Creato da scricciolo68lbr il 17/02/2007

Pensieri e parole...

Riflessioni, emozioni, musica, idee e sogni di un internauta alle prese con la vita... Porto con me sempre il mio quaderno degli appunti, mi fermo, scrivo, riprendo il cammino... verso la Luce

 

Messaggi del 12/12/2022

IL PRESIDENTE DELLA CONSULTA CORRE AI RIPARI? EPPURE LA FRITTATA SEMBRA FATTA!

Post n°1394 pubblicato il 12 Dicembre 2022 da scricciolo68lbr
 

IL PRESIDENTE DELLA CONSULTA SCIARRA SI GIUSTIFICA PER LE POLEMICHE RILASCIANDO UNA INTERVISTA. MA I DUBBI SONO SEMPRE PIÙ PALESI, NONOSTANTE I TENTATIVI DI RIDIMENSIONARE I BUCHI NELLA DECISIONE DELLA CONSULTA DEL 29 NOVEMBRE SCORSO, DATO CHE MANCAVANO PROPRIO I PRESUPPOSTI DELLE EVIDENZE SCIENTIFICHE.

"E basta con le polemiche! 
La Corte ha seguito la scienza":
 è quanto sostiene indispettita l'onorevolissima presidentessa Sciarra, nell'intervista rilasciata al Corriere, in cui, tra l'altro, si afferma che «il Diritto europeo va rispettato per dare una spinta unificante agli Stati membri».
Con questa affermazione, in pratica rigetta la precedente per cui si era solo "seguita la Scienza" e ammette probabilmente i conflitti politici e farmaceutici interni alla UE, che hanno prodotto la decisione della Corte. Anche se in realtà, l'Italia è stata un caso a sé su molte decisioni prese per il C19 quindi non regge nemmeno questa ipotesi.
A quanto pare, se così è, non è stata realmente ascoltata la controparte se non per quieto vivere.

Sul Prof. Sinagra, bloccato dalla Sciarra per aver messo in evidenza la contraddizione di alcune epopee della Corte, pregne di prove su conflitti di interesse, ha dichiarato:

"Dopo numerosi inviti a contenere quell’intervento senza uscire dai binari previsti, ho ritenuto doveroso intervenire per garantire l’ordinato svolgimento dell’udienza. Quanto al riferimento circa l’imparzialità del collegio, io e tutti i giudici non avevamo alcun dubbio, e avevo già pacatamente riferito della riflessione collegiale su questo punto. Ma non è bastato a ottenere il rispetto delle regole".

Per cui la Corte Costituzionale non ha ottemperato ai principi della Costituzione né  ha seguito i principi costituzionali nel mentre del dibattito, facendo prevalere uno pseudo orientamento verso una scienza che "non era sostenuta da evidenze durante il governo Draghi" e su cui però, semplicisticamente per non avere noie, nessuno poneva dubbi che potessero salvaguardare seriamente e professionalmente la popolazione. Eppure la scienza dovrebbe rispettare i diritti costituzionali all'interno della Carta e non prevalere su essi, soprattutto quando entra il gioco l'interesse economico farmaceutico, passibile spesso di frodi ed incuria sulle misure di sicurezza.

💥 Importante: La Sciarra ha annunciato addirittura tre differenti sentenze, e non una soltanto, a monte del comunicato già noto e questo la dice lunga sulle controversie interne ai giudici (di cui si era vaneggiata una scelta condivisa).

https://roma.corriere.it/notizie/politica/22_dicembre_08/covid-sciarra-sui-vaccini-scelta-condivisa-ascoltiamo-la-scienza-c871c0c9-d012-49c4-b1d5-f9249f31fxlk.shtml?refresh_ce

 
 
 

COLPO DI STATO IN GERMANIA: REALTÀ O FINZIONE?

Post n°1393 pubblicato il 12 Dicembre 2022 da scricciolo68lbr
 

COLPO DI STATO IN GERMANIA. UNA FINZIONE? Al tema, dedica uno spazio il giornalista Blondet nel suo blog che raccoglie alcune dichiarazioni non trapelate attraverso i Mass media occidentali.

<<Un deputato del partito di destra Alternativa per la Germania, Eugen Schmidt, ha messo in dubbio le affermazioni delle autorità secondo cui un gruppo di seguaci di QAnon stava tramando un colpo di Stato per rovesciare il governo tedesco. Il deputato ha affermato che il potere di Berlino ha organizzato l’arresto di decine di persone, solo per distogliere l’attenzione dei tedeschi dalla crisi energetica.

