Creato da sunty67 il 10/02/2009

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Blog reale nel virtuale

 

I nemici della coppia

Post n°367 pubblicato il 25 Giugno 2012 da sunty67

Siete ben a conoscenza quali sono i nemici della coppia e le relative conseguenze: eccoli....

La TV

Non ci sono dubbi, la TV uccide la passione! Da proibire: la cena davanti al notiziario delle 20. Cenare con il mezzo busto del presentatore del TG tra voi non favorisce certamente la complicità… E poi, a forza di guardare film e di andare a dormire subito dopo non dedicate più tempo al dialogo e finite per non occuparvi più l'uno dell'altra. Ma esiste una soluzione: sbarazzarvi di questo nemico della vita di coppia. Per essere meno drastici, potete concordare di spegnerla quattro sere a settimana.

Le pantofole

Conseguenza o meno della TV, avete smesso di uscire. Quel ristorantino che vi piaceva così tanto avrà chiuso i battenti? E le serate al cinema che proseguivano con incontri d'amore appassionati? Ora uscite una volta al mese e addirittura solo per andare a trovare degli amici o magari riceverli a casa vostra. Le uscite a due e le serate calde di passione sono ormai acqua passata. Dovete assolutamente ritrovare la magia di quelle fughe piene di complicità. Siccome avete appena deciso di eliminare il televisore, approfittate dei soldi che risparmiate sul canone per fare qualcosa che vi aiuti a riaccendere la passione!

Gli straordinari

Smettila di rientrare tardi dal lavoro! Non solo non hai più tempo per te stesso/a, ma in più sei stanco/a e irascibile, finendo per mettere a dura prova la pazienza del partner. Per quanto poco il lavoro abbia totalmente invaso la tua vita, con il tempo diventerà il vostro unico argomento di discussione... Basta! Inizia con il passare alle 37 ore di lavoro settimanali (e non una di più). Cerca di rientrare abbastanza presto per avere un po' di tempo prima di cena... Senza approfittarne per crollare davanti al televisore. E, soprattutto, qualche volta scordati del lavoro per dedicare più tempo all'altro.

La porta del bagno

Il fatto di essere in coppia e di conoscersi da anni non è una buona ragione per lasciarsi andare! Smettila di girare per casa in tuta, con i capelli arruffati… e di seminare le tue cose per tutta la casa. Prenditi cura di te. Sicuramente il tuo/la tua partner ti ama come sei, ma perché non fare qualche sforzo per mostrarti nel tuo aspetto migliore? In questo modo le/gli fai capire che per te la sua presenza è fondamentale e che dai importanza all'impressione che lei/lui ha di te.

La mancanza di attenzioni

Uno degli altri grandi nemici della coppia è la mancanza di attenzioni. E, bada bene, non si tratta di regalare fiori o fare piccoli regali, ma semplicemente di guardarlo/la. Di notare quando è stata dal parrucchiere o dal barbiere o quando ha acquistato una nuova giacca. Soprattutto, non aver paura di dirgli/le quanto lo/la trovi elegante o di quanto ti colpiscono le sue osservazioni pertinenti. I complimenti fanno sempre piacere… ma solo se sono pensati!

L'eccesso di gelosia

Smettila di controllarlo/la e di continuare a incalzarlo/la con domande perché la coppia si basa sulla fiducia reciproca. I continui sospetti finiscono per stancare il/la partner e per spingerlo/la tra le braccia di un'altra persona! Sull'argomento leggi l'articolo: Geloso, io?

L'astinenza

In una coppia la vita sessuale è importante. Anche se è normale placarsi con il passare del tempo, non deve diventare la regola, perché bisogna mantenere fantasia e immaginazione! Ritagliatevi dei momenti di intimità, diversificate i luoghi e le posizioni in cui lo fate… Per recuperare il desiderio o scoprire i consigli del Kamasutra, leggi la rubrica Sesso.

La famiglia acquisita

No, certo, le famiglie acquisite non sono quelle che il cinema si diverte a criticare, tanto che spesso l'intesa tra il/la partner e i suoceri è assolutamente cordiale. Tutto sta nel non insistere e nel riconoscere quando l'altro ne ha abbastanza. Non imporgli/le tutte le settimane il pranzo domenicale dai tuoi quando avverti che comincia ad averne abbastanza. Ovviamente, la stessa regola vale per le tue serate tra colleghi di lavoro, riunioni di vecchi compagni di scuola…

L'assenza di progetti

Formare una coppia non significa solo pensare di affrontare l'oggi senza pensare al domani. Dovete diventare un team e alternare progetti nel breve periodo (mete per le vacanze, acquisto di un'auto…) a progetti più ambiziosi (figli, trasferimenti…). Non abbiate paura di riflettere sul vostro futuro e su come lo immaginate. Questo vi farà sentire più uniti e vi sarà di stimolo per andare avanti... insieme!

