TheNesT

Endless

Sono le 5 di mattina. La luna è sorta, qualche mezz'ora fa, dietro la collina: rossa d'eclissi ma eclissi non era, forse solo una nuvola, forse solo la nebbia. Mi chiedo se così come ho visto una luna rossa dove una luna rossa non c'era, non stia confondendo la vista del futuro la foschia che acceca il presente e che ci rende qualsiasi sogno o speranza confusa e difficile da distinguere. Ho sonno, e forse una linea di febbre. Eppure, il profumo dell'alba che si avvicina, i rumori del bosco, le macchine che lentamente cominciano ad occupare le strade. Eppure l'aria friizzante ma non più fredda, e il sapore dell'acqua fresca che calma la sete della notte (che non è la stessa del giorno), e le luci fievoli che non illuminano la notte, ma danno forse soltanto segno che c'è vita finchè non è mattina, ed allora andremo tutti finalmente a dormire. Eppure. Eppure mi sento di far risuonare in mente una canzone così, che per ragioni che non colgo, nè mi sforzo di cogliere, mi suggerisce una speranza nuova. Non forte, non debole. Nè fredda, nè calda. Una promessa di un futuro, forse, più che una speranza. Una costatazione, che domani arriverà, e che noi immaginiamo sarà così:

( Europe endless - Kraftwerk )