Creato da ventodamare il 08/02/2011

IL Vento corre

Ed entra ovunque

 

Il diavolo in corpo

Post n°114 pubblicato il 06 Marzo 2012 da ventodamare
 


L’adolescenza per gli uomini e’ un periodo dannatamente complicato.
Fino a qualche giorno prima sei li’ che giochi con soldatini e macchinine, e poi improvvisamente senti un grande cambiamento dentro di te che ti fa trovare improvvisamente molto piu’ interessanti le tette enormi della commessa della panetteria che i giochi.
E’ come una febbre, hai caldo e freddo insieme, come se il tuo corpo avesse al suo interno contemporaneamente il vento bollente del Sahara ed una tempesta di ghiaccio.
E passi le ore davanti alla vetrina della panetteria, a sbirciare dalla vetrina fra un pacco di biscotti ed uno di farina, che se la commessa e la padrona non avessero gia’ capito cosa ti sta accadendo, avrebbero gia’ pensato ad un delinquente in erba che studia una rapina.
E tu vorresti farla davvero questa rapina.
Vorresti entrare nella panetteria col berretto calato in viso, e fingendo di avere una pistola in tasca, gridare: “Fermi tutti! Questa e’ una rapina! Fatemi guardare e toccare quelle enormi tette oppure faccio una strage!”
Che poi la strage cominci a farla davvero, chiuso in bagno finche’ non esci camminando sui gomiti.
E’ come se un Demone si fosse impossessato di te, e non sai cosa vuole, e perche’.
Gli adulti non ti aiutano, non ti dicono nulla, se non vaghi riferimenti alla cecita’ che presto sopraggiungera’ ed altri oscuri riferimenti che loro capiscono ma tu no.
Di chiedere ai compagni non se ne parla nemmeno, rischieresti che ti prendano per il culo per decenni.
Che poi sicuramente ne sanno meno di te, ma ammetterlo e’ contro le leggi non scritte del branco adolescenziale.  
Navighi a vista, un po’ fingendo di sapere, ed un po’ cercando di capire gli oscuri segreti di quel demone che una volta entrato in te, vi dimorera’ per molti decenni.




The Devil in me.


.

 
 
 

Caro amico ti scrivo

Post n°113 pubblicato il 02 Marzo 2012 da ventodamare
 


Quanti ricordi, quanti bellissimi momenti della mia adolescenza e gioventu'.

Solo Grazie.


Cara

La sera dei miracoli


Milano


Anna e Marco

Stella di mare

Disperato erotico stomp

Balla balla ballerino

Quale allegria

Banana repubblic







.



 
 
 

Attimo sospeso

Post n°112 pubblicato il 01 Marzo 2012 da ventodamare
 

Ti respiro,
un fiato dopo l’altro mi disseto.
Accompagno ogni tuo soffio come passo dopo passo dentro te.
Piano, mi sospendo nei tuoi occhi, sono loro la porta di un mondo antico ed ipnotico, un richiamo atavico a cui non posso e non voglio sottrarmi.
Ora non fermare le mie mani, ti recidono il respiro modellando la carne dei tuoi fianchi. 
Urla pure senza fiato il tuo desiderio, che sale e preme sul tuo petto, sul respiro in ascesa.
Procedo ancora piano, misuro la distanza tra la tua voglia e la mia, e vorrei che quest'attimo, questa sospensione del respiro non avesse mai fine.



Show me



.

 
 
 

Vento e braci

Post n°111 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da ventodamare
 


Carbone ardente, nero ipnotico che inghiotte, venato del rosso vivo ed arancione di sguardi perduti e incandescenti.
Silente e immobile, ma rovente molto piu' delle lingue di fuoco che danzano narcise e vitali al vento.
Braci ardenti, occhi bruciati dal Vento e arsi dalla sabbia rovente davanti alla brace che ha inaridito anche le lacrime senza lasciare alcun conforto.
Non lasciare che la solitudine e l'inganno del deserto spenga il tuo braciere, non fermare il calore di questa luce rossastra, ponendo ostacoli al Vento, non fidarti dei miraggi che fingono d'essere refoli scialbi di Vento.
Tu sei luce rossa nella Notte, capelli di rame nei riflessi delle braci che accende il sorriso nascosto nel pensiero, quello che non abdica dallo spirito lasciandolo solo, nel freddo della notte.