Il silenzio

La mancanza di dialogo rappresenta un aspetto oltremodo negativo per la coppia. Ovviamente deriva spesso dalla mancanza di tempo o di attenzioni legata alle cause di cui abbiamo già parlato. Tuttavia, capita di frequente che il dialogo esista, ma che nessuno ascolti il parere dell'altro… In questo caso, spetta a voi fare insieme un lavoro di dialogo attento, mettendocela davvero tutta per cercare di capire veramente ciò che l'altro intende dire. Se lo ritenete necessario, fatevi aiutare da un terapeuta.

 
 
 

Le virtù del cielo..

Post n°366 pubblicato il 22 Giugno 2012 da sunty67

Ho potuto sentire come il "reale bene" sia essere ricchi interiormente, manifestarlo all’esterno con il proprio viso e avere un comportamento degno dei più alti piani.

Pensieri corretti e controllati, un cuore puro e leggero, queste sono le virtù del perfetto.

Una mente sempre incentrata sul divino, ed ogni azione perfettamente bilanciata, mai involutiva. Molti sono i sacrifici che richiedono queste virtù, ma nessuna tortura si richiede....ma un abbraccio, un sorriso e degli sguardi sinceri, queste sono le cose del paradiso. Ma queste cose devono prima essere portate dentro, altrimenti l’esterno non potrà goderne e noi sprofonderemo in un senso di vuoto. Essere simili a dei fanciulli, ma stando ben attenti ad essere astuti come i serpenti. Ora comprendete perchè i bambini hanno il Cielo dentro!

 

 
 
 

Blog in pausa...

Post n°365 pubblicato il 18 Giugno 2012 da sunty67

Stacco per un pò di tempo, ma amo lasciarvi una piccola riflessione....

Hai mai provato a guardare oltre le parole della persona che ti stà parlando? Hai mai provato ad "ascoltare" anche i suoi gesti, le sue espressioni, le sue insicurezze, le sue certezze ed il suo sguardo? Provaci....e ti avrà detto più di quello che le sue labbra avranno pronunciato!

 

 
 
 

la musica nel cuore...

Post n°364 pubblicato il 16 Giugno 2012 da sunty67

Il cuore dell’uomo è uno strumento musicale, contiene in sé una musica sublime.

È addormentato, ma è presente: aspetta solo il momento giusto per battere, per esprimersi, per suonare, per danzare.

Ed è attraverso l’amore che quel momento arriva.

Un uomo privo d’amore, non saprà mai quale musica ha portato nel cuore.

Solo attraverso l’amore quella musica inizia ad essere viva, si risveglia, si trasforma da potenzialità in realtà.

Osho

 

 
 
 

I guardiani del destino....

Post n°363 pubblicato il 15 Giugno 2012 da sunty67

Controlliamo il nostro destino o ci sono delle forze invisibili che ci manipolano? Matt Damon è un uomo che ha visto il futuro che è stato deciso per lui e capisce che vuole qualcos'altro. Per averlo, deve rincorrere l'unica donna che ha mai amato sopra, sotto, e in mezzo alle vie di una New York ultra moderna. Sta per vincere un'elezione per la carica di Senatore degli Stati Uniti, quando l'ambizioso uomo politico David Norris  (Damon) incontra la ballerina Elise Sellas (Emily Blunt), una donna come non ne ha mai conosciute. Appena realizza di essersi innamorato di lei uomini misteriosi cospirano per separarli e tenerli lontani l'uno dall'altro.
David scopre che si trova davanti gli agenti del Destino -- gli uomini del Adjustment Bureau -- che useranno tutto il loro notevole potere per evitare che David ed Elise stiano insieme.....bè il resto potete conoscerlo solo vedendo il film: sotto c'è il link e BUONA VISIONE

I GUARDIANI DEL DESTINO

CLICCA

 
 
 

