Creato da ventodamare il 08/02/2011

IL Vento corre

Ed entra ovunque

 

Bar Cico (terzo episodio)

Post n°94 pubblicato il 09 Gennaio 2012 da ventodamare
 

Il Bar Cico oggi e' un tappeto di brusii confusi, ovattati dalla neve che fuori dalle vetrine cade a grossi fiocchi, delle vere palle di neve che angioletti dispettosi si divertono a scagliare dal cielo.
I gesti, le parole, perfino la musichetta ripetitiva ed infantile della macchinetta mangiasoldi a cui e' incollata da ore una bionda cinquantenne con sguardo e spirito spento, sembra che porgano i loro suoni in maniera attenuata, rispettosi dei grandi fiocchi che lentamente scendono dal cielo bianco di Milano. Anche Cico al computer dietro il vetro del Superenalotto clicca delicatamente sul mouse.
I perdigiorno abituali rallentano ogni funzione vitale, il contenuto di ogni bicchiere viene centellinato lentamente, ogni discorso e' ampliato con calma e fatto cadere adagio per avere il tempo di metabolizzarlo lentamente, come la cassoeula che oggi proponeva la cucina del Bar Cico e che digeriremo a fine mese.
In questa atmosfera rarefatta, improvvisamente si spalanca la porta ed entra un uomo con un giubbotto scuro ed il cappuccio calato fino agli occhi, pieno di neve. In mano un foglio bagnato e sul viso lo sguardo del cane smarrito.
"Scusate.." esordisce con la voce sottile ed un grave accento bresciano.
"Sapete mica dov'e' via Farsaglia?"
La via e' molto vicina, ma talmente piccola ed insignificante che l'abbiamo percorsa cento volte senza preoccuparci di conoscerne il nome.
Ma non tutti, qualcuno il nome della piccola via lo conosce benissimo.
E' Rahel, un gigantesco nero del Senegal con i denti bianchi come la neve fresca ed una discreta pancia rotonda che gonfia ogni volta che parla, come una zampogna che deve prima riempirsi d'aria per suonare.
"Io so." Dice in modo inconsapevolmente pasoliniano Rahel.
Il watusso si alza in tutto il suo metro e novanta abbondante, e indica il furgone con le quattro frecce accese davanti al Bar Cico.
"Prendi furgone, fai giro in piazza. Va dritto la' e poi giri qui, sinistra e arrivi Via Farsaglia." Dice l'omone mulinando le braccia come un giocatore di basket ma con la palla nascosta sotto la maglia.
"Bravo Rahel!" gli grida la donna di Cico da dietro al bancone. "Deve venire lui dal Senegal per dirvi le strade, e voi che siete qui da una vita, non sapete nemmeno dove siete di casa.. bella roba.. lazzarun.." conclude Gilda rivolta ai presenti, prima di sparire dietro le porte mobili della cucina.
Rahel allarga la bocca in un enorme sorriso soddisfatto e gongolante, abbagliando con i denti il trasportatore bresciano che si sprofonda in ringraziamenti ed esce di corsa dal Bar Cico.
Ma appena Rahel si rimette a sedere con il sorriso da 100 watt ancora acceso,  il bresciano rientra di corsa e gli dice: "Scusa, gia' che ci sei.. non sai mica a che altezza e' Colombo, il commercialista?"
Rahel si rimette in piedi e con un gesto teatrale stende le lunghissime braccia verso il basso e dice: "Amico.. Via Farsaglia.. eh!" intendendo che "Amico, gia' ti ho detto dov'e' Via Farsaglia, ed e' gia' un miracolo, non esagerare.."
A quella esclamazione, tutti nel Bar scoppiano a ridere, guardando il gigante nero in quella posa estatica. Il bresciano sorridendo nervosamente fa un gesto di saluto con la mano ed esce veloce inseguito dalle risate ed i commenti.
Cico al pc soffoca una risata interiore e clicca mentre chiude la pagina di google maps aperta su una piccola citta' del Senegal di cui sta mandando a memoria tutti i nomi delle strade.  