 
 
 

Il cinque di quadri

Post n°110 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da ventodamare
 

                                                        (Si, e' la mia mano)

"Un buon consiglio, una persona fidata dara' il suggerimento giusto."
Era questo il significato del 5 di Quadri, ed era per quel motivo che aveva raccolto la carta per terra in un angolo del corridoio che porta ai binari della Stazione Centrale.
E mentre s'incamminava verso il binario 8, penso' con soddisfazione che non gli restava che attendere il consiglio.
O forse, la persona che l'avrebbe consigliato.
Sali' sul treno e penso' che per scegliere il posto giusto per lui, vicino al finestrino nel senso di marcia, non aveva bisogno di consigli, il consiglio l'avrebbe usato per qualcosa d'importante.
Trovo' un posto libero in fondo al vagone, proprio accanto al grande finestrino rivolto a sud, la direzione del treno, perfetto. Si sedette e mise la mano destra in tasca, gustando il rassicurante contatto con la carta.
E mentre scorreva col polpastrello la carta consunta agli angoli, penso' al consiglio che gli sarebbe piaciuto ricevere.
Sarebbe andato da Alberto, il piu' saggio dei suoi amici che gli avrebbe dato il suo parere su Margherita e Francesca ed avrebbe finalmente scelto fra le due donne. Fra la saggezza di Alberto e la carta, non poteva ricevere un consiglio sbagliato.
E mentre si rilassava cullato da quel pensiero, una bella ragazza dai capelli rossi, il viso simpatico e grandi forme sotto la maglia aderente, si sedette affianco a lui.
"Buonasera!" lo saluto' sorridendo.
Lui ricambiò il saluto ed il sorriso e penso' che il viaggio sarebbe stato molto piacevole. Infatti Sonia, una manager di Bologna che faceva la settimana corta a Milano, si rivelo' una compagnia molto piacevole, intelligente e spiritosa, oltre ad essere un incantevole rifugio su cui posare gli occhi.
Ed anche lei doveva aver subìto il fascino di lui, infatti a Reggio Emilia si scambiarono il numero di cellulare.
Lui fantasticava gia' sull'avventura che avrebbe avuto con lei ed il dilemma Margherita o Francesca non gli sembrava piu' cosi' stringente. Chissa,' forse avrebbe chiesto ad Alberto se trasferirsi a Bologna o ospitare Sonia a Milano. Il viaggio si stava rivelando sempre piu' piacevole, chilometro dopo chilometro, sorriso dopo sorriso.
Era incantato dai suoi occhi verdi che ridevano piu' del sorriso sotto l'ombra dei suoi bellissimi capelli di rame lucido. Ci fu qualche minuto di silenzio alla stazione di Parma e poi lei gli chiese: "Allora, scendi a Bologna per cambiare?".
"Si, ho un regionale a quattro binari di distanza da prendere al volo." Rispose lui.
"Posso darti un consiglio per far prima?" disse lei sorridendo.
Quando lui si accorse di avere detto "Si, certo. Consigliam..." era gia' troppo tardi.
"Prima che il treno si fermi, vai avanti di due vagoni, cosi' sarai gia' davanti al sottopassaggio all'arrivo." Concluse lei sorridendo bella come un piccolo sole.
"Grazie." Rispose lui un po' interdetto. Aveva sprecato il consiglio su Margherita o Francesca, pero' aveva trovato Sonia. Magari se glielo chiedeva poteva rimanere a Bologna con lei ed avrebbe rimandato il fine settimana con la sorella.
"Sonia... e se rimanessi con te a Bologna?" disse sfoggiando il suo sorriso magico.
Sonia si blocco' come se avesse capito qualcosa solo ora. "Ma no, che dici..." continuo' sorridendo. "Alla stazione mi aspetta Andrea, mio marito...".
Lui si alzo' in piedi, tiro' fuori il 5 di Quadri dalla tasca lo guardo', e capi' che si era trasformato in un due di picche.