La favola della gentilezza

Post n°362 pubblicato il 13 Giugno 2012 da sunty67

Il fiore disse alle api, che continuavano a succhiare il suo nettare, senza mai nulla darle in cambio, ne un saluto, ne un grazie, ne una carezza. E così come un rivolo d’acqua vede mutar la sua natura in volatili particelle al sorgere del sole, così questo fiore vide mutare il suo sorriso in tante piccolissime delusioni a contatto con l’indifferenza. Ebbene carina invece di ringraziare! Rispose una delle api. Ringraziare di cosa? Guarda un po’ questa! Disse una delle api innervosita. Del lavoro che facciamo per te! Voi state lavorando per me? Questa è bella poi! Disse il fiore incredulo. Si bella, proprio bella! Ripetè l’ape facendo il verso al fiore. Di grazia signore api, potrei sapere di cosa dovrei ringraziarvi? Cara fiorellina impaurita, noi stiamo spargendo i tuoi semi nella vita. Il fiore si fermò nel proferir parole, e vide tornare altre api a succhiare dal suo nettare, mentre altre avevano già ripreso il volo. Hai capito allora cara a cosa serviamo, noi stiamo diffondendo la tua essenza. Si ho capito!Disse tristemente il fiore. Le api erano deluse, il fiore era deluso, qualcosa non andava per il verso giusto in questo piccolo progetto della vita, che era sì un  tassello minuscolo, ma essenziale affinchè il grande progetto si potesse realizzare.
E fu così che l’ape regina accorse a parlare col fiore. Caro fiore  cosa ti rende tanto triste? Mille api signora, attingono dal mio cuore e nessuna si ricorda mai di farmi una carezza, un complimento, tutte prendono, prendono e si dimenticano che stanno portando via con loro, un pezzo di me. L’ape regina carezzò i petali del fiore, e nel guardare le sue operaie disse: Avete un ruolo essenziale, mie care, ma questo fiore soffre perché non sente amore attorno al suo cuore, voi che amore date perché un poco non lo donate? Le api si guardarono l’una con l’altra, mentre un senso di colpa prese a pervaderle il cuore. E poi rivolgendosi alla loro Regina dissero: Madre come sempre alla tua saggezza dobbiamo inchinarci, da oggi non mancheremo di omaggiarla. E fu così che il fiore ritrovò il sorriso.                 dal web

 
 
 

Puoi sempre scegliere...

Post n°361 pubblicato il 11 Giugno 2012 da sunty67

Puoi sempre scegliere se lamentarti o impegnarti...

Puoi sempre scegliere se ascoltare col cuore o farti condizionare dalla mente...

Puoi sempre scegliere se sorridere o giudicare, se essere gentile o avere ragione....

Puoi sempre scegliere se cavalcare l’onda o lasciarti travolgere...

Puoi sempre scegliere se reagire negativamente o trasmettere energia positiva; 

Puoi sempre scegliere se criticare o essere d’esempio...

Puoi sempre scegliere che profumo lasciare dietro di te...  

 

 
 
 

Sposato o no ti consiglio di leggere....

Post n°360 pubblicato il 09 Giugno 2012 da sunty67

SPOSATO O NO DEVI LEGGERE QUESTO ( NE VALE LA PENA PERDERE DUE MINUTI X QST LEZIONE DI VITA!):

