Rubra domus

In dispari...

In dispari.

Oppure dire "NO".

Venne.

Mi aprì.

Come si schiude la stagione nuova,

in un sentore incerto

che oppone all'evidenza

la promessa

di un fiore

mentre d'intorno è gelo.

Mi aprì ch'ero bambina,

e di sconcerto invase

ogni mia stanza

segreta

e peritura

svelando l'abbondanza 

nella cura prestata

a un solo sguardo.

Bellezza, che m'ha offerto un varco

per uscire,

rinata,

da me stessa.

Bellezza, che sciogliesti brina

nel fuoco divampato

all'improvviso

da visione altera,

di quanto era discosto

e per incanto

esplose

come in un volo d'angelo

il candore..

Bellezza,

mi cercasti

in un ignoto angolo

di un mondo devastato

da squallore.

Mi apristi gli occhi

e mi schiudesti

il nocciolo profondo

d'esistenza.

Bellezza intensa che mi colse

un giorno

d'improvviso.

Libera.

Liberata. 

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Sembra che il governo sia intenzionato, per esigenze di cassa,  a tagliare dai licei lo

studio della Storia dell'Arte.

Spero che la notizia, che ho appreso solo oggi, con sconcerto, sia priva di fondamento.

Se fondamento vi fosse, non mi resterebbe che piangere lacrime amare.

Se mi sono salvata dal grigiore dell'esistenza cui la mia estrazione sociale ed

economica mi aveva destinata, lo devo agli orizzonti che mi sono stati dischiusi

dalla rivelazione, per quanto  fugace, della Bellezza.

Mi è accaduto quando ero ancora una bambina.

Una brutta bambina in un mondo brutto.

Una brutta bambina che decise fermamente di rincorrere quella rivelazione, di

coltivarla, di alimentarla, perché era certa che in quella rivelazione ci fosse il senso di

una modalità di esistenza improntata alla Libertà.

Non mi resta che piangere lacrime amare.

Oppure, con fermezza, dire "NO".

In dispari...

In dispari...

Dove

Si stava

sulla riga di un quaderno logoro

come parola scritta

e cancellata.

Si stava

sulla strada della vita

come i randagi stanno,

viandanti che non sanno

dove andare

e vanno.

Si stava, qualche volta,

come sta

la cera di candela accesa:

la sera la consuma nella fiamma

e quel che resta posa

nell'attesa

di quanto non comprende

e la consuma.

Si stava

come bruma 

di Novembre

sospesa nel chiarore

dell'albeggio.

Dirada a poco a poco,

in dispersione lenta

sul livido paesaggio

che traspare.

Si stava

in un'urgenza senza nome:

come si sta 

talora:

in preda alla tensione

di lasciarsi andare

e non si ha dove

e non si ha

come...

In dispari...

In dispari...