Sugar


.

 
 
 

Alla Scala

Post n°109 pubblicato il 24 Febbraio 2012 da ventodamare
 


Sono stato alla Scala, a vedere per la prima volta in vita mia, un balletto di danza classica.
Ero gia’ stato alla Scala, per me questa e’ stata la terza volta, le altre volte pero’ avevo assistito all’Aida ed ad una esecuzione di una selezione di autori tedeschi, Bach, Mozart, Wagner etc.etc.
Ho visto la “Giselle”, con Roberto Bolle ed in effetti devo dire che il balletto e' molto meno noioso dell'opera.
Si, mi e' piaciuto molto, anche se molte volte ho dovuto trattenermi dal ridere a vedere degli omaccioni in calzamaglia nude look saltellare come farfalline col pacco di traverso.
Ho notato poi che le ballerine poi sono quasi tutte piatte come assi da stiro e magrissime, mentre i ballerini invece hanno dei glutei enormi.
La musica era molto romantica e coinvolgente, ero in un palco proprio sull'orchestra e quando attaccavano tutte e quaranta le viole ed i violini, venivo sollevato da un'onda emozionale immensa, come uno tsunami di sensazioni nirvaniche, meraviglioso.
Caro balletto classico, credo proprio che ci rivedremo, magari sul lago dei cigni.




.

 
 
 

I denti famelici del destino

Post n°108 pubblicato il 19 Febbraio 2012 da ventodamare
 



Ogni trama, ogni ordito, ogni Vita che vive in battere ed in levare, passa per i denti crudeli ed affilati del Destino.
E per tutte le notti buie in cui hai pianto, per tutte le voragine che hai aperte dentro, ed il tuo piccolo cuore ha dovuto colmare di dolore e poi altro dolore pesante, greve e insostenibile, avresti voluto un involucro di luce, un raggio di Sole purissimo a far nascere il seme della speranza in fondo alla voragine.
Ma il Destino ha denti crudeli ed affilati, e taglia la trama della tua resistenza, l'ordito della speranza e quel raggio di Sole precipita, senza piu' scaldare.
Tu forse hai ancora lo stesso nome dolce, la tua pelle ha lo stesso profumo speziato di vaniglia e pepe, forse hai la stessa voce che come coltello da caccia scuoia il cuore.
Ma sono solo spiccioli, da spendere domattina per un caffe' al Bar delle illusioni perdute.



A salty dog


.

 
 
 

La Vita e' un Musical!

Post n°107 pubblicato il 16 Febbraio 2012 da ventodamare
 


A volte, durante il giorno, mi capita di fantasticare trasformando nella mente delle situazioni banali in numeri spettacolari, dei veri brani di un Musical.
Ad esempio ieri in farmacia, aspettavo il mio turno guardando ossessivamente il mio numero sul biglietto e sentivo il rumore dei numeri che scorrevano sul tabellone, alternato a quello della macchinetta che emette nuovi numeri ed al rumore della cassa che stampava un nuovo scontrino.
Era una vera sinfonia, e c'e' stato un momento in cui nella mia mente si sono sovrapposti il via vai dei clienti, il rumori della sala e la musica di un pezzo dei Pink Floyd "Money" , avete presente come parte? Con tutti quei rumori di cassa e soldi? Ecco, ad ogni nota associavo un rumore, un cliente, un passo di danza.
Quella signora elegante in soprabito orlato di pelliccia, nella mia mente sarebbe scivolata con passo altero e ritmato verso il bancone, fermandosi al centro della sala per una piroetta.
Ed all'attacco della voce del pezzo dei Pink Floyd, "Money, get away.." lei sarebbe giunta a pagare lasciando 90 euro di mancia con alterigia e sarebbe infine andata via scivolando leggera, insensibile al richiamo plebeo della cassiera che voleva darle il resto.
E sarebbe stato bello se quella vecchietta tutta curva appoggiata ad una stampella a tre zampe, avesse bevuto di colpo la medicina appena ritirata e si fosse raddrizzata, guarita e sorridente, gridando "Fate largo! La vita mi chiama!".
E mi avesse aiutato lei, questa volta, ad attraversare la strada fermando le auto con la mano alta, al ritmo di "Mambo!"  di Yma Sumac.






