Creato da SEMPLICE.e.ANGEL il 20/03/2011

SEMPLICE.E.ANGEL

pensieri condivisi tra Amici della community

 

« ANTICO EGITTO...IMHOTEP....La mia preghiera.. »

Gufi

Post n°528 pubblicato il 09 Febbraio 2013 da carbonediamante

 

 

 

 

 


Su una vecchia quercia stava un vecchio Gufo,
più taceva e più sapeva, più sapeva e più taceva...

 

I gufi hanno da sempre in tutte le culture alimentato la fantasie e le credenze degli esseri umani.
Distinti tra gufi, civette e allocchi, simboleggiano eventi infausti, che richiamano l'oscurità, il malaugurio e la morte o evocati come l'emblema del traditore, oppure anche di valenze positive, quale immagine della chiaroveggenza, della comprensione, della luce dopo la risoluzione di un problema, vecchi assennati depositari di molta e antica saggezza, figura della prudenza, della veglia e dell'attenzione.

 

 

 

 

E' di pochi giorni fa, la notizia dello studio sulla circolazione sanguinea dei vasi del collo dei gufi, valsa alla Johns Hopkins University School of Medicine, il prestigioso premio dell'edizione 2012 del Concorso internazionale di visualizzazione di scienza e ingegneria, organizzato dalla rivista Science.
Infatti, mentre negli esseri umani, l'improvvisa rotazione della testa può provocare danni compromettenti ai vasi sanguigni innescando embolie mortali e ictus, nei gufi, i vasi sanguigni alla base del capo si dilatano creando "riserve contrattili" di sangue e la rete vascolare facilita l'afflusso anche durante l'incredibile torsione del collo di oltre 270 gradi. Questo "ingegno" della natura, permette loro di supplire alla riduzione del campo visivo e alla relativa immobilità degli occhi.

 

 

 


Scrive Louis Albert Lassus: "I gufi e le civette mi piacciono per i loro occhi. Ah! Quegli occhi enormi, occhi da icone!
Non vedete, o saggi, non vedete, o assonnati dagli occhi cisposi, uomini e donne dagli occhietti stretti e semichiusi, che Dio ha fatto gli occhi dei gufi e delle civette così enormi affinchè fossero occhi che vedono nella notte?
I gufi.. si ostinano a scrutare la notte con i loro occhi rotondi, la notte delle cose, la notte di Dio. Sono là come sentinelle in attesa, pazientemente appollaiate sulle loro fragili zampe, fino a che si levi l'Altro Sole".


Fu chiesto a un gufo
di fare ciò che sapeva:
egli gridò e parlò della stella
del mattino.
E gridò ancora e parlò dell'alba.

(detto dei Nativi Americani)


"I gufi.. si ostinano a scrutare la notte", ci insegnano che l'attesa e la pazienza alimentano la nostra speranza, non perché gli eventi possono cambiare, ma perché può cambiare lo sguardo su di essi, per diventare persone umane dagli occhi immensi, per vedere con tutte le nostre forze ricrescere sul volto, nel cuore e nella vita di ogni persona che incontriamo, qualunque tempesta abbia dovuto attraversare, la luce di una nuova alba, di un Altro Sole.

 

 

 

 

da: Un gufo nei suoi pensieri notturni disse...


C'era una volta un filo di cotone che si sentiva inutile.
«Sono troppo debole per fare una corda» si lamentava.
«E sono troppo corto per fare una maglietta.
Sono troppo sgraziato per un arazzo e non servo neppure per un ricamo da quattro soldi.
Sono scolorito e ho le doppie punte ...
Ah, se fossi un filo d'oro, ornerei una stola, starei sulle spalle di un prelato!
Non servo proprio a niente.
Sono un fallito! Nessuno ha bisogno di me.
Non piaccio a nessuno, neanche a me stesso!».

Si raggomitolava sulla sua poltrona,
ascoltava musica triste e se ne stava sempre solo soletto.
Lo udì un giorno un mucchietto di cera e gli disse:

«Non ti abbattere in questo modo, piccolo filo di cotone.
Ho un'idea: facciamo qualcosa noi due, insieme!
Certo non possiamo diventare un cero da altare o da salotto:
tu sei troppo corto e io sono una quantità troppo scarsa.
Però possiamo diventare un lumino, e donare un po' di calore e un po' di luce.
A qualcuno saremo certamente utili!

È meglio illuminare e scaldare un po' piuttosto che stare nel buio a brontolare!»

Il filo di cotone accettò di buon grado .
Unito alla cera, divenne un lumino, brillò nell'oscurità ed emanò calore.
E fu felice di sentirsi utile...

 

Chissà quanti fili di cotone troppo corti ci sono nel mondo:
hanno bisogno solo di trovare un mucchi
etto di cera per essere felici...

 

 

 

 

Avete mai osservato un gufo da vicino?

 

 

 

 
Rispondi al commento:
picciro
picciro il 09/02/13 alle 19:41 via WEB
Bellissimo post Carbone e non č tanto per dire! Il gufo, chissā perchč č sempre stato fatto passare per qualcosa che annuncia sventuta..invece nel suo aspetto regale..č un magnifico esemplare..che ho imparato a rivalutare! Non credo d'averlo mai visto da vicino! Bellissima la storia del filo e della cera..quando ci si unisce..sempre possono accadere cose egregie!! Un augurio speciale per una dolcissima sera..rosa
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrā pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non puō superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

     

 

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: SEMPLICE.e.ANGEL
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Etā: 57
Prov: GE
 

ULTIME VISITE AL BLOG

m12ps12apungi1950miriade159EremoDelCuorestudydailykarma580mariomancino.mcassetta2lucre611Salvodb09LuciaMetrosal.tatoreD_E_U_Snicolettamastromauro
 
 

ULTIMI COMMENTI

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 85
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963