palestinesi sono rimasti senza casa.
12 aprile - Si scopre che l'esercito israeliano ha compiuto massacri ovunque: a Nablus, Jenin, Petunia… Arrivano le prime ammissioni ufficiose israeliane: "A Jenin centinaia di morti e feriti".
15 aprile - Marwan Barghouti, segretario di Al-Fatah nei Territori Occupati, viene arrestato a Ramallah dall'esercito israeliano.
18 aprile - Larsen, inviato ONU, visita il campo profughi di Jenin e descrive lo scenario come "orribile oltre ogni limite". Il governo israeliano lo considera subito "persona non gradita".
Scenari di altri massacri: a Nablus durante una breve interruzione del coprifuoco vengono sepolti in una fossa comune i corpi di una settantina di palestinesi, compresi donne e bambini, uccisi durante l'incursione israeliana.
19 aprile - Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU n. 1405, per l'invio di una commissione d'inchiesta in Israele per indagare su quanto accaduto nel campo profughi di Jenin, che ribadisce la richiesta di immediato 'cessate il fuoco' e ritiro israeliano dalla Cisgiordania. La Commissione viene respinta da Israele.
21 aprile - Parziale ritiro dell'esercito israeliano. Continua l'assedio dell'Al-Muqata'a (a Ramallah) ed alla Basilica della Natività (a Betlemme).
22 aprile - Sotto le pressioni di Israele, nell'Al-Muqata'a assediato, inizia il processo contro i quattro palestinesi accusati dell'uccisione del ministro Ze'evi. Si concluderà il 25 con la loro condanna.
28 aprile - Accordo raggiunto con la mediazione degli Stati Uniti per porre fine all'assedio dell'Al-Muqata'a: Arafat può uscire da Ramallah in cambio dell'incarcerazione nella prigione palestinese di Gerico (sorvegliata da agenti inglesi e americani) dei 4 condannati per l'uccisione di Ze'evi, del segretario del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Ahmed Sa'adat, e di un altro palestinese accusato di trasporto d'armi.
maggio - La Procura Generale Belga esprime parere favorevole all'ammissibilità del ricorso contro Sharon sulla base della denuncia presentata nel 2001 da 23 cittadini palestinesi e libanesi, superstiti del massacro e familiari delle vittime, con l'accusa di crimini contro l'umanità, genocidio, crimini di guerra, in base alle sue "responsabilità di comando " nel massacro di Sabra e Chatila.
1° maggio - Tolto l'assedio all'Al-Muqata'a. L'ANP consegna i 6 prigionieri palestinesi a ufficiali inglesi e statunitensi per il loro trasferimento al carcere di Gerico.
6 maggio - I danni materiali, provocati dalla recente occupazione israeliana, ammontano a 300/400 milioni di dollari. Nablus è stata la città maggiormente colpita.
7 maggio - L'Assemblea Generale dell'ONU vota una risoluzione che condanna Israele per l'assalto alle città e per il suo rifiuto di cooperare con la Commissione d'Inchiesta per i fatti di Jenin.
10 maggio - Viene raggiunto un accordo per porre fine all'assedio della Basilica della Natività. 13 palestinesi vengono trasferiti a Cipro su un aereo militare inglese, in attesa della loro destinazione successiva. Altri 26 palestinesi vengono deportati nella Striscia di Gaza.
14 maggio - La Banca Mondiale presenta un rapporto sui danni provocati dall'operazione "Muraglia di difesa": alle infrastrutture 360 milioni di dollari e alle abitazioni civili 66 milioni di dollari.
20 maggio - Peace Now riporta che il governo israeliano ha deciso di costruire 957 nuove unità abitative negli insediamenti della Cisgiordania.
Il ministro della difesa israeliano annuncia che un muro (lungo la Linea Verde) di 364 km, dotato di telecamere per la sorveglianza elettronica, sarà completato in sei mesi.
21 maggio - Il Programma Alimentare delle Nazioni Unite valuta che circa il 50% dei residenti in Cisgiordania vive sotto la soglia della povertà.
L'Unione Europea approva un accordo riguardo ai 13 palestinesi esiliati a Cipro. L'Italia e la Spagna ne accoglieranno 3 ognuno, Irlanda e Grecia due, Portogallo e Belgio uno. Il tredicesimo rimane a Cipro in attesa che un altro paese europeo lo accetti. Verranno ospitati temporaneamente in questi paesi per motivi esclusivamente umanitari, per un periodo di 12 mesi. Il trasferimento avverrà il giorno seguente e da allora vivono 'sotto protezione' in imprecisate località dei paesi UE.
26/27/28 maggio - Le forze israeliane rioccupano Betlemme, Tulkarem, Qalqilya, il campo profughi di Dheisheh (Betlemme) ed altri villaggi palestinesi.
3 giugno - Inizio dei lavori per la costruzione di un nuovo insediamento a Gerusalemme Est.
Sharon approva la costruzione di una barriera di 110 km nel nord della Cisgiordania (presso la Linea Verde), che partirà da Kufr Salem (vicino a Megiddo) fino a Kufr Qassem.
6 giugno - L'esercito israeliano invade Ramallah, circonda e attacca il quartiere generale di Arafat e bombarda vari edifici della Al-Muqata'a.
17 giugno - L'Unione Europea include il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, il Fronte per la Liberazione della Palestina, l'Organizzazione di Abu Nidal, le Brigate Martiri di Al-Aqsa e la Fondazione per lo Sviluppo ed il Sostegno della Terra Santa (legata a Hamas e con base negli USA), nella sua lista nera.
18 giugno - Il Gabinetto Israeliano approva il "Piano di difesa di Gerusalemme" con la costruzione di muri, barriere elettriche, trincee e blocchi stradali fuori dai confini della città a partire da marzo del 2003.
19/25 giugno - Israele rioccupa Nablus, Beitunia, Betlemme, Qalqilya, Tulkarem, Ramallah, Al-Bireh ed Hebron, imponendo il coprifuoco in alcune di queste città.
23 giugno - Il Gabinetto Israeliano approva il "concetto di sicurezza", che comprende: una barriera di sicurezza ad est della Linea Verde ed attorno a Gerusalemme, una zona cuscinetto di 20 km ad ovest del fiume Giordano e prevede la continua presenza dell'esercito israeliano in Cisgiordania.
25 giugno - Inizio dei lavori per la costruzione di un muro di separazione vicino alla Strada del Tunnel che conduce al blocco degli insediamenti di Gush Etzion. Un'altra barriera, lunga 7 km, partirà da lì per arrivare a Har Homa, mentre un'altra ancora lunga 9 km si svilupperà dal Campo Militare Ofer (vicino a Ramallah) fino al blocco stradale di Ar-Ram.
26 giugno - La sentenza della Corte d'Appello Belga dichiara inammissibile il procedimento contro Sharon per il massacro di Sabra e Chatila, con la motivazione che "l'accusato non si trova sul territorio belga".
2 luglio - Londra: il Segretario di Stato statunitense Burns si consulta con rappresentanti del "quartetto" (Russia, Unione Europea e Nazioni Unite, oltre agli USA) per discutere su un nuovo piano di pace per il Medio Oriente.
16 luglio - Il Quartetto s'incontra a New York per discutere come porre fine all'occupazione israeliana e realizzare un piano di pace, basato su due stati, entro 3 anni. Un punto di disaccordo è il ruolo di Arafat: l'ONU, l'UE e la Russia, al contrario degli USA, insistono sul fatto che è il legittimo rappresentante del popolo palestinese.
21 luglio - Incontri israelo-palestinesi a Gerusalemme per porre fine allo stato d'assedio ed all'occupazione.
23 luglio - F16 israeliani attaccano e distruggono un edificio di 4 piani a Gaza City uccidendo, assieme ad un attivista di Hamas, sua moglie, uno dei suoi figli e almeno altre 14 persone. I feriti sono 150.
25 luglio - Al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Uniti in un incontro urgente si discute dell'attacco contro Gaza.
La Banca Mondiale dichiara che il 70% dei palestinesi vive con meno di 2 dollari al giorno e che il 21% dei bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione e il 45% di anemia.
29 luglio - Da 40 giorni Nablus è sotto coprifuoco.
1° agosto - Viene pubblicato un rapporto delle Nazioni Unite sui fatti del campo profughi di Jenin (in aprile durante l'operazione "Muraglia di difesa") che respinge la denuncia palestinese del massacro compiuto dalle forze israeliane e critica le due parti perché mettono a rischio le vite dei civili. Durante l'invasione, secondo il rapporto, sarebbero stati uccisi 52 palestinesi e 23 soldati israeliani.
18 agosto - A Tel Aviv viene raggiunto l'accordo israelo-palestinese "Gaza - Betlemme prima", che prevede il ritiro d'Israele da Betlemme e da una parte della Striscia di Gaza, via via che l'Autorità Palestinese subentri per prevenire attacchi contro gli israeliani.
20 agosto - Le forze israeliane cominciano il ritiro da Betlemme.