Mentre mia moglie mi serviva la cena, le presi la mano e le dissi:''Devo parlarti''. Lei annui e mangio' con calma. La osservai e vidi il dolore nei suoi occhi....quel dolore che all'improvviso mi bloccava la bocca...Mi feci coraggio e le dissi:''Voglio il divorzio''. Lei nn sembro' disgustata dalla mia domanda e mi chiese soavemente: ''Perche'?''. Quella sera nn parlammo piu' e lei pianse tutta la notte. Io sapevo che lei voleva capire cosa stesse accadendo al nostro matrimonio, ma io non potevo risponderle ....aveva perso il mio cuore a causa di un'altra donna ...Giovanna! Io ormai non amavo piu' mia moglie...mi faceva solo tanta pena...mi sentivo in colpa, ragion per cui sottoscrissi nell'atto di separazione che a lei restasse la casa, l'auto e il 30% del nostro negozio. Lei quando vide l'atto lo strappo a mille pezzi! ''Come?! avevamo passato dieci anni della nostra vita insieme ed eravamo ridotti a due perfetti estranei?!''. A me dispiaceva tanto per tutto questo tempo che aveva sprecato insieme a me...per tutte le sue energie....pero' non potevo farci nulla...io amavo Giovanna! All'improvviso mia moglie comincio' a urlare e a piangere ininterrottamente per sfogare la sua rabbia e la sua delusione....l'idea del divorzio cominciava ad essere realta'. Il giorno dopo tornai a casa e la incontrai seduta alla scrivania in camera da letto che scriveva...non cenai e mi misi a letto...ero molto stanco dopo una giornata passata con Giovanna. Durante la notte mi svegliai e vidi mia moglie sempre li' seduta a scrivere...mi girai e continuai a dormire. La mattina dopo mia moglie mi presento' le condizioni affinche' accettasse la separazione. Non voleva la casa, non voleva l'auto .tantomeno il negozio...soltanto un mese di preavviso..quel mese che stava per cominciare l'indomani. Inoltre voleva che in quel mese vivessimo come se nulla fosse accaduto!Il suo ragionamento era semplice: ''Nostro figlio in questo mese ha gli esami a scuola e non e' giusto distrarlo con i nostri problemi''. Io fui d'accordo pero' lei mi fece un ulteriore richiesta.'' Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo , quando mi prendesti in braccio e mi accompagnasti nella nostra camera da letto per la prima volta...in questo mese pero' ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa ''. Pensai che avesse perso il cervello, ma acconsentii per non rovinare le vacanze estive a mio figlio per superare il momento in pace. Raccontai la cosa a Giovanna che scoppio' in una fragorosa risata dicendo: ''Non importa che trucchi si sta inventando tua moglie...dille che oramai tu sei mio...se ne faccia una ragione!''. Io e mia moglie era da tanto che non avevamo piu' intimita', cosi' quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati....nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo:''Grande papa', ha preso la mamma in braccio!''. Le sue parole furono come un coltello nel mio cuore....camminai dieci metri con mia moglie in braccio....lei chiuse gli occhi e mi disse a bassa voce:''Non dirgli nulla del divorzio..per favore...Acconsentii con un cenno, un po' irritato, e la lasciai sull'uscio. Lei usci' e ando' a prendere il bus per andare al lavoro. Il secondo giorno eravamo tutti e due piu' rilassati...lei si appoggio' al mio petto e..potetti sentire il suo profumo sul mio maglione. Mi resi conto ch era da tanto tempo che non la guardavo ....Mi resi conto che non era piu' cosi' giovane...qualche ruga..qualche capello bianco....! Si notava il danno che le avevo fatto ma cosa avevo potuto fare da ridurla cosi'? Il quarto giorno, prendendola in braccio come ogni mattina avvertii che l'intimita' stava ritornando tra noi....questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio....e nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre piu'. Non dissi nulla a Giovanna per rispetto! Ogni giorni era piu' facile prenderla in braccio e il mese passava velocemente. Pensai che mi stavo abituando ad alzarla , e per questo ogni giorno che passava la sentivo piu' leggera. Una mattina lei stava scegliendo come vestirsi...si era provata di tutto, ma nessun indumento le andava bene e lamentandosi disse:'' I miei vestiti mi vanno grandi''. Li' mi resi conto che era dimagrita tanto...ecco perche' mi sembrava cosi' leggera! Di colpo mi resi conto che era entrata in depressione...troppo dolore e troppa sofferenza pensai. Senza accorgermene le toccai i capelli...nostro figlio entro' all'improvviso nella nostra stanza e disse:'' Papa' e' arrivato il momento di portare la mamma in braccio (per lui era diventato un momento basilare della sua vita). Mia moglie lo abbraccio' forte ed io girai la testa...ma dentro sentivo un brivido che cambio' il mio modo di vedere il divorzio. Ormai prenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la prima volta che la portai in casa quando ci sposammo...la abbracciai senza muovermi e sentii quanto era leggera e delicata...mi venne da piangere! L'ultimo giorno feci la stessa cosa e le dissi:''Non mi ero reso conto di aver perduto l'intimita' con te....Mio figlio doveva andare a scuola e io lo accompagnai con la macchina...mia moglie resto' a casa. Mi diressi verso il posto di lavoro ma a un certo punto passando davanti casa di Giovanna mi fermai..scesi e corsi sulle scale...lei mi apri' la porta e io le dissi:''Perdonami..ma non voglio piu' divorziare da mia moglie...lei mi guardo' e disse: Ma sei impazzito? Io le risposi:'' No...e' solo che amo mia moglie...era stato un momento di noia e di routine che ci aveva allontanato..ma ora ho capito i veri valori della vita, dal giorno in cui l'ho portata in braccio mi sono reso conto osservandola e guardandola che dovevo farlo per il resto della mia vita!Giovanna pianse mi tiro' uno schiaffo e entro' in casa sbattendomi in faccia la porta. Io scesi le scale velocemente, andai in macchina e mi fermai in un negozio di fiori. le comprai un mazzo di rose e la ragazza del negozio mi disse: Cosa scriviamo sul biglietto? le dissi:''Ti prendero' in braccio ogni giorno della mia vita finche' morte nn ci separi. ''Arrivai di corsa a casa...feci le scale entrai e di corsa mi precipitai in camera felicissimo e col sorriso sulla bocca......ma mia moglie era a terra ...morta! Stava lottando contro il cancro ...ed io che invece ero occupato a passare il tempo con Giovanna senza nemmeno accorgermene. Lei per non farmi pena non me lo aveva detto, sapeva che stava per morire e per questo mi chiese un mese di tempo...si un mese...affinche' a nostro figlio non rimanesse un cattivo ricordo del nostro matrimonio....affinche' nostro figlio non subisse traumi.....affinche' a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della madre. Questi sono i dettagli che contano in una relazione...non la casa....non la macchina....non i soldi...queste sono cose effimere che sembrano creare unione e invece dividono. Cerchiamo sempre di mantenere il matrimonio felice...ricordando sempre il primo giorno di questa bella storia d'amore. A volte non diamo il giusto valore a cio' che abbiamo fino a quando non lo perdiamo.

