Creato da Dream_Hunter il 08/09/2006

TrovaTeStesso

Ognuno di noi è in cammino per trovare se stesso ................................................... La vita e' cosi'. Non fai nemmeno in tempo a guardarti indietro che ti e' scivolata tra le mani, come la sabbia, come l'acqua del mare. Tra le dita non resta che polvere d'esistenza e i ricordi rimangono impigliati tra le unghie. Un instante tra due silenzi infiniti che urla la sua volontà di esistere, una luce nel buio che lascia una speranza per chi ci ha visto brillare. Dream Hunter

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LA PORTA

Eccomi, sono qui. Davanti a quella porta chiusa da millenni.
Il tempo e la sua storia l'hanno chiusa per sempre.
Piove ancora, l'algida mano s'accosta al ligneo muro e le nocche tremanti intonano un lamento sordo.
L'eco di quella ritmica richiesta trova di nuovo quell'unica e
taciturna conferma.
Oltre, io so che si nasconde molto, molto altro:
un fuoco che arde senza scaldare nessuno; uno specchio rotto dai ricordi di un passato dannatamente presente; un orcio colmo di lacrime mai piante ed un scrigno pieno di felicita' mancata.
Con un passo lento ma sicuro volto le spalle a quell'antro di ignote paure.
E torno a vivere ove il mio destino mi porta.

E voi da quale parte della porta siete?

 

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Inaspettate sollecitudini serali

Post n°282 pubblicato il 09 Aprile 2024 da Dream_Hunter

Quello che ci rimane è spesso meno di quello che ci meritiamo. Sappiamo che non dipende da noi eppure ne sentiamo il peso sulle spalle. Un fardello invisibile che accompagna ogni nostra parola, gesto, comportamento. Agli occhi del mondo appariamo come isterici e farneticanti ma nessuno si ferma ad ascoltare quelle parole diverse, quei gesti unici, quei comportamenti fuori dallo schema generale e sociale. È un marchio indelebile quello della solitudine che si porta a volte con dignità altre con indicibile sofferenza. Un pregiudizio difficile da scardinare ma che non attenua la forza con cui ogni giorno si lotta per sopravvivere all'inerzia e alla pietà degli altri.


Pietro

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Commenti al Post:
cassetta2
cassetta2 il 09/04/24 alle 18:16 via WEB
Alterno periodi di oversharing a periodi di silenzio tombale indovina in quale mi sento meglio
 
 
Dream_Hunter
Dream_Hunter il 10/04/24 alle 15:46 via WEB
IL silenzio è solo la forma meno "evidente" di buona parte di noi. Non ci sono regole scritte sulla pietra che sanzionino chi ne rimane affascinato e si trovi meglio al suo interno. Per cui meglio sentirsi bene con se stessi che fare esternazioni per gratificare altri.
 
surfinia60
surfinia60 il 09/04/24 alle 19:12 via WEB
Mi capita di ascoltarmi, mentre parlo con qualcuno, e imaginare cosa sta pensando di me. Mi autogiudico, talvolta, in modo severo, quasi provando fastidio di quello che dico, ascoltandomi come farebbe l'altro. Mi senso sciocca, ma non so evitarlo. Eppure se qualcuno me lo chiede, rispondo che il giudizio degli altri non mi interessa. Lieta di leggerti sempre
 
 
Dream_Hunter
Dream_Hunter il 10/04/24 alle 15:50 via WEB
I giudici più severi di noi stessi siamo inevitabilemnte noi: sempre insoddisfatti di cio che diciamo e facciamo perchè mai paghi di ciò che siamo. Sempre tesi a raggiungere ciò che vorremo essere ma che poi in realtà a volte ci lascia delusi. Io mi accontento della mia sana dose di solitudine che mi aiuta ad evitare, quando posso,la sovraesposizione mediatica di me stesso verso gli altri. Grazie per la tua presenza ed i tuoi commenti. Al prossimo giro di ruota!
 