22 agosto - Da un rapporto dell'Autorità Nazionale Palestinese: nel secondo trimestre del 2002 il 44,7% della forza lavoro palestinese risulta disoccupata e lo stipendio del 59,2% dei lavoratori è sotto la soglia di povertà.
29 agosto - Nel contesto del piano "Avvolgere Gerusalemme" (una barriera di separazione che va da Beit Sahour fino alla base militare Ofer), l'esercito israeliano ha preparato un nuovo progetto, già approvato da Sharon, per annettere nei fatti anche l'area della Tomba di Rachele a Gerusalemme. Questo nuovo progetto prevede la costruzione, intorno alla zona della Tomba, di un muro alto 8 metri e lungo diverse centinaia, che creerà così un'area trapezoidale che sarà quella annessa a Gerusalemme.
2 settembre - La Corte Suprema israeliana decide che Israele ha il diritto di espellere dalla Cisgiordania e dalla Striscia di Gaza i parenti di palestinesi sospettati di terrorismo.
5 settembre - A Tel Aviv inizia il processo contro Marwan Barghouti.
11 settembre - Il Gabinetto di Sicurezza israeliano approva la costruzione di una barriera di sicurezza attorno a Gerusalemme e decide di includere al suo interno l'area della Tomba di Rachele, annettendo quindi nei fatti questa zona finora considerata, secondo gli Accordi di Oslo, Area C.
19 settembre - Israele reimpone il blocco attorno al quartier generale di Arafat a Ramallah.
21 settembre - Continua l'assedio all'Al-Muqata'a. L'esercito israeliano distrugge quattro dei cinque edifici principali del quartier generale. Arafat e il suo seguito, assieme a 19 palestinesi ricercati da Israele, vengono confinati al secondo piano dell'ultima palazzina rimasta in piedi.
22 settembre - In tutta la Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, grandi manifestazioni a sostegno di Arafat.
24 settembre - Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite vota con l'astensione degli USA, una risoluzione di compromesso nella quale si chiede ad Israele di fermare le sue azioni contro l'Al-Muqata'a e condanna contemporaneamente gli attacchi terroristici contro tutti i civili.
29 settembre - Grazie alle pressioni statunitensi, Israele ritira le sue forze dall'Al-Muqata'a dopo 11 giorni di assedio. Arafat definisce tale ritiro: "cosmetico".
30 settembre - L'Unione Europea critica Israele per la sua distruzione delle infrastrutture palestinesi dicendo che ciò non aiuta a porre fine al terrore ed invita Israele a cessare i coprifuoco e gli assedi. Invita pure i palestinesi ad avanzare con le loro riforme, compresa quella dei servizi di sicurezza, per porre fine al terrorismo in tutte le sue forme e prepararsi a tenere elezioni libere e giuste al massimo entro il prossimo anno.
2 ottobre - Poupard, rappresentante speciale dell'UNICEF in Medio Oriente, dichiara che un'intera generazione di bambini palestinesi è stata privata del suo diritto all'istruzione, perché in Cisgiordania è stato negato l'accesso alle loro scuole a 226.000 studenti (su un milione) ed a 9.300 insegnanti. Inoltre almeno 580 scuole sono state chiuse.
4 ottobre - Israele dichiara che un altro settore di Gerusalemme Est, Al Musrara, è giuridicamente originariamente ebreo, così la polizia si appresta a realizzare in pratica l'esproprio del quartiere.
8 ottobre - Il parlamento israeliano autorizza un aumento di 5 milioni di shekel (circa 1 milione d'euro) del budget riservato alla sicurezza degli ebrei che vivono nei quartieri arabi di Gerusalemme Est.
25 ottobre - Le truppe israeliane lanciano la "Operazione Avanguardia" a Jenin, distruggendo case alla ricerca di palestinesi sospettati.
Sharon dà la sua approvazione di principio alla proposta statunitense "Road Map per la Pace".
26 ottobre - L'Autorità Nazionale Palestinese esprime delle riserve sulla Road Map.
27 ottobre - Peace Now dichiara che dal 1996 i coloni hanno creato 106 nuovi avamposti illegali in Cisgiordania, di cui solo 8 sono stati completamente smantellati e 7 parzialmente.
11 novembre - Le forze israeliane iniziano una nuova operazione militare contro Nablus e Tulkarem.
14 novembre - Nablus viene rioccupata e Sharon dichiara che l'esercito ci rimarrà per diverse settimane.
16 novembre - I militari israeliani scatenano una nuova operazione militare contro Hebron, rioccupando la maggior parte dei settori della città controllati dai palestinesi.
17 novembre - Sharon ritiene necessario predisporre un corridoio che colleghi la piccola enclave ebraica di Hebron (dove risiedono circa 450 israeliani) al vicino insediamento di Kiryat Arba (distante circa due chilometri) passando per la Tomba dei Patriarchi, un santuario venerato sia dagli ebrei che dai musulmani. Il premier auspica che sia "ridotta al minimo" la presenza di civili palestinesi nella zona limitrofa alle aree abitate da israeliani.
18 novembre - Il Consiglio dell'insediamento di Kiryat Arba e il Consiglio dell'Enclave Ebraica di Hebron annunciano un piano per costruire mille unità abitative fra Kiryat Arba e la Tomba dei Patriarchi e il ministro della costruzione israeliano ordina l'esproprio delle terre palestinesi corrispondenti.
22 novembre - Scatta "Reazione a catena": l'esercito rioccupa tutte le principali città della Cisgiordania esclusa Gerico. Il colonnello Aviv, che guida le operazioni dell'esercito israeliano a Betlemme, avverte: "Reazione a catena non ha limiti di tempo e verrà condotta fino a quando sarà necessario". Nel campo profughi di Jenin viene ucciso dai soldati israeliani Iain Hook, funzionario irlandese dell'UNRWA (agenzia ONU che si occupa dei profughi palestinesi), che si trovava lì come direttore dei lavori per la ricostruzione del campo profughi di Jenin raso al suolo durante l'incursione israeliana di aprile. Un'altra dipendente irlandese dell'Unrwa, Caoimhe Butterly, viene ferita ad una gamba, mentre cercava di fare scudo a un gruppo di bambini palestinesi.
4 dicembre - L'Assemblea generale delle Nazioni Unite approva sei risoluzioni in cui chiede il ritiro delle truppe israeliane dalle Alture del Golan e da tutti i Territori Occupati durante la Guerra dei sei giorni, nel 1967. Quanto a Gerusalemme, l'Assemblea definisce illegali le misure amministrative adottate da Israele per rendere la città di fatto capitale dello Stato, mentre sono ancora in corso i negoziati con i palestinesi per definirne lo status finale. Il pronunciamento ricorda la risoluzione 478 con la quale, nel 1980, il Consiglio di Sicurezza decise di non riconoscere la legge con cui Israele proclamava Gerusalemme "capitale unica e indivisibile dello stato". È da sottolineare che le risoluzioni dell'Assemblea Generale non prevedono alcun meccanismo cogente o di pressione nei confronti del governo israeliano.
21 dicembre - Nuovo veto degli Stati Uniti ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU di condanna di Israele, per l'uccisione di un britannico e di due palestinesi che lavoravano per l'ONU nei Territori Occupati e nella Striscia di Gaza.
21 dicembre - L'esercito israeliano taglia in tre la Striscia di Gaza proibendo ai palestinesi la circolazione sulle strade che collegano il nord al sud. Sono state chiuse con sbarramenti le strade vicino all'insediamento israeliano di Netzarim, a sud di Gaza, e ancora più a sud vicino alla località palestinese di Deir el-Balah.
23 dicembre - 46 senatori italiani dell'opposizione e della maggioranza, con una mozione, invitano il governo israeliano a "bloccare l'annunciata demolizione del centro storico di Hebron e di altre parti del patrimonio culturale della Palestina". Chiedono inoltre al governo italiano di premere su quello israeliano per "congelare gli insediamenti, giacché la maggior parte di essi rappresenta un grave ostacolo sulla via della pace e una presenza minacciosa nella vita quotidiana dei palestinesi".
24 dicembre - L'esercito israeliano si ritira dal centro di Betlemme, ridispiegandosi alla periferia, per consentire le celebrazioni del Natale. Per il secondo anno consecutivi rimane vietato a Yasser Arafat di recarsi a Betlemme per assistere alla Messa di mezzanotte.
26 dicembre - L'esercito israeliano ha rioccupato praticamente tutte le principali città della Cisgiordania, ad esclusione di Gerico. Attorno agli insediamenti ebraici nei Territori palestinesi sono state create di recente 'zone di sicurezza' di alcune centinaia di metri di larghezza. Queste zone vengono pattugliate da soldati autorizzati a sparare contro qualunque persona sorpresa al loro interno.
29 dicembre - È salito a 2.802 il numero dei morti dall'inizio dell'Intifada (fine settembre 2000): 2.117 sono palestinesi (di cui il 19% minorenni) e 685 israeliani.