 
 
 

"Dedicato a chi conosce il significato...di non dare mai nulla per scontato"

Post n°359 pubblicato il 08 Giugno 2012 da sunty67

Non dimenticare mai di dire "ti voglio bene"..non è scontato..
Non essere avaro di carezze...non è scontato..
Non pensare che gli altri sappiano che tu gli sei vicino....diglielo...
Bacia..abbraccia..coccola chi ami...ringrazia...

Non lasciare che il tempo passi...
senza parole e gesta d'amore...

Nessuno è mai sufficientemente "adulto"...
da non sentirsi ancora come un adolescente..
nel ricevere attenzioni...
piccole attenzioni...piccole tenerezze...parole affettuose...

In fondo basta poco per rendere un essere "normale"...
una creatura "speciale"...

Con il sorriso...Assunta!

 
 
 

….la via dell’amore e delle sofferenze si supera con l’amore

Post n°358 pubblicato il 05 Giugno 2012 da sunty67

Gli italiani stanno provando 3 tipi di sofferenze…a cominciare, la prima sofferenza che viene dalla natura, il terremoto e la sindrome da terremoto….la seconda è dell’uomo contro l’uomo…e la terza sofferenza riguarda l’uomo contro se stesso:  

.....dalle sofferenze provocate dai disastri della natura, anche se la tragedia è ormai accaduta, non dobbiamo scoraggiarci o lasciarci prendere dallo sconforto…il resto della comunità direttamente od indirettamente si prenderà cura di chi è stato colpito quindi anche se non sarà facile possono conservare il loro entusiasmo e la loro fiducia in loro stessi e guardare avanti.

La violenza dell’uomo sull’uomo è un fatto serio e riguarda la ns stessa creazione..dipende dal clima in cui crescono e vivono le persone: questi problemi sono causati dalla mancanza di affetto nella famiglia e nella società, perciò alcuni incontrano dei problemi in un ribollire di sentimenti d’impazienza e d’intolleranza…a tal punto esplodono le violenze, quindi dobbiamo poter pensare seriamente come poter dare alle giovani generazioni non solo la cura della mente ma anche il calore del cuore.

Ci sono imprenditori che si tolgono la vita per la crisi economica ed alcuni aspetti di questa crisi economica globale sono l’avidità e la speculazione...poi l’ignoranza e l’assenza di alcuni principi. Si pensa solo ai soldi…tutti i significati delle vita sono legati al denaro perciò quando gli imprenditori s’imbattono in un problema legato proprio ai soldi, perdono tutte le speranze ed ecco il suicidio. Il denaro purtroppo viene adorato come un Dio, questo è un grosso errore...ma si può cambiare se si vuole.

 
 
 

essere...vivere...amare...

Post n°357 pubblicato il 01 Giugno 2012 da sunty67

 

Direte voi… essere felice ed aspettare che qualcosa accada è come sperare di vincere alla lotteria senza comprare un biglietto…la vera felicità costa e non un caro prezzo ma il giusto prezzo..perchè quando veniamo al mondo non ci danno le opzioni ed è ns dovere cercare d’imparare e non aspettare che qualcuno ci venga ad insegnare. Il problema è che vogliamo tutto, gratis e subito quindi questa benedetta felicità ce la guardiamo in streaming ed a lamentarci se si blocca….ce la scarichiamo e si sente male, ma tanto siamo abituati….o peggio ancora, la carichiamo sulle spalle di altre persone che divengono ns metodo di giudizio: si siamo felici…no, non siamo felici…ma non funziona così!

La felicità va sudata, pagata, cercata, rispettata, capita, voluta a tutti i costi….eh si, ma anche persa, ma ritrovarla dopo ci dà ancora più soddisfazioni….scoprendo magari che ce l’avevamo vicino a noi, ed il problema non era lei che non aveva una voce abbastanza forte per farsi sentire, ma noi che eravamo sordi e non lo volevamo accettare. Perché la vita è una strana combinazioni di porte e di chiavi alcune le apriamo anche troppo in fretta, altre invece non abbiamo la chiave giusta…ed allora ci limitiamo a spiare dal buco della serratura o aspettare che qualcuno ci apra….quando in realtà bisognerebbe buttarli giù con la testa se necessario…e rubare tutto quello che vogliamo….perchè prenderci la ns felicità non sarà mai, mai un reato!

…..e il viandante pazzo, che del suo continuo e consapevole girovagare al contrario tocca all’improvviso le spalle di lei e si fermò…rimasero in silenzio…lei non era che cercava e lui era non che sperava: tremante lei gli chiese “dov’è la felicità” sicuro le rispose “non lo so”…ma ha un buon profumo…sa di libertà!

