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« In nome di nienteL'estate delle nostre vite »

Solitudine

Post n°239 pubblicato il 22 Luglio 2013 da lab79
 
Tag: musica

Racconti di una solitudine d'estate a guardare la luna scivolare nel cielo, una sera. Una luna che quando sono solo mi piace pensare incondivisa. Che egoista che sono. Come se non fosse lì per tutti, clemente e indifferente, ad ascoltare le nostre parole quando la notte la solitudine sale dalla terra, come la nebbia nel cuore a coprire ogni cosa, come una preghiera.

Anche di questa solitudine una notte, o forse una sera, restai innamorato.

Camminando per le strade sbilenche di un'estate che aveva svuotato la città, una canzone in tasca, una bottiglia in mano. Tra i cornicioni dei tetti, una luna piena. Ed i miei piedi stanchi a malapena riuscivano a trascinarmi altrove, ma altrove non era mai casa. Non avevo cuore per ammettere di sentire la mancanza di qualcuno, la mancanza di quasi tutti. E pensai persino che avrei potuto camminare per sempre, pur di non ritornare nel letto affollato dai ragni che raccoglieva i miei poveri sogni ogni notte, per restituirmeli stroppicciati e soffocati la mattina. Pensai persino che avrei potuto non camminare mai più, che in fondo che differenza faceva. Abbandonai la bottiglia a rotolare sul pavimento immaginandola il mio cuore, vuoto a rendere da redimere, e tirai fuori dalla tasca quella vecchia canzone, e la canticchiai. E risi, a sentire la mia voce sghemba, e alzai lo sguardo temendo di rendermi ridicolo, ma non vidi nessuno, nemmeno la mia ombra. Soltanto la luna che faceva capolino da dietro una grondaia, che sorrideva nel dirmi: addio, io me ne vado a consolare altri ubriachi tristi, tu sei grande abbastanza per ritrovare la strada da solo.

E non posso non ricordare quella sera, ogni volta che come oggi mi ritrovo ad attraversare la notte come la luna il cielo. Solo, e grato di sapere che la mia non è una solitudine e basta. Ma una solitudine condivisa.

 

Ancora una volta:

Dark Chariot, by Peer Raben (2046 OST)

 

 

 
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lab79
lab79 il 30/07/13 alle 05:03 via WEB
Oppure, dei propri tormenti.
 
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