 
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Post N° 101

Post n°101 pubblicato il 27 Luglio 2006 da jacopo147
 
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2...

1991

Altri due leader dell'OLP vengono uccisi a Tunisi: Abu Iyad e Abu Alhol.
30 ottobre - Cerimonia d'inizio della "Conferenza di Madrid", negoziato arabo-israeliano voluto dagli Stati Uniti.


1992

16 dicembre - Deportazione da parte di Israele di 417 palestinesi nel sud del Libano, con l'accusa di essere militanti dell'organizzazioni palestinesi Hamas e Jihad Islamica.


1993

luglio - Nuova offensiva israeliana nella fascia di sicurezza nel sud del Libano, che provoca la distruzione di una ottantina di villaggi e l'esodo di un migliaio di profughi.
9 settembre - Riconoscimento reciproco epistolare tra OLP e Stato d'Israele.
13 settembre - A Washington, Arafat e Rabin firmano la "Dichiarazione di principio su accordi transitori di autonomia", noti come "Accordi di Oslo", che contempla: - un auto-governo palestinese nella Striscia di Gaza e nella zona Gerico; - un ridispiegamento dell'esercito israeliano nei Territori Occupati; - la costituzione di un corpo di polizia palestinese; - una serie di progetti di cooperazione economica e di sfruttamento delle risorse idriche. Invece le questioni di Gerusalemme, dei profughi, delle colonie, della sicurezza, delle frontiere, delle relazioni e della cooperazioni con i paesi vicini vengono rinviate ai negoziati sullo status finale.
30 dicembre - Accordo diplomatico tra Israele e lo Stato del Vaticano per il reciproco riconoscimento, con apertura di piene relazioni diplomatiche dal 15 maggio 1994.


1994

Ritardi nell'applicazione degli Accordi di Oslo.
25 febbraio - Ad Hebron, all'interno della Tomba dei Patriarchi, durante l'ora della preghiera mattutina, viene compiuto un sanguinoso massacro, ad opera di un commando di coloni ebrei del movimento Kach, guidati da Baruch Goldstein, con la complicità dell'esercito israeliano. I morti sono più di 70 e i feriti più di 300. Nelle manifestazioni che ne seguono, nei giorni successivi, vengono uccisi altri 22 palestinesi e a Hebron viene dichiarato lo stato d'assedio.
29 aprile - Palestinesi e israeliani firmano a Parigi un accordo di collaborazione economica.
4 maggio - Accordo del Cairo: viene firmato il piano per l'autonomia della Striscia di Gaza e della zona di Gerico.
13 maggio - L'esercito israeliano lascia Gerico.
18/19 maggio - L'esercito israeliano abbandona la Striscia di Gaza.
1° luglio - Il presidente dell'OLP, Arafat fa il suo ingresso a Gaza, dall'esilio.
25 luglio - Fine dello stato di belligeranza fra Israele e Giordania
ottobre - Instaurazione di relazioni ufficiali bilaterali fra lo Stato del Vaticano e l'OLP.
14 ottobre - Arafat, Rabin e Peres vengono insigniti a Stoccolma del premio Nobel per la Pace.
26 ottobre - Firma del trattato di pace tra lo Stato d'Israele e il Regno Hashemita di Giordania.


1995

24 settembre - Accordo di Taba, i cui risultati vengono poi ratificati a Washington il 28.
28 settembre - Arafat e Rabin firmano a Washington, alla presenza di Clinton, Mubarak e di Re Hussein, l'Accordo Oslo II (accordo ad interim israeliano-palestinese sulla Cisgiordania e sulla Striscia di Gaza), che prevede il ridispiegamento dell'esercito israeliano in Cisgiordania, che verrebbe divisa in tre aree: Area A (circa il 3% del territorio e il 20% della popolazione) sotto il totale controllo dell'ANP, Area B (il 27% del territorio e il 68% della popolazione) controllata in modo congiunto dalle forze israeliane e palestinesi e Area C (il rimanente 70% del territorio composto dalle zone rurale non abitate, dagli insediamenti israeliani e dalle aree d'importanza strategica) sotto il totale controllo israeliano. Sono rinviate a data da stabilirsi le questioni relative a: Gerusalemme, profughi, colonie, sicurezza, frontiere, relazioni e cooperazioni con i paesi vicini, ma a non più tardi del 4 maggio '96.
4 novembre - Yitzhak Rabin viene ucciso nel corso di una manifestazione del Partito Laburista a Tel Aviv, dallo studente Yigal Amir, fondamentalista ebreo che ci rifaceva alle idee del rabbino Meir Kahane.


1996

20 gennaio - Elezioni palestinesi dei due organi principali dell'Autorità Nazionale: il presidente ed il Consiglio dell'Autonomia. Yasser Arafat viene eletto Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese e la sua organizzazione, Al-Fatah, conquista due terzi degli 80 seggi del Consiglio Legislativo Palestinese.
11 aprile - Inizia la "Operazione Furore" dell'IDF nel sud e nell'est del Libano, che provoca più di 400.000 profughi.
18 aprile - Gli aerei israeliani bombardano presso Kana (vicino a Tiro) la base del contingente di pace ONU delle Isole Fiji, che ospitava civili libanesi in fuga dai bombardamenti. Vengono uccisi 102 civili. Le forze di interdizione ONU in Libano dichiarano di aver chiesto ripetutamente la sospensione dell'attacco.
5 maggio - Si aprono a Taba i negoziati di pace israelo-palestinese sullo statuto definitivo della Cisgiordania e della Striscia di Gaza che vedono sul tappeto tutte le questioni più spinose (Gerusalemme, le frontiere, il ritorno dei profughi, le colonie, lo Stato Palestinese). Il negoziato viene subito sospeso in attesa dei risultati delle elezioni anticipate in Israele.
24/29 settembre - La provocatoria apertura, da parte della municipalità ebrea di Gerusalemme, di un tunnel sotto la Spianata delle Moschee scatena scontri con l'esercito israeliano. Sulla Spianata delle Moschee gli israeliani si esercitano al "tiro al palestinese" uccidendo tre persone e ferendone più di dieci. Gli scontri fra palestinesi ed esercito israeliano dilagano anche nel resto dei Territori Occupati. Alla fine i morti tra i palestinesi sono 76.
9 ottobre - Prima visita ufficiale di Yasser Arafat in Israele, il presidente palestinese viene accolto solennemente da Ezer Weizman.


1997

27 febbraio - In violazione degli accordi di Oslo, Israele annuncia la costruzione di un nuovo insediamento ebraico sulle colline di Har Homa, nella parte araba occupata di Gerusalemme. I Gli Stati Uniti si oppongono con il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede ad Israele di abbandonare la costruzione di questa nuova colonia.
18 marzo - Iniziano i lavori per la costruzione dell'insediamento.
25 aprile - L'Assemblea Generale dell'ONU approva una risoluzione di severa censura nei confronti di Israele per il nuovo insediamento.
1° ottobre - Sotto la pressione della Giordania, Israele libera, con altri 35 prigionieri palestinesi, Sheikh Ahmed Yassin, il leader spirituale di Hamas, che viene accolto a Gaza come un eroe il 6 ottobre. La Giordania in cambio rilascia due agenti del Mossad.


1998

21 giugno - Il governo israeliano ratifica il progetto "Grande Gerusalemme" proposto da Nétanyahu. Il progetto prevede la trasformazione delle colonie alla periferia di Gerusalemme in modo da realizzare una grande Gerusalemme che da sola coprirebbe il 20% del territorio cisgiordano.
7 luglio - L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite eleva lo statuto della delegazione palestinese a quello di super-osservatore.
13 luglio - Il Consiglio di Sicurezza chiede ad Israele di abbandonare il progetto "Grande Gerusalemme".
23 ottobre - "Accordo di Wye Plantation": l'Autorità Palestinese dovrà recuperare entro 3 mesi un ulteriore13% del territorio della Cisgiordania (1% nella Area A, cioè a piena sovranità palestinese, e 12% nella Area B, cioè a sovranità condivisa con gli israeliani). Tutto ciò in cambio della repressione dei movimenti ostili al processo di pace e con la CIA come supervisore del piano di lotta al terrorismo.
24 novembre - Inaugurazione dell'aeroporto internazionale palestinese di Rafah/Gaza.
14/15 dicembre - Clinton è il primo presidente statunitense a visitare la Palestina ed insieme ad Arafat partecipa ai lavori del Consiglio Nazionale Palestinese, dove il presidente palestinese abroga la clausola dello Statuto Palestinese che prevede la distruzione di Israele.
18 dicembre - Il governo israeliano sospende l'applicazione dell'Accordo Wye Plantation.


1999

25 marzo - Meeting a Berlino, i ministri degli esteri dell'Unione Europea proclamano il diritto permanente e senza restrizioni dei palestinesi all'autodeterminazione, compresa la possibilità di uno stato.
17 maggio - Elezioni politiche in Israele. Il candidato laburista, Ehud Barak, batte il leader del Likud, Binyamin Netanyahu.
4/5 settembre - A Sharm el-Sheik, Arafat e Barak firmano l'Accordo detto "Wye migliorato" relativo al ridispiegamento dell'esercito israeliano, che prevede l'apertura di due passaggi sicuri tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, la costruzione del porto di Gaza, il rilascio di altri prigionieri e la conclusione di un accordo complessivo su tutte le questioni dello status definitivo entro al più tardi il 13 settembre 2000.