Play that funky music



.  

 

 

 
 
 

Il Vento ed il raggio di Sole

Post n°93 pubblicato il 08 Gennaio 2012 da ventodamare
 


E' il vento che sposta quel raggio di sole che danza fra il tuo bicchiere ed i miei occhi. E l'effetto andrebbe sprecato senza di lui.
Il luccichio si perderebbe nel vuoto, se non fosse per quel soffio di vento partito da lontano. Nato nel mare, ha cavalcato dune serene modellando sabbia senza fretta. Ha percorso strade strette nel porto, impregnandosi di atavica saggezza.
Ed ora sa.
Parte seguendo l'aquilone rosso che tu da bambina hai agitato, sperando nel vento e chiamandolo con gli occhi di una risata d'argento.
Soffia fra gli alberi della sera sotto un cielo gonfio di pioggia, e' il tuo primo bacio e ti carezza la guancia.
S'aggira stanco, intorno al viale dove tu hai gettato via le sue bugie, tutte, ogni lettera, e t'asciugava le lacrime.
Ed ora e' qui, sorride mentre porge al mio sguardo, soffiando piano, il bagliore del tuo bicchiere, trasparente nell'aria, che si deposita piano dentro di me.



Raggio di Sole


.

 
 
 

Bar Cico (secondo episodio)

Post n°92 pubblicato il 06 Gennaio 2012 da ventodamare
 

Luca, detto "Pitbull", percorre i giardini della piazza a passi lenti e studiati.
Si sposta fra i viali col cane al guinzaglio, un grosso pitbull marrone di nome "Mannaja" con lo sguardo freddo e un po' idiota, occupando quasi tutto il passaggio e chiunque lo incroci deve cedergli il passo mentre il cane e Luca lo guardano fisso negli occhi protendendo la testa in avanti e dando la sensazione di essere sul punto di scattare da un istante all'altro.
Poi Luca accorcia il guinzaglio di "Mannaja", ed una volta superato il malcapitato, si guardano tutti soddisfatti con il pitbull a quattro zampe che si passa la lingua sulla bocca e quello a due con un sorriso ebete sul viso.
Quando Luca il Pitbull cammina, col suo passo enfatico, sembra che dica ad ogni passo: "Ehi, guardami! Sono qui con la mia bestia feroce! Fammi passare e rispettami!". E' come John Wayne a passeggio per la Main Street con i pistoloni in bella vista e la stella sul petto.
Un pomeriggio di sole incerto, Pitbull e Mannaja si stanno esibendo nel loro numero preferito, fingono di puntare prima un ragazzino peruviano in giro in bici e poi una signora di ritorno dal supermercato. Le vittime si fermano ed i due pit-bulli passano tronfi e ridicoli come  militari in alta uniforme.
Ma oggi non e' giornata di parate trionfali per i due tonti Pit-bulli.
Si avvicinano ad una panchina su cui siede, immersa nella lettura, la signora Milena circondata dai suoi tre isterici barboncini, due femmine ed un maschio che annoiati per il mancato interesse della padrona, abbaiano ad ogni foglia che si muove ed anche a quelle immobili.
Il pit-bullo a due zampe si accorge dei barboncini e sorridendo fra sè devia leggermente verso la panchina.
Nerina, la barboncina piu' grande, vede arrivare i due pit-bulli dritti verso la panchina e scatta in piedi, punta il muso e inizia a ringhiare, subito affiancata da Milton e Rahja.
Tutto accade in pochi attimi.
I tre cagnetti abbaiano furiosamente ed avanzano di qualche passo in avanti, Milena solleva lo sguardo dal libro e pensa "Oh, signur.."
I due pit-bulli avanzano ancora qualche passo prima che Luca si fermi, mentre il dubbio comincia ad insinuarsi nella sua mente. "Perche' non scappano? Perche' non hanno paura?". L'esitazione dei due pit-bulli incoraggia i tre barboncini che adesso avanzano decisi abbaiando e ringhiando.
Mannaja avverte l'indecisione del padrone, non capisce ma si adegua ed indietreggia fino a mettere Luca fra sè ed i tre barboncini che ormai sono arrivati a pochi metri da Luca.
Il ringhio di Milton, il barboncino piu' giovane, immette terrore puro sotto la pelle di Luca che non trovando piu' lo scudo protettivo di Mannaja fra sè ed il mondo, si fa prendere dal panico.
Luca Pit-bullo si gira di scatto, lancia in aria il guinzaglio mollando del tutto Mannaja e comincia a correre seguito dal pitbull che continua a non capire ma continua ad adeguarsi al padrone.
I tre cagnolini corrono lanciando abbaiate furiose e secche come colpi di fucile dietro ai due pit-bulli rincorrendoli per tutta la piazza. Arrivati al bordo del marciapiede, il pit-bullo a due zampe non si ferma e si lancia in strada fra un autobus ed uno scooter che frenano di colpo, sempre seguito come un'ombra da Mannaja, e si fionda sul marciapiede di fronte entrando nel Bar di Cico.
I tre barboncini restano a presidiare il marciapiede abbaiando fra loro soddisfatti e felici mentre Cico, la cameriera rumena Maria  e gli abitue' di quei pomeriggi noiosi nel Bar, non smettono di ridere guardando i barboncini ed i due pit-bulli trafelati mentre quello a due zampe, rosso di vergogna come un peperone, cerca pateticamente di sorridere.
"Uhei, Pitbull! C'erano i cani da westrling oggi in piazza? Cazzo, che bestie enormi.. fanno davvero impressione. Se esco mi porto dietro uno stuzzicadenti per difendermi.. non si sa mai, dovessero attaccarmi!" dice Cico prima di scoppiare in una risata che contagia tutti, compreso Mannaja, che continua
a non capire. 



