TrovaTeStesso

Coraggiose promesse

Se ci avete fatto caso ogni buona parola quest'anno si è spenta contro i numeri di una devastazione umana senza precedenti. Ci siamo trascinati fin qui sperando che sia solo questo anno bisestile ad aver determinato ciò che è stato- e ciò che purtroppo ancora è - pur sapendo che la verità ritorna ad ogni bollettino di guerra ricordandoci la nostra caducità. Ogni altra parola spesa per ricordare a questo punto non farebbe altro che reiterare tristi pensieri e oscure previsioni che non servono a nessuno per andare avanti. Mi sono venuti in mente altri tempi ed altre parole che si nutrono di speranza e di una verità che aiuta a superare ostacoli che sembrano essere insormontabili ma che alla fine saranno solo ricordi di una storia e che vorrei condividere come auspicio con voi. Eccole.

<<Quello di cui non dovremmo mai fare a meno nella nostra vita è: il coraggio. Ce ne vuole tanto per far sì che ogni giorno sia, nonostante tutto, vissuto al massimo delle nostre capacità e possibilmente senza scendere a compromessi su ciò che siamo e amiamo fare. È una dichiarazione di belligeranza che ogni mattina ci accompagna davanti allo specchio con le nostre rughe, gli occhi che stentano a trovare la rinnovata luce di un altro giorno da vivere, i pensieri nascosti in qualche caso tra gli argentei riflessi dei capelli che non trovano mai, come loro, la giusta piega. Promesse fatte in silenzio a noi stessi (quasi sempre le stesse) che s'affollano tra un caffè e la corsa verso il lavoro. Parole sussurrate all'anima che cercano il coraggio da cui prendere forza e con essa abbastanza voce per essere gridate al mondo liberando il senso di sé e tramutando quel sopito giardino dei desideri in una foresta viva ed animata di realizzate idee. Non perdete mai il coraggio d'essere ciò che siete davvero perché' solo così lascerete al mondo e a chi vi sta accanto la testimonianza e l’eredità del dono più bello che potete fare agli altri: VOI STESSI!>>

Buon e sereno 2021!

Pietro

Un prima ed un dopo

Quest'anno, che anno! Un anno in cui è difficile scrivere ogni cosa e di ogni cosa perché' non credo esistano le giuste parole in qualsiasi vocabolario. Non credo siano state create ancora parole tali da descrivere ciò che l’umanità ha subito e sta ancora, suo malgrado, subendo. Siamo stati catapultati dal una vita in cui correvamo verso superficiali certezze ad una in cui siamo stati privati della cosa che forse davamo più per scontata: la nostra socialità. E siamo soli adesso o spesso a dividere la nostra solitudine con un nemico invisibile di cui neanche conosciamo la vera origine. Una solitudine che si è stratificata nell'animo e che porterà con sé il segno di una divisione fatta: di un prima e di un dopo. Non so se abbiamo imparato qualcosa da questi mesi fatti di paure, silenzi e separazioni, lo vedremo più avanti quando saremo, spero, approdati su un terreno meno insidioso per le nostre libertà e per la nostra salute. C'è voglia di dimenticare di andare oltre questo tempo che ci ha mostrato la caducità con cui siamo impastati ed i limiti cui siamo fatti. Ma Natale comunque è qui dietro l'angolo nonostante tutto, nonostante i morti molti dei quali evitabili se qualcuno fosse stato un po’ meno impreparato e avesse avuto una coscienza con cui fare i conti tutte le sere prima di andare a dormire. Sarà un Natale diverso per tutti, privato di quella gioia e di quei riti che insieme alle persone care lo rendono il periodo più speciale dell'anno. Sarà un film in bianco e nero, un libro delle favole a cui hanno strappato le ultime pagine in cui c'è scritto: e vissero tutti felici e contenti. Sarà un Natale da cui ripartire, rinascere e trovare la forza per affrontare un domani diverso e spero più consapevole di noi stessi nel segno di un cambiamento che rimetta al centro di tutto l'essenza della nostra umanità.

Buon e soprattutto sereno Natale

Pietro