 

 
 
 

Ti va di ballare?.......ogni sogno comincia dal primo passo

Post n°356 pubblicato il 29 Maggio 2012 da sunty67

Quando si balla si riceve una carica fisica ed emotiva che ti fa sentire bene con te stesso grazie alla musica ed al ritmo. I movimenti del corpo si adeguano alla musica e si crea uno stato d'animo di libertà e riesci a vedere tutto in un modo diverso. Si diventa più sereni, soddisfatti, si cerca di migliorare sempre. Questa è anche la filosofia del film, dare ai ragazzi un senso alla vita, trovare un impegno piacevole, toccare la libertà e sentire le emozioni di riuscire, di riscatto, del vero e sano relax nonchè di rapporti relazionali in tono amichevole più che mai. Pochi maschietti vorrebbero essere al posto di Banderas ma sono sicura molte donne vorrebbero ballare con lui...ovviamente io sarei la prima

 

 
 
 

come un pittore...

Post n°355 pubblicato il 28 Maggio 2012 da sunty67

 

Anche se non ce ne rendiamo conto, il filo conduttore dei rapporti e della vita in genere è proprio l'amore...più o meno intenso, ma sempre di amore si tratta... inutile negarlo! La vita è bella per questo... sentirsi amati ti dà la carica! L'unicità di questo brano stà proprio nella sua semplicità e nella particolarità nell'esprimere le gioie ed i sentimenti puri della vita in un modo così naturale e spontaneo da potercisi immedesimare....come un pittore.....

 
 
 

Tutto ciò che non va nell’uomo è in qualche maniera collegato con l’amore....

Post n°354 pubblicato il 25 Maggio 2012 da sunty67

Tutto ciò che è malato nell’uomo nasce dalla mancanza d’amore. Tutto ciò che non va nell’uomo è in qualche maniera collegato con l’amore: o non è stato capace d'amare oppure non è stato capace di ricevere amore. Non è riuscito a condividere il suo essere. Da qui la sofferenza che crea complessi d'ogni genere. Queste ferite interne possono venire a galla in molti modi: possono diventare disturbi fisici o malattie mentali ma, di base, ciò di cui l’uomo soffre è la mancanza d’amore. Proprio come il cibo è necessario per il corpo, l’amore lo è per l’anima. Il corpo non può vivere senza nutrimento e l’anima non può vivere senza amore. In realtà, senza amore l’anima non nasce nemmeno...non arrivi nemmeno al punto di pensare alla sopravvivenza. Se non hai amato, non hai mai conosciuto la tua anima. Solo nell’amore arrivi a comprendere che sei più del corpo, più della mente.
OSHO

 
 
 

storia dell'uomo affranto..

Post n°353 pubblicato il 23 Maggio 2012 da sunty67

Mi piace questo messaggio, si è fortunati quando siamo consapevoli che il dippiù ci rende la vita più complicata, che le cose materiali vanno a logorarsi mentre la nostra interiorità, le nostre emozioni, i nostri buoni sentimenti ci aiutano a capirci meglio, ci danno la possibilità di sentirci appagati. Vicino ad un fiume o stare con un amico, oppure fare quella cosa che più ci garba ci fanno stare bene. La catarsi dei nostri pensieri ci libera dagli affanni, ci fa sentire la voce gentile, la voce della rinascita, s'inizia dalle piccole cose: la scoperta del volersi bene, dell'affetto per gli altri, del far sentire bene coloro che ci circondano, l'impegno a creare sempre atmosfere serene, di allegria, diffondere ottimismo devono essere le chiavi di un percorso migliore. Non dobbiamo mai stancarci di ricercare i pensieri gentili.

 

 

 
 
 

la vita..

Post n°352 pubblicato il 20 Maggio 2012 da sunty67

"La vita umana oscilla tra il dolore e la noia con l’intervallo tra il piacere e la gioia"                                                                     

                                                               Schopenhauer

 

 

 
 
 

Il potere dell'individuo

Post n°351 pubblicato il 14 Maggio 2012 da sunty67

Chi ancora crede che nel dicembre 2012 verranno a salvarlo gli alieni, oppure che accadrà qualche evento straordinario o catastrofico, oppure pensa che qualche salvatore all’esterno di noi ci venga a salvare, può benissimo lasciare ogni speranza. Alieni, salvatori, catastrofi, eventi straordinari, ecc ecc..Tutti alle prese con la politica e i politici, con i banchieri, le scie chimiche e tutte quelle teorie cospirazioniste. Gente che impazzisce perchè non trova lavoro, gente che da vita ai propri istinti animali. Ma come ci siamo ridotti? Qui c’è da lavorare su se stessi, all’interno e non all’esterno. Stiamo cadendo in un pozzo senza fondo e poi come farete a risalire? Mi duole dirlo ma siamo soli, nessuno ci aiuterà o ci verrà a salvare, tocca fare un grande sforzo per riuscire a estirpare le erbacce, e sono tante ve lo posso assicurare. Ma non disperatevi, perchè il potere ce l’abbiamo ma dobbiamo solo tirarlo fuori....e con questa riflessione mi prendo una pausa...buon proseguimento a tutti.