Accussi' va o' munno


.

 
 
 

Al Bar Cico (primo episodio)

Post n°91 pubblicato il 05 Gennaio 2012 da ventodamare
 

Nel Bar di Cico a mezzogiorno ci vanno a mangiare un po' tutti quelli della zona che pranzano fuori casa.
Perche' Cico conosce tutti e tutto, ha una parola per ognuno ed un sorriso malizioso per ogni signora.
Il vero nome di "Cico" e' Mario Cicoretti, ma ormai l'ha dimenticato anche lui e firma bolle, fatture ed assegni come Cico.
Alle 13,00 Cico e' in piena attivita', dal suo posto di comando fra la cassa e la tavola calda riesce a vedere tutto, a percepire tutto. Dirige il traffico di clienti e camerieri, sfaccendati e rappresentanti, con grande maestria. Proprio come un Capitano in piedi sul ponte mentre la  nave affronta le onde oceaniche di avventori affamati.
E fra un conto e quattro posti da inventare al volo, e' riuscito anche a cogliere quello che sta succedendo fra la morbida, ma purtroppo non per Cico, segretaria dell'assicurazione ed il dirigente di banca incravattato, ingellato e teso come un manichino.
Lui le sorride da due tavoli in la' facendo risplendere l'abbronzatura appena comprata nel centro solare all'angolo, e lei accenna un sorriso a distanza mentre volge altrove lo sguardo.
Sfuggirebbe a chiunque, ma non a Cico che dietro alla segretaria bionda ci ha investito un tot di colazioni offerte ed altrettanti inviti, tutti caduti nel vuoto.
Cico in verita' ha una compagna, lavora in cucina, ma non disdegna di cercare qualche avventura, per "tenersi in allenamento" dice lui.
La verita' e' che per lui ormai e' quasi un riflesso condizionato, d'altra parte e' un bell'uomo ed a volte fa centro.
Quando la sua compagna lo becca in atteggiamento equivoco, lui si giustifica sempre con le buone relazioni che deve instaurare con i clienti, e lei rassegnata sbotta "Si, con le puttane. Abbiamo buone relazioni con tutte le troie del quartiere!".
A Cico non va giu', proprio non sopporta che sia quel fighetto incravattato a potersi godere la bionda, mentre lui e' andato in bianco. In fondo anche il "pettinato" e' impegnato, ha una fidanzata ufficiale che ogni tanto gli fa compagnia a pranzo, quindi capisce che le scuse della bionda ("ma tu sei gia' stato preso.." a cui risponde sempre "No, sono io che prendo..") sono solo di facciata.
Intanto coglie in fragrante anche Andrea, il garzone del meccanico, che si e' incantato sul davanzale della bionda dal tavolo affianco.
"Ue', Filippo! Chiudi la bocca che ti fanno il nido le mosche!" e giu' una risata che trascina tutto il Bar a ridere del povero Filippo rosso in viso, con le orecchie in fiamme e che vorrebbe scomparire all'istante.