.
 
 
 

Sogni

Post n°106 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da ventodamare
 


Alcuni sogni sono cosi' veri che quando ti svegli sembrano ricordi di una vita parallela, e forse lo sono.
Una vita in cui la strada verso di te e' solo in discesa, all'andata ed al ritorno.
Una vita dove l'impossibile e' nascosto fra le curve dell'anima, del volere fortemente, e non si palesa mai in muri di liquida divisione come cascate, o lacrime.
Vorrei solo morderti, per assaggiarti.
Vorrei solo assaporarti per estrarne l'essenza.
Vorrei solo masticarti e poi sputarti fuori, come nel sogno, ed ammirarti estasiato, nuda e lucente, sorridente e serena, appagata, felice di me.



Magnolia



.

 
 
 

L’ombra del vino

Post n°105 pubblicato il 11 Febbraio 2012 da ventodamare



Il grande calice proietta l’ombra rosso rubino sulla tovaglia.
Il vino scaldato dal tepore delle mani, sparge i suoi effluvi di ciliegia e frutti rossi nell’aria.
E' un Aglianico, un principe rosso dai profumi decisi ed avvolgenti, il colore vivo del rubino ed il sapore di un sorso di sole bevuto da una dolce collina in Campania e trasferito nei chicchi d'uva che hanno partorito questo miracolo organolettico.
Un inno alla vita, un concentrato della bellezza della vita, spremuto in un calice.
Si esalta con pietanze semplici e robuste, rustiche, come la meravigliosa pasta e fagioli, quasi una crema profumata di peperoncino che stiamo gustando.
Perche' la Vita e' fatta di semplici piaceri gustati senza remore, fino in fondo.
E nell'ombra che il vino proietta davanti a me, in mezzo a noi, io vedo la tua anima, complessa e delicata, forte ed affascinante che si apre e si offre al palato.
Ed io bevo.




Come il sole


 

.  

 
 
 

Mani

Post n°104 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da ventodamare
 


Le tue mani sul mio viso, tenere carezze.
Le tue mani sul mio collo, sul mio petto, accennano un passo di tango ed un casche' sui pettorali.
Mi piace quando appoggi i palmi aperti sul mio petto e saggi i muscoli muovendoli piano, sento il tuo calore che si irradia e allarga l'anima in un sorriso.
Le tue mani intrecciate alle mie, sciolgono e riannodano fili d'anima e grovigli di pensieri.
Le tue mani che inseguono i miei silenzi, che spostano verso di me oceani di pensieri ardenti e come le ali di una colomba bianca, si chiudono sul mio grembo alla fine del volo.



Turning Tables



.

 
 
 

Haiku del gelo

Post n°103 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da ventodamare
 



Gocce gelate

nudi rami piangono

petali tristi.






.

 
 
 

L'assenza

Post n°102 pubblicato il 27 Gennaio 2012 da ventodamare
 


Io ti ho tagliato l'anima e tu m'hai addentato il cuore.

