Creato da: gioegian il 17/11/2006
L'unico modo di sparare senza far male a nessuno è...SPARARE CAZZATE!

ACHTUNG - WARNUNG

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PERLINA 1972:  "Per il suo meraviglioso modo da scrivere, rendendo il suo Blog una vera "Oasi dell'allegria"."

 

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BOLLINO NERO...

Post n°255 pubblicato il 08 Agosto 2010 da gioegian
Foto di gioegian

E’ tempo di partenze, è agosto. La macchina delle ferie è in pieno movimento e l’italica massa ha raggiunto, raggiunge o raggiungerà l’agognata meta delle vacanze. E’ questo il periodo in cui se ne vedono e se ne sentono di tutti i colori. Tutti al mare, soprattutto, a mostrar le chiappe chiare, a sopportare la ressa in spiaggia, a lamentarsi perché l’albergo sul catalogo era in un modo e nella realtà è completamente diverso (solitamente molto ma molto meno attrezzato). Ma andiamo con ordine.
  • La partenza.

Milioni di persone fanno la partenza intelligente: via tutti alla mattina presto. Così facendo trovano la coda già davanti alla porta dell’ascensore. Una volta entrati in autostrada inizia il cabaret. Non so se l’ avete notato ma chiunque guidi più lentamente di voi è un rincoglionito e chiunque vada più velocemente è un pazzo scatenato. Questo accade se la strada è libera, ma il più delle volte è la coda a farla da padrona: ore ed ore a passo d’uomo. In questi frangenti si assiste alla parata di tutta la varietà umana. Si parte dal tizio mega lampadato, con il sorriso di ceramica e la macchina cabrio, il telefonino incollato al padiglione a dispetto dei divieti, una catenazza da duecento chili al collo e il Rolex in bella mostra e si arriva alla famiglia di disgraziati, in cinque su un’utilitaria senza aria condizionata, tutti regolarmente in sovrappeso con tre materassi sul tetto, sormontati dalle biciclette e da una valigia enorme che probabilmente contiene la nonna che in macchina non ci stava! Il tutto è tenuto assieme da quattro elastichini che fanno gridare al miracolo! Si vede la macchinata di ragazzini alla prima vacanza in solitaria, con l’autoradio a palla e le teste che ciondolando all’unisono al ritmo della techno e la coppietta di pensionati con i finestrini dell’auto sigillati, che probabilmente stanno seguendo il rosario su Radio Maria (l’unica radio che si prende anche su Marte!).

  • La sosta

Per trovare un po’ di sollievo si finisce regolarmente a far sosta all’Autogrill, amena oasi autostradale dove rischiate, oltre che vi buttino giù il finestrino a mazzate per fregarvi il caricatelefono e i venti centesimi che vi sono caduti sul tappetino, di bervi un caffè arrostito e di mangiarvi una Rustichella carbonizzata. Per non parlare del rifornimento! A parte il costo della benzina, che in autostrada è carissima, il massimo sono gli addetti. Ce ne sono di due tipi: quelli che vi vorrebbero smontare la macchina per controllarla (e di conseguenza per spillarvi il corrispondente di quello che avete pagato per tutta la vacanza) e quelli che sono troppo scazzati dal caldo per lavorare. Come è capitato a quel signore che ha chiesto al benzinaio di controllargli le gomme. Il benzinaio ha fatto il giro dell'auto e ha risposto: "Vada pure, Dotto'. Tutto a posto. Ce stanno tutte e quattro".

  • L'arrivo a destinazione

Dopo un viaggio solitamente da incubo, si giunge sul luogo tanto desiderato. Si arriva in albergo, si sbrigano le pratiche e si parte a visionare la struttura. Se non avete prenotato in un hotel con almeno tre stelle, vi potete aspettare di tutto. Ovvero, si può arrivare nella pensioncina e sentirsi dire: “ Allora, abbiamo camere da venti euro e camere da trenta". "E che differenza c'è tra i due tipi di camera?". "Quelle da trenta euro sono munite di trappola per i topi e di spray per le formiche"...A volte si può tornare a casa completamente scontenti. Come nel caso di quell’uomo che si presenta alla reception di un hotel dopo aver pernottato una settimana nell'albergo. L'impiegato gli chiede: "Siete soddisfatto del nostro soggiorno?". "Purtroppo devo dire di no. Non tornerò mai più in questo albergo!". "Ma come mai?". "Tutte le volte che andavo al bagno non trovavo la carta igienica !". E l'impiegato: "Ma, signore, non avete la lingua?". "Ehhhh..., che sono? Un contorsionista?". Poi ci sono quelli che, al contrario, spendono più delle loro reali possibilità e scelgono l’albergo di lusso, per poi ripensarci quando sentono i prezzi delle camere. Un esempio? Un uomo va in un hotel cinque stelle e chiede il costo delle camere; il tizio della reception gli elenca i vari prezzi e poi conclude: "La stanza più economica costa 200 Euro a notte". Il cliente protesta: "Ma non avete nulla di meno caro?". “ Abbiamo l’opzione Ultraeconomy per chi viaggia per lavoro, con camera da 150 euro. Per lei potrei fare un’eccezione e lasciargliela anche se è qui per turismo.”. “E’ troppo, nient’altro?” "Senta, lei ha scelto un hotel cinque stelle, comunque, caro signore, ci sarebbe una camera, ma lei dovrebbe farsi il letto da sè...". " Va bene, non c'è problema ... Anche a casa me lo faccio…" "Ma guardi che deve farsi il letto da solo..." "Ho capito! Va bene, dov'è questo letto?" "Guardi, lì ci sono il martello e i chiodi, di là troverà il legno ... quando ha finito di farlo mi chiami che glielo sistemo in cantina...".