acquasalata111
acquasalata111 il 10/04/24 alle 07:17 via WEB
Carissimo Pietro trovo molto difficile commentare questo tuo nuovo post. Sono venuta più volte a leggerlo e credo che il punto critico sia questa introduzione "Quello che ci rimane è spesso meno di quello che ci meritiamo." Prima di tutto io ho allontanato da me già da molto tempo il concetto di "merito" forse proprio perché sono cresciuta in una famiglia severa in cui mi veniva sempre detto "lo otterrai se te lo meriti". Ed io ero sempre frustrata cercavo di arrivare a "meritarmelo" ma mai lo raggiungevo. E così ho detto basta. Meritare è diventato per me solo uno strumento coercitivo inutile e solo per manipolare le persone. Io non merito niente da nessuno! Per cui la tua affermazione per me non ha senso in virtù di quello che ti ho detto. Inoltre eliminando il concetto di merito si annulla "matematicamente" pure il concetto di ciò che rimane. Resto Io e non è poco!! Sorrido! Per la solitudine sono favorevole perché mi aiuta a sviluppare l introspezione e a ragionare con la mia testa tenendo le distanze da altre informazioni fittizie e nocive per me. Grazie ancora e spero che tu accetti pure il mio punto di vista che si è formato dalla mia mia esperienza personale di vita. Un abbraccio con l affetto di sempre.
 
 
Dream_Hunter
Dream_Hunter il 10/04/24 alle 15:44 via WEB
La diversità è il sale del confronto, lo rende "sapido" e costruttivo. Non c'è una verità assoluta nascosta nelle mie parole ma, come e al pari del tuo, un punto di vista che deriva dalle esperienze che ognuno di noi racchiude. Certo che accetto il tuo punto di vista anche perchè è argomentato dal un prologo che non fa una piega "logica"! E poi sono cosciente e felice che ciò che "rimane" non è poco ma come si dice oggi: è tanta roba! Ti giunga anche il mio abbraccio come calore e l'affetto di sempre.
 
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I sogni a volte ci fanno capire molte cose che la realta' ci nasconde profondendoci dosi di normalita' e di abitudine. Eccone uno, "tradotto" per l'occasione in parole, che mi ha dato da pensare e mi ha fatto riflettere molto.  

Buona Lettura.


" E'se fosse vero!!!" - esclamo' con uno sguardo attonito rivogendosi al suo inusuale e muto interlocutore mentre si guardava allo specchio.Purtoppo lo era. La sua immagine non era piu' la stessa, stentava a riconoscere quei tratti nuovi, cosi' profondamente diversi da quello a cui era abituato a vedere. Non piu' quello sguardo sicuro e determinato ma solo due piccole fessure stampate sul suo viso che a stento facevano passare il senso della vita intorno a lui. Le sue mani, un tempo forti e capaci, non riuscivano neppure a girare l'ultima pagina di quel libro che lo aveva condotto in un luogo al confine tra se stesso ed il tempo, tra la voglia di essere qualcuno diverso ed una realta' piena di "perfezione" che non gli dava tregua. Quelle paure che per tutta la vita lo avevano accompagnato, emergendo episodicamente ad ogni bivio importante, erano ormai padrone incontrastate del suo essere. Un gigante di argilla sotto la pioggia che si sgretolava ad ogni goccia tornando ad essere materia informe e non piu' eletta a sfidare il mondo.

 

LA NOSTRA STORIA

La nostra storia

Caducità dell'essere, confine tra sottili speranze ed immensi dolori. Gioie, poche, quelle si. Ma se dell'universo siamo piccoli spilli allora e per una volta sola, pungiamo l'orgoglio del tempo e viviamo. Un attimo, un soffio di vento, un solo battito di ciglia, tutto è solo per noi. Delle piccole cose facciamo tesoro, delle grandi osserviamo l'ombra scorrere sul nostro esile fiore. Lasciamoci andare a piccoli sorsi di felicità: in fondo non abbiamo mai nulla da perdere a riscrivere la storia, la nostra.
 
 
 

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