Parlando con la testata russa #Izvestia, Schmidt ha sottolineato che la maggior parte dei sospetti ha sessant’anni o addirittura settanta.

Ha fatto notare che le truppe d’élite che secondo i funzionari facevano parte della cospirazione, avevano prestato servizio prima del 1990, quando esisteva ancora la Repubblica Democratica Tedesca, e ha aggiunto che questi soldati hanno “superato da tempo il loro massimo splendore”. Alla luce di ciò, il legislatore ha sostenuto che la posizione ufficiale secondo cui questi individui avrebbero pianificato l’assalto al parlamento tedesco appare del tutto “assurda” e “ridicola”>>.

La polizia tedesca ha annunciato due giorni fa, di aver arrestato 25 membri di un presunto gruppo terroristico. La notizia è stata poi ripresa da tutti i giornali compreso l'italiano "La Repubblica" che ha aggiunto a piacer suo, alla zuppa, i NOVAX come presunti terroristi facenti parte del gruppo eversivo. Una ricostruzione del tutto personale non sostenuta da alcuna altra testata giornalistica che ha riportato i fatti!

Secondo i funzionari tedeschi, i cospiratori stavano progettando un gruppo armato per rovesciare il governo e installare un regime sul modello del Reich tedesco del 1871.
Un ex parlamentare dell’AfD è tra i detenuti, insieme a un cittadino russo. In particolare è stata arrestata quella che simpaticamente viene soprannominata nell'articolo proposto da Blondet come 
"La nonna del terrore”.

Leggiamo ancora dall'articolo:

"Una donna di 75 anni è infatti sospettata di guidare il gruppo terroristico che cerca di fomentare la guerra civile e avrebbe complottato per organizzare un colpo di stato e ripristinare il regime monarchico.
Secondo la polizia del sud-ovest della Renania-Palatinato, Elisabeth R., il cui nome completo non è stato reso noto, è sospettata di essere la capobanda di una cellula terroristica. Il gruppo avrebbe pianificato di provocare “condizioni simili a una guerra civile” in Germania sabotando la sua infrastruttura energetica. I blackout diffusi risultanti avevano lo scopo di aiutare i ribelli a rovesciare il governo democratico del paese, hanno detto le forze dell’ordine">>.

Da qui l'idea che la finzione di un colpo di Stato possa servire a rendere più masticabili ai tedeschi bollette e blackout eventuali a causa del problema dell'approvvigionamento energetico. Un diversivo per innocentizzare personaggi poco amati, ma vittime di un presunto e terribile colpo di stato mai avvenuto e che si sarebbe espletato per mano di persone anziane...!

<<Il gruppo avrebbe anche cercato di rapire il ministro della salute tedesco, Karl Lauterbach, “forse uccidendo le sue guardie del corpo” nel processo. Il politico è impopolare presso l’estrema destra tedesca a causa della sua rigorosa applicazione delle restrizioni Covid-19 durante la pandemia.
Secondo Sueddeutsche Zeitung, la  sospettata,  insegnante in pensione, era a capo del cosiddetto movimento Reichsburger, che nega l’esistenza di uno stato tedesco moderno. In un caso, ha firmato una lettera aperta, sostenendo che il Trattato di Versailles del 1919, che pose fine alla prima guerra mondiale, è illegale e che i cittadini della nazione vivono ancora nel Reich tedesco in base alla Costituzione del 1871>>.

Proposte le versioni dei fatti, agli utenti le conclusioni e riflessioni! 


Fonte: #maurizioblondetblog

 
 
 

UCRAINA: MERCIFICAZIONE DELLA NATURA UMANA!

Post n°1392 pubblicato il 12 Dicembre 2022 da scricciolo68lbr
 

In un articolo sul giornale INTERRIS dell'Aprile 2022, si evidenziava il dramma della maternità surrogata nelle cliniche ucraine, o meglio "FABBRICHE DI BAMBINI A PAGAMENTO". 