  • La spiaggia

Tolti i problemi con l’albergo si va tutti in spiaggia ed è qui che comincia la vera crociata. In quattro centimetri quadrati vi piazzano i lettini più l’ombrellone. Bisogna quindi iniziare a fare i conti con: famiglie di trenta elementi con bambini starnazzanti che seminano palette e secchielli nel raggio di dieci chilometri e lasciano sotto il vostro lettino, guardacaso, il rastrello a pancia all’aria. Quando voi malcapitati scendete dal lettino mezzi rimbambiti dal sole e mettete il piede sull’aggeggio infernale, vi perforate da parte a parte e finite la giornata al Pronto Soccorso, mentre sale prepotente la sindrome da Re Erode che vi fa sognare, una volta tornati in spiaggia, una strage degli innocenti in piena regola. Oppure i vicini di ombrellone sono quei terrificanti vecchietti che già alle sei del mattino iniziano a disfare il governo, sbraitando come Mussolini a Palazzo Venezia. Nel giro di un quarto d’ora si sono radunati per il comizio altri trenta settantenni inviperiti che se la prendono con tutto e con tutti e che vi costringono ad andare a cercare un po’ di pace su una zattera in mezzo al mare. Poi ci sono i rompiscatole per antonomasia! I terrificanti animatori, che, come arrivate in spiaggia con gli occhi ancora incollati dal sonno, attaccano a tormentarvi con il risveglio muscolare…Quando nemmeno una granata sparata a due centimetri di distanza potrebbe risvegliare voi, altro che i muscoli…E dopo il risveglio muscolare è l’ora dell’aerobica a mezzogiorno, roba da infarto, e dei vari tornei di calcetto, beach volley o pelota basca, per arrivare a fine pomeriggio agli improvvisati e patetici balli di gruppo sotto il sole cocente, a cui partecipano giusto i bambini e qualche balenottera spiaggiata in cerca di un attimo di gloria. E se volete un consiglio, mai confessare a un animatore di villaggi turistici che il divertimento organizzato vi deprime: passerebbe immediatamente a organizzare la vostra depressione.

  • Il Festival dei tipi da spiaggia

Qualsiasi movimento facciate è scandito dai palestrati che passeggiano sul lungomare, rischiando l’asfissia per tirare in dentro la panza  e facendo una fatica beduina per tenere insieme quelle due cosciotte pompate che danno tanto l’aria di quello che cammina a gambe larghe perché ha perso momentaneamente il controllo degli sfinteri. Oppure l’atmosfera è resa particolarmente suggestiva dalla sagra della cellulite messa in mostra da bagnanti senza nemmeno un milligrammo di dignità, che sbatacchiano sederi delle dimensioni di un autotreno decorati da un costumino a filo interdentale: insomma un film dell’orrore che in confronto “L’esorcista” è un cartone animato di Tom e Jerry! Ci sono i rompiballe coi racchettoni che scaraventano la pallina a seicento chilometri orari: se siete in giornata ve la beccate dritta sul naso o in testa e ve la cavate con un trauma cranico. Ci sono i bambinetti che scavano delle vere e proprie trincee nella sabbia e che vi costringono a stare attenti a dove mettete i piedi, per evitare di finire in una voragine e di sbucar fuori dall’altra parte del mondo in Nuova Zelanda. C’è il tizio che vende il cocco che vi passa a due millimetri dal lettino urlando come un indemoniato e facendovi decollare dalla sdraio come lo Shuttle dallo spavento, perché eravate in catalessi. E poi c’è la schiera dei Vù Cumprà e dei massaggiatori cinesi che vi tolgono il fiato: ogni trenta secondi ne arriva uno, tanto che alla fine per stare in pace arrivate a scavare una buca sotto il lettino, a nascondervici dentro mascherati da Rambo e a urlare, brandendo il Superliquidator: " Maledetti Vietcong, non mi avrete!".

  • La riflessione

Da questa descrizione la vacanza risulta più stressante che rilassante…Ovvero qualunque cosa abbiate fatto durante le vacanze, alla fine sarete più stanchi che all'inizio. Nonostante questo tutti gli anni le spiagge sono prese letteralmente d’assalto. E per finire una chicca per intenditori…GRUPPO 1: "Uff, che barba dobbiamo andare al mare, vabbè andiamo". GRUPPO 2: "Uff, che seccatura, dobbiamo andare in montagna, vabbè partiamo". GRUPPO 3: "Uff, che palle, dobbiamo andare in collina, vabbè in marcia". Abbiamo trasmesso: "Le partenze scoglionate".

Comunque vada: Buona estate e Buone vacanze!

 
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