Creato da Dream_Hunter il 08/09/2006

TrovaTeStesso

Ognuno di noi è in cammino per trovare se stesso ................................................... La vita e' cosi'. Non fai nemmeno in tempo a guardarti indietro che ti e' scivolata tra le mani, come la sabbia, come l'acqua del mare. Tra le dita non resta che polvere d'esistenza e i ricordi rimangono impigliati tra le unghie. Un instante tra due silenzi infiniti che urla la sua volontà di esistere, una luce nel buio che lascia una speranza per chi ci ha visto brillare. Dream Hunter

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LA PORTA

Eccomi, sono qui. Davanti a quella porta chiusa da millenni.
Il tempo e la sua storia l'hanno chiusa per sempre.
Piove ancora, l'algida mano s'accosta al ligneo muro e le nocche tremanti intonano un lamento sordo.
L'eco di quella ritmica richiesta trova di nuovo quell'unica e
taciturna conferma.
Oltre, io so che si nasconde molto, molto altro:
un fuoco che arde senza scaldare nessuno; uno specchio rotto dai ricordi di un passato dannatamente presente; un orcio colmo di lacrime mai piante ed un scrigno pieno di felicita' mancata.
Con un passo lento ma sicuro volto le spalle a quell'antro di ignote paure.
E torno a vivere ove il mio destino mi porta.

E voi da quale parte della porta siete?

 

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Messaggi di Dicembre 2018

Fil rouge

Post n°177 pubblicato il 24 Dicembre 2018 da Dream_Hunter

Quello che unisce due persone, sia esso affetto, amore, legame famigliare, di amicizia, non nasce mai per caso.
C'e' un piccolo filo rosso che segna il nostro cammino e che si annoda con quello di altri. Nodi che a volte si sciolgono con il passare del tempo tirando troppo o troppo poco il nostro filo. Altri, e non sono pochi, che rimangono li, che piu' tiriamo e piu' si stringono forte a noi e alla vita.
Sono le persone a cui teniamo. Persone che fanno parte del quotidiano o sulle quali sappiamo poter contare sempre
anche solo per farci dire che : esistiamo ancora!
Teniamo anche e stranamente a persone che non abbiamo mai visto, a cui non abbiamo mai stretto una mano o sentito proferire una sola parola. Persone fatte di un profilo, di foto, di auguri di compleanno o di uno spaccatto di vita
a cui non siamo mai appartenuti e forse mai apparterremo.
Uno strano modo di socializzare che ha creato un sentimento nuovo che io chiamo: empatia virtuale.
A Natale reale e virtuale si ritrovano giocare la "battaglia degli auguri" e siamo sempre piu' spesso tentati di delegare ad un post su FB il nostro bisogno di auspicio comune, di un momento che ci faccia essere buoni almeno una volta nell'anno, di raccontare al mondo che ci siamo e vogliamo bene a qualcuno.
Auguriamoci quindi per questo Natale di poter stringere mani, abbracciare persone, distribuire baci, di sentire ancora il calore umano di cui siamo fatti lasciando ai post l'unica missione di raggiungere chi fa parte della nostra vita e non e' vicino a noi, adesso, con la promessa nel cuore di poterli incontrare e rendere, finalmente, quell'empatia virtuale un abbraccio capace di raccontare, in un muto circolo d'affetto, cio' che di speciale c'e' in noi per loro.

Buon Natale a voi ed i vostri cari

Pietro

 

 
 
 

Idealizzare: no grazie! (il PietroPensiero di oggi)

Post n°176 pubblicato il 20 Dicembre 2018 da Dream_Hunter

"Visto il mondo di imperfezione in cui viviamo idealizzare qualcosa o qualcuno non conviene.
E' quasi matematicamente certo che le aspettative verranno deluse e che le illusioni che ci eravamo fatti: spariranno!
L'imperfezione pero' ha dei vantaggi. Non ti da modo di annoiarti perche' dovrai sempre e comunque apportare un "aggiustamento" alla tua vita per compensare cio' che la vita non e' o non da'.
Per questo le persone restano persone(imperfette) con il buono e il cattivo. A noi essere capaci di prendere, da loro, la giusta dose di bene e anche imparare, a volte, come usare quella cattiva per tirarci fuori dalle paludi della quotidianita'."


Pietro

 
 
 

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I SOGNI CI AIUTANO A CAPIRE CHI SIAMO


I sogni a volte ci fanno capire molte cose che la realta' ci nasconde profondendoci dosi di normalita' e di abitudine. Eccone uno, "tradotto" per l'occasione in parole, che mi ha dato da pensare e mi ha fatto riflettere molto.  

Buona Lettura.


" E'se fosse vero!!!" - esclamo' con uno sguardo attonito rivogendosi al suo inusuale e muto interlocutore mentre si guardava allo specchio.Purtoppo lo era. La sua immagine non era piu' la stessa, stentava a riconoscere quei tratti nuovi, cosi' profondamente diversi da quello a cui era abituato a vedere. Non piu' quello sguardo sicuro e determinato ma solo due piccole fessure stampate sul suo viso che a stento facevano passare il senso della vita intorno a lui. Le sue mani, un tempo forti e capaci, non riuscivano neppure a girare l'ultima pagina di quel libro che lo aveva condotto in un luogo al confine tra se stesso ed il tempo, tra la voglia di essere qualcuno diverso ed una realta' piena di "perfezione" che non gli dava tregua. Quelle paure che per tutta la vita lo avevano accompagnato, emergendo episodicamente ad ogni bivio importante, erano ormai padrone incontrastate del suo essere. Un gigante di argilla sotto la pioggia che si sgretolava ad ogni goccia tornando ad essere materia informe e non piu' eletta a sfidare il mondo.

 

LA NOSTRA STORIA

La nostra storia

Caducità dell'essere, confine tra sottili speranze ed immensi dolori. Gioie, poche, quelle si. Ma se dell'universo siamo piccoli spilli allora e per una volta sola, pungiamo l'orgoglio del tempo e viviamo. Un attimo, un soffio di vento, un solo battito di ciglia, tutto è solo per noi. Delle piccole cose facciamo tesoro, delle grandi osserviamo l'ombra scorrere sul nostro esile fiore. Lasciamoci andare a piccoli sorsi di felicità: in fondo non abbiamo mai nulla da perdere a riscrivere la storia, la nostra.
 
 
 

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