Messaggi del 06/08/2019
Post n°2397 pubblicato il 06 Agosto 2019 da gratiasalavida
Art. 21 della Costituzione italiana, primo comma Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Art. 33 della Costituzione italiana, primo comma L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. Mi sembra doveroso citare i predetti articoli della Costituzione in merito a una notizia che ho letto due giorni fa, secondo la quale l'amministrazione del comune di Monfalcone vorrebbe procedere a una sorta di "schedatura" dei docenti che esprimono opinioni critiche nei confronti della prassi del governo. Non mi sembra che la Costituzione italiana, la madre di tutte le leggi, neghi a chicchessia il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni. Un docente, prima di essere tale, è un cittadino italiano, e in quanto tale ha il diritto di esprimersi liberamente. Nel diritto di espressione rientra il diritto di critica. E una critica, se espressa in termini razionali e nel rispetto delle leggi, è perfettamente lecita. Un docente, in quanto tale, ha non solo il diritto, ma anche il dovere, di formare i propri allievi a una visione critica della realtà, perché solo l'esercizio costante a una visione critica della realtà può proteggere la comunità dalle aberrazioni cui potrebbe condurre l'imposizione del Pensiero Unico, qualunque esso sia. Dunque, benvenuto il pensiero critico. Benvenuto il diritto di critica. Un docente che temesse ripercussioni nella libera espressione del proprio pensiero e del proprio diritto di critica non si comporterebbe da individuo libero e non sarebbe dunque in grado di formare i propri allievi alla libertà del pensiero. Dunque, speriamo che l'amministrazione del comune di Monfalcone sia incorsa in una caduta di stile, di stile "civico", prima di tutto, a causa dell'afa estiva. Il caldo fa brutti scherzi. Se perseverasse in tale atteggiamento anche dopo il periodo estivo, allora bisogna che i docenti comincino a preoccuparsi. E che comincino a preoccuparsi tutti coloro che si ritengono liberi cittadini. E cittadini liberi. |
Capita. Capita di scrivere un'opera che ti sembra buona (più che buona) e di inviarla a un premio letterario. Capita che la segreteria del premio, come da regolamento, neanche "si abbassi" a inviarti una mail per informarti di aver ricevuto l'opera. Capita che ti dimentichi di aver partecipato a quel premio letterario, in quanto ti è sembrato di averlo fatto da "ectoplasma". Capita che, qualche mese dopo, tornata sul sito del premio in cerca di notizie, scopri che i finalisti sono stati già selezionati da qualche settimana, in anticipo sui tempi previsti. Capita. Capita di inviare una delle tante opere che hai scritto a una delle innumerevoli case editrici che sono sul mercato. Un messaggio in automatico ti avvisa che l'opera è stata recepita. Meno male. Un messaggio, ancorché in automatico, è meglio di niente! Ti poni allora in attesa di una risposta che non arriverà. Dopo circa un anno di attesa, puoi senza dubbio ritenere che la tua opera sia stata scartata. Puoi ritenere che sia stata letta? Chi può dirlo? Si può sempre ritentare con un'altra casa editrice. L'attività di un ectoplasma è febbrile. Pochi giorni fa ho visto (rivisto) in televisione il film "Florence", basato sulla storia vera di una nobildonna ricchissima che, nella convinzione di essere una grande soprano, arriva al punto di esibirsi nel tempio della musica newyorchese, esponendosi al ridicolo. Mi sono chiesta, dopo aver rivisto il film, se per caso non assomigli alla protagonista, con l'unica differenza, sostanziale, che io non sono ricchissima come lei. Che mi sia messa in testa di saper scrivere, mentre non ne sono capace? Eppure, andando ogni tanto a rileggere ciò che ho scritto decenni prima, allo scopo di assumere la distanza critica necessaria a esprimere un'autovalutazione obiettiva, continuo a trovare degni del massimo rispetto i parti della mia mente e della perizia tecnica acquisita in anni di tirocinio stilistico. No. Non credo di essere matta nel ritenere degno di attenzione quello che ho scritto. Credo piuttosto che ci sia un problema nel mondo editoriale italiano. Già. Già. Ho scoperto l'uovo di Colombo. Quasi quasi stasera preparerò una bella frittata. A moi ectoplasmi, lo si sa, non resta che godere delle uova di Colombo. E delle relative frittate.
N.B. Non leggete questo post. Il caldo, si sa, gioca brutti scherzi. Anche a un ectoplasma. |
NOTA DELL'AUTRICE DEL BLOG
Tutti i testi qui pubblicati
sono esclusivo frutto della mia creatività. Cinzia M.
Tutti i diritti sono riservati.
Ho scorto su You Tube un canale intitolato Rubra Domus.
Non ha a che fare con me, che sono unicamente l'autrice
di questo blog e dei testi che vi sono quotidianamente
inseriti.
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