In una giostra infinita fra il rasoio del Vento sulla pelle e la curva dei tuoi fianchi infulcrata nei miei pensieri, nell'anima, a morir di gioia soffocata.
Non correre lontano, saro' i tuoi passi, la terra che attraversi.
Saro' il sale del tuo piatto, l'acqua che ti dissetera'.
Saro' la sabbia sulla riva della tua nuova vita, la foglia caduta che entra da una finestra aperta.
Saro' il rosso acceso del papavero impudico e selvaggio, che coglierai ai margini di un fosso.
Saro' l'odore di mare, intimo mistero, che ti assale all'improvviso.
E quando non mi vedrai piu', saro' il liquido nei tuoi occhi, per sempre.
(..hai paura di guardarmi negli occhi e scoprire la tua felicita' riflessa nei miei.)

 



 Ballando al buio.



.

 
 
 

Spogliarelli

Post n°101 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da ventodamare
 


Mentre vi baciate appassionatamente, le mani corrono sui corpi vogliose ed impazienti, turbinando come polipi in fuga.
Mentre sentite che una forza superiore e misteriosa vi tiene incollati l’uno all’altro senza scampo, (sara’ il gel super fissante scivolato sul viso?) .
E l’atmosfera e’ ormai bollente, il pathos erotico e’ al culmine, stai gia’ pensando “ora ti sbrano” e sei pronto a dare il via al denudarsi dei vestiti, ecco che invece, accade.
Hai sbottonato la camicia, senza staccare le labbra dal suo collo, e con contorsioni da circense, sei anche riuscito ad aprire i bottoni dei polsini, e riesci a trasformare una smorfia di dolore per la fitta di un crampo, in un mugolio di piacere.
Sei anche giunto ad aprirle il reggiseno con sole due dita al primo colpo, ma questo ti e’ sempre venuto bene e non ci fai neanche caso.
E quando lei, preda della passione si offre, mugolante volontaria, di aprire lei la cintura dei pantaloni e tirare giu’ i suddetti, pensi: “E’ fatta, tutto senza interrompere un secondo, senza far sgonfiare il souffle’ del pathos erotico del momento”.
Ora devi semplicemente girarti e raggiungere il letto che e’ li’ vicino, due metri al massimo, ma hai dimenticato le scarpe ai piedi e non puoi far scivolare i pantaloni semplicemente via dalla gambe.
I calzoni sono giu’, e riesci a fare solo un passettino di lato prima che ti blocchino.
E mentre continui a sondare con la lingua la bocca di lei, ormai conosci per nome tutti i denti, le otturazioni e le papille gustative iniziano a pensare ad un trasloco, non sai come uscirne fuori.
I passettini di lato? Ridicoli come una comica.
Colpo di genio: ti abbassi fingendo di baciarle l’addome scendendo piano, mentre la mano corre verso i lacci delle scarpe, ma con i piedi bloccati non riesci a bilanciarti bene e stai cadendo di lato.
Non ti resta che assecondare la caduta e buttarti sui suoi piedi, facendole credere di avere un attacco di feticismo.
Ma le tue scarpe ora sono li’, a portata di mano e finalmente
sciogli i lacci.
Sei libero.
La prossima volta.. mocassini?


Just a gigolo'


.

 
 
 

Il lavoro di Rene'

Post n°100 pubblicato il 20 Gennaio 2012 da ventodamare
 

 