L’Ucraina è uno dei pochi Paesi  dove la maternità surrogata è legale ed in cui si mercifica la maternità e la gravidanza.  Il nascituro diventa un oggetto al centro di una compravendita che in genere avviene: o per coppie etero che non riescono ad avere figli o soprattutto per coppie di sesso opposto che non possono averne per ragioni biologiche (fenomeno in drastico e vizioso aumento). La pratica in Ucraina è consentita e accessibile agli stranieri anche in Canada e negli Stati Uniti (non più in India e Thailandia dove negli ultimi anni è stato vietato l’uso “commerciale” della maternità surrogata). Con la guerra, sono rimasti in bilico neonati partoriti "in surrogato", impossibilitati ad essere "consegnati per la vendita". Già questo è assai sconcertante, trasformare i neonati in merce pagata profumatamente.

In Italia, la pratica è vietata dalla legge 40 che punisce chi “realizza, organizza o pubblicizza” ogni forma di maternità surrogata in cui la gestazione avviene per conto d’altri. Prevista la reclusione da tre mesi a due anni e una multa da 600mila a 1 milione di euro.

"Eppure il divieto viene aggirato  recandosi in quei Paesi come l'Ucraina dove è consentito l’affitto della madre surrogata (gli ovuli, in alcuni casi, non sono della madre gestante proprio per evitare eventuali 'rivendicazioni sulla maternità biologica del nascituro' e per cercare di avere 'minori implicazioni sentimentali della gestante'). Il tutto si risolve asetticamente con la connivenza di uffici anagrafici italiani che riconoscono immediatamente la genitorialità di coppie che arrivano dall’esterno con un bambino di cui dichiarano di essere i genitori", racconta l'articolo.

"Nel parlamento italiano giacciono da tempo diverse proposte di legge (Meloni, Carfagna, Pillon) per perseguire l’utero in affitto come reato universale. Fra le proposte anche Il Testo Meloni (che prende il nome dalla leader di Fdi) che applicherebbe le pene previste dalla legge 40 per l’utero in affitto anche se il fatto è commesso all’estero da un cittadino italiano, modificando così l’articolo 12 della legge 40".
Molti deputati e senatori, termina l'articolo,  "non hanno mai nascosto il loro sostegno alla completa liberalizzazione di questa pratica".

Nota: La Meloni si batterà per questo, e contro il riconoscimento della genitorialità di stessi sessi biologici? Oppure chiuderà ancora un occhio per piacimentare “Ursula, Draghi ed i mercati ucraini e di quei Paesi che si arricchiscono con la mercificazione dei corpi?”.

https://www.interris.it/intervento/utero-in-affitto-reato-universale-un-percorso-ancora-lungo-e-insidioso/

 
 
 

LA “BARACCA” DELL’UE STA PER SALTARE!

Post n°1391 pubblicato il 12 Dicembre 2022 da scricciolo68lbr
 

ARRESTATA LA VICEPRESIDENTE DELL’EUROPARLAMENTO, ASSIEME A SUO PADRE, “BECCATI” MENTRE ERANO IN FUGA CON IL MALLOPPO! 

SCANDALO MONDIALI DI CALCIO: IN CASA DELLA PARLAMENTARE DEI SOCIALISTI EUROPEI TROVATI SACCHI PIENI DI BANCONOTE!

La tangentopoli Ue che ha portato all’arresto dell’ex eurodeputato italiano (del gruppo S&D), Antonio Panzeri, espulso ieri da Articolo 1, si allarga. Secondo il quotidiano belga L’Echo, oltre 600.000 mila euro rinvenuti nell’abitazione di Panzeri, “Sacchi di banconote” sarebbero stati trovati nel corso delle perquisizioni svolte nell’abitazione della vicepresidente dell’europarlamento, la greca Eva Kaili, insieme al padre, che secondo il quotidiano cercava di partire con una borsa piena di banconote. Un fatto che chiarirebbe anche il perché Kaili (anche lei di S&D) sia stata arrestata, nonostante l’immunità Parlamentare.