2000

15 febbraio - Firma in Vaticano di Arafat con la Santa Sede di un accordo che rappresenta da una parte un pieno riconoscimento dell'Autorità Nazionale Palestinese e dall'altra la ricerca di uno statuto giuridico della Chiesa Cattolica nei territori palestinesi.
21/26 marzo - Papa Giovanni Paolo II è in visita a Gerusalemme e in Palestina.
17/31 maggio - L'esercito israeliano si ritira dal sud del Libano, con largo anticipo sulla data prevista (il 7 luglio 2000) e lascia vuota la fascia di sicurezza. L'Esercito del Libano del Sud si dissolve con la partenza degli israeliani. Migliaia di libanesi si riversano nelle zone rimaste sotto occupazione israeliana per quasi 20 anni. Hezbollah conquista forti simpatie nel mondo arabo per la sua lotta decennale che ha contribuito alla liberazione del Libano del Sud.
11/26 luglio - Vertice a Camp David (con Barak, Arafat e Clinton) sullo status finale della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, si chiude senza nessun accordo.
28 settembre - La visita provocatoria del leader del Likud, Ariel Sharon (uno dei responsabili del massacro di Sabra e Chatila), alla Spianata delle Moschee a Gerusalemme (terzo luogo santo dell'Islam) scatena dimostrazioni palestinesi violentemente represse dalla polizia israeliana, che si estendono nel giro di pochi giorni in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.
30 settembre - L'Autorità Nazionale Palestinese chiede una commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite per determinare la responsabilità degli scontri di Al-Aqsa.
1° ottobre - La rivolta si estende fra i palestinesi dei Territori del '48, specialmente in Galilea (nel nord di Israele), indicendo uno sciopero generale. La polizia israeliana interviene con la forza.
2 ottobre - Israele cerca di reprimere la rivolta: elicotteri lanciano missili a Gaza e carri armati sparano a Ramallah, in Cisgiordania. Il segretario di stato USA Madeleine Albright chiede a entrambe le parti di riprendere il controllo della situazione. A Parigi, Jacques Chirac, riferendosi ad Ariel Sharon, pur senza nominarlo, condanna "l'irresponsabile provocazione che ha scatenato una prevedibile esplosione".
7 ottobre - La risoluzione 1322 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU condanna "l'uso eccessivo della forza contro i palestinesi".
8 ottobre - 200 residenti della parte ebraica della città di Nazareth attaccano i palestinesi ivi residenti. La televisione israeliana Channel One lo definisce un progrom.
9 ottobre - Nella notte tra domenica e lunedì, coloni ebraici attaccano parecchi suburbi arabi di Gerusalemme Est.
11 ottobre - Dall'inizio della rivolta, ormai nota come "Intifada di Al-Aqsa" più di 100 palestinesi sono stati uccisi e oltre 2.000 feriti. Secondo fonti ufficiali israeliane, 6 ebrei sono stati uccisi (3 militari e 3 civili).
16 ottobre - Meeting a Sharm el-Sheikh, sul Mar Rosso. Oltre ad Arafat e Barak, vi partecipano il presidente USA Bill Clinton, il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, il presidente egiziano Hosni Moubarak, il re Abdallah di Giordania e il rappresentante dell'Unione Europea per la politica estera, Javier Solana. I palestinesi ripetono la loro richiesta di una commissione internazionale d'inchiesta per determinare le responsabilità della crisi, mentre Israele rimane rigidamente contraria ad ogni inchiesta internazionale.
17 ottobre - Termina il summit di Sharm el-Sheikh. L'accordo è infine trovato su tre punti: fine della violenza, costituzione di una commissione di inchiesta sugli scontri (la Commissione Mitchell) e ripresa dei negoziati del processo di pace. Israele accetta di togliere la chiusura della Cisgiordania e Gaza e la nomina di una commissione internazionale di inchiesta, purché i membri siano designati dal presidente degli Stati Uniti e dal segretario generale delle Nazioni Unite.
20 ottobre - L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva una risoluzione che condanna "l'uso eccessivo della forza" da parte di Israele contro i civili palestinesi.
21-22 ottobre - Intanto, la rivolta continua a Gaza e in Cisgiordania e l'esercito israeliano continua a reprimere. Il conto dei morti è di 127 palestinesi e 8 israeliani.
24 ottobre - Scontri al confine con la Giordania dove una marcia di profughi palestinesi, rivendicando il loro "diritto al ritorno", cerca di sfondare il posto di frontiera.
9 novembre - Elicotteri israeliani attaccano un'auto con a bordo due esponenti di Tanzim uccidendone uno e ferendo gravemente l'altro. Nell'attacco perdono la vita anche due donne palestinesi che si trovavano casualmente nei pressi della zona dell'attacco. È il primo "attacco mirato" per eliminare i leader della nuova Intifada.
28 dicembre - In un summit a Sharm al-Sheikh, Barak, Arafat, Clinton e Mubarak tentano un accordo di pace permanente. Israele rifiuta la sovranità palestinese sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme e i palestinesi rifiutano di rinunciare al principio del "diritto al ritorno". Il summit fallisce.


 
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Post N° 100

Post n°100 pubblicato il 27 Luglio 2006 da jacopo147
 
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1...

1948

La proclamazione dello stato d'Israele è prevista per il mese di maggio, ma i gruppi armati israeliani muovono una violenta offensiva contro la popolazione palestinese con l'obbiettivo di realizzarne l'espulsione dalle loro terre.
Nasce l'esercito di liberazione della Palestina, composto da cinquemila volontari tra cui anche iracheni ed egiziani.
9 aprile - A Deir Yassin, sulla strada di Gerusalemme, un commando dell'Irgun, diretto da Begin, uccide duecentocinquantaquattro persone, in buona parte bambini e vecchi.
11 maggio - I residenti palestinesi di Lydda sono deportati a Ramallah. È la marcia della morte, con numerose vittime. Le deportazioni di massa e l'esodo proseguono a catena.
14 maggio - David Ben Gurion proclama, a Tel Aviv, la nascita dello stato d'Israele, riconosciuto immediatamente da Stati Uniti, URSS ed altri paesi. Gli israeliani controllano, non più il 56%, bensì, il 77% del territorio. Gerusalemme viene divisa tra Israele e Giordania: la Città Vecchia con la parte est passa sotto il controllo della Giordania, la parte occidentale e quella meridionale sono sotto Israele. 150.000 palestinesi continuano a vivere in Israele, praticamente senza diritti e sottoposti a regime militare. Nasce anche l'esercito di Israele "Tsahal", chiamato Forza di Difesa d'Israele (IDF), che incorpora tutte le organizzazioni sioniste paramilitari. La Lega araba (Siria, Iraq, Egitto e Giordania) invade il nuovo stato il giorno stesso della sua nascita, ma sarà sconfitta.
15 luglio - Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ordina ad arabi e israeliani, il cessate il fuoco.
17 settembre - Viene ucciso, a Gerusalemme, il conte Folke Bernadotte, inviato delle Nazioni Unite per la trattativa di mediazione nel conflitto arabo-israeliano. Ventitre anni dopo, Baruch Nadel, che nel '48 era capo del controspionaggio del gruppo "Stern", ammette di aver organizzato quell'attentato, allo scopo di far fallire il tentativo di mediazione dell'ONU.
11 dicembre - Le Nazioni Unite votano la risoluzione 194 che chiede il ritorno a casa, o un indennizzo, per i quasi 800.000 palestinesi espulsi dalle loro terre.


1949

11 Maggio - Israele, grazie alla risoluzione 273, diventa membro delle Nazioni Unite.
8 dicembre - L'ONU costituisce l'Ufficio di Soccorso e di Lavoro delle Nazioni Unite per i profughi di Palestina (UNRWA) e decreta l'internazionalizzazione di Gerusalemme.
Nel corso dell'anno, vengono rasi al suolo 387, su 475, cittadine e villaggi palestinesi nel territorio israeliano. Un milione di palestinesi, costretti ad abbandonare le loro terre, si riversano a Gaza, in Cisgiordania e Libano, nei campi profughi.
Gli ebrei, in Palestina, sono già un milione.


1950

24 Aprile - Annessione della Cisgiordania da parte della Giordania, mentre l'Egitto prende il controllo della Striscia di Gaza.
Israele promulga la "Legge del Ritorno" che consente ad ogni ebreo, con una semplice domanda di acquisire la nazionalità israeliana e di trasferirsi in Israele.


1953

Gli ebrei sono 1.500.000.
Continua tensione al confine fra Israele e Giordania.
14 Ottobre - Il comandante Ariel Sharon guida un'azione militare contro il villaggio palestinese in Cisgiordania di Kibya che porterà all'uccisione di 53 abitanti.


1954

L'Egitto concede ai palestinesi un'ampia autonomia nel governo della Striscia di Gaza.


1956

26 luglio - Il neopresidente egiziano, Nasser, nazionalizza la Compagnia del canale di Suez (che fin dalla sua apertura, nel 1896, apparteneva a una compagnia anglo-francese) e proibisce il transito delle navi israeliane.
23 ottobre - Gran Bretagna, Francia ed Israele firmano gli accordi segreti di
Sèvres contro l'Egitto.
29 ottobre/6 novembre - Truppe israeliane entrano via terra in Egitto, mentre paracadutisti franco-britannici tentano di occupare la zona del canale: è la cosiddetta "guerra di Suez".
Durante la guerra di Suez reparti dell'esercito israeliano compiono numerosi massacri: a Qalqilyia (10/11 ottobre), a Kafr Qasem (19 ottobre e il 29 ottobre), a Khan Yunes e a Gaza viene ritrovata una fossa comune con 39 corpi, ma il sindaco denuncia la scomparsa di 700 persone.
24 dicembre - Le forze franco-britanniche lasciano l'Egitto (a causa della forte reazione egiziana, delle minacce sovietiche e della condanna dell'ONU e degli USA), Israele lo farà solo nel marzo del '57.