Bar Mario



.

 

 
 
 

Strade

Post n°90 pubblicato il 03 Gennaio 2012 da ventodamare
 


Amo le strade in cui ho perso il mio orgoglio, sono le strade in cui ho amato.
Strade in cui mille pezzi di specchi diversi, si rimandano la mia immagine come sassi lanciati su un'anima d'acciaio.
Ho camminato quelle strade come un raggio di sole attraversato da un'ombra, e quell'ombra e' cresciuta fra le carezze sulle cicatrici ed il Vento che scuote la vita.
Ho percorso cento ponti, col cuore in mano e l'anima a farmi da vela, per trovare la strada del porto.
Ho camminato senza ombrello, col viso dritto verso il cielo mentre piovevano le tue bugie, gocce roventi sul volto.
Ho attraversato notti di silenzio pesante come piombo, dove puoi buttare via l'orgoglio ai lati di una pozzanghera e gridare che se venderai il mio amore, voglio indietro l'anima.





.

 
 
 

Auguri

Post n°89 pubblicato il 31 Dicembre 2011 da ventodamare
 


Auguri a chi sa cogliere i colori nel grigio
a chi dorme poco ma si sveglia di buon umore
a chi saluta sempre con un sorriso
a chi lavora molto e vive anche di più
a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse
a chi rinuncia a qualcosa per aiutare un amico
a chi ha l'entusiasmo di un bimbo e i pensieri di un adulto
a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere
a chi vede nero solo quando è buio
e soprattutto a chi non aspetta il nuovo anno per essere migliore.
Auguri.





.

 
 
 

Cercami

Post n°88 pubblicato il 29 Dicembre 2011 da ventodamare
 


Cercami, quando anche l'ultimo filo di vento sara' volato via.
Mi troverai nei silenzi tra le parole, negli angoli nascosti dove non arriva il sole.
Inseguimi in una piazza colma di gente, riconoscerai i miei occhi fra mille, impressi negli angoli piu' segreti della tua mente.
Mi scoprirai in un alba insonne, quando avrai finito tutte le lacrime che non posso asciugare.
E nell'ora in cui Angeli e Lupi avranno lo stesso colore, ti abbraccero' in silenzio, carezzero' il tuo cuore e lavero' via le litanie nere dall'anima.  



 Bacio d'a(d)dio


.
 

 
 
 

Manuale di punizioni per i genitori moderni.

Post n°87 pubblicato il 21 Dicembre 2011 da ventodamare
 


Ti cancello tutte le suonerie nuove del cellulare!
Ti cancello tutti i salvataggi dei giochi della playstation!
Ti faccio bloccare l’accesso a facebook  dall’antivirus!
Ti inverto tutti i tasti del cellulare e poi voglio vedere come fai a mandare un sms ogni 12 secondi!
Ti metto nell’iPod solo canzoni fino al 1989!
Ti cancello MTV dal telecomando!
Ti metto la brillantina Linetti invece del gel!
Ti faccio tagliare i capelli come Claudio Lippi negli anni ’70!
Basta Nike super air mega max turbo! Solo Superga basse!
L’unico Grande Fratello che ti faccio vedere e’ tuo zio Raffaele, mio fratello!