 
 
 

La più bella

Post n°350 pubblicato il 12 Maggio 2012 da sunty67

 

 Un augurio speciale a tutte le mamme....

 
 
 

Due amici al bar...

Post n°349 pubblicato il 11 Maggio 2012 da sunty67

Marco, con la faccia triste e abbattuta, si ritrovò con la sua amica Carla in un bar per prendere un caffè. Depresso, scaricò su di lei tutte le sue preoccupazioni… e il lavoro… e i soldi… e i rapporti con la sua ragazza…e la sua vocazione! Tutto sembrava andar male nella sua vita. Carla introdusse la mano nella borsa, prese un biglietto da 50 EURO e gli disse: Vuoi questo biglietto? Marco, un po’ confuso, all’inizio le rispose: Certo Carla.. sono 50 EURO, chi non li vorrebbe? Allora Carla prese il biglietto in una mano, lo accartocciò fino a farlo diventare una piccola pallina. Mostrando la pallina a Marco, gli chiese un’altra volta: e adesso, lo vuoi ancora? Carla, non so cosa intendi con questo, però continuano ad essere 50 EURO. Certo che lo prenderò anche così, se me lo dai. Carla spiegò il biglietto, lo gettò al suolo e lo stropicciò ulteriormente con il piede, riprendendolo quindi sporco e segnato. - Continui a volerlo? – Ascolta Carla, continuo a non capire dove vuoi arrivare, rimane comunque un biglietto da 50 EURO, e finché non lo rompi, conserva il suo valore….- Marco, devi sapere che anche se a volte qualcosa non esce come vuoi, anche se la vita ti piega o accartoccia, continui a essere tanto importante come lo sei stato sempre… Quello che devi chiederti è quanto vali in realtà, e non quanto puoi essere abbattuto in un particolare momento. Marco si paralizzò guardando Carla senza dire una parola, mentre l’impatto del messaggio entrava profondamente nella sua testa. Carla mise il biglietto spiegazzato di fianco a lui, sul tavolo, e con un sorriso complice disse: Prendilo, ritiralo perché ti ricordi di questo momento quando ti senti male… però mi devi un biglietto nuovo da 50 EURO per poterlo usare con il prossimo amico che ne abbia bisogno. Gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò verso la porta. Marco tornò a guardare il biglietto, sorrise, lo guardò e con una nuova energia chiamò il cameriere per pagare il conto…Quante volte dubitiamo del nostro valore, di cosa meritiamo veramente e che possiamo conseguirlo se ce lo promettiamo? Certo che non basta con il solo proposito… Si richiede azione ed esistono molte strade da seguire.

 
 
 

Il coraggio di Paola di mettersi in gioco

Post n°348 pubblicato il 08 Maggio 2012 da sunty67

La storia di Paola sicuramente è una storia come molte altre, almeno credo! Iniziata, un giorno per caso, mentre navigava su internet, si è imbattuta in una chat di una community eterogenea ed amichevole. Erano i suoi primi approcci, con internet e con le chat...In cerca di conferme del suo ego, ad un punto della sua vita, dove credeva di essere approdata a qualcosa: un matrimonio, una figlia, una famiglia sempre presente, in realtà si sentiva che le mancava un pezzo di se stessa. Spinta dalla curiosità di scoprire cosa era diventata e che cosa non stava vivendo, voleva fare nuove esperienze. La chat gliele offriva su un piatto d’argento.

All’inizio il suo approccio era un po timido e riservato, non voleva assolutamente scoprirsi, abituata com’era nel mondo reale ad indossare varie maschere: moglie, madre, lavoratrice, casalinga, figlia… Dio come era stanca!!!! Le mancava l’aria!!! La mattina si alzava e dopo aver accudito tutti aveva bisogno di nutrire e coccolare se stessa, appena arrivava al lavoro, nell’unico modo che conosceva…immergergendosi in un mondo parallelo al suo, dove pian piano svestiva i suoi panni per indossare quelli della vera se stessa, che stava scoprendo. Il coraggio di mettersi in gioco....Alle volte non si ha idea di chi si è fino a quando non si affronta il proprio essere quello vero, quello reale e ci si mette in gioco. Ma mettersi in gioco nella vita di tutti i giorni significa far soffrire chi ti circonda, tutti coloro che nel loro profondo egoismo pensando solo al proprio benessere, non si accorgono di quanto soffri, poi incorrere nel giudizio altrui per lei era inaccettabile.