1959

Al-Fatah, che aveva cominciato ad organizzarsi clandestinamente a Gaza nel 1956, pubblica il primo numero del suo bollettino ufficiale "La nostra Palestina".


1964

28 maggio - Nasce a Gerusalemme l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), che viene accolta nella Lega Araba.


1965

1 ° gennaio - Il gruppo militare di Al-Fatah lancia la prima delle sue azioni contro Israele.


1966

13 novembre - Il più grave incidente dalla guerra del 1956. Israele attacca il villaggio palestinese di Al-Samua in Cisgiordania, a sud di Hebron. I morti sono 18, i feriti 50 e 125 case rase al suolo.
25 novembre - Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU adotta una risoluzione che condanna Israele per l'attacco di Al-Samua.


1967

Grave tensione in tutto il Medio-Oriente, Egitto e Siria denunciano pubblicamente i preparativi militari di Israele. Il leader egiziano Nasser dichiara di voler chiudere il Canale di Suez alle navi che riforniscono Israele.
maggio - Il Cairo chiede il ritiro delle truppe ONU, occupa le zone smilitarizzate nel'57 e blocca il golfo di Aqaba. A fine maggio Iraq e Giordania entrano a far parte del patto militare siriano-egiziano. Con il pretesto di difendersi dall'accerchiamento arabo Israele lancia un fulmineo attacco, reagisce con una guerra lampo, passata alla storia come "guerra dei sei giorni".
5 giugno - Alle ore sette l'aviazione israeliana entra in azione distruggendo a terra il 90% dell'aviazione di tutti i paesi arabi.
10 giugno - Israele ha già completato l'occupazione del Sinai egiziano, della Striscia di Gaza, delle
alture del Golan siriane, della Cisgiodania e di Gerusalemme araba.
28 giugno - Israele decide il passaggio di Gerusalemme Est sotto la legislazione, la giurisdizione e l'amministrazione israeliana.
8 agosto - Viene indetto uno sciopero generale di massa della popolazione araba di Gerusalemme contro l'annessione.
22 novembre - Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU vota la risoluzione 242, che chiede il ritiro di Israele dai Territori Occupati, il rispetto di confini sicuri e la soluzione del dramma dei profughi.
11 dicembre - Nasce ad Amman il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina.
Un mese dopo la guerra i profughi palestinesi sono già 100 mila, ma diventeranno in breve 300 mila, perché Israele inizia subito la politica di insediamento dei coloni.


1968

Attriti con Egitto e Giordania sono causa di incidenti sui confini.
21 marzo - brillante vittoria dei combattenti palestinesi; gli israeliani tentano di impadronirsi della città giordana di Karameh (sulla sponda est del fiume Giordano). Vengono respinti subendo pesanti perdite.


1969

Continuano gli incidenti di frontiera. Azioni militari sporadiche degli egiziani lungo il canale di Suez.
4 febbraio - Yasser Arafat è eletto presidente dell'OLP.
22 febbraio - Nasce il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina.
3 marzo - La Commissione ONU per i diritti umani condanna Israele per "le continue violazioni dei diritti umani" nei territori occupati.
3 luglio - Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU dichiara nulle le misure prese da Israele per modificare lo stato di Gerusalemme.
20 ottobre/1° novembre - Truppe libanesi si scontrano con contingenti militari dell'OLP. In seguito, con la mediazione egiziana, la resistenza palestinese viene ufficialmente autorizzata a restare in Libano.


1970

Il "Fronte Popolare di Liberazione della Palestina" (FPLP), porta a termine una serie di dirottamenti aerei, che provoca l'espulsione dei suoi dirigenti dal Comitato Centrale dell' OLP.
febbraio - iniziano gravi scontri tra l'OLP ed esercito giordano, che continueranno per tutto l'anno.
15/25 settembre - È l'anno del "settembre nero". Re Hussein di Giordania, impaurito dalla presenza e dall'organizzazione della resistenza palestinese nel suo territorio, sferra contro questa un pesante attacco militare, che provoca più di 4.500 morti e di 10.000 feriti. Si giunge ad una tregua grazie alla mediazione di Nasser, ciononostante, la resistenza palestinese è costretta a lasciare la Giordania ed a spostarsi in Libano.


1971

Nascono le "Pantere Nere" israeliane, un'organizzazione che si batte per il riconoscimento dell'uguaglianza di diritti tra ebrei provenienti dai paesi arabi (cosiddetti "sefarditi"), ebrei provenienti dall'occidente ("askhenaziti") ed ebrei provenienti dall'Europa orientale.


1972

Vengono compiute numerose azioni da parte di diversi gruppi della resistenza palestinese.
maggio - Tre giapponesi arruolati nella resistenza palestinese, compiono un attentato all'aeroporto di Tel Aviv, 28 i morti e 90 i feriti.
8 luglio - Per rappresaglia, il Mossad (servizio segreto israeliano), uccide a Beirut Ghassan Kanafani (intellettuale di spicco, scrittore ed artista palestinese, uno dei fondatori del FPLP) e la sua nipotina di undici anni.
5/6 settembre - L'organizzazione palestinese Settembre Nero attacca la delegazione israeliana ai Giochi Olimpici di Monaco, rimangono uccisi diversi atleti.
16 ottobre - Il Mossad uccide Wael Zuaitar, rappresentante dell'OLP a Roma.
8 dicembre - Cade Mahmud Hamshari, rappresentante dell'OLP a Parigi, e morirà il 9 gennaio.


1973

30 aprile/12 maggio - Scontri tra esercito libanese e "fedayyn" (guerriglieri palestinesi per lo più residenti in Libano).
6 ottobre - Quarta guerra arabo-israeliana passata alla storia come "Guerra del Kippur". Egitto e Siria lanciano un attacco coordinato a sorpresa per riconquistare i territori perduti nella guerra del 1967. Dopo alcune sconfitte iniziali gli Israeliani riprendono il controllo della situazione e contrattaccano.
16 ottobre - Le truppe israeliane attraversano il canale di Suez.
22 ottobre - L'ONU adotta la risoluzione 338 che impone un cessate il fuoco, accettato dalle parti. In realtà Israele continua la controffensiva e solo dopo minacce dell'URSS si ferma l'11 novembre.
26/28 novembre - Al vertice dei paesi arabi di Algeri l'OLP è riconosciuto come legittimo rappresentante del popolo palestinese.
21 dicembre - Apertura della Conferenza di pace di Ginevra.
Le azioni della guerriglia palestinese proseguono.


1974

14 ottobre - L'OLP viene invitato dall'ONU, come rappresentante del popolo palestinese, a partecipare al dibattito sulla questione palestinese.
25 ottobre - L'OLP viene ammessa in qualità di "osservatore" alla Conferenza Generale dell'UNESCO
7 novembre - La Commissione Culturale dell'UNESCO, con una risoluzione, decide di sospendere gli aiuti che fornisce ad Israele, per la sua persistenza a modificare il carattere storico della città di Gerusalemme.
13 novembre - Arafat, presidente dell'OLP, parla all'ONU pronunciandosi a favore di un unico stato democratico che riunisca ebrei, cristiani e musulmani.
Il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese viene riconosciuto per la prima volta dalle Nazioni Unite, con la risoluzione dell'Assemblea Generale n. 3236.


1975

13 aprile - Le milizie falangiste cristiano-maronite uccidono oltre cento tra operai e combattenti
palestinesi. Inizia la guerra civile libanese perché le milizie delle forze progressiste si schierano con l'OLP.
10 novembre - L'ONU stabilisce il sionismo è una forma di razzismo.
2 dicembre - Israele bombarda il sud del Libano per "rappresaglia preventiva".


1976

marzo - Le autorità israeliane confiscano vasti terreni appartenenti a palestinesi residenti nei Territori occupati nel 1948. Grande mobilitazione popolare di protesta brutalmente repressa dall'esercito israeliano. A Sakhneen, un villaggio della Galilea, viene compiuto l'ennesimo massacro contro la popolazione palestinese. Da allora questo tragico evento viene commemorato ogni anno il 30 marzo come "Giornata della Terra".
12 agosto - Tal Al Zatar, quartiere e campo palestinese di Beirut, cade dopo sette settimane d'assedio: vengono massacrati tra i duemila e i tremila palestinesi. Gli attaccanti sono i falangisti e i siriani. Poco dopo, Sharon rivela che, a coordinare gli attaccanti, c'erano ufficiali israeliani.


1977

Un gruppo di ufficiali israeliani chiede la pace e la fine degli insediamenti ebraici in Palestina.
6 novembre - Israele deporta il vescovo greco-cattolico di Gerusalemme, Hylarion Capucci, arrestato qualche anno prima per i suoi rapporti con la resistenza palestinese.
19 novembre - Per la prima volta nella storia un presidente di un paese arabo si reca in visita ufficiale in Israele: è il presidente egiziano Sadat, che incontra in Israele il primo ministro Begin.