Si accettano altri suggerimenti da mamme e papa’ fantasiosi ed aggiornati:

"Ti metto colla colorata al posto dei 300 smalti che cambi ogni giorno sulle unghia!"
Katartica_3000

"Sparisco!" 


lascrivana
lascrivana



"Beh, la mia ultima punizione è stata fargli leggere "Orgoglio e Pregiudizio" in due settimane. Sì, son perfida! :)"
marittiella
marittiella



"Se non ti metti la cintura e mi multano prepara ad aprire il tuo salvadanaio!"
morganna1
morganna1



"Ma naturalmente la minaccia di chiudere casa "per ferie", vitto alloggio e connessi inclusi!"

springfreesia
springfreesia



 Il '56



.
 
 
 

Come goccia di sangue

Post n°86 pubblicato il 20 Dicembre 2011 da ventodamare
 

"Maria Maddalena" George De La Tour


Ti stacchi dal mio abbraccio e vedo i tuoi occhi galleggiare sul mare della commozione.
E rimani dentro di me, come goccia coagulata di sangue purissimo, sull’anima trasparente.
Restami dentro, come l’ultima stilla rappresa nel calice rosso del desiderio.
Scorrimi affianco, come goccia di resina ambrata sul fusto d’albero.
Gonfia il mio petto, come un respiro trattenuto fino a fare male fra cuore e polmoni.
Non aver paura del Demone che intravedi dentro, e’ solo uno schiavo delle mie voglie, solo un lampo della mia luce, piena di ombre.

 


 Qualcuno come te

 

 

.

 
 
 

Niente risarcimenti

Post n°85 pubblicato il 13 Dicembre 2011 da ventodamare
 


Mi hai chiesto come puoi fare per non fare errori. Non esiste una formula certa, ed anche io sbaglio ogni giorno.
Pero' possiamo usare degli accorgimenti. E' indispensabile sapere qual'e' il bene per noi, o almeno cercare di intuirlo.
E solo noi possiamo sapere qual'è il comportamento o l'atteggiamento giusto che in una determinata situazione realizza il bene, il nostro fine supremo.
Puoi anche  ascoltare con attenzione le mie opinioni, ma alla fine dobbiamo essere noi a scegliere, a decidere in un senso o nell'altro. Ci dobbiamo assumere questa responsabilità. Altrimenti e' solo un cambiamento di facciata, fatto solo per compiacere qualcuno, ma che dopo tornera' a chiedere conto di questa privazione, pesantemente.
E lo possiamo fare solo se ci diamo valore, se pensiamo che cio' che crediamo e sentiamo in un certo momento e' il massimo che possiamo fare e ci accontentiamo. E non ci accontentiamo solo perche' e' la via piu' veloce.
E non importa se in futuro ci sembrera' non del tutto corretto o completamente sbagliato cio' che abbiamo fatto, perche' in futuro saremo un'altra persona, saremo cambiati.
Non e' giusto giudicare quel che siamo stati in passato col senno di poi.
E non e' giusto incolpare continuamente il passato dei nostri errori di oggi. Si viene giudicati per quel che si e' e che si fa, non per come siamo arrivati a esserlo o a farlo.
Il passato va elaborato, quando e' possibile, e superato. Altrimenti resta quello che e' in realta', solo passato. A volte sembra un fardello insostenibile che abbiamo portato solo noi, invece non siamo gli unici ad aver sofferto, assolutamente no. Ed il mondo non ci deve nessun risarcimento per quella sofferenza. Dobbiamo superarla, non usarla piu' come scusa o scudo e mettere la vita nelle nostre mani, senza scuse e andare avanti consapevoli degli errori e rimediare, cercare di migliorare, ogni giorno.
Possiamo solo fare sinceramente e onestamente del nostro meglio e continuare a impegnarci per accrescere le nostre energie e la nostra consapevolezza, imparando anche dagli errori che eventualmente commettiamo.
L'importante e' provarci, provarci al meglio, seriamente.



Solitude



.

