Creato da lab79 il 05/02/2010

TheNesT

a place called home

 

Messaggi di Febbraio 2016

Ladro

Post n°415 pubblicato il 25 Febbraio 2016 da lab79

Rubo minuti tra un minuto e l'altro, ore tra un'ora e l'altra. Giorni, settimane si aggiungono al conteggio del tempo rubato, a volte a leggere, a volte a scrivere. Certe volte a non fare niente: guardare un film, ascoltare musica, perdermi in internet. Assolutamente nulla, solo tempo rubato per il nichilistico gesto di stizza di un uomo che si sente rubare il tempo della propria vita. Un lavoro che non produce, una felicità che non soddisfa, un presente che se ne sta quieto sotto al divano e non si lascia raggiungere. Un domani che sta dietro le imposte chiuse, e non si lascia nemmeno immaginare.

Rubo allora il tempo di mettere insieme queste parole, con il beffardo gesto con cui si disegna un graffitto su un muro dimenticato.

Solo per far sapere a me stesso che le dita che mi porto dietro sono ancora mie.

 

 

 

 

 
 
 

Alla ricerca del tempo perduto

Post n°414 pubblicato il 13 Febbraio 2016 da lab79

La giovinezza, si sa, non ci appartiene. Come non ci appartengono la felicità, l'amore, l'amicizia. Nemmeno la vita. Tutte cose che non hanno senso, nemmeno esistono, se non sono condivise. Forse non ci appartengono alla stessa maniera a cui non ci appartiene la terra, che ci limitiamo ad attraversare quando viaggiamo. E forse hanno ragione quelli che dicono che la vita non è che un viaggio. Ma un viaggio è già troppo: forse la vita non è che una vacanza, una pausa del nostro spirito per liberarsi dal tedio del nulla che l'ha preceduto, e da quello a cui è destinato.

Forse, di tutta l'esistenza, l'unico senso sta proprio nel viverla, la vita. Alla stessa maniera in cui si viaggiano i viaggi: viaggiando. Camminando e sporcando il colletto della camicia col sudore, cambiando di tanto in tanto le scarpe diventate dure da tanto camminare, curando le piaghe dei piedi che ad ogni passo, ad ogni passo. Forse l'unica cosa che possiamo dire nostra è il ricordo di averla vissuta, la vita. Di averlo amato, l'amore. Di essere stati felici, per un attimo ed un momento ancora.

Io non so nulla, di tutto questo.

So che alla fine non mi resta che riprendere il cammino interrotto, decidere un percorso e provare a percorrerlo finchè avrà senso, e se la direzione sarà perduta, ritrovare una nuova via. Perché di questo mondo che io vivo, non mi porterò via nemmeno la polvere che si posa sulle mie scarpe consunte.

Camminare, dunque, se camminar dobbiamo.

 

 
 
 

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