1978

14 marzo - Israele invade il sud del Libano.
6 novembre - Si apre il vertice di Camp-David, negli Stati Uniti, fra le delegazioni statunitensi, israeliane ed egiziane.
17 settembre - A Camp-David viene firmato un accordo di pace, che comprende due documenti: il primo, intitolato "Accordo quadro per la conclusione della pace fra Egitto ed Israele" prevede il ritiro di Israele dalla penisola del Sinai (portato poi a termine solo cinque anni dopo) e la normalizzazione delle relazioni fra i due paesi e un secondo documento "Accordo quadro per la pace in Medio Oriente" molto generico che prevede la concessione di una non meglio definita autonomia a Gaza e in Cisgiordania per un periodo transitorio di cinque anni. II mondo arabo respinge l'accordo.


1980

Continuano gli attentati del Mossad contro esponenti palestinesi.
13 giugno - La CEE, a Venezia, condanna gli insediamenti israeliani in Cisgiordania e a Gaza e l'annessione forzata di Gerusalemme.
30 luglio - Il parlamento d'Israele approva la "legge fondamentale" che proclama Gerusalemme "unita e nella sua interezza, capitale di Israele".
20 agosto - Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la Risoluzione n. 478, con la quale ribadisce che "l'acquisizione di territori con la forza è inammissibile" censurando l'approvazione della "legge fondamentale" da parte di Israele, considerandola una netta violazione del diritto internazionale.


1981

aprile - Gli israeliani bombardano Tiro e Sidone.
17 giugno - Bombardano l'impianto nucleare iracheno di Tamuz, presso Bagdad.
17 luglio - Bombardano Beirut: i morti sono più di trecento.
6 ottobre - Viene ucciso, al Cairo, il presidente Sadat ad opera della Jihad Islamica.
9 ottobre - Cade, a Roma, Majd Abu Sharar, funzionario dell'OLP.
14 dicembre - Israele annette le Alture del Golan, appartenenti alla Siria.


1982

marzo/ aprile - Israele sospende sindaci e consigli comunali palestinesi.
11 aprile - Un soldato israeliano, seguace del rabbino razzista Meir Kahane, entra nella Moschea della Roccia a Gerusalemme aprendo il fuoco contro i fedeli mussulmani, uccidendone due e ferendone una trentina. Segue un'ondata di protesta in tutti i Territori Occupati.
3 giugno - A Londra un attentato contro l'ambasciatore israeliano è rivendicato dal gruppo di Abu Nidal, da tempo sconfessato e condannato a morte da Arafat.
4 giugno - Inizia l'operazione: "Pace in Galilea". Viene sferrata da Israele e dalle truppe loro alleate cristiano-maronite, un'offensiva militare contro il Libano e l'OLP. In ottanta giorni di battaglia, si contano tra le 30.000 e le 40.000 vittime palestinesi e libanesi. Beirut rimane divisa in due parti per tutta la durata del conflitto.
6 luglio - Un gruppo di riservisti israeliani si oppone al proseguimento della guerra.
17 luglio - Viene ucciso, a Roma, Kamal Hussein, rappresentante dell'OLP.
30 agosto - I combattenti palestinesi abbandonano il Libano e il quartier generale dell'OLP viene trasferito a Tunisi. Gli USA promettono di tutelare la sicurezza della popolazione civile palestinese dei campi profughi.
14 settembre - Massacro di Sabra e Chatila: razzi israeliani illuminano a giorno i due campi profughi a Beirut, consentendo ai falangisti di massacrare per tre giorni consecutivi la popolazione palestinese e libanese inerme. Le vittime ufficiali sono 1.319, ma in realtà all'appello mancano più di 3.000 persone.
25 settembre - A Tel Aviv, si svolge una delle più grandi manifestazioni di ebree ed ebrei, contro il massacro e per la pace: scendono in piazza più di 4.000 persone.


1984

L'esercito israeliano è costretto dalla Resistenza Palestinese a ritirarsi per la prima volta da una parte dei territori occupati nel sud del Libano.


1985

1° ottobre - Gli israeliani compiono un raid aereo su Tunisi, radendo al suolo il quartier generale dell'OLP. Sotto le bombe, muoiono 75 persone.
29 dicembre - Un commando palestinese assalta gli uffici della Compagnia di bandiera israeliana "El Al", all'aeroporto italiano di Fiumicino, facendo 13 morti e 67 feriti.


1986

14 aprile - Si svolge, ad Hebron, una grande manifestazione per la pace, con la partecipazione congiunta di organizzazioni palestinesi ed israeliane.
6 agosto - Il governo israeliano vieta qualsiasi incontro tra israeliani e membri dell'OLP.


1987

5 gennaio - Si svolge una manifestazione di studenti all'università ebraica di Gerusalemme in solidarietà con gli studenti arabi dell'università di Bir Zeit, che ad aprile verrà serrata per quattro mesi.
9 dicembre - In seguito all'uccisione di quattro operai palestinesi, travolti da un automezzo israeliano mentre viaggiavano su due taxi collettivi, scoppia la rivolta nella Striscia di Gaza: è l'inizio della "Prima Intifada", la "rivolta delle pietre". Il termine "Intifada" (in arabo "l'atto di scuotersi di dosso") indica la resistenza palestinese all'occupazione israeliana. Comprende forme di disubbidienza civile, auto-organizzazione a livello economico-sociale-sanitario-scolastico ecc., manifestazioni di protesta e varie modalità di rifiuto della presenza dell'occupazione israeliana.
dicembre - Ariel Sharon s'impossessa di un'antica palazzina nel cuore della parte araba della Città Vecchia (Gerusalemme).


1988

31 luglio - La Giordania rinuncia alle proprie pretese politiche ed amministrative sulla Cisgiordania.
15 novembre - Ad Algeri l'OLP pronuncia ufficialmente la "Dichiarazione di Indipendenza della Palestina", con il riconoscimento di Arafat come presidente.


1989

13 aprile - L'esercito israeliano attacca in piena notte e compie un massacro nel villaggio palestinese Nahalin.
16 aprile - Un commando del Mossad (il servizio segreto israeliano) uccide a Tunisi Abu Jihad, membro dell'organo direttivo dell'OLP.


1990

20 maggio - Un colono israeliano uccide otto operai palestinesi mentre attendevano l'autobus a Ein Al Qara. Seguono rivolte represse dall'esercito che uccide altri sette palestinesi.
8 ottobre - Il movimento fondamentalista ebraico "I fedeli del Monte del Tempio" avvia, con la posa simbolica della prima pietra, la ricostruzione del Terzo Tempio sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. La rabbia dei palestinesi esplode e l'esercito israeliano irrompe nella moschea di Al Aqsa, causando 22 morti e oltre 150 feriti.
13 ottobre - Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU vota, all'unanimità, una dura condanna per l'eccidio, rinnovando l'accusa ad Israele di continua violazione del diritto internazionale.


 
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Post N° 99

Post n°99 pubblicato il 27 Luglio 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

Flowers of Filastin

Sto cercando di trovare le parole, ho bisogno di parole
Parole convincenti, parole penetranti,
che ti fanno un buco in testa e che poi lasciano frammenti in ogni dove
schizzi di miseria
chiazze di paura
brandelli di sogni e
resti di cultura,
parole come raffiche di mitra in un mercato
o come missili sparati al terzo piano di un palazzo,
che facciano male cazzo,
parole tanto forti da zittire tutto il mondo occidentale,
solo per un attimo, soltanto per provare ad ascoltare,
l’impotenza, il rancore…
parole a fare male, picchiate sulla faccia come calci di fucile
e pugni e sputi e schiaffi, parole… parole a ricordare,
per non dimenticare che lo stato d’Israele si è insediato in Palestina con la guerra, trentacinche anni fa’, e che nun se ne vonno ‘i,
e la grande israel già se chiamma Filastin, e duecentomila ‘e lloro
nun tenevano ‘o diritto ‘e s’insedià, ma quale equidistanza qui
parole partigiane a fare agguati a carri armati che rincorrono ambulanze
parole per cercare di fermare la mattanza
coscienti che farebbero più effetto un po’ di missili anticarro e che in sostanza
parliamo per parlare mentre in Filastin si lotta e muore coltivando la speranza di veder nascere un fiore…
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
Tre quatt’ migliara ‘e civili innocenti e sotto a mille creature
Massacrati senza ragione ‘a gli israeliani int’ e’ territorje
Hanno abbattuto seiciento palazzi e deportato ruimila persone
In 15 anni ‘e chella ca loro ‘a chiammano ‘a guerra contro o’ terrore
E o’ lato allà se chiamma Intifada e sta per rivolta rà popolazione
Contro o’ terrorismo ‘e Israele, contro e’ surdate, contro ‘e colonie
Che a chù ‘e trent’anni umiliano a’ gente impedendo la libera circolazione
Aroppo che l’hanno arrubbato ‘a terra, ‘ a voglia ‘e campà,’o lavoro e l’ammore e allora
A’ Paura d’Israele nuje forse nunn’a capimmo, ma poiché nun simmo sciemi ‘a contestualizzammo e nà cosa ‘a capimmo,
capimmo ca n’ommo trattato trent’anni comm’ a n’animale
addiventa nà bestia affamata, impaurita e pertanto feroce e chiena ‘e cazzimma, è normale, è naturale…
E chiù ‘a bestia è feroce, chiù ‘a bestia è o’ padrone
‘ a bestia chiù bestia è sempre ‘o padrone
‘ a bestia è l’impero ca se fa dottrina
a morte la bestia…
viva Palestina
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
For over 50 years, blood, sweat and tears, but the struggle for freedom continues, our pride never shall disappear,
the People will never give in, land and freedom for Filastin
cause we know we have the will to keep on existing, keep on surviving
Laken ha hia arty huna Yajibu an auda, ila arty, ila Filastin
Aud min ajli hauiaty mithla jady, qabla an yatrukù Filastin
Audu hurru kay aktaru, an akuna usfuran au akuna shajarah(tun)
Kamà raghiba jady
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN.....