Rene' aveva cominciato quel nuovo lavoro due anni prima. 
Ne aveva avuto l'ispirazione un giorno che il senso di colpa per non aver innaffiato le piante della signora Bernard, la sua gentile e anziana vicina assente per una visita ai nipoti, lo stava tormentando a tal punto da bloccargli l'appetito. 
Era stato li' sul pianerottolo per ore a cogliere il piu' piccolo segno di sofferenza nelle piante della signora Bernard, il pallore in una foglia, l'opacita' in un altra.
Fu allora che ebbe l'intuizione, avrebbe fatto lo smaltitore di senso di colpa. La gente ne ha cosi' bisogno! Si mise subito al lavoro, scambio' il suo senso di colpa con una bella assunzione di responsabilita' e si disse fra se, pronto a ricomprare quelle piante a Madame Bernard se mai fossero morte. 
E cosi' comincio' questo commercio: apri' una bottega in cui ritirava sensi di colpa scambiandoli con l'ammissione di responsabilita'.
Ogni tanto qualcuno gravato da un senso di colpa piu' pesante del normale, regalava a Rene' un po' di gratitudine che Rene' immagazzinava gelosamente in attesa di tempi grigi in cui gli sarebbe servita. Ma il vero guadagno per Rene', era la vendita di senso di colpa a chi non ne aveva. Davanti al bancone di Rene', facevano la fila fior di politici, finanzieri, imprenditori, banchieri, avvocati, ricchi signori incapaci di provare alcun sentimento umano.
Compravano a peso d'oro il senso di colpa da Rene' e lo indossavano quando dovevano mostrare un po' di umanita', di sentimenti, di compassione verso il prossimo. 
C'era l'imprenditore che l'indossava quando partecipava ai funerali di un operaio morto sul lavoro.
Oppure il broker che spiegava ad una coppia di anziani coniugi, come la perdita dei risparmi di una vita investiti dietro suo consiglio nel “Latte di Parma” era solo un "rimbalzo tecnico", ne aveva assoluto bisogno.
Ma i clienti principali di Rene' erano i politici. 
Nessuno piu' di loro aveva bisogno di assumere un'aria partecipe ed accorata mentre per esempio emanavano una legge che favoriva i loro interessi  spiegando invece in maniera accalorata che lo facevano solo per il bene comune della Nazione. 
Eh si, il commercio di Rene' andava a gonfie vele.



So what


.

 
 
 

Ballando un valzer

Post n°99 pubblicato il 17 Gennaio 2012 da ventodamare
 


Vorrei che tu ritrovassi il mio nome nella dedica di un libro, e che sentissi una nota acuta sottopelle nel pronunciarlo.
Vorrei raccogliere tutte le lacrime che hai versato alla stazione, lungo i binari mentre un treno parte, riempirne una valigia e saltare sul primo treno in partenza per estirparne il dolore.
Vorrei tenere le mani in tasca per sempre, per non dover stringere altre mani e ascoltare parole cosi' affilate da tagliare una gola.
Vorrei incantarmi ancora al suono d'una voce lontana e respirare l'odore amaro delle lacrime che non so piu' piangere.
Vorrei andar via ballando un valzer da solo, ed inciampare ridendo mentre mi vedi andare via, per sempre.




Nuvole



.

 
 
 

Il cuoco

Post n°98 pubblicato il 16 Gennaio 2012 da ventodamare
 

 
Vorrei essere un cuoco impegnato a cucinarti in un piatto godurioso, e avvolgere la tua carne in aromi e spezie piccanti.
Rimestarti nei condimenti  a volte dolcemente, a volte vigorosamente.
Il cuoco mentre ti cuoce lentamente, gia' pregusta quando potra' assaggiare il dolce sugo della tua tenera carne.
Ed e' cosi' che devi sentirti.
E’ cosi' che ti voglio.
Quando ti mangero' mi godro' una carne tenera, piccante e sugosa.
Ti sembrera' di giocare a quel gioco dove ti bendano e ti fanno girare su te stesso per farti perdere il senso dell’orientamento. Non avrai piu' riferimenti, a parte la voglia. E la mia voglia e' solo di te, forte, densa.
Ho voglia di farti godere, boccone dopo boccone. Ho voglia farti sentire la mia fame che cresce e monta. Ho voglia di assaggiare e bere ogni tuo umore, che sia  saliva, sudore o miele del tuo segreto.
Ho fame e sete, sete di te. Ho voglia di mangiare come un animale.
E ancora, ancora, ancora.



 Io cambio le regole



.