 
 
 

La tua Voglia

Post n°84 pubblicato il 12 Dicembre 2011 da ventodamare
 

Ti cerco, ti chiamo per nome, ed il tuo nome e’ Voglia.
Guardami, fissami negli occhi, la puoi vedere riflessa nella mia, la tua Voglia che prende forma, vita e consistenza fra le mie mani.
Percorro la tua pelle tracciando linee di purissimo piacere rosso con le mie mani.
Segui la mia mano con la tua, fatti condurre tra i sentieri della Voglia col mio passo di viandante esperto.
Ritmo lento, scandito dal crescere dei tuoi sospiri che implorano di piu’.
Ad occhi chiusi, segui il filo del desiderio di me, ed ora sei solo Voglia liquida e calda.
La prendo, la tua Voglia che abbandona le tue mani fino a giungere palpabile alla mia bocca, ai miei lombi.
La voglio la tua Voglia, perche’ e’ la tua Voglia che accresce la mia.

 
 
 

Mare, amante.

Post n°83 pubblicato il 03 Dicembre 2011 da ventodamare
 


Il Mare mi attrae, irresistibile.

A piedi nudi, sul bagnasciuga, fra nebbia e inverno, mentre gli schizzi delle onde bagnano il viso, gli occhi velati di sale e amare lacrime, seccate, che non so piangere.
Guardo la grigia immensita' mai doma, mai ferma.
L'impeto dell'acqua solleva l'onda, forza inarrestabile che attrae e risucchia, schiaffeggia e accarezza.
Sento la musica per l'anima del suono del flutto sullo scoglio, il Vento mi porta l'odore aspro della tua essenza alle narici, sublime come il profumo di mille donne, condensato.
Respiro forte e mi resta dentro l'odore del mare, come un respiro fermo a meta' del petto.

Mare amante, amico, anima liquida, ti vorrei con me per sempre.



 Neanche il mare



.

 
 
 

L'Anima a strati

Post n°82 pubblicato il 30 Novembre 2011 da ventodamare
 
Tag: anima, moto, vita



Vestirsi a strati per un motociclista e' dannatamente vitale per sopravvivere.
Per affrontare mattine fredde come questa, ci vogliono tre strati, ed e' molto meglio che il primo sia impermeabile ed antivento.
Poi naturalmente, una volta arrivato in ufficio, uno o due strati bisogna toglierli. Se nel pomeriggio la temperatura sale, uno strato finisce nello zaino, perche' non bisogna mai essere troppo coperti.
Bisognerebbe applicare la stessa filosofia nella vita.
Avere l'anima a strati, da sfilare e indossare a seconda del tempo che percorriamo.
Anche se ci sono tempeste dell'anima che non saremo mai pronti ad affrontare, neanche con indosso tutti gli strati.



Slow ride



.

 
 
 

Nudi e naturali

Post n°81 pubblicato il 28 Novembre 2011 da ventodamare
 

 


Lasciati spogliare nel silenzio di un tramonto, con le dita ancora giovani del Crepuscolo.
Saro’ per te l’ultimo palpito di sole, prima che la notte stenda il suo drappo.
Il silenzio eseguira’ le sue note, ed i nostri corpi saranno il nostro altare, senza Dei da adorare, ne’ da ingiuriare.
Solo io e te, nudi e naturali.
Non invocheremo indulgenza per peccati mai commessi, perche' non avremo colpe per la nostra natura, rossa e incandescente come lava.
Lascia che sia il Vento a soffiare impetuoso sui tuoi sensi, a consumare le candele della Notte, a lacerare il tuo cielo con lampi vermigli di purissima passione.
Spegni con me il tuo fiore ardente, colmati della mia carne, lascia che sia l’ultima mia carezza a reciderne il gambo e regalarti, pietosa falce, alle spighe mature del giorno che s’appresta. 