"Laken ha hia arty huna Yajibu an auda, ila arty, ila Filastin
Aud min ajli hauiaty mithla jady, qabla an yatrukù Filastin
Audu hurru kay aktaru, an akuna usfuran au akuna shajarah(tun)
Kamà raghiba jady"

traduzione:
Ma eccola là, la mia terra, voglio ritornare nella mia terra, in Palestina.
Tornare per una identità, come mio nonno, prima di lasciare la Palestina.
Tornare, libera di scegliere se essere un uccello, come sempre avrei voluto, oppure un albero, come il nonno aveva sempre desiderato.
Mona Zaarour, 12 anni, campo profughi di Chatila.


per ascoltarla


Filastin

 
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Post N° 98

Post n°98 pubblicato il 24 Luglio 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

Hasta Siempre Comandante


Aprendimos a quererte
desde la histórica altura
donde el sol de tu bravura
le puso un cerco a la muerte.

Aquí se queda la clara,
la entrañable transparencia,
de tu querida presencia
Comandante Che Guevara.

Tu mano gloriosa y fuerte
sobre la historia dispara
cuando todo Santa Clara
se despierta para verte.

Aquí se queda la clara,
la entrañable transparencia,
de tu querida presencia
Comandante Che Guevara.

Vienes quemando la brisa
con soles de primavera
para plantar la bandera
con la luz de tu sonrisa.

Aquí se queda la clara,
la entrañable transparencia,
de tu querida presencia
Comandante Che Guevara.

Tu amor revolucionario
te conduce a nueva empresa
donde esperan la firmeza
de tu brazo libertario.

Aquí se queda la clara,
la entrañable transparencia,
de tu querida presencia
Comandante Che Guevara.

Seguiremos adelante
como junto a ti seguimos
y con Fidel te decimos:
hasta siempre Comandante.

Aquí se queda la clara,
la entrañable transparencia,
de tu querida presencia
Comandante Che Guevara.


Scritta da Carlos Puebla nel 1965 prima della partenza del Che per la Bolivia è la canzone sulle sue gesta più conosciuta nel mondo

per ascoltarla...
traduzione italiana...
sito che raccoglie i link delle canzoni dedicate al che..

 
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Post N° 97

Post n°97 pubblicato il 21 Luglio 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

non chiedete perchè.....


giuro, mi hanno obbligato a postarlo...  http://rifleman.altervista.org/friendtest/test.php?usr=jacopo147
è un test per vedere se mi conoscete un pò e quanto....tranquilli questo blog non sta diventando anche non politico..ci tengo troppo alla mia seriosa pallosità...:)

 
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Post N° 96

Post n°96 pubblicato il 19 Luglio 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

11 marzo, milano...


18 condanne a 4 anni e 9 assoluzioni..... colpevoli di antifascismo. secondo voi 4 anni corrispondono a un paio di macchine, 3 o 4 vetrine e una sede di an bruciati? 4 anni di vita di ragazzi appena maggiorenni, o poco più grandi, che hanno fatto tutto questo solo per impedire che una manifestazione autorizzata della fiamma tricolore attraversasse milano..qualche decina di teste di cazzo vestite di nero con croci celtiche che cantavana tra un "duce duce duce" e l'altro "orgoglio fascista ancora per le strade"..scortati dalla polizia..dai tutori dell'ordine dai rappresentanti della legge...non condannati per 4 vetrine ma perchè antifascisti e perchè comunisti, perchè estremisti e perchè di sinistra, perchè dei centri sociali e perchè disobbedienti come qualcuno ironicamnete li chiama e ci chiama..siamo tutti compagni...nemmeno condannati per le responsabilità individuali ma perchè tutti presenti ai fatti, "erano tutti lì e quindi sono tutti colpevoli!" questo il ragionamento seguito secondo alcuni, oppure "sono comunisti di merda, tutti al gabbio!" questo il ragionamento seguito secondo altri.....condannati perchè antifascisti, questa è uno dei tanti motivi, in che epoca essere antifascisti era un reato?

L'ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!!!

 
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Post N° 95

Post n°95 pubblicato il 19 Luglio 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

l'evoluzione della libertà


cos’è il comunismo? Per me il comunismo è tante cose, quella di cui voglio parlare ora è il comunismo finale, il comunismo realizzato. La fase finale dell’evoluzione comunista, quella in cui regna la frase “ad ognuno secondo i suoi bisogni ognuno secondo le sue possibilità”, regna senza ironia o truffaldinità questa frase nel mondo della nuova umanità, razionale e realmente libera, libera da tutto. Quello che mi interessa è: cosa è libertà in una società come quella?qual’è la vera libertà in una società come questa dove viviamo ora è palese..come diceva un tale “libertà è partecipazione”, ovvero avere controllo sulla propria vita senza che le decisioni sorvolino la nostra testa senza alcun nostro intervento in esse…ma in una sociètà dove questo è un dato iniziale di partenza e scontato, in una società dove la piramide non è nemmeno ipotizzata come possibilità irrealistica cosa diventa la libertà? Si ferma perché già realizzata o progredisce verso un nuovo livello? 

comprendo bene l'attuale vacquità di questo mio quesito e la sua base di partenza(la MIA visione del comunismo realizzato) assai traballante e per l'appunto personale...ma la cosa mi affascina..

la mia idea è che progredisca fino ad affinarsi, fino ad arrivare sempre più a concetti di libertà più superficiali una volta che quelli profondi siano stati soddisfatti.

come sempre critiche costruttive.

un post del cazzo per rientrare dopo settimane di assenza me ne rendo conto...ma io sono io...

 
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Post N° 94

Post n°94 pubblicato il 27 Giugno 2006 da jacopo147
 
Tag: date.
Foto di jacopo147

"padania in fiamme, padania in fiamme!" 
 o almeno per ora "sogno padano in fiamme"
eh eh eh eh eh eh eh...........


vince il NO con il 61,7 perde il si con il 38,3........al nord dice si il 47,4 mentre il 52,6 dice no, al centro 32,3 dice si, il 67,7 dice no, al sud il 25,2 dice si, il 74,8 dice no, nelle isole il 29,4 dice si, il 70,6 dice no........hanno perso ovunque....... come non goderne avidamente?

ingrandite l'immagine nel box in alto......ne val la pena.....fidatevi....

 
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Post N° 93

Post n°93 pubblicato il 24 Giugno 2006 da jacopo147
 
Tag: date.
Foto di jacopo147

è bello dire "NO" alle porcate....

vi sembra il caso di accentrare, in un paese come l'italia perdipiù, il potere nelle mani di una sola persona? vi pare saggio permettere alle singole regioni di creare una forza di polizia indipendente dallo stato, seppur amministrativa, non bastano vigili urbani e polizia provinciale? cosa farà mai questo nuovo organo di polizia nelle regioni governate dalla lega per esempio? e in quelle governate dalla mafia? credete sia sensato creare una bella ventina di diverse sanità e percorsi istruttivi? certo lo stato "garantirà il limite minimo", cioè? semplice, lo stato si impegna a tenere aperti ospedali e scuole, se poi funzionano o no poco importa, il minimo è assicurato.... che tipo di istruzione in lombardia? verso il razzismo e il classismo, e al sud? al sud niente... la sanità? chi ha i soldi vive chi non li ha..muore, e chi, in assoluto, non li ha? il sud.... che dite vi piace la prospettiva di un italia governata al nord dai fascisti e dai leghisti, al centro dalla sinistra centrista e al sud dalla mafia? con 20 piccole polizie che non si sa bene che compiti hanno e a chi fanno riferimento? con la sanità solo per chi ha i soldi e al sud che muoiano pure? alba di una sempre più vicina secessione di quei quattro imbecilli della lega? ......questi solo alcuni degli aspetti negativi, i più rilevanti e lampanti....se tutto ciò vi fa rabbrividire, vi disgusta e vi riempie di rabbia come accade a me, allora al referendum del 25 e 26 giugno votate NO per non confermare la riforma costituzionale del centro-destra. vi è una motivazione in più dopo tutte quelle più importanti qui sopra elencate ovvero prenderci la soddisfazione di mandare a fare in culo la destra il puffo ed in particolare la lega una volta per tutte! una, indivisibile e democratica.