 
 
 

Bar Cico (quarto episodio)

Post n°97 pubblicato il 15 Gennaio 2012 da ventodamare
 

Al Bar Cico l'atmosfera e' molto calda.
Rahel, Pitbull, Cico e Marco detto Ragu' discutono animatamente del corpo delle donne.
"Come fai a fare con una cosi'?" Dice Rahel, il gigantesco nero del Camerun che ormai tutti chiamano "Tuttocitta'" dopo la performance su Via Farsaglia, indicando la foto di una modella filiforme, sull'inserto del Corriere.
"Si rompe, si spezza in mano!" Conclude Rahel sbarrando gli occhi increduli e sorridendo a 10.000 watt, con la sua mimica facciale esagerata che tanto diverte quelli del Bar Cico.
"Ma perche' tu sei un animale! Non riesci ad apprezzare le cose raffinate!" Ribatte Pitbull che ha sempre avuto l'animo con venature razziste.
Cico sorride a Pitbull ironicamente e gli dice:"Quando dici ste' cose, piu' che un Pitbull, sembri un toporagno."
E mentre Pitbull irrigidisce la mascella prosegue:"Non e' questione di raffinatezza, e' questione di quello che e' sano e di quello che e' malato. Questo e' un corpo malato, malsano. Un corpo che parla di privazioni e sofferenza. Magari mangia, ma poi corre a vomitare tutto in bagno. E' malata."
Poi girandosi verso Florinda, la corpulenta commessa della panetteria che sta prendendo un caffe' al bancone: "Ecco, un corpo cosi' fa pensare alle cose belle della vita, alla gioia. Al pane, al vino.."
"Ed anche al ragu'!" Interviene Marco Ragu' provocando un'ondata di risate.
Marco Gulli come sempre, da' un po' ragione all'uno ed un po' all'altro. Non ama le discussioni, neanche quelle neutre da bar, fatte solo per ingannare il tempo. L'unica cosa che davvero gli interessa, e' la tranquillita' e la sua vecchia moto che cura come se fosse un'anziana genitrice.
L'altra grande passione di Marco e' la pasta col ragu'. Invariabilmente, ogni giorno che Marco mangia al Bar Cico, quando gli leggono i piatti del giorno e non sente la parola magica, Marco esclama: "E il ragu'?" fra gli sbuffi della cameriera e le risate di tutti.
Marco sta aspettando ansiosamente una telefonata e osserva ossessivamente il cellulare posato sul tavolo.  
Solo Cico conosce il motivo dell'ansia di Ragu', e ride fra se' notando le occhiate.
Marco a colazione aveva detto a Cico "L'ho fatto!" con aria complice mentre ordinava il cappuccino.
Si era invaghito di una bionda matura e lussureggiante che abitava vicino alla sua ferramenta e che quasi ogni mattina vedeva entrare in auto per andare al lavoro.
Ora Ragu' dopo una meditazione durata settimane, aveva messo un biglietto da visita della ferramenta sull'auto parcheggiata vicino alla ferramenta con su scritta una frase ad effetto che aveva letto su un blog: "Anche se siamo in inverno, nei tuoi splendidi occhi vedo il cielo azzurro d'estate. (Chiamami. Marco.)"
Pitbull interrompe i pensieri di Ragu': "E come mai tutta la gente col grano si circonda di modelle magrissime?"
"Si, ma poi si tromba quelle morbide!" Risponde Cico scatenando una selva di risate e commenti.
In quel momento dal cellulare di Ragu' la musica dei Gossip, Heavy cross, investe i quattro.
"E' lei!" Esclama Ragu' rosso in viso mentre prende il cellulare e corre fuori dal bar travolgendo una sedia ed uno studente che entrava.
"Buongiorno.. lei e' il signor Marco della Ferramenta Gulli?" gli chiede una voce maschile dal forte accento napoletano.
"Si, sono io.." Risponde Ragu' in preda all'agitazione ed allo smarrimento.
"E' lei che mi ha lasciato un biglietto sulla macchina, sotto il tergicristallo?"
"Si.. no.. cioe'.. veramente.." Balbetta Ragu' che non riesce a capire cosa stia succedendo.
"Senta e' un biglietto con un messaggio molto carino.. sono davvero onorato del pensiero.. ma anche se non la conosco, le dico subito che lei non e' il mio tipo.. amme' nun me piace 'o pesce.. capisc'amme?" Dice il partenopeo.
"Ma no.. c'e' un equivoco..  in verita' credevo fosse l'auto di una mia amica.. una Lancia Y arancione col tetto nero.." bofonchia Ragu'.
"Si, anche la mia e' accussi'.. pero' i miei occhi so' invernali.. so' marroni.."
"Si, ma infatti! Il biglietto non era per lei! Le chiedo scusa, devo aver scambiato la sua auto con quella della mia amica. Mi scusi tanto."
"Va bene, Marco.. ja.. puo' essere.. pero', cerca di non sbagliarti cchiu'.. n' simme capit?"
"Ma certo! Stia tranquillo! Non succedera' piu'! Mi scusi ancora!"
"Ah, Marco.. un'ultima cosa.."
"Mi dica pure.."
"Stacc'accuort co' 'a ferrament.. s'accomincia scambiando i raccordi femmena cu chill mascule.. e poi si finisc comm'a Marrazz.. Ahahahhahhahaha!"