 
 
 

Come la Luna per l’acqua

Post n°80 pubblicato il 26 Novembre 2011 da ventodamare
 


Il Vento notturno porta odori lontani, evocativi, ma non sconosciuti.
Fra tutti, trovo il tuo, intrecciato alla tua anima rossa, speziato di mandorle, vaniglia e zenzero, delizia per l’anima e l’olfatto.
Tu mi attrai, come l’acqua una libellula.
Come la Luna attrae l’acqua nelle notti di marea montante.
Parli al mio istinto primordiale di belva nuda, in una radura di millenni fa.  
Sciogli ogni pudore, come il raggio di Sole che trafigge l’ultimo fiocco di neve.
E ritrovo l’oscena purezza del tuo inguine che ingloba il mio, la santificazione del tuo corpo sulla punta della mia lingua, umida di te, e la mia voglia riflessa nei tuoi occhi, in fiamme.




 I just want to make love to you



.

 
 
 

Le piccole cose

Post n°79 pubblicato il 24 Novembre 2011 da ventodamare
 



La mia giacca di pelle e’ come me.
Al di fuori degli schemi, senza tempo.
Non segue nessuna moda, ne' attuale, ne' passata e ne' futura.
Non cerca di annusare l’aria per capire dove tirera’ il vento domani.
Segue solo i bisogni essenziali, l’istinto, protegge e copre col nero eterno, scivola nell’aria trasmettendo la sensazione straordinaria del vento di Liberta’ che la Dea moto regala ai suoi adepti, senza filtro.
Un classico senza tempo, una bellezza silenziosa che si staglia fra i viali coperti di foglie morte di questo fine autunno.
E quando li attraverso col cuore di metallo pulsante fra le gambe, i due pistoni a spingere forte e gli scarichi che vibrano il suono della Dea di metallo e plastica, su quei viali, innalzo mulinelli arlecchini di foglie che vedo danzare nell’aria dagli specchietti, come un’onda festosa,
Ricomincio dalle piccole cose, dai piccoli piaceri, che sono unguento per l’anima, piccoli doni meravigliosi come un bambino sconosciuto che ti sorride e saluta con la mano.
Non c’e’ nulla di piu’ importante delle piccole cose, e’ da li’ che nasce il segreto della felicita’.



 Little bird



.

 
 
 

AAA Regalasi tenerezza sotto la pioggia

Post n°78 pubblicato il 21 Novembre 2011 da ventodamare
 


Mi stupiscono parole di tenerezza, sfuggite come ali di farfalla da labbra fiorite, fra gocce di lacrime di cielo.

E pensieri lievi, attraversano il mio cielo, delicati come le piume di un Angelo.
E mi rivedo, ragazzino seduto sullo scalino tra la porta e il cortile, con i gomiti poggiati alle ginocchia, il mento tra le mani e i pensieri lievi, trasparenti come il profumo della pioggia.
Con un dolore troppo grande per il mio cuore, con pensieri che annegano nel grigio la mia anima arancione.
Sono sopravvissuto, come sempre, con una cicatrice in piu' nell'anima, con il cuore piu spesso, con bande di cuoio grezzo a proteggere la parte piu' soffice, dove la vita affonda il coltello, indifferente.
La gentilezza e la tenerezza spontanea sono ancora un regalo troppo grande per il mio vecchio cuore, indurito nel petto di bambino, ma com'e' dolce assaporarle sotto un cielo di piombo fuso, oggi.

 

 Un giorno che non va




.
 

 
 
 