 
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Post N° 92

Post n°92 pubblicato il 21 Giugno 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

una, indivisibile e democratica....


lo sapevate che devolution significa anche involuzione? al referendum un bel no.

(questo post innaugura la nuova sezione argomenti, foto, immagini, vignette, da quelle ironiche a quelle di guerra.)




 
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Post N° 91

Post n°91 pubblicato il 21 Giugno 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

il senso della vita...
(il titolo e l'idea li ho "fregati" dal blog di adamea, che ringrazio)


tema allegro e leggero...allora partiamo dal fatto che è, per me e per la razionalità, inaccettabile qualsiasi spiegazione o teorema religioso o mistico o un certo tipo di spiritualità. quindi rimane la cruda realtà, in questo universo composto da materia che viene regolata da leggi inevitabili la superiorità della vita rispetto alla non-vita è data solo da una decisione arbitraria dei viventi, ma se si esclude ogni coscienza superiore se ne evince(o almeno.. IO ne evinco..)che la differenza tra me un sasso o un atomo dall'atra parte dell'universo esistito 3 miliardi di anni fa sta semplicemente nel fatto che siamo "pezzi" di materia diversi e che occupiamo punti diversi dello spazio-tempo, ma non ve traccia di una motivazione assoluta di superiorità per me essere vivente, ovvero di una motivazione per questa superiorità che valga per ogni cosa, e quindi che possa valere come regola anche per i non viventi, esempio la gravità vale per tutti, è una legge a cui tutti sottostanno e che nessuno può infrangere, ma solo eludere..... che centra col senso della vita? centra perchè definisce cos'è la vita rispetto alla non vita, la vita rispetto alla non vita è semplicemente una condizione diversa ed eguale, diversa perchè è l'opposta, in quanto è uno stato di coscienza a vari livelli, contrapposto alla non coscienza, ma eguale perchè la differenza di valore non esiste ma è un costrutto di noi viventi... io sono marxista, marx oltre ad essere un economista un politico era anche un filosofo, per marx era scontato che il senso della vita era appunto la vita, insomma la vita sussiste per se stessa, l'unico fine della vita è il vivere. concordo, è l'unico ragionamento che soddisfi la realtà dei presupposti di non superiorità prima visti e che possa essere compresa con scarsa fatica in pratica da tutti..........

le critiche come sempre costruttive..costruttive ma sincere.... grazie....

(troppo pazzo stavolta?)

 
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Post N° 90

Post n°90 pubblicato il 20 Giugno 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

.............................


sono parecchi giorni che non pubblico più post...... alcune/i compagne/i saranno rimaste/i un pò dispiaciuti, altre/i amiche/i invece passano ogni tanto semplicemente per vedere se capita qualche nuova occasione di discussione, un altro essere invece è molto triste ed amareggiato..parlo della mascoot di noi rossi, cooper, il nostro fido cagnolino nero che gira a fare i suoi bisogni di blog in blog e che ha meno spazi ed occasioni di spargere letame. beh per accontentare tutti tra oggi e domani pubblico 2 o 3  post. non saranno molto belli perchè come sa chi conosce un pò il mio blog a scrivere post non sono proprio un granchè.

 
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Post N° 89

Post n°89 pubblicato il 12 Giugno 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

IL GORILLA


Sulla piazza d'una città la gente guardava con ammirazione
un gorilla portato là dagli zingari d'un baraccone
con poco senso del pudore le comari di quel rione
contemplavano l'animale non dico come non dico dove

Attenti al gorilla   

D'improvviso la grossa gabbia dove viveva l'animale
s'apri di schianto non solo perché fosse l'avevano chiusa male
la bestia uscendo fuori di là disse: "Quest'oggi me la levo"
parlava della verginità di cui ancora viveva schiavo 

Attenti al gorilla

Il padrone si mise a urlare: "Il mio gorilla fate attenzione
non ha veduto mai una scimmia potrebbe fare confusione"
tutti i presenti a questo punto fuggirono in ogni direzione
anche le donne dimostrando la differenza fra idea e azione

Attenti al gorilla

Tutta la gente corre di fretta di qua e di là con grande foga
si attardano solo una vecchietta e un giovane giudice con la toga
visto che gli altri avevano squagliato il quadrumane accelerò
e sulla vecchia e sul magistrato con quattro salti si portò

Attenti al gorilla

"Bah" sospirò pensando la vecchia "che io fossi ancora desiderata
sarebbe cosa alquanto strana e più che altro non sperata"
"Che mi si prenda per una scimmia" pensava il giudice col fiato corto
"non è possibile questo è sicuro" - il seguito prova che aveva torto  

Attenti al gorilla

Se qualcuno di voi dovesse costretto con le spalle al muro
violare un giudice od una vecchia della sua scelta sarei sicuro
ma si dà il caso che il gorilla considerato un grandioso fusto
da chi l'ha provato però non brilla né per lo spirito né per il gusto

Attenti al gorilla  

Infatti lui sdegnata la vecchia si dirige sul magistrato
lo acchiappa forte per un'orecchia e lo trascina in mezzo a un prato
quello che avvenne tra l'erba alta non posso dirlo per intero
ma lo spettacolo fu avvincente e la suspance ci fu davvero

Attenti al gorilla  

Dirò soltanto che sul più bello dello spiacevole e cupo dramma
piangeva il giudice come un vitello negli intervalli gridava "Mamma"
gridava "Mamma" come quel tale cui il giorno prima come ad un pollo
con una sentenza un po' originale aveva fatto tagliare il collo

 Attenti al gorilla......  

Testo: F.De Andrè (traduzione di “Le gorille” di G.Brassens)
Anno di pubblicazione: 1968

per ascoltare la melodia.

 
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Post N° 88

Post n°88 pubblicato il 09 Giugno 2006 da jacopo147
 
Foto di jacopo147

fotina fotona fotuccia...



ecco il link per la foto del papa svasticato(post precedenti)che è valso una doppia censura a lully_rossa:

http://politburo.clarence.com/archive/images/cattonazista.jpg

 
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L'ultima edizione di Carta,
giornale on-line di sinistra.
ottimo
www.carta.org

 

FRASI:

"Ci vogliono morti
perché siamo i loro nemici
e non sanno che farsene di noi
perché non siamo i loro schiavi."
Maria Soledad Rosas

"So che sei qui per uccidermi.
Spara dunque, codardo, stai solo
uccidendo un uomo"
Ernesto Che Guevara

"l'unica persona ad essere mai entrata in parlamento con oneste intenzioni"
Motto anarchico su

Guy Fawkes

"l'utopia è come l'orizzonte, se fai un passo verso di lui lui ne fa uno lontano da te, se ne fai 10 lui ne fa 10, allora a cosa serve l'utopia? a continuare a camminare..."
Non so di chi sia,
ma è stupenda.
 

"La tragedia delle democrazie
moderne è che non sono ancora
riuscite a realizzare la democrazia."
Jacques Maritain
"La maggior parte dei sudditi crede di essere tale perché il re è il Re, non si rende conto che in realtà è il re che è Re perché essi sono sudditi."
Karl Marx
"Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla vostra sete di totale devastazione, andate a frugare anche il mare. Avidi se il nemico è ricco, arroganti se è povero. Le terre dell'oriente e dell'occidente non vi possono saziare, solo voi bramate a possedere con tale smania ricchezza e miseria. Rubano, massacrano, rapinano, e con falso nome, lo chiamano impero...rubano, massacrano, rapinano, e con falso nome, lo chiamano ordine.
E infine dove fanno il deserto dicono che è la pace"
Tacito

L'ammontare totale del male in
ogni sistema e' costante. Quindi, ogni diminuzione in una direzione - per esempio una riduzione della poverta' o della disoccupazione da un aumento nell'altra - per esempio delinquenza o inquinamento.
Legge di Issawi sulla conservazione del male
La vita, la liberta' e la proprieta' di ogni uomo sono in pericolo quando il parlamento e' riunito.
Postulato di Jacquin sui governi democratici
 

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...quando passate da qui toccate ferro...
 

chi vuol capire capisca, e chi riesce sia beato.

Le Beatitudini

Beati sono i santi, i cavalieri e i fanti;
beati i vivi, i morti ma soprattutto i risorti
Beati sono i ricchi perché hanno il mondo in mano
Beati i potenti e i re e beato chi è sovrano
Beati i bulli di quartiere perché non sanno ciò che fanno
Ed i parlamentari ladri che sicuramente lo sanno
Beata è la guerra, chi la fa e chi la decanta
Ma più beata ancora è la guerra quando è santa
Beati i bambini che sorridono alla mamma,
Beati gli stranieri ed i soufflé di panna
Beati sono i frati, beate anche le suore
Beati i premiati con le medaglie d'oro
Beati i professori, beati gli arrivisti ,
I nobili e i padroni specie se comunisti
Beata la frontiera beata la finanza
Beata è la fiera ad ogni circostanza
Beata la mia prima donna che mi ha preso ancora vergine
Beato il sesso libero si ma entro un certo margine
Beati i sottosegretari i sottufficiali
Beati i sottaceti che ti preparano al cenone
Beati i critici e gli esegeti di questa mia canzone

Rino Gaetano

 
 

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