"Grazie.." Risponde mogio, mogio Ragu' mentre pensa: "E adesso? Questa come la racconto a Cico?"






.

 
 
 

Sguardi e Vino

Post n°96 pubblicato il 11 Gennaio 2012 da ventodamare
 


Mentre parliamo, la danza degli sguardi e dei sorrisi accende di rosso ed arancione i pensieri, come i riflessi del vino nei nostri bicchieri.
Le labbra pronunciano parole che non ascoltiamo piu', i volti sono sempre piu' vicini, finche' le parole non diventano un bacio, e il bacio un abisso in cui precipitare in morbido volo, tra luci speziate dai tuoi occhi.
Ora sei liquida fra le braccia, aderisci al mio corpo adattando la forma come il vino nel mio bicchiere.



.

 
 
 

Dico (penso)

Post n°95 pubblicato il 10 Gennaio 2012 da ventodamare
 



Oggi e' un giorno perfetto.
(impacchetto ogni fastidio e lo nascondo in una piega del tempo)

Oggi sono bellissimo.
(lo specchio mi rimanda cio' che voglio vedere)

Anche la mia anima e' perfettamente stirata e bianca.
(la colf filippina e' in realta' una guaritrice d'anime afflitte)

Penso al solco fra i tuoi seni.
(e l'anima e' di nuovo da guarire)

 


Pazzo di te




.

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Katartica_3000lightdewmarinovincenzo1958stanco2006mariomancino.mmiss_tilla.1nechicaStella_del_Sud_orienminothauroventodamarefuria19781Basta_una_scintillamarittiellaLaFibradiBissoilike06
 

ULTIMI COMMENTI

Attimi così importanti da meritare un tempo presente e...
Inviato da: lightdew
il 12/02/2017 alle 00:34
 
Corri , vento: valla a riprendere quella tua vita!^_^
Inviato da: Katartica_3000
il 11/01/2015 alle 19:56
 
;)
Inviato da: blanche.f
il 11/01/2015 alle 13:49
 
E' verissimo....in quelle lenzuola sembra continuino...
Inviato da: Katartica_3000
il 28/12/2014 alle 18:34
 
Sono tante le persone che ti danno il...
Inviato da: gitana100
il 22/12/2014 alle 14:50
 
 

CINEMA DELL'ANIMA





 

ANGELO DEL FANGO

Get the Angelo del fango widget and many other great free widgets at Widgetbox! Not seeing a widget? (More info)
 

I MIEI LINK PREFERITI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

TOOLS

 

 

 

ANGELO DEL FANGO

Caricamento...
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963