Ma non è tutto. Dagli atti trasmessi dalle autorità belghe ai colleghi italiani, relative alla moglie e alla figlia di Panzeri, emerge infatti che le dazioni di denaro non sarebbero arrivate solo dal Qatar, ma anche dal Marocco. Nell’atto relativo alla moglie di Panzeri, Maria Dolores Colleoni, le autorità belghe annotano infatti che lei è la figlia, Silvia Panzeri, “sembrano essere pienamente a conoscenza delle attività del loro marito/padre e persino del trasporto dei “doni” dati in Marocco da A.A., l’ambasciatore del Marocco in Polonia”. Secondo l’atto degli inquirenti belgi, i reati ipotizzati a carico di Panzeri e dei suoi familiari, sono menzionati nelle trascrizioni delle intercettazioni, “durante le quali la signora Panzeri (la figlia, ndr) ha fatto commenti circa i ‘regali’ dei quali ha apparentemente beneficiato”. In l’articolare la Colleoni avrebbe detto a Panzeri “di aprire un conto bancario in Belgio e aveva apparentemente insistito che non voleva che lui facesse operazioni senza poterle controllare. Gli ha detto di aprire un conto con Iva, cosa che suggerisce che Panzeri potrebbe avviare una nuova attività commerciale, soggetta a IVA. Questo indica che Maria Colleoni esercita un qualche tipo di controllo sulle attività del marito o che perlomeno cerca di mantenerlo”. 

Gli inquirenti sottolineano che la donna “ha usato la parola ‘combines’, per riferirsi ai viaggi e agli affari del marito”, concludendo poi che la parola francese ‘combine’ è peggiorativa e suggerisce che suo marito usa mezzi ingegnosi e spesso scorretti per ottenere i suoi scopi”. Nella sommaria descrizione dei fatti, spunta una vacanza per la famiglia costata “100.000 euro” e anche che marito e moglie avrebbero usato “la carta di credito di una terza persona, chiamato geant (il gigante, in francese)”. 

Le autorità belghe sospettano che il Panzeri sia intervenuto “politicamente con i membri” che lavorano nell’europarlamento “a beneficio di Qatar e Marocco, contro pagamento. In cambio di mazzette insomma. Che per quanto riguarda il Qatar sarebbero state versate allo scopo di “ripulire” l’immagine del Paese in fatto di diritti umani e presentabilità anche in occasione dei mondiali di calcio. Dagli atti dell’indagine belga emerge anche il dettaglio delle ipotesi di reato conteste a vario titolo: “Corruzione di funzionari e membri degli organi delle Comunità europee e di Stati esteri, riciclaggio e associazione per delinquere”. Reati per cui è prevista una pena massima di cinque anni. Nei due documenti relativi a madre e figlia è precisato che “vige la presunzione di innocenza”. Mentre per madre e figlia (fermate venerdì sera dai carabinieri mentre si trovavano nella propria abitazione a Calusco d’Adda, in provincia di Bergamo) si è svolta ieri davanti ad un giudice della Corte di Appello di Brescia l’udienza di convalida del fermo (alle due donne sono stati concessi i domiciliari), l’ufficio della Procura di Bruxelles deciderà oggi se le cinque persone fermate venerdì rimarranno detenute o verranno rilasciate. 

Tra loro anche il compagno della Kaili, l’italiano Francesco Giorgi, ex assistente parlamentare di Panzeri e che fino alla retata continuava a lavorare all’Europarlamento per un altro parlamentare europeo, Andrea Cozzolino. L’eurodeputato italiano (anche lui di S&D), ieri ha però precisato di avere votato “a favore” della risoluzione con cui l’Aula, lo scorso 24 novembre, ha stigmatizzato la morte di “migliaia di lavoratori migranti” impegnati nella costruzione degli impianti sportivi e delle opere pubbliche necessarie allo svolgimento del Mondiale di calcio. Ma l’inchiesta potrebbe allargarsi ancora. Nella notte tra venerdì e sabato è stato perquisito al Parlamento europeo anche l’ufficio di un assistente della parlamentare Italo-belga Maria Arena (anche lei di S&D). In un tweet, ripreso dall’agenzia Agi, Arena ha spiegato che “l’assistente era stato assunto circa un anno fa dall’eurodeputato per approfondire le questioni relative all’Africa e in particolare alla Repubblica democratica del Congo”. Precisando poi che il collaboratore, “aveva collaborato con l’ONG Flight impunity (di Panzeri), ed è nell’ambito di questo precedente lavoro che si svolgono le ricerche”. Nel board della Fight impunity si trovavano nomi di primo piano, tra cui l’ex commissario Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini, che ieri ha annunciato di essersi dimessa. E soprattutto quello del greco Dimitris Avramopoulos già commissario europeo e candidato all’incarico di inviato speciale dell’Ue per il Golfo.

 

 
 
 

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si ricordano
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Le parole, quante volte rimangono
le parole feriscono
le parole ti cambiano
le parole confortano.
Le parole fanno danni invisibili
sono note che aiutano
e che la notte confortano.
                                  i
 
 

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