Allora un giorno in chat flirtando con un tizio dal nick improbabile, le manda una poesia e poi un’altra e un’altra ancora..erano belle, intense, piene di passione. Non ci si crede quanto può far piacere ricevere delle frasi che ti circondano d’amore…le faceva sentire così…iniziò a vivere una storia parallela virtuale con questa persona, una storia da film. Il non poterlo vedere glielo faceva immaginare, non aveva voglia di sapere com’era in realtà, questo perché aveva paura di subire una delusione. Ma un giorno Paola arrivò a desiderare di essere abbracciata, toccata da lui, lo sentiva così vicino, così appassionato nelle proprie idee…così vero decidendo di raggiungerlo e di conoscerlo. Aveva ascoltato la sua voce…e le aveva dato un’ emozione indicibile.

Colse l’occasione di un viaggio di lavoro da fare insieme al marito. Sapeva che andare con lui non sarebbe stato un ostacolo, distratto com’era dalla sua vita, dalla sua carriera non si sarebbe accorto di nulla. Non le chiese neanche come mai tutto ad un tratto fosse decisa ad andare con lui per vedere la mostra di Picasso a Milano, al palazzo reale..aveva espresso più volte il suo scarso apprezzamento per quel genere di pittura, anche se dopo si era totalmente ricreduta. Così partì decisa a prendersi tutto ciò che di bello quel viaggio potesse offrirle, era curiosa, era entusiasta…e il non condividere quel segreto con suo marito, con il quale fino ad allora aveva condiviso tutto, non le pesava affatto, anzi le dava un senso di leggerezza dell’essere, di totale contatto con se stessa e anche di crescita.

Stranamente non si sentiva disonesta, cercava di capirne il motivo…ma davvero non ci riusciva. Era totalmente consapevole di ciò che andava a fare e pur tuttavia non si sentiva in colpa. Il viaggio fu stupendo da sud a nord non c’era una nuvola, era gennaio, un cielo terso, azzurro, il sole stupendo che le accarezzava il viso, le entrava nei capelli, sembrava la seguissero quei raggi tiepidi ed avvolgenti, esattamente come le poesie che la coinvolgevano tanto. Si telefonarono e presero appuntamento... Aveva il cuore in gola, prese la metropolitana e raggiunse il centro di Milano e li davanti al Duomo lo aspettò.

Dopo qualche minuto arrivò lui.
Il sole l' accecava, non riusciva a vedere bene. Non rimase delusa, sapeva che era più grande di lei e che non era bello. Ma in fondo non le interessava il suo aspetto fisico e nemmeno la sua età. Quello che voleva era essere accolta, capita, coccolata. La guardò intensamente, le strinse le mani e le diede un timido bacio sulla guancia. Le parole gli uscivano dalla bocca quasi tremanti e si vedeva che l’emozione l’aveva bloccato.  Un nigeriano li aveva fermati e regalò dei braccialetti portafortuna colorati,  didendo ad entrambi di esprimere un desiderio e che si avvererà. Paola espresse un pensiero che le uscì dalle labbra, in silenzio si trasferì nel suo cuore senza che ci ragionò. Continuarono quella mattina a camminare, a parlare, a confrontarsi anche sulle persone della chat. Ad un certo punto, durante la colazione lui guardò Paola con desiderio e si avvicinò con il viso a lei …lei lo guardò intensamente negli occhi…bastò solo il suo sguardo per farlo desistere.

Scoperti i suoi reali sentimenti, il proseguo della giornata fu molto più leggero, lui se ne andò e lei gli diede un bacio sulla guancia prima di sparire dalla sua vita per sempre. Lui capì che erano troppo diversi, che il loro rapporto poteva durare ed esistere, che strana parola in questo contesto, solo nel virtuale. Quando Paola rivide il marito, la sera scoprì di aver capito un altro lato di se stessa che non conosceva e di essere stata capace di poter vivere qualcosa di forte e profondo senza condividerla con lui. Da quel momento in poi è iniziata e proseguita la sua crescita interiore come individuo e come donna. La catarsi raggiunta, davanti alle opere  di un grande pittore come Picasso, che fece della sua vita e della sua arte il centro del proprio universo, dove quello che si è e ciò che si vuole essere sono la stessa cosa, la fece scoppiare in lacrime. Non ricordò quanto pianse, non capiva se era di felicità o di sfogo, ma ricordò che dopo si sentì meglio, più appagata. Le sarebbe piaciuto tanto avere il coraggio di essere realmente se stessa e con le ulteriori esperienze che ebbe in seguito, capì chi fosse davvero, ma ancora non fino in fondo…...

 
 
 

PAPA BUONO

 

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