Ci sto provando

Post n°77 pubblicato il 17 Novembre 2011 da ventodamare
 



Dall’alto del ponte sulla ferrovia, la nebbia che staziona in fondo alla discesa sembra un muro basso e ondivago, insondabile e maligno.
Entrando in moto nella piazza, la sensazione e’ quella di immergersi in un gelo liquido che si incolla alla giacca in pelle, ai guanti ed alla visiera del casco.
E mentre procedo lentamente ed il faro della moto illumina fantasmi a piedi ed auto che appaiono all’improvviso davanti, le mille microgocce sullo schermo del casco si trasformano.
La voglia di evadere ed una settimana di nebbia fitta che non si vedeva cosi’ dentro Milano da vent’anni, mi proiettano in un mondo parallelo.
Il fascio di luce di un’auto che arriva di fronte esplode diviso in migliaia di piccoli caleidoscopi formati dalle gocce di nebbia sulla visiera, ed improvvisamente e’ come se stessi emergendo dal mio mare guardando verso il sole, con indosso la maschera subacquea invece che il casco, verso le tue gambe minute che si muovono in superfice e poi afferrarti, come quando eravamo bambini e credevamo che sarebbe stato cosi’ per sempre, che le nuvole nere sarebbero restate per sempre lontane, lassu’, verso le colline.
L’acqua tiepida a carezzarmi la pelle, le braccia e le gambe che si muovono lente a godere di quel liquido, per me amniotico.
Una luce verde nella nebbia, il semaforo annuncia il via libera nei viali ovattati, immersi nella caligine spettrale.
(Ci sto provando, ci sto provando.. e' che ho un buco dentro. E' che a volte mi sembra che mi piova dentro, come lacrime amare ingoiate.
E' solo che non dovrei essere qui. 
Dovrei essere vicino a quella tomba sulla collina che guarda da lontano il mare, con il mostro che fuma dalle sue ciminiere a frapporsi nello sguardo verso il mare, a ricordarmi che il mondo e’ cattivo.)      



Mad World



.

 
 
 

Nella notte

Post n°76 pubblicato il 14 Novembre 2011 da ventodamare
 



Seguimi, in questa notte calda e suadente di velluto blu.
Balla con me, al ritmo del riflusso di una marea lunare. 
E ombre vanitose a far da cornice alla tua danza mentre sei luce bianca che tutto mette in ombra. 
Balla e lasciati guidare,  in quest'armonia che nasce dalla Mater, arcaica ed istintiva, esplodi fra le mie braccia come vortice di supernova e buco nero che m'attira inesorabile. 

Guarda la luccicante stella mattutina, complice e languida.
Ascolta il vento, e cullati nel calore della notte appena finita.



Because the night



.

 
 
 

Dalla Cina con fetore

Post n°75 pubblicato il 13 Novembre 2011 da ventodamare
 




Il mondo cambia in fretta.
Oggi per la prima volta ho venduto beni di lusso, in quantità da boiardi russi, a dei clienti cinesi.
 Ed il bello e' che quei prodotti erano stati fatti in Cina! "Sotto la supervisione della qualità premium teutonica" certo, ma sempre fatti in Cina! Ed il cerchio si chiude se il ristorante che più frequenti e' di un cinese di seconda generazione che si fa chiamare Sirio, parla in dialetto milanese ed a cui hai insegnato a fare le vere orecchiette con le cime di rapa e la pasta alla Norma.
E poi c'e' il concessionario Opel Soffritti,  che ha chiuso, ed ora al suo posto c'è un mega bar-ristorante cinese finto giapponese, il cui fetore di fritto si sparge per tutto il quartiere.
Dai Soffritti ai fritti.
Speriamo che il prossimo passo non sia nella brace.



Forse..



.

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Katartica_3000lightdewmarinovincenzo1958stanco2006mariomancino.mmiss_tilla.1nechicaStella_del_Sud_orienminothauroventodamarefuria19781Basta_una_scintillamarittiellaLaFibradiBissoilike06
 

ULTIMI COMMENTI

Attimi così importanti da meritare un tempo presente e...
Inviato da: lightdew
il 12/02/2017 alle 00:34
 
Corri , vento: valla a riprendere quella tua vita!^_^
Inviato da: Katartica_3000
il 11/01/2015 alle 19:56
 
;)
Inviato da: blanche.f
il 11/01/2015 alle 13:49
 
E' verissimo....in quelle lenzuola sembra continuino...
Inviato da: Katartica_3000
il 28/12/2014 alle 18:34
 
Sono tante le persone che ti danno il...
Inviato da: gitana100
il 22/12/2014 alle 14:50
 
 

CINEMA DELL'ANIMA





 

ANGELO DEL FANGO

Get the Angelo del fango widget and many other great free widgets at Widgetbox! Not seeing a widget? (More info)
 

I MIEI LINK PREFERITI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

TOOLS

 

 

 

ANGELO DEL FANGO